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Autore: evenstar    12/06/2013    5 recensioni
Spoiler Iron Man 3.
Ennesimo Missing Moment.
Mentre Tony ritrova se stesso, Pepper vede crollare la sua casa, viene rapita, le viene modificato il DNA e rischia di morire. Ma cosa prova mentre le succede tutto questo? Mentre Tony ha le sue crisi di panico anche Pepper si trova ad affrontare una serie infinita di prove che la trasformeranno radicalmente, seguiamola in questa sua personale avventura.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aldrich Killian, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Caldo.
Tutto quello che sentiva in quel momento poteva riassumersi in quell’unico concetto.
Caldo.
Niente dolore, niente bruciore, niente paura.
Solo un tempore che la cullava, la calmava, la rigenerava e l’avvolgeva completamente.
Pepper fece uno sforzo per capire e per ricordare. Era sospesa nel vuoto, Tony era poco sotto di lei e le diceva di lasciarsi andare, di mollare la presa che lui l’avrebbe afferrata.
Te lo prometto.
E lei lo aveva fatto. Si era fidata di lui e aveva mollato la presa, aveva sentito le dita sfiorare quelle di Tony e poi era caduta tra le fiamme. Ricordava il caldo, ma questa volta accompagnato dal dolore. Ricordava l’impatto con il ponte della nave, il rumore delle ossa che si rompevano, il sangue dal gusto metallico che le invadeva la bocca, e la sofferenza indicibile. Poi un velo era calato su di lei benevolo, cancellando tutte le sensazioni e lasciandola sola e indifferente nel buio.
E adesso c’era solo il caldo tepore che la cullava e le fiamme tutto attorno a lei che danzavano un ballo meraviglioso, invitante e accogliente.
Era morta?
Pepper strinse le palpebre cercando di alzarsi, ma il suo corpo non le rispose al contrario della sua mente che si mise a vagare dispersa nei meandri dell’incoscienza.
Caldo e fiamme.
Inferno.
Era dunque davvero morta? Tutto finito con quell’ultimo atto di fede?
Nonostante la situazione si indispettì: dopo tutto quello che aveva passato, dopo aver sopportato per anni Tony Stark e le sue megalomanie, Pepper pensava di essersi meritata quanto meno un suo angolino di paradiso e invece si ritrovava nel fuoco eterno.
Si irritò e strinse di nuovo le palpebre in una smorfia di disappunto. Poi mosse una mano e, al contrario di poco prima, quella le rispose e si mosse. Pepper si azzardò ad aprire gli occhi: vide fiamme roventi che però non la stavano bruciando, vide macerie distrutte tutto attorno a sé, vide container e, al di là di tutto, il cielo e le stelle che brillavano tenui in tutto quel chiarore. Osservò il suo braccio e vide che era infuocato, come fosse fatto di pure braci ardenti, ma senza che queste le provocassero alcun tipo di sofferenza. Si concentrò di più, richiamando i suoi pensieri e sforzandosi di ragionare lucidamente, e si rese conto di una sensazione di prurito al braccio, ma anche alla gamba sinistra, alla schiena, al volto; tutto il suo organismo solleticava e ardeva come brace.
Si rimise in piedi a fatica e solo in quel momento una pallida eco di sofferenza la invase, riflesso di un dolore che avrebbe dovuto essere molto maggiore. Si rese conto di essere appena sopravvissuta ad una caduta da sessanta metri in una fucina ardente e solo dopo che quella consapevolezza scese su di lei si rese conto di essere davvero ancora viva.
Viva e senza quasi un graffio ora che il suo corpo si era perfettamente rigenerato.
Pepper si guardò intorno perplessa e si incamminò fuori dall’incendio che la circondava.
Tony.
Tony aveva promesso di prenderla, ma poi l’esplosione l’aveva fatta oscillare e lei aveva perso la presa, cadendo. Come un’improvvisa onda di marea il volto di Tony al momento della sua caduta le tornò alla mente, rivide la sofferenza, il dolore, la colpa, la disperazione in un singolo sguardo e la cosa più importante divenne trovarlo.
Trovarlo e fargli sapere che era sopravvissuta.
Volse lo sguardo verso l’alto nel momento stesso in cui poco distante da lei qualcosa cadde a peso morto. La ragazza strinse gli occhi prima di riconoscere quello che restava di una delle armature di Tony ammaccata, semi distrutta e bruciacchiata. Fece un passo e si rese conto come non fosse solo un’armatura. Era Tony ammaccato, semi distrutto e bruciacchiato, ma ancora vivo. E all’improvviso non ebbe più nessuna importanza che lui non ci fosse stato, che non l’avesse salvata, era vivo, lei era viva. Potevano avere una seconda possibilità, potevano ricominciare e tanto era sufficiente. Si mosse rapidamente verso di lui incapace di trattenere un sorriso quando vide qualcos’altro abbattersi a terra, una massa indistinta e incandescente che una volta poteva essere stata qualcosa di simile ad un essere umano, ma che in quel momento erano solo ossa e fuoco che lo stavano minacciando.
Pepper capì che Tony non si sarebbe difeso, nonostante la lontananza vide nei suoi occhi la sofferenza, la delusione e quello che sperava non avrebbe mai più visto: la resa. Lo vide osservare l’essere che era stato Killian dirigersi verso di lui, lo vide alzare un braccio come se quello avesse potuto fermarlo, o forse avesse solo potuto nasconderlo dalla verità, e si rese conto che Tony non avrebbe più potuto salvarla, non sarebbe stato in grado di salvare neanche se stesso perché nel momento in cui lei era caduta, quando l’aveva creduta morta, anche il suo cuore era morto, esattamente come era successo a lei quando aveva visto la Villa distrutta.
Capì che c’era un solo modo per risolvere quella situazione e sperare di tornare a casa, o almeno a qualcosa che potesse diventare la loro casa. Era il suo momento. Sebbene non fosse mai stata particolarmente coraggiosa, sebbene fosse la persone più lontana da un supereroe che potesse venirle in mente, sebbene fino a solo qualche ora prima non fosse altro che una ragazza spaventata, in quel momento si rese conto che il cambiamento non era stato solo nel suo fisico. Era pronta a fare qualsiasi cosa per proteggere quello che restava della sua vita. E quello che restava della sua vita era steso a terra indifeso come mai lo aveva visto prima di allora.  
“Te lo prometto” pensò mentre correva verso di lui sapendo che questa volta la promessa sarebbe stata mantenuta.

Ed eccoci alla fine della storia. Il resto lo sapete e devo ammettere che, per una volta, non ho niente da aggiungere. La scena dell'abbraccio e la "tabula rasa" mi hanno pienamente soddisfatto (*scattano applausi, per una volta Eve non si lamenta del film*). Questa FF è iniziata nel momento in cui Tony e Pepper si sono separati e mi sembrava giusto finirla nel momento in cui si ritrovano.
Il resto è storia nota. 
Ringrazio come sempre Robin7, my brother under the sun, Alley e Mrs Downey per i commenti e i lettori silenziosi, che magari potrebbero approfittare dell'ultimo capitolo per scrivere due impressioni (lo dico, ma tanto lo so che non lo farete ;) )
Detto ciò non mi resta che salutarvi
Ciao a tutti
Even 

  
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