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Autore: Angie Mars Halen    12/06/2013    8 recensioni
Duff sospirò e prese una bottiglia di birra dal frigo, che cercò di aprire con i denti, Steven invece cacciò uno sbadiglio di quelli grazie ai quali si può avere una panoramica suggestiva delle tonsille.
"NO!" riattaccò Axl, proprio ora che il silenzio sembrava essere tornato a regnare nella Hell's House. "Questa non passa, ragazzi. IO. CE L'HO. PIÙ. GRANDE!"
A causa di quell'urlo tuonante Duff sobbalzò e il collo della bottiglia gli scivolò dai denti, tagliando il labbro inferiore proprio al centro. Una serie di insulti pronunciati con voce stridula si aggiunse alle urla del rosso, dando origine ad un coretto cacofonico. Slash incrociò le braccia sul petto e zittì il povero bassista con un'occhiataccia.

Nella Hell's House si sta discutendo per un futile motivo. Sarà davvero quello che sembra? Si stanno per superare i limiti dell'indecenza quando...
(Follia causata dai primi caldi... pietà!)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Quasi tutti, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Very BIG (or Small?) Problem

West Hollywood, CA

Correva l’anno 1986, e aveva assai fretta, al contrario di cinque individui che vivevano in un magazzino in pessime condizioni a West Hollywood, trascorrendo il loro tempo a fare Rock N’ Roll, a fare altro Rock N’ Roll, a fare cose che non si possono dire in pubblico e a sparare idiozie a nastro.

Era uno di quei pomeriggi in cui loro, i temuti Guns N’ Roses, avevano la possibilità di riposarsi un po’ e staccare, così, dal momento che erano liberi dalle prove, avevano deciso di trovare la risposta ad una certa domanda, una questione vitale, almeno dal loro punto di vista.

Axl guardò gli altri con fare superiore e gonfiò il petto per mostrarsi più potente. “No, che cazzo. Come devo farvelo capire che non è affatto come dite voi?”

Izzy, che nel gruppo è sempre stato quello dotato di più pazienza, almeno rispetto agli altri, roteò gli occhi. “Rassegnati. La fisionomia di ognuno qui dentro è diversa, grazie al cielo.”

Axl si passò una mano sul viso tirandone la pelle bianca e sottile. “Ma, dico, non è evidente? Cioè, nel senso che si vede proprio?”

Duff sospirò e prese una bottiglia di birra dal frigo, che cercò di aprire con i denti; Steven invece cacciò uno sbadiglio di quelli grazie ai quali si può avere una panoramica suggestiva delle tonsille.

“No!” riattaccò Axl, proprio ora che il silenzio sembrava essere tornato a regnare nella Hell’s House. “Questa non passa, ragazzi. IO. CE L’HO. PIÙ. GRANDE! “

A causa di quell’urlo tuonante Duff sobbalzò e il collo della bottiglia gli scivolò dai denti, tagliando il labbro inferiore proprio al centro. Una serie di insulti pronunciati con voce stridula si aggiunse alle urla del rosso, dando origine ad un coretto cacofonico. Slash incrociò le braccia sul petto e zittì il povero bassista con un’occhiataccia.

“Axl,” continuò una volta interrotti i lamenti di Duff, “non è colpa tua. Non averne a male...”

“Fottiti, Hudson!” riprese Rose, più imbufalito di prima. “Tu valuti anche altri fattori fisionomici, io no.”

Izzy soffiò fuori il fumo della sigaretta. “Ecco, vedi? Ti sei dato la risposta da solo. Sono punti di vista e ognuno di noi ne ha uno diverso.”

“Non metterti a fare il filosofo rompipalle,” lo accusò Axl. Era davvero irritato per questo. Nessuno, diceva lui, si degnava di riconoscere che era dalla parte della ragione e ciò gli dava non poco fastidio. Erano cinquantanove minuti che discutevano su chi ce l’avesse più grande e saltava sempre fuori la solita risposta: Slash. Axl non poteva accettate un simile affronto, ne andava della sua autostima!

Steven, vedendo che il cantante non dava segno di voler accettare questo dato di fatto, propose di andare a interpellare qualcun altro. Proprio sulla veranda della loro casetta, sotto al Sole come due lucertole in pieno Agosto, Michelle e Adriana chiacchieravano animatamente in costume da bagno e agghindate con occhiali scuri all’ultimo grido e ciabattine infradito. Venne loro posta la fatidica domanda e le due ragazze risposero ghignando.

“Be’,” cominciò Michelle, passandosi una ciocca di capelli sulle labbra, “credo proprio che il primato, qui, spetti a Slash.”

