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Autore: cortney_prince    10/06/2013    1 recensioni
“Non sono una ragazza sentimentale…..perchè tutto quello a cui tengo mi viene sempre portato via…”
Questa è Emmma sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, fratellastri e un rapporto burrascoso con la madre adottiva.
Ma se un giorno lei, la migliore amica , la madre e il resto della famiglia
finissero per sbaglio nel mondo di Harry Potter a causa di un loro litigio?
E se la scoperta del vero padre di Emma separasse per sempre madre e figlia?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Oggi è un giorno molto freddo, e su tutta Londra piove.
È il 30 di Novembre, e ormai l’inverno è alle porte, il vento si fa sempre più forte e le giornate sono sempre
più cupe e tenebrose.
Mi presento, sono Emma, una ragazza di sedici anni, con i capelli ricci e neri come gli occhi.
Abito a Londra insieme a Vanessa, la mia madre adottiva con la quale abito da quando avevo pochi mesi data
la prematura morte di mia madre.
Ho due fratellastri: Peter e Chloe.
Peter è un ragazzo di diciotto anni con i capelli biondi e gli occhi marroni, mentre Chloe ha sei anni, i capelli ricci e arancioni, e gli occhi marroni. Sono entrambi figli di Vanessa e di Mike, il suo ex-consorte.
- Emma! Alzati! È ora di fare colazione!.
Lei è Vanessa, ha quarantaquattro anni e insegna inglese in una scuola serale di periferia.
Mi alzo svogliatamente dal letto e vado verso il bagno per farmi una doccia fredda.
Mi è sempre piaciuto farlo, mi aiuta a riflettere e a sbollire la rabbia. Esco dalla doccia e mi asciugo i capelli per
poi indossare un paio di jeans, una maglia rossa, degli stivali con il tacco dello stesso colore, e mi metto un po’ di matita nera sugli occhi e del lucidalabbra.
Vado al piano di sotto e mi siedo a tavola dove ci sono anche gli altri.
-Buongiorno Emma!-
Saluto Peter con un cenno del capo e comincio a mangiare un pancake.
-Ah Emma, prima ha chiamato Amy e ha detto che viene qua fra poco-
-Ok-            
Amy è la mia migliore amica, è una ragazza molto simpatica, con i capelli biondi e gli occhi verdi.
Vado al piano di sopra e comincio a studiare letteratura.
Sono sempre andata bene a scuola, ho sempre avuto i voti migliori, ma nonostante tutto mi piace divertirmi
con gli amici. Studio per trenta minuti finche non arriva Amy che entra in camera mia tutta sorridente.
-Ciao Emma!-
Corre verso di me e mi abbraccia.
-Indovina chi ha rimediato un appuntamento con due ragazzi carini? Questa ragazza!!! Abbiamo un appuntamento con loro oggi alle quattro-
-Quante volte ti ho detto di non organizzarmi appuntamenti?-
-E tu quando capirai che l’intera città è innamorata di te?-
Ebbene si, piaccio a molti ragazzi, ma io rifiuto sempre tutti i loro inviti e le loro avance perché, sinceramente,
non mi importa avere un ragazzo, non ne ho bisogno.
-Suvvia Emma! Non devi sposarlo, ma solo conoscerlo e farci amicizia, e se non ti piace puoi non rivederlo più.-
-…..e va bene-
-Fantastico!!-
Mi sorride felice.
-Ma ora studiamo, se no domani mia cara Amy prenderai uno zero spaccato-
-ah-ah-ah che divertente che sei mia cara secchioncella!-
Ridiamo insieme e poco dopo cominciamo a studiare fino a mezzogiorno quando dobbiamo andare a mangiare.
Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare la pasta.
-Allora Amy, cosa farai dopo la scuola?-
-Non lo so signora… pensavo di diventare un infermiera-
-Almeno tu hai le idee chiare…-
Aggiunge Vanessa guardandomi con uno sguardo truce.
-Tu invece Emma? Hai deciso cosa farai?-
-Uff…dai mamma sono stanca-
-Anche io sai! E finche non risolveremo questa cosa non riuscirò a dormire tranquilla! Allora?-
-Te l’ho già detto, mi hanno parlato di numerose borse di studio e scuole, ma non ho ancora deciso quale-
-Emma…quelle scuole sono..-
-Per chi?- La interruppi aggressiva –Per quelli bravi? Per quelli ricchi? Non per me vero?-
-Per chi ha le spalle protette volevo dire! Per chi può permettersi di spendere più di duemila euro all’anno!-
-Ecco cos’è Vanessa…tu non credi in me- Risposi amareggiata –Pensi che io non ce la possa fare..-
-E cosa farai dopo?!-
-Alla peggio insegnerò inglese in una scuola serale di periferia!-
L’’ho ferita…ma non voglio rimangiarmi quello che ho detto.
-Rimangiati subito quello che hai detto!-
-No!-
Peter, Amy e Chloe guardano me e Vanessa con delle facce spaventate.
-Tu brutta... ingrata... non permetterti di giudicarmi
finché sarai sotto questo tetto e non ti sarai fatta il culo che mi
sono fatta io per crescere da sola tre figli!-
Come si permette di dirmi queste cose?! Non le ho chiesto io di
adottarmi! Io non avevo, e non ho bisogno di lei! Posso farcela benissimo da sola!
Comincio ad arrabbiarmi velocemente e la casa improvvisamente comincia a tremare.
-Che succede?- Chiede Chloe spaventata
-Non..non lo so!- risponde Vanessa.
In poco tempo attorno a noi si crea una fitta nebbia che non ci fa vedere assolutamente niente.
Cosa sta succedendo? Non..non può essere colpa mia!
 

  
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