È tempo di crescere.




Da quanto aveva aspettato quel momento. Troppo, troppi anni, troppi giorni, minuti, secondi, troppi sogni. Ed infine eccoci qui.
 
Tutti gli abitanti di Ooo sono alla festa a palazzo, alla festa di Pronta Guarigione per la Principessa! Eh sì, la Principessa era malata da settimane dicevano! Alcune voci sostenevano che fosse guarita già da qualche giorno, ma effettivamente era ancora barricata nella sua stanza, senza voler vedere nessuno e senza il bisogno di nessuna ancella ad assisterla. Le avevano portato doni di ogni genere, forma e colore. Tutti erano lì. Era un po' come il finto pigiama-party che Finn e Jake avevano organizzato per distrarre tutti dall'arrivo degli zombie, solo che dopo che alle undici tutti gli anziani della città, i bambini e le famiglie furono tornate nelle loro case, PSB aveva sbarrato le porte, e, come al solito, era iniziata la vera festa.
L'unico partecipante alla festa che sapeva il vero motivo di quella festa, era quello che se la stava spassando più di tutti. Jake si era sempre sentito in colpa per tutte quelle volte che Finn  era rimasto da solo mentre lui se ne andava con Lady. Era stata quella la causa di tutti quegli scatti di rabbia di Finn. In fondo, lui era un ragazzo, ma era solo. Mentre suo fratello, il suo migliore amico, un cane, era strafidanzato e sempre felice. Ma questo forse stava per cambiare.
 
Finn era sempre più incerto. Aveva aspettato tanto, e adesso? Si sentiva un completo idiota. Cosa poteva esserci di così sbagliato? Così tanto come quello che stava per fare? La casa era uno specchio. Non si era mai impegnato tanto a rendere le cose più in ordine. E lei stava quasi a un chilometro da lui, a passi lenti si avvicinava. Lui aveva cominciato a sudare freddo. Non si ricordava quanto tempo era passato da quando per la prima volta se la vide davanti. Era stupenda, ma irraggiungibile, intoccabile. Oddio, ma che cazzo si era messo in testa?

Knock knock.
Eccola.
E adesso?
Fuori piove, lui apre, e non ha neanche il tempo di guardarla che lei è già entrata. Chiude la porta e si toglie il cappello. Non ha la corona, l'ha lasciata a casa, sul manichino che sta al suo posto nel letto. Non ha il suo solito vestito rosa, bensì un enorme impermeabile, grigio scuro, a collo alto che le arriva ai piedi. È come se la sua testa uscisse da un'enorme lattina. Ha i capelli tutti bagnati, che le scendono sul viso. Bagnati sembrano quasi capelli veri. Finalmente riesce a guardarla negli occhi. È... diversa. È truccata. Ha gli occhi cerchiati di nero, probabilmente l'eye-liner era perfettamente lineare, ma la pioggia l'aveva pasticciato tutto e le mette addosso un'espressione corrucciata. Ha le labbra viola porpora, lucidissime, perfette. Non è mai stata così sexy e lo sa. Sorride.
«Ehi»
«Ehi...»
«Qualcosa non va?»
«No, nulla. Mi chiedo solo se sospettano niente a palazzo...»
«Ma chi mai potrebbe sospettare! Insomma, sanno che sono malata da secoli, e tu non ti fai vivo da giorni "per colpa del mostro che sta uccidendo tutti nella Terra Invisibile al di là della collina". Nessuno ci scoprirà»
Si avvicina e lo bacia, dolcemente , sulle labbra. Adesso lui è rosa come lei.
Lei sorride ancora. Ha ancora l'impermeabile addosso.
«Non vuoi darmi la giacca?»
«Non ancora»
Neanche lui ha la solita roba. Ha dei jeans lunghi, i suoi primi tra l'altro, portati da Re Ghiaccio per un Natale passato. Ha sempre la sua maglietta azzurra, ma è senza cappello. Gli era sembrato troppo infantile per quel momento. Era già da un po' che lo toglieva ogni tanto. I capelli li teneva a metà collo, completamente da pazzo, mai pettinati. Aveva un accenno di barba ormai, non completa ma abbastanza diffusa da dargli un'ombra più decisa alla mascella da ormai diciannovenne che era diventato. Ha anche una felpa, bianca, c'è freschetto quel giorno, e lui è davvero tornato da poco da un'avventura.
«Hai qualcosa da bere? Fa un freddo cane fuori»
«Forse ho qualcosa di gassato in frigo...»
«...Finn, fuori c'è il gelo e tu mi vuoi dare qualcosa dal frigo? Dai, qualcosa che può riscaldarmi un po'...»

Alcohol. Finn, coglione, pensa. Hai qualcosa di alcolico in casa? Certo!

Va in camera di Jake, apre il baule. Che schifo quel baule, cerca di non guardare quelle polaroid, quelle cassette con scritto "Lady + Jake natale 2013". Eccolo. Jack Daniel's.
«Ottimo! Preferisco qualcosa di più dolce, ma questo andrà benissimo»
Pericolo scampato.
«Allora, com'è andata nella Terra invisibile?»
Finn comincia a blaterare cazzate senza neanche far caso a quello che dice, a volte lei ride, lui non ha idea di cosa fare. Sono seduti sul divano, quel divano in cui anni fa lui e Jake giocavano con BMO, quel divano in cui adesso i suoi pantaloni diventavano sempre più stretti.
Adesso parla lei, chissà da quanto.

È come essere fatti, non esiste più la percezione del tempo, vedi solo le sue labbra che si muovono e dicono mordimi.

Si avvicinano sempre di più. Bubblegum regge con una mano il whiskey, e l'altra si sposta sul petto di Finn. Erano lontanissimi sul divano, adesso sono abbracciati. Lui ha un braccio intorno alle sua spalle, e continua a bere. Lei gli accarezza il petto, piano. Nessuno dei due capisce se c'è silenzio o rumore, se stanno zitti o parlano, la temperatura è altissima, la mano di B. è dentro i pantaloni di Finn e i due sono avvinghiati.
B. si stacca giusto quei millimetri per dire «Andiamo di sopra?».


Come ho già detto nell'introduzione questo è il mio primo tentativo, quindi siate clementi e per favore commentare! T_T