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Autore: Evan Wolf    11/06/2013    0 recensioni
…la notte, la più desiderata notte passò in fretta, troppo in fretta, ma ciò fu un bene, con tutte le volte che aveva desiderato passare del tempo con lui, non le sarebbe piaciuto di certo passarlo tutto nell’ incoscienza del sonno...
Questa è la continuazione della doppia one-shot "a fan dream" e prende inizio dal risveglio di Miriam, che qualche ora prima ha vissuto e realizzato il suo sogno più grande.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Georg Listing, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…la notte, la più desiderata notte passò in fretta, troppo in fretta, ma ciò fu un bene, con tutte le volte che aveva desiderato passare del tempo con lui, non le sarebbe piaciuto di certo passarlo tutto nell’incoscienza del sonno...
 
 
 
La stanza è illuminata appena dai deboli raggi del sole che filtrano dalla finestra, gli occhi non trovano particolare difficoltà ad adattarvisi, ciò che più la abbaglia è lui , che dorme tranquillo, ancora con quel suo sorrisino impertinente che non lo abbandona neanche nel sonno, ora lo sa! E non può crederci e paradossalmente è totalmente lucida, ricorda e ripensa in un istante intenso ogni emozione e ogni secondo della sera precedente, e si accorge di essere ancora lì, tra le braccia di quel ragazzo che tanto a lungo aveva pregato di poter incontrare.
 
Passa lo sguardo sulla sua figura, su quel viso dolce e rilassato, spostandolo dalla fronte appena coperta da un ciuffo di capelli che si getta all’indietro sul cuscino, alla linea leggermente curva delle ciglia chiuse, a quella perfettamente dritta che termina nell’ adorabile punta del suo naso. Si inumidisce le labbra guardando quelle di lui e istintivamente gli si avvicina spinta dal ricordo del sapore di quei baci ricevuti in quel fantastico momento… fantastico e reale… questo pensiero accompagna il suo sguardo, tutto questo era reale, lei era lì, lui era lì, ancora una volta torna la consapevolezza di quelle braccia forti attorno a lei, un brivido.
 
Appena poggiata la testa sulla sua spalla vede un brillare, una luce, i suoi occhi verdi schiudersi e le palpebre battere 4 volte prima di aprirsi del tutto permettendo a Georg di spostare lo sguardo ancora un po’ offuscato verso la testolina nera che stava sotto il suo braccio destro. Miriam tiene gli occhi chiusi sperando di sembrare naturale nel tentativo di fare “la bella addormentata ” mentre lui le tirava via dal viso una ciocca che provvidenzialmente le copriva gli occhi..
“Cattivo Georg!! Non devi svelare il mio trucchetto da spiona addormentata”, pensa lei mentre un brivido le corre lungo la schiena al suono della voce profonda e assonnata che si lamenta per l’orario:
-           oh nein!sieben uhr!! (oh no, le 7!!) 
Sussurra quasi senza muovere le labbra, gettando un frettoloso sguardo alla sveglia sul comodino e alla finestra che filtrava la luce dell’inizio di una giornata che si prospetta piena di sole e che, a quanto pare, lo coglie di sorpresa...
-         -sicher!! Ich bin in Italien!!(sicuro! sono in italia!)
farfuglia mentre rivolge gli occhi alla ragazza accanto a lui; dorme e lui non vuole svegliarla , o forse sì, forse vuole ancora una volta parlarle e vedere i suoi occhi incantati che lo scrutano, o forse vuole sapere se anche lei sente un impulsiva voglia di accarezzare…
 
La sua mano si muove delicata dalla testa al collo, al profilo della spalla, provocando un altro brivido, più forte, questa volta Georg se ne accorge e ritirando d’istinto la mano la osserva qualche secondo, poi un sospiro, o meglio un sospirato: wach auf!(svegliati)
Lo coglie un' espressione accigliata quando si accorge dell' ennesimo brivido, eppure non gli pare che faccia tanto freddo; nonostante questo tira su il lenzuolo e sorride all’ espressione di conforto che legge sul viso di Miriam.
 