L’altra annuì e tolse le due fettine di cetriolo da sopra le palpebre. “Anch’io lo credo. Insomma, ragazzi, non si può negare l’evidenza. Posso chiedere, però, perché vi interessa così tanto sapere la nostra opinione?”

Duff appioppò uno sganassone amichevole in mezzo alle scapole di Axl. “Questo stronzo, qui, dice che è lui quello che tra noi ce l’ha più grande.”

Il rosso lo guardò di sottecchi da dietro la frangia obliqua. “La tua è tutta invidia perché sei quello che ce l’ha più piccolo.”

Un’altra sberla, stavolta più forte e data con stizza, colpì in pieno la nuca del cantante, che si sentì costretto a rispondere in maniera adeguata. Ne andava della sua reputazione... fatto sta che nel giro di pochi attimi si ritrovarono a bisticciare come due galletti da combattimento sul pavimento di legno della veranda. Duff, che era decisamente più alto e massiccio di Axl, ci mise ben poco tempo a immobilizzarlo e a bloccargli i polsi.

“La volete smettere?” sbottò Adriana, alla quale erano cadute entrambe le fette di cetriolo per terra a causa di uno scossone infertole dai due litiganti. Era un miracolo che avesse trovato un mezzo cetriolo nel frigo dei ragazzi, non poteva permettersi di perdere quelle due fette.

Michelle accorse in suo aiuto. “Ha ragione, avete rotto! Perché non andate a risolvere le vostre questioni tra maschietti da un’altra parte?”

Slash sollevò il bassista prendendolo per un braccio, mentre Izzy fu costretto a trascinare il suo compagno di mille avventure in casa per i piedi dal momento che Axl, ancora imbronciato, non voleva saperne di spostarsi dal patio.

Una volta in casa il chitarrista riccio si accese una nuova sigaretta e si lasciò cadere a peso morto sul divano sfondato e ricoperto da briciole e mozziconi, rigorosamente con una bottiglia di Jack al suo fianco. Axl era seduto proprio accanto a lui e lo fissava di sottecchi, quasi con disprezzo; Slash gli rispose con un sorriso sornione.

“Ce l’ho più grande io,” bisbigliò Axl con le braccia conserte e guardandolo storto.

SLash fece cenno di no con un dito. “Ti sbagli, man. Sono io quello che non solo ce l’ha più grande, ma anche più bello.”

Axl balzò verso di lui restando sempre seduto. “Ma fammi il piacere. Guarda con i tuoi stessi occhi, ammira!”

Slash scaricò la paglia in un posacenere straripante, sollevò gli occhiali da sole sul capo, in mezzo alla foresta di ricci ribelli, e si avvicinò al cantante, inarcando le sopracciglia.

“Allora, non hai niente da dire in tua difesa?” disse poi Axl con fierezza. L’altro fece spallucce.

Il rosso si avvicinò ancora di più al chitarrista. “Non vedi che io ce l’ho più lungo?”

“Ma non grosso quanto il mio che, ammettiamolo pure, è uno schianto sul sottoscritto,” ribatté Slash.

Il rosso strabuzzò gli occhi. “Il mio è roba sopraffina!”

L’altro lo allontanò con una spinta. “Ma va’ a farti fottere...”

A quelle parole Axl saltò in piedi sul divano mostrando tutta la sua imponenza, strinse i pugni, tese al massimo i muscoli delle gambe e si chinò in avanti verso il chitarrista per gridargli in faccia con tutta la voce che aveva.

“QUI DENTRO SONO IO QUELLO CHE HA IL NASO PIÙ GRANDE!” sbraitò, poi aggiunse con tono più pacato. “E non si discute.”




*ANGOLINO POLVEROSO DI ANGIE*
Salve a tutte! ^.^
Innanzitutto GRAZIE se siete arrivate fino a quaggiù senza stramazzare prima o rifiutarvi di leggere... ♥
Avevo voglia di scrivere qualcosa al alto contenuto demenziale e credo di essere stata io quella che ha superato i limiti dell’indecenza, non i nostri poveri Guns e i loro nasi! xD
Se vi va, potete lasciarmi un commento sul contenuto della storia (?) e sulla forma, in modo che io possa correggermi. :)
Grazie ancora per aver letto, gente! Io adesso vado a rintanarmi nel mio angolino polveroso a scrivere altre idiozie che, chissà, forse un indomani pubblicherò qui. *Scappa a gambe levate lasciando dietro di sé una scia di polvere sollevata dall’aria*
Angie Mars :)
P.S. Mai contraddire Axl Rose, ricordatevelo!

   
 
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