Note dell'Autore: Eccovi il
capitolo finale, volevo pubblicarlo ieri, ma ho avuto un bel po’ di cose da
fare e non sono arrivata in tempo, spero vi piaccia nonostante gli errori e
altro.
Capitolo IV
Verso una meta sconosciuta
Accompagnò Donna a casa dandole il tempo di salutare i
suoi, Martha rimase sul Tardis aspettando di salutare la sua nuova amica.
Stranamente erano in silenzio, lui seduto sul sedile con i piedi appoggiati
alla console e lo sguardo verso il soffitto. Rose si era
chiusa in camera da quando erano arrivati, non aveva detto più nulla e lui si
stava seriamente preoccupando, riusciva a percepire il suo dolore e il suo
senso di colpa.
"Vai da lei, vedi come sta" consigliò
improvvisamente Martha avvicinandosi, lui la guardò per un momento.
"Donna starà via ancora per un altro po’, ed io di
qui non mi muovo" continuò incrociando le braccia al petto.
"Grazie" disse e le sorrise.
Il Tardis fece in modo che la stanza della ragazza fosse
vicina, infatti, la trovò subito, bussò ma non ottenne risposta, il Tardis lo
spinse ad entrare, aprendo per lei la porta, evidentemente preoccupata anche
lei per la biondina.
Entrando la trovò seduta sul bordo del letto, sguardo
perso nel vuoto, il viso arrossato dalle lacrime, lentamente s'inginocchiò
davanti a lei cercando il suo sguardo.
"Non è stata colpa tua, lo sai" disse, riusciva
a percepire il suo disagio per la morte di Luke, sentiva la sua sofferenza e
stava male.
"Ero così preoccupata di salvarti, da non pensare a
cosa avrebbe fatto lui" disse con la voce roca e tremante, senza smettere
di guardare il vuoto.
Il Dottore si alzò e si mise accanto a lei, stringendola.
"Lo so, ma non è stata colpa tua, Luke ha preso la
sua strada, ha cercato di rimediare ai suoi errori" le disse con dolcezza
stringendola a sé, le diede un piccolo bacio sulla fronte, e con il loro
collegamento la calmò con una dolce musica.
"E' una bella musica" disse, dopo un po’ di
silenzio.
"Lo so" le disse semplicemente non rivelandole
che era la ninna nanna di Gallifrey, per quello c'era tempo.
"Sai una cosa bella di tutta questa faccenda?"
chiese lei, staccandosi da lui giusto per guardarlo in viso.
"Dimmi" la invogliò a continuare accennando a
un sorriso.
"Adoro questo nostro collegamento" disse
accarezzandogli la guancia, il Dottore sorrise apertamente soddisfatto.
"Già, anche a me" confessò e le diede un dolce
bacio a fior di labbra.
"Sarà il caso di andare o Donna verrà qua a
prenderci" scherzò la ragazza alzandosi e porgendo la sua mano al Dottore.
"Sì, giusto" disse stringendole la mano e
incamminandosi con lei.
Arrivarono alla console sorridendosi e scherzando tra
loro, tranquillamente, nonostante si sentisse in colpa per Luke, era più che
felice di avere il Dottore ancora accanto a sé.
"Oh ma eccovi finalmente" incalzò Donna appena
li vide entrare.
"Scusate l'attesa" si giustificò la ragazza
arrossendo un po’-
"Beh sempre meglio che trovarvi qui a
sbaciucchiarvi" scherzò la rossa.
"Donna" la richiamò Rose imbarazzata.
"Non ci stavamo sbaciucchiando" intervenne il
Dottore imbarazzato, a Martha scappò un piccolo sorriso.
"Con voi tre c'è da divertirsi anche senza scendere
dal Tardis" aggiunse Martha.
"Beh allora rimani qui con noi" la invitò la
biondina avvicinandosi.
"Ah mi è mancato tutto questo" disse con aria
nostalgica verso la colonna centrale.
"Devo proprio dirlo, a casa sto bene" disse
sorridendo guardando Rose e Donna.
"E' il mio mondo, e poi ho qualcuno che mi
aspetta" disse mostrando orgogliosa il suo anello di fidanzamento, poi
iniziò a camminare verso la porta.
"Chi se ne importa dell'Universo, ho un universo
tutto mio" non ebbe il tempo di raggiungere la porta, che si chiuse
improvissamente, Rose guardò verso il Dottore notando il suo sguardo sorpreso.
Il Tardis si mise in moto, sballottandoli di qua e di là sulla console.
"Cosa?" chiese il Dottore tenendosi aggrappato
alla console.
"Dottore, che succede?" chiese Rose
guardandolo.
"Dottore non osare" urlò Martha mentre si
teneva stretta alla console, il Dottore avvicinò lo schermo tentando di capirci
di più.
Rose poteva percepire il suo
disagio e la sua paura per quello che stava accadendo.
"Non è lui a farlo muovere" urlò la biondina.
"Dove stiamo andando?" chiese Donna.
"Non lo so, non lo controllo" urlò il Dottore
tenendosi sempre più forte.
"Dottore, ascoltami bene, metti la marcia indietro e
portami subito a casa" urlò Martha arrabbiata.
Il Tardis non accennava a fermarsi continuando il suo
viaggio, senza che il Dottore riuscisse a fermarlo.
Fine
Note finali: Spero di
pubblicare il primo capitolo de "La figlia del Dottore" questo fine
settimana, alla prossima.