Com’ era dolce, davvero come l’ aveva sognato e immaginato tante volte da perdere il conto...basta! Non poteva più stare inerme tra le sue braccia a sprecare secondi che inesorabilmente glielo allontanavano sempre più.
Con uno sbadiglio convincente porta a termine la “missione bella addormentata”, immediatamente Georg la stringe a se ed esclama a bassa voce: Scusa ti ho svegliata?
-         no io ero già…già...
-         was?? (cosa) Le sorride interrogativo Georg , ovviamente non capiva  l’italiano…
-         ah sì... inglese o tedesco!! Che scema. Non mi hai svegliata Georg.
Lo guarda in modo dolce e gli avvicina la mano al volto, per poi accarezzarlo
-         guten morgen!!
-         oh sai questo fatto che studi il tedesco è… è... non lo so!
 Si fa subito serio, e la fissa dritto negli occhi con un intensità che avrebbe fatto arrossire chiunque, soprattutto lei, che lo amava cosi tanto e per la quale questo era tutto un sogno, uno splendido sogno.
 
-         come hai dormito? Ho russato? Chiede lui preoccupato.
-         ahah stavo per chiederti la stessa cosa, ahm no cioè, io benissimo… e tu?
Mentre glielo chiede scende la mano dal viso sul suo petto… ed e come fuoco per tutti e due, si avvicinano di qualche centimetro.
-         scusa un attimo gio-Georg - Si corregge subito.
Era abituata a chiamarlo con tanti diversi soprannomi che se lui lo avesse saputo sarebbe scoppiato a ridere.
-         certo...
risponde lui distogliendo forzatamente lo sguardo, facendo finta di essere interessato al telefono accanto a lui, Miriam sgattaiola verso il bagno cerca di rendersi per lo meno presentabile. Nel frattempo Georg ordina un’abbondante colazione che non aveva poi tanta voglia di consumare, ma magari lei sì, meglio non correre il rischio di farle mancare qualcosa, era questo che lo preoccupava, lei e quello che voleva...
Riattaccato il telefono, corre per la stanza in cerca di un chewing-gum nel suo zaino...
lo zaino… dove era finito??  'Tom non puoi  averlo preso di nuovo, non oggi!!'  Pensa, e
immediatamente dopo lo vede ai piedi del letto coperto dai vestiti. 'cavolo sono nudo!!'  Afferra in fretta lo zaino mette in bocca un paio di gomme, iniziando a masticare vigorosamente, mentre indossa dei pantaloncini per andar ad aprire al cameriere che porta la colazione e che liquida in modo molto sbrigativo con un “danke” un sorrisone, una mancia e una bella sbattuta di porta!
-         sei uscito Georg? Chiede Miriam appena sbucata dal bagno.
-         no io, io ho.. e indica la colazione su un vassoio a carrello ai piedi del letto.
-         oh Frühstück! (colazione) Dice Miriam fiera del suo tedesco!!
-         ja! - E avvicinandosi con un gran sorriso le sussurra: sehr gut mädchen!(molto bene ragazzina)
Forse aveva capito quale effetto avevano la sua voce e la sua lingua su di lei, perché sorride soddisfatto dell’ ennesimo tremore che le vibra lungo la schiena.
-         non conoscendo i tuoi gusti ho preso.. tutto! Spero che ti piaccia qualcosa... non
dirmi che non vuoi niente…
La guarda con uno sguardo difficile da decifrare
-         oh Georg!! Fantastico, sei molto gentile, si credo che... – si avvicina al vassoio prendendo la Nutella, ma esitando nel mangiarla - 'a che serve essermi lavata i denti se mangio??uff !' pensa - tu che prendi?
-         il caffè! Dice senza pensarci tanto.
Lei prende una tazzina la riempie di caffè e gliela porge accompagnando il gesto con un sorriso tra il dolce e l’imbambolato di chi guarda una cosa rara – tieni...
Georg allunga la mano e nel prendere la tazzina prende anche la mano di Miriam che arrossisce appena e balbetta: vuoi zucchero? Ti..ti vuoi sedere?
Ma sono le sue gambe a cedere in quel momento, lasciandola atterrare sul materasso. Georg, posando la tazza senza neanche guardarla, la segue, le si accosta e torna guardarla con quegli occhi pieni di sentimenti che la sera prima le avevano trafitto il cuore
