Ciao papà.

Ti sto scrivendo dal sud della Francia, dove al momento, io e Sebastian stiamo trascorrendo la luna di miele.

Ho saputo che Sebastian é venuto a parlarti prima del matrimonio per invitervi, sia te che Benjamin.

Mi spiace che non siate venuti ad uno dei giorni più importanti della mia vita.

Ma in fondo non posso pretendere che voi foste presenti ad un qualcosa in cui non credete e che sopratutto non riconoscete.

Fin da piccolo ho sempre saputo di essere il figlio meno perfetto, e nonostante ciò, ho sempre cercato di rimediare a ciò, anche fingendomi qualcuno che non ero.

Sai, mi dispiace pure di non essere riuscito ad essere il figlio che volevi, per quanto, io non abbia scelto di essere gay, dato che è una cosa che sono dalla nascita.

Avrei fatto qualsiasi cosa per sentirti dire "bravo" almeno una volta.

Adesso ho una nuova famiglia, la mia e quella di mio marito Sebastian che mi ha subito accolto come un figlio.

Sinceramente non sono sicuro che quello che ti dirò ti possa interessare ma voglio comunque dirtelo: sono felice.

Non so se mai riuscirò a convincere Sebastian ad avere dei figli, ma semmai un giorno, tu o Benjamin, riuscirete ad accettare me, Sebastian e la nostra famiglia, sappiate che avrò sempre un posto per voi.

Con affetto e senza rancori,

Thad Harwood-Smythe