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Autore: Eynis96    10/06/2013    1 recensioni
Cosa c'è di meglio da fare in una serata autunnale e particolarmente uggiosa a Milano se non andare a godersi un balletto al bellissimo Teatro alla Scala ? Nulla credo, ma cosa succederà se ciò che i nostri beniamini vedranno sarà specchio del loro futuro? Godetevi questa storia in cui Edward è indietro,
Alys è avanti e il resto....è tutta una questione di tempo!
Genere: Fantasy, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen | Coppie: Alice/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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1975 *

-Buongiorno signore- lo salutò cortesemente un giovane aprendo la porta del palchetto che si era fatto riservare: il terzo sopra la parte destra del palcoscenico.

Edward sorrise distratto di rimando al ragazzo mentre si andava a sedere sulle scricchiolanti poltroncine rosse ricche di intarsi in legno laccato d'oro.

Quello che apparentemente sembrava un comune ragazzo, certamente bellissimo, ma pur sempre un giovane uomo, si tolse l'elegante sciarpa bianca di seta, perfetta sul raffinato completo nero che sfoggiava, del tutto simile a quello degli altri uomini presenti nella sala, ma che addosso a lui faceva tutto un altro effetto.

Edward, come da abitudine, era arrivato molto prima dell'inizio dello spettacolo, ma lo rilassava contemplare il meraviglioso Teatro Alla Scala di Milano, ancora semi vuoto, fatta eccezione per i tecnici delle luci e qualche ballerino agitato che provava la sua parte.

Egli a quel punto chiuse gli occhi e aprì la mente riuscendo ad isolare i pensieri di quelle persone e a concedersi qualche momento di silenzio...psichico.

Non seppe per quanto rimase in quella posizione, ma si ridestò quando cominciò ad avvertire un brusio eccitato provenire dalla porta d'ingresso: gli spettatori stavano entrando e prendevano posto molto rumorosamente.

Edward era così concentrato sulla scena che aveva davanti agli occhi che quasi non si accorse della mano di Alys che gli si posava sulla spalla.

A quel contatto il vampiro scattò in piedi in posizione di difesa, era vampiro da pochi decenni e nn sapeva ancora controllarsi bene, ma si ricompose immediatamente con un po di imbarazzo quando riconobbe la sorella che lo osservava con un sopracciglio alzato, perfetta nel suo luccicante abito nero.

-Dovresti rilassarti Ed- commentò lei ironica.

Evidentemente c'era qualcosa che la rendeva contenta più del solito quella sera, Edward immaginò che fosse per le attenzioni che tutti gli uomini della sala le rivolgevano ignorando bellamente le loro consorti, le quali, d'altro canto, non se ne curavano più di tanto distratte dal profilo marmoreo del misterioso ragazzo sul terzo palchetto.

-Dov'è Jasper?- chiese Edward lievemente in ansia guardandosi attorno circospetto. -Tranquillo c'é Emmett con lui- commentò Alys alzando gli occhi al cielo.

L'insolita famiglia era giunta a Milano perché il capo famiglia, Carlisle, doveva svolgere alcune commissioni, per fortuna era autunno inoltrato e il clima uggioso del luogo li avrebbe protetti da attenzioni indesiderate, senza contare che i due giovani vampiri adoravano andare a teatro.

Si spensero le luci e l'eccitazione in sala divenne palpabile per la prima del balletto “Notre Dame de Paris” interpretata dal balletto Russo, che si esibivano in Italia per la prima volta.

Dopo il consueto saluto del direttore, l'orchestra cominciò a suonare note molto veloci e secche, il corpo di ballo si muoveva in perfetta armonia, in file ordinate e composte creando intrecci e figure esaltate dai colori vivaci dei costumi, in contrasto con il fondo scuro del palcoscenico.

Edward che vedeva con gli occhi e con la mente, percepiva due immagini nettamente distinte: una di ordine e precisione, e un'altra di caos totale, per via dei pensieri che si agitavano nelle menti dei flemmatici ballerini, che sebbene si mostrassero assolutamente calmi di fronte al pubblico avevano una tempesta dentro, ed erano intenti a contare passi e tempi.

Ad un certo punto fece per la prima volta il suo ingresso sulla scena lo sfortunato e tormentato Quasimodo, era impressionante come il ballerino riuscisse a creare le deformità tipiche del personaggio senza avere nessun costume particolare.

E poi arrivò lei, leggiadra come una piuma, delicata come un petalo di giglio, si librava nell'aria e sorrideva travolgendo gli spettatori nella sua danza, perfettamente padrona di se e dei suoi movimenti.

Quando i due rimasero da soli sul palcoscenico per un Passo A Due Edward, che seguiva rapito lo spettacolo, si sorprese di come, sebbene si concentrasse, non percepisse nulla provenire dai due ballerini, se non un ansimare soffocato e il rumore delle scarpette di gesso della ragazza che strusciavano sul linoleum del palco.

Si abbandonavano semplicemente alla musica, il loro corpo sapeva cosa fare, addestrato da ore e ore di allenamenti e fatiche, ma in quel momento fu come se sul palco ci fossero solo Quasimodo ed Esmeralda che ballavano sotto la cattedrale Notre Dame: il mostro emarginato e l'angelo delicato.

Il giovane si chiese se fosse davvero possibile che due realtà così diverse coesistessero in un modo talmente armonico da suscitare quasi commozione.

Alys, percependo la linea di pensieri del fratello acquisito che conosceva forse meglio di se stessa sorrise nell'oscurità schermando i suoi pensieri, perché solo lei sapeva, solo lei aveva visto, e il resto...era solo una questione di tempo.

 

 

 

*le indicazioni temporali non corrispondono alla prima del balletto al Teatro alla Scala di Milano.

Scusate ma non sono riuscita a trovare fonti certe e non mi fidavo ad inserire quelle date :)

  
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