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Autore: redalertbd    27/12/2007    6 recensioni
Nell'Organizzazion lo spirito natalizio non abbonda... ma qualcuno è deciso a festeggiare ugualmente, che gli altri gli diano retta o meno. XaldinDemyx. E scusate il titolo...
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Demyx, Larxene, Luxord, Organizzazione XIII, Xaldin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Se lo sarebbero dovuti aspettare. Demyx aveva iniziato a fare commenti casuali sul Natale sin dall’inizio del mese. Aveva infastidito tutti gli altri membri dell’Organizzazione con domande su quello che si ricordavano delle tradizioni natalizie dei loro luoghi d’origine, si era informato su quali erano stati i regali migliori che avevano ricevuto per l’occasione ed era arrivato al punto di chiedere direttamente cosa gli sarebbe piaciuto ricevere ora. Di conseguenza c’era chi l’aveva semplicemente fissato, ignorato, gli aveva detto di levarsi dai piedi o l’aveva direttamente cacciato via (con l’aiuto di un kunai). Luxord era stato l’unico a stare un po’ al gioco, concordando, nel suo solito modo disinteressato, che sì, tralasciando il “sentimento” che potevano mettere nella cosa, un qualche tipo di festa o celebrazione sarebbe stato un piacevole diversivo dalla loro vita monotona.

Xaldin aveva preso il tutto come un’altra delle improvvise fisse di Demyx e aveva detto all’entusiasta numero 9 che lui non aveva mai celebrato particolarmente il Natale, nemmeno quand’era un essere completo… e lo stesso valeva per Capodanno, o ogni altra festa del periodo.

Erano seduti sul letto (il letto di Xaldin, che essendo il più largo e comodo, era ora considerato il “loro” letto), ancora nudi dopo aver fatto una doccia, e stavano facendo uno spuntino.

“Davvero non festeggi niente, per tutto l’inverno?” chiese Demyx, incredulo. Era accoccolato con la schiena contro il petto dell’uomo, che a sua volta stava appoggiato al muro.

“Direi di no” rispose Xaldin, pensieroso. “Si finiva sempre per lavorare in laboratorio tutto il tempo, e i problemi peggiori saltavano sempre quando tutti quanti intorno erano più distratti dalle vacanze. E poi per chi non è mai stato particolarmente religioso come me, il natale e tutto il resto sono solo una scusa per sprecare soldi ed essere un po’ più consumisti del solito… anzi, è così per tutti, la religione è solo un pretesto… perciò perché preoccuparsi?”

“Ma così… cioè, l’inverno è fatto apposta per celebrare e far festa, per via del freddo e tutto, abbiamo bisogno di riscaldarci! E poi qui le scuse per far festa sono proprio la cosa di cui abbiamo più bisogno, altrimenti quando otterremo Kingdom Hearts e tutto sarà finalmente di nuovo a posto ci saremo dimenticati come si fa!”

“Dire una cosa così è proprio da te” Xaldin rise, e si chinò per baciare la spalla del ragazzo.

“Che vuoi dire? E’ la verità!” Demyx si appoggiò indietro, premendo i capelli ancora umidi sulla spalla dell’uomo, poi si girò e gli diede un bacio, seguito da una rapida leccata, come quella di un gatto, sul collo.

“Quindi davvero nessun festeggiamento?”

“Meno stress per i regali”.

“I regali non dovrebbero mica essere fonte di stress!”

“Quelli dovuti lo sono sempre”.

“Uhm…” A quel punto Demyx si era spostato abbastanza da poter baciare la mascella di Xaldin. Appoggiò una mano sulla spalla dell’uomo e si spinse in su, per accarezzare con la lingua il lobo dell’orecchio a punta. Xaldin mise un braccio intorno alla schiena di Demyx, posando l’altra mano sul suo fianco, e gli baciò il viso. Rise di nuovo mentre il ragazzo strofinò la guancia contro una basetta. La risata si trasformò in un basso ringhio possessivo quando finalmente reclamò le labbra di Demyx, stringendolo a se. Il ragazzo allungò una mano per afferrarsi ai rasta.

“…Nemmeno… aaah… qualche dolcetto e un alberello di Natale? Potremmo… mmh, chiedere A Marluxia…”

“…Demy…!”




Quella era stata la fine della conversazione, e subito dopo Xemnas aveva deciso di spedire Xaldin in missione. Il numero 3 era tornato al quartier generale dell’Organizzazione il 28 sera e aveva avuto le prime avvisaglie di cosa era successo nel mentre quando aveva incrociato Larxene nel corridoio, e mentre la donna gli passava accanto con un saluto frettoloso, Xaldin aveva notato qualcosa di arancione fare capolino dal suo colletto, nascosto ma non abbastanza. Una sciarpa di quello che Demyx aveva in qualche modo scoperto essere il colore preferito di Larxene, Xigbar gli spiegò più tardi, divertito, mentre gli dava i dettagli del “colpo di stato” che Demyx era riuscito infine a organizzare.

