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Autore: telesette    12/06/2013    2 recensioni
[Il bambino d\\\\\\\'oro]
Non era cambiato niente.
Il tempio del Venerabile Saggio Nang era rimasto esattamente uguale a tre mesi addietro.
Chandler si passò mentalmente la mano sulla nuca, chiedendosi per quale cavolo di motivo aveva ceduto alla richiesta di Kee, e men che meno riusciva a capacitarsi di essere ancora una volta sulla cima innevata di quella sperduta montagna nel cuore dell'entroterra nepalese.
Mentre l'investigatore varcò nuovamente la soglia, l'anziano monaco drizzò la testa nella sua direzione...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il bambino d'oro ( The Golden Child ) è un film del 1986, diretto da Michael Ritchie e con protagonista Eddie Murphy.
La storia ruota attorno al personaggio di Chandler Jarrell, un investigatore privato specializzato nel recuperare bambini scomparsi. Un giorno Chandler scopre il corpo di una ragazza, Cheryl, sulla quale stava indagando. Una giovane e bellissima donna dall'aspetto orientale, Kee Nang, gli rivela che lui è "il prescelto" e, per tale motivo, viene incaricato di recarsi in Tibet per ritrovare il "bambino d'oro". Questo piccolo giovane monaco buddista, dotato di straordinari poteri, è stato infatti rapito da un demone di nome Sardo Numspa che vuole carpirne l'essenza. Nonostante i suoi dubbi e le sue perplessità iniziali, Jarrell dovrà pian piano ricredersi e convincersi delle potenti forze magiche con le quali avrà a che fare.

clicca qui per ascoltare la theme originale del film cantata da Ann Wilson: 
http://www.youtube.com/watch?v=bt7vCUfxZTk

 

Scassapalle eri... e scassapalle sei rimasto

( immagini tratte da internet ) 

 

Non era cambiato niente.
Il tempio del Venerabile Saggio Nang era rimasto esattamente uguale a tre mesi addietro.
Chandler si passò mentalmente la mano sulla nuca, chiedendosi per quale cavolo di motivo aveva ceduto alla richiesta di Kee, e men che meno riusciva a capacitarsi di essere ancora una volta sulla cima innevata di quella sperduta montagna nel cuore dell'entroterra nepalese.
Mentre l'investigatore varcò nuovamente la soglia, l'anziano monaco drizzò la testa nella sua direzione.

- E' tornato lo scassapalle - mormorò il vecchio, con la sua solita smorfia irriverente dipinta sulle labbra.

Chandler fece finta di niente, sfoggiando il suo solito sorriso a trentadue denti, e commentando allegramente di come il tempo rispecchiasse in modo perfetto l'umore del suo ospite... in parole povere, uno schifo!
Nang sorrise, tornando l'attenzione sul suo rito di accoglienza, tuttavia Chandler non si era arrampicato fin lassù per dei convenevoli. Ora che lui e Kee avevano deciso di sposarsi, in quanto genitore della ragazza, il vecchio doveva pur svolgere il suo dovere di padre nell'accettare ufficialmente il genero.
Kee era tranquilla, in quel senso.
Suo padre le aveva già dato la propria benedizione, confidandole in privato quanto il buon cuore di Chandler gli andasse particolarmente a genio. Tuttavia Chandler non si era dimenticato lo "scherzetto" del vecchio scaccolatore, né del biglietto da cento dollari che costui aveva pensato bene di sfilargli da sotto il naso.

- Come va, nonno? - domandò Chandler con strafottenza.
- A me, bene - rispose Nang, storcendo le labbra e aggrottando le sopracciglia. - E quando ti vedo, un po' meno!
- Eh, ti capisco - osservò Chandler. - Anche a me, quando ti vedo, mi viene quasi la pelle bianca...
- Non mi dire!
- Invece te lo dico: con questo freddo, ho le chiappe che sembrano due galosce per un orso polare; potreste almeno accendere la stufa... Ce l'avete la stufa, oppure vi si è congelata anche quella?
- Bene, vedo che non sei cambiato - sottolineò dunque il vecchio. - Eri uno scassapalle prima e lo sei anche adesso, con la differenza che ora mi tocca accettarti come genero!

Chandler non reagì.
Kee era rimasta fuori del tempio ad aspettare, affinché i due parlassero tra loro con calma, e lui era consapevole di non dover forzare troppo la mano con quel vecchio dalla battuta pronta. Nang era insopportabile, più o meno quanto lui, proprio per questo sembravano fatti per andare d'accordo.

- Come stai, scassapalle?
- Come uno che se l'è rotte, solo venendo qui - ribatté Chandler, cercando di provocarlo a sua volta. - A proposito, l'hai comprata una scatola di fazzoletti... o usi ancora il raccogli-caccole per pulirti il naso?

Nang emise un rutto.

- Salute - rispose Chandler con noncuranza.
- Hai intenzione di fermarti per molto, scassapalle?
- Beh, sai, abbiamo un viaggio di nozze in programma: Tropici, Maldive, Madagascar, Cairo... tutto meno che questo frigorifero!
- Allora che aspetti ?!?
- Dimmelo tu - sottolineò Chandler, tendendo la mano. - Posso chiamarti "mostriciattolo" o preferisci "papà-mostriciattolo" ?

Nang strinse l'occhio severo.

- Non chiamarmi proprio - esclamò. - Sarai molto più gradito a questo povero vecchio, quando te ne starai con sua figlia a più miglia possibili di distanza!
- Ehi, mi hai letto nel pensiero - fece Chandler commosso. - Allora, siamo d'accordo?

Nang emise un altro rutto.

- Allora, qua la mano... papà!

Come Nang fece per allungare la mano, seppure malvolentieri, Chandler principiò di stringergliela ma... ritirandola di scatto, si rammentò di un particolare.

- Di' un po' - esclamò serio. - Te la sei "grattata" perbene quella mano, tra la preghiera e la scaccolata quotidiana?

FINE

   
 
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