-         tutto bene? - Le domanda dandole un bacio sulla fronte, - forse lo dovresti prendere tu un po’ di zucchero…
-         non servirebbe adesso... ahm e poi io non ne mangio!!-  Sdrammatizza all’ istante la precedente affermazione!
-         quante cose che non so di te - le si avvicina e le passa una mano sul braccio e la guarda inclinando la testa su un lato…
-         sai che… non mangio neanche dolci? Fa lei imbarazzata per non restare muta.
-i te. allunga la mano e nel .n tal pensiero le rigirasse in testa,lui sorride poi alza un sopracciglio  e si avvicina ancora dando un altro bacio, questa volta sulle labbra, a stampo
-         sai che non dovresti andare in giro coperta da un asciugamano? È rischioso.
Un calore sconsiderato infiamma il viso di Miriam
-         aaah ahm io... dovrei vestir…
-         spero di no… - scappa dalle labbra di Georg che si chiudono subito dopo un bacio in un piccolo morso del labbro inferiore, e con un dito le sfiora la spalla.
-         Georg, devo farti una domanda…
-         Proprio in questo momento? - gli occhi gli lampeggiano di speranza, lei capisce, ma continua
-         perché mi hai chiamata all’after-show?
-         Tecnicamente è stato Bill – risponde lui, poi la guarda e aggiunge – ma l’ha fatto solo per me in effetti.
Questa volta il bacio non è a stampo, ma molto appassionato, forse ancor più di ieri o forse  semplicemente perché  era lui a darglielo..  il risultato non cambia, Georg continua a baciarla finché non si sente buttare le mani dietro il collo, allora la spinge al centro del letto vedendo negli occhi di lei un’espressione a dir poco innamorata, un amore per lui importantissimo, per il quale aveva messo in discussione se stesso. Lui quell’amore doveva averlo, doveva viverlo, voleva lei davvero, non sapeva ancora come sarebbe stato possibile, ma pensare di lasciarla andare lo torturava, non voleva, doveva essere sua.
La guarda, forse anche lui innamorato, sincero, impaziente e aspetta un segno, una
conferma,vuole essere ricambiato,mai nella sua vita stava dando importanza a tutto come in quel momento.
Lei lo porta su di se e ricambia il suo bacio, passa le sue mani dietro la schiena di lui dal basso verso l’alto, adorava quelle spalle ,larghe, lisce, sempre aveva desiderato sfiorarle e ora erano li sotto le sue mani, e lui sembra altrettanto felice di questo.
Le mani riscendendo passano avanti, ora si muovono sul petto, sul collo, alla base del viso.
Georg, che si è trattenuto fin a questo momento, prende a muovere le mani sulla gamba di lei fin sotto l' asciugamano, e poi sul bacino, i fianchi, sul seno, sul viso, mentre la bacia sempre con più foga man mano che l eccitazione cresce.
Si stacca dalle labbra di Miriam le porta le mani attorno alla testa, la bacia ancora scendendo sul collo e la spalla e andando oltre, finchè lei lo sente entrare in se, la schiena si inarca, lui la prende dalla vita e i respiri si fanno affannati, ancora di più quando è lei a portarsi sopra di lui e iniziando a dondolare lentamente legge la sua espressione stupita
prima, coinvolta poi e sempre più intensa mentre le serra le mani ai fianchi sentendola sua di nuovo.
I movimenti seguono il ritmo del cuore e più va avanti più si fanno veloci, fin ad arrivare all’ apice con il sole gia alto e la stanza investita da una piena luce dorata che si riflette sul corpo candido di Georg , sui suoi capelli chiari e i suoi lucenti occhi verdi. Poco importa ai
due ragazzi quello che hanno intorno, quello che conta sono loro, il loro amore, sono uno indispensabile per l’ altra, e si guardano soddisfatti, coricati una sull’ altro, occhi negli occhi, bocca a bocca, fin quando il crescente gorgoglio che sentono risalire per la gola non arresta ogni movimento lasciandoli immobili stretti avvinghiati a respirare profondamente mentre si scambiano qualche ultimo profondo bacio.
 