Il 25 mattina tutti avevano trovato davanti alla porta un pacchetto fatto più o meno frettolosamente. Xigbar aveva ricevuto una bottiglia di vino pregiato, Larxene la sciarpa e una scatola di cioccolatini, Axel una t-shirt e una bandana del suo gruppo musicale preferito. Luxord aveva trovato una scacchiera con il messaggio “prova a nascondere la Regina nella manica”. Marluxia aveva ricevuto un libro di fotografie di paesaggi, Zexion una tazza e una scatola con una selezione di tè rari. Un brucia-incenso e incenso dal suo paese natale era stato il regalo di Saix, mentre Lexaeus aveva ricevuto un quadro e Vexen un libro, entrambi di quelli che erano stati i loro artisti preferiti un tempo e Roxas stava ora spaccandosi la testa cercando di risolvere uno dei puzzle rompicapo che stavano dentro il suo pacchetto. Xemnas invece aveva trovato sulla suo soglia un libro sulle opere d’arte e la poesia del Rinascimento. Solo dio sapeva quanto Demyx doveva aver faticato per trovare tutta quella roba… il Superiore aveva scosso la testa e l’aveva mandato fuori di pattuglia per i due giorni seguenti, più un modo per sottolineare che in teoria cose del genere non dovevano succedere, che una vera punizione, tutto sommato. Non c’era da stupirsi che il ragazzo fosse tornato e avesse dormito della grossa per le successive otto ore sul divano di Xaldin, dove l’uomo lo trovò poco dopo.

Per qualche istante Xaldin si limitò a guardarlo mentre ronfava a braccia e gambe spalancate, occupando tutto il divano, e con un sorriso soddisfatto stampato sul volto. L’uomo si sedette nell’unico angolino libero e tirò fuori dalla tasca una scatola. Allungò una mano per spingere via un paio di ciuffi dalla fronte di Demyx, e si chinò per baciargli i capelli. Demyx emise un piccolo gemito e si rannicchiò, muovendosi inconsciamente più vicino all’uomo. Infine aprì gli occhi, sbatte le palpebre un paio di volte e poi sorrise. “Bentornato… Buon… che giorno è oggi?”

“Il 28”

“Buon 28 dicembre… il tuo regalo è di là sul letto…”

“Credevo fosse qui sul divano…” anche Xaldin sorrise, e lo baciò dolcemente, poi gli porse la scatola. Demyx la guardò con curiosità.

“Cos’è?”

“Per essere uno così bravo a fare regali, pensavo saresti stato più veloce a riconoscerne uno.”

“…!” Demyx afferrò la scatola e la spacchettò. Dentro c’era una sfera di colore blu scuro. Il ragazzo sfiorò la superficie con un dito e nella sfera si aprì uno spiraglio sottile, rivelando l’interno luminoso. Musica, la cover rock di una vecchia canzone natalizia, si diffuse nell’aria. Demyx guardò Xaldin ad occhi spalancati.

“E’ una radio… un tipo particolare che usano ad Atlantica, mi hanno detto che riceve il segnale ovunque. L’ho provata, e sembra funzionare abbastanza bene anche qui nel mondo che non esiste… e dato che ti eri lamentato che non riesci mai a sentire la musica nuova perché qui non si prende-“ Demyx gli saltò addosso interrompendolo e lo abbracciò abbastanza forte da mozzare il fiato.

“GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!!” urlò Demyx tra i baci, il viso che gli brillava. Xaldin sorrise. Bè, almeno le ore passate a frugare nei negozi non erano state uno spreco… Demyx passò i successivi 5 minuti alternando il giocare con la radio ai ringraziamenti e al dichiarare quanto si sentiva felice (“Felice, ho detto! E non commentare niente sui sentimenti che possiamo o non possiamo provare, sono strafelice e basta!!”), poi alzò all’improvviso lo sguardo.

“Il tuo regalo!” Saltò in piedi e afferrò la mano di Xaldin, trascinandolo verso la camera da letto.

“Ti piacerà! E abbiamo anche del cioccolato… Larxene mi ha ridato metà della scatola dicendo che era un regalo tremendo, l’avrebbe fatta ingrassare… però si è tenuta tutti i cioccolatini al caffè e alla cannella… e bè, insomma, diciamo che abbiamo più cioccolato… aspetta e vedrai!”




FINE

E scusate la mielosità natalizia ^^; buon anno!
  
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