Isaac si guardò attorno spaesato. La camera di Stiles era più piccola della sua, eppure erano simili, entrambe odoravano di dolore, panico, lacrime e solitudine. Però nella stanza dove adesso il ragazzo si trovava non c'era nessun odore di violenza e sangue.
 

"Isaac non puoi stare qui" sentenzia Derek "Perchè? " "Il tuo corpo ha bisogno di riposo e qui di certo non puoi stare, a casa tua non ci devi più mettere piede e non ti porto dove sto ora" "Dove dovrei andare allora? " Una mal celata tristezza incrina la voce del Beta "Puoi venire da me. Lo sceriffo ha il turno di notte e abbiamo una camera degli ospiti" è quasi un sussuro, la voce di Stiles sembra quasi tremare mentre dice quelle parole. Un consenso da parte del suo Alpha e i due si incamminano.
 

Non sa perchè gli torna in mente quella scena. Forse è una delle poche cose carine che qualcuno abbia mai fatto per lui, rivivere quel ricordo scatena in lui una piacevole sensazione di calore. Non riesce a capicitarsi di come Stiles si sia offerto di dargli un posto dove stare, anche solo per una notte o due. Non sono mai stati amici prima della trasformazione di Isaac e anche dopo di essa si sono semplicemente ignorati, quando non cercava di ucciderlo per effetto della luna piena ovvio. I suoi pensieri vengono bruscamente interroti dal ritorno di Stiles nella camera. "Questi dovrebbero starti" gli dice porgendogli dei vestiti. "Grazie" "Non devi ringraziarmi" e a conferma di quello appena detto scuote leggermente la testa. "Mi stai offrendo un posto dove stare finchè non mi riprendo del tutto e dei vestiti puliti, senza un apparente motivo. Mi sembra il minimo ringraziarti" "C'è un motivo" mentre dice queste parole l'umano china la testa "E sarebbe?" Isaac si avvicina a lui, può sentire il suo odore senza usare i suoi sensi da lupo da quanto gli è vicino. "Per quanto Scott possa dire di no, ha bisogno di Derek, soprattutto ora con l'arrivo del branco di Alpha. Tu fai parte del branco di Derek, tenerti dalla mia parte convincerà il mio migliore amico a entrare a far parte del branco del tuo Alpha" "Quindi fai tutto questo per il bene di Scott? " un sorriso amaro appare sulle labbra del licantropo "Anche. Scendo a preparare la cena, tu cambiati nel frattempo" ed esce dalla stanza.
 

"Che prepari? "  Stiles sussulta appena sente la voce di Isaac alle sue spalle. "Dio! Questa cosa dell'apparire all'improvviso è una caratteristica di voi licantropi per caso? Comunque carne e insalata, non conoscendo i tuoi gusti vado sul classico" "Va benissimo così" . Il silenzio cala su di loro, si sente solo lo sfregolio della carne che cuoce. "Se mi dici dove sono i piatti e il resto posso apparecchiare" "Non disturbarti" "Stiles ti devo costringere o me lo dici? "  la voce del licantropo diventa leggermente più dura ma non perde il suo calore. Dopo quel breve discorso stanno in silenzio per tutta la durata della cena.
 

"Questa è la camera degli ospiti, non è un granchè mi dispiace" "E' più di quanto possa chiedere. L'unica cosa di cui ti devi dispiacere è il fatto di avere me in casa" "Perchè dovrei mai?" "Una creautura soprannaturale in casa propria non è una cosa piacevole" "Se sei tu si" un lieve sorriso si disegna sulle labbra del licantropo. "Gradisci la mia presenza? " "Gradisco te" Isaac gli si avvicina, vede i suoi occhi riflettersi in quelli dell'altro. Una mano timida sfiora la sua, abbassa lo sguardo e sorride a quel gesto. Come se quel sorriso gli avesse dato sicurezza Stiles gliela prende con decisone. "Che fai?" "Non voglio che tu dorma in questa stanza" "Dove vuoi che dorma allora?" "In camera mia" . Isaac lo attira a sè "Precisamente dove in camera tua?" "Nel mio letto, con me" e subito dopo aver sussurato queste parole l'umano appoggia le sue labbra su quelle dell'altro. Non si può definire un bacio, è un contatto troppo effimero per esserlo, ma è comunque più di quanto entrambi abbiano mai ricevuto.
 

Ora sono entrambi nel letto di Stiles a guardarsi, le mani ancora intrecciate. "Stiles? " "Si ?" "Posso fare una cosa? " "Tutto quello che vuoi" . E lì Isaac lo bacia, stavolta un bacio vero. Come quello tra due amanti. Non sanno per quanto tempo si baciano, possono essere minuti come ore. Sanno solo che quando si separano e si guardano, lo fanno sotto un'altra luce.
 

"Isaac? " "Si ?" "Cosa siamo ora?" "Tutto quello che vuoi"  .