Il silenzio dura un paio di minuti, poi Georg prende di nuovo ad accarezzare Miriam, le sfiora la mano che porta alla bocca baciandola, poi le avvicina le labbra all’ orecchio
-         wudervoll, spachlos(meraviglioso,senza parole)
 e continua a baciarle la mano sul dorso poi il palmo e la stringe a se e la accarezza ,
-         sei felice? Chiede guardandola intensamente.
-         ohh Georg.. – è tutto quello che riesce a rispondere.
Le sembra tutto così incredibile, è lui, il suo amato Georg, ed è accanto a lei e si sono appena amati per la 2 volta e naturalmente non ci sono parole che possono esprimere quello che ha provato, ma la sua espressione, il suo viso, mostrano tutto in maniera cosi limpida che Georg resta contento della non-risposta ricevuta.
 
Se Georg avesse potuto gridare lo avrebbe fatto, ma si limita a guadarla e sussurrare. È così romantico
-         ti adoro Georg.. - e un altro bacio li unisce quando suona il telefono, spezzando quell’ istante di amore.
 
Georg si schiarisce la voce
-         ja?
-         ehy amico, credevo dormissi! Anche se ora che ci penso... non so... ahhaha nella tua situazione...ma tu non sei me!
-         ti sorprenderò Tom.
Miriam arrossisce.
-         wowoww non posso crederci! Il nostro Georg è diventato grande!! Ahahah
-         lo sono gia da un po’ !
Miriam abbassa lo sguardo, Georg non sopporta di vederla intristire in quel momento e le da una carezza sul viso - allora? Che vuoi tom?
-         solamente disturbarti ahah no scherzo, scendi…scendete a fare colazione o avete deciso di occupare il letto amico mio??
-         abbiamo qui la colazione, voi..
-         ah perfetto stiamo venendo!
Tom riaggancia senza dare a Georg il tempo di completare la frase.
-         Tom??Tom!!! ufff che cazzo!! - Riattacca e voltandosi abbraccia teneramente Miriam dicendole di vestirsi, avrebbero avuto visite “purtroppo”.
Si vestono in fretta e mentre ancora cercano di sistemare sentono bussare.
 
-         Geeeeorg!!! Quanto tempooo! Ho fame dov’è la colazione?
-         Ciao Tom, se Bill sa che sei qui ti uccide!
-         Ma è qui!! Ha aspettato per poter chiudere la stanza, la nostra ospite si e trattenuta in bagno ahah
-         Eleeee –dice Miriam – dov’è??
-         tranquilla piccola sta con Bill non le succede niente!
Georg si avvicina a Tom, gli bisbiglia di non chiamarla mai più piccola, e avanza verso la porta che chiude dietro le spalle di Bill ed Eleonora.
-         Buon giorno ! dicono in coro e si accomodano nei posti che avevano occupato la sera prima.
-         uff ma il caffè è freddooo!!! È questo che offri alle ragazze Georg?
-          fratellino perché  non stai zitto una buona volta??
Tom non capisce subito cosa abbia detto di male, ma si accorge dell’ errore quando vede lo sguardo imbarazzato e forse un po’ deluso di Miriam.
-         non che ne ricordi una... di mattine come questa…per intenderci, Georg è un novellino  – si riprende, Miriam sorride di nuovo e dice in italiano:ben non è proprio sembrato! 
Georg sembra sollevato dal sorriso sul volto di Mimi e le porge proprio quella nutella che prima aveva cercato di mangiare.
Tom si dirige verso una poltrona informando tutti che Gustav sia fuori in “ escursione” e
che loro lo raggiungeranno per pranzo, poi sarebbero partiti.
Le braccia di Georg si serrano intorno alla vita di mimi
-         quando partiamo? – gli occhi sono sgranati.
-         non sappiamo - dice Bill tagliando corto.. è più sensibile del fratello e capisce la situazione
-         Troviamo un modo – bisbiglia Georg in tedesco, in maniera troppo veloce per essere compreso da Miriam, Bill non è sicuro di quello che Georg gli stia chiedendo, ma lo intuisce, ma con aria indifferente si affretta a commentare positivamente la colazione
-         buoni i croissant!! Ele, Mimi, in questo paese il cibo è squisito!
Le ragazze sorridono e Georg guarda lieto e riconoscente Bill che ha fatto sorridere Mimi, poi beve d’ un fiato la tazzina di caffè dimenticata sul vassoio, si raccoglie i capelli in una coda.
“la coda gli sta proprio bene stamattina!”, commenta Miriam nella sua lingua, seguendolo con lo sguardo, poi Bill prende la parola:
-         venite con noi!
-         Per me non c’è problema, io sono di Roma!
-         Il mio volo!! – esclama Miriam, in preda al terrore, lo aveva totalmente dimenticato, e come biasimarla?
-         Volo? – chiede Tom – vai da qualche parte?
-         Devo tornare a casa! E il mio volo parte… oggi alle 17:00!
-         Ah… ok – commenta Bill grattandosi la testa.
-         Andiamo Miriam, sono le 9! – dice Eleonora battendo le mani dall’agitazione – è presto… ce la fai… noi veniamo! – si affretta a confermare ai gemelli.
-         Tom chiama la macchina – afferma Bill - vi facciamo accompagnare al vostro albergo, avrete dei bagagli lì, i vestiti del concerto il giorno dopo sono un po’... inindossabili! – è lo spirito modaiolo di Bill che parla.
-         secondo me staranno benissimo! - Dice tom ammiccando
-         non ho detto il contrario ! ribatte Bill – aspettateci qui ragazze – aggiunge uscendo dalla stanza seguito dal gemello.
 
Le due ragazze sono rimaste sole, e commentano a bassa voce per non essere udite da Georg, ancora in bagno.
-         alloraaaaaaaa sembri molto felice sai?
-         ohhh ele… io non so crederciii! È impossibile insomma, io??? guardami!!! E lui è fantasticooo, come puooo’???con me??
-         non dirmi che sei di quelle che si fanno 30 mila complessi del tipo: Lui è Mr universo, io faccio impallidire persino il chirurgo plastico, lui è ricco e famoso, io la piccola fiammiferaia, bla bla!!
-         sono proprio una di quelle! – ammette Miriam portandosi le mani sul viso.
-         Mettiti gli occhiali, perché stamattina non ci vedi bene, sai?? – Eleonora le rivolge un sorriso e si guarda intorno – Anche se ci conosciamo da nemmeno un giorno, abbiamo condiviso un’esperienza unica della nostra vita! Questa cosa ci legherà per sempre! E poi sono una fan anche io, e mi trovo qui grazie a te, ho potuto vivere questo sogno perché un bassista di nostra conoscenza ha pensato bene di trovarti irresistibile! Quindi per favore non fare la stupida e legalo a te!!!
Miriam scoppia a ridere nell’immaginarsi come un’ammaliante figura che potrebbe riuscire a “legare a sé” qualcuno.  Eleonora afferra la mano della nuova amica, continuando a parlare - sono contenta per te! E ti capisco benissimo, credimi!! È   davvero il tuo sogno guardati, tremi ad ogni parola che dice e lo  guardi come se fosse un dio in terra… lo sappiamo che vorrebbe essere trattato da ragazzo normale qualche volta!
-         ma ma io... come si fa?? Lui è cosììì… - non riesce a completare nessun pensiero –penso tu possa immaginare cosa mi fa provare…
-         lo so – conferma Eleonora sicura – penso che ognuna di quelle 13 mila persone che eravamo ieri sera, possa capire queste sensazioni! Ma proprio perché sei qui, devi distinguerti! E non è impossibile, credimi avete delle facce allucinate tutti e due, e con tutti e due intendo anche LUI – sottolinea questo con il tono della voce – sono stata incredula quanto te, ma ci credo anche fermamente... tutti se ne accorgono! Non hai visto Bill che fa il paladino della situazione?
-         ma ora parte... e io... sarò solo una fan lontana dalla sua vita..
-         non fino alle 5 di questo pomeriggio!! – esulta Eleonora, poi ridimensiona il suo entusiasmo, può comprendere pure quello, ma cerca di vedere il lato positivo – dai ora non facciamo le schizzinose! Hai ottenuto molto più di quanto una fan nella media ottenga! Io sarei soddisfatta a vita!
-         Soddisfatta dici eh? – dice Miriam scoppiando a ridere - ahm…meglio non pronunciarsi a tal proposito!
 
Le ragazze, colpite da un’improvvisa carica di risate e ammiccamenti sono interrotte da Georg che esce dal bagno perfettamente vestito e pettinato, che emana profumo di deodorante ovunque.
Georg sorride compiaciuto mentre lo informano del programma, sembra entusiasta che le due ragazze rimangano con loro, e chiudendosi la porta alle spalle si dirigono verso la macchina in cui Tom e Bill si sono piazzati nei soliti posti.
 
In macchina, un Tom preso da un’improvvisa vena di serietà profonda inizia a bisbigliare all’orecchio della bionda.
-         Dimmi un po’ , è davvero così cotta la tua amica?
-         Non lo vedi anche tu? – Risponde Eleonora sorpresa dall’interessamento del gemello – io penso proprio di sì, anche se non la conosco… ma da quello che mi ha raccontato durante l’attesa del concerto, ho potuto capire che tipo è.
-         Raccontato durante l’attesa? Ma perché non è la tua migliore amica?
-         Ci siamo conosciute ieri! – risponde Eleonora, notando la faccia sorpresa del ragazzo.
-         E siete già amiche?
-         Posso dire che abbiamo più cose in comune tra noi che con altre persone che conosciamo entrambe da più tempo!
-         D’accordo. Quindi mi stai dicendo che non sei nemmeno la sua migliore amica e stai prendendo le sue parti? Cavolo la solidarietà femminile unita all’essere fan è un collante straordinario.
-         Le sono grata perché se lei non ci fosse stata, Georg non l’avrebbe notata e non l’avrebbe mandata a chiamare, e io non vi avrei mai conosciuti! Le devo questa esperienza. Ma non è per questo che “prendo le sue parti” come dici tu, anzi a volte l’essere fan più che unire crea invidie. Quale fan ammetterebbe di amare il suo idolo meno, o in maniera meno profonda di un’altra? Direi piuttosto che siamo due persone mature e ragionevoli, che si sono capite subito, è per questo che la appoggio!
-         Scusa se sono un po’ diffidente, ma tante, davvero molte, troppe, tutte le fan dicono di amarci… ma alla fine questa concezione di amore, è più vicina a una sorta di fanatismo o adorazione totalmente staccata dalla realtà! È raro incontrare qualcuno che ci ami davvero, nel vero senso della parola. Abbiamo sempre questa sensazione addosso, che l’amore che professaate, non sia per noi, ma per quello che rappresentiamo, per la nostra immagine, la nostra icona, ma noi ci sentiamo altro da quello che vedete...
Eleonora è sorpresa... Tom che fa un discorso serio senza battute e di sincero interesse per il suo amico, tanto da assomigliare ancor di più al fratello Bill in questo momento.
-         Tom credimi, forse sono poche, ma esistono le ragazze il cui amore per qualcuno di voi, va oltre l’amore da fan. E secondo me si vede pure… - Eleonora rivolge uno sguardo all’improvvisata coppietta che ignara dei ragionamenti dei due si scambia tenerezze – invece sono io che non avrei pensato che uno di voi potesse avere intenzioni che vadano al di là dell’intrattenimento notturno!
-         Vuoi che sia sincero? Nemmeno io – risponde Tom sorridendo e notando il sorriso incontenibile di Georg, potrebbe giurare di vedere Miriam un po’ imbarazzata per questo.
  
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