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Autore: Himi87    29/12/2007    6 recensioni
AU.Paring:Apollo/Silvia.Ispirata(anche se non molto)al film La leggenda degli uomini straordinari.
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Apollo, Silvia de Alisia
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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UOMINI STRAORDINARI

 

Ciao a tutti ecco la mia nuova fic! ^^ ( Ci sono anch'io!^^) Questa è un'AU (Ma và?? Ultimamente fai solo AU...) Le AU mi ispirano ^^ Cmq questa è lievemente ispirata al film La leggenda degli uomini straordinari. Ho preso alcune cose dal film, ma la maggior parte è roba mia. Specialmente le storie personali dei personaggi. (Ma in questa fic c'è anche lo snob???? Ti prego dimmi di no!!ç__ç Ti imploro!) Se vuoi te lo dico, ma rimarrai deluso perchè Siry-chan c'è!^^ Non ci sarebbe divertimento senza lo snob,no? (Se lo dici tu...* Apollo è depresso*) Bene ora bando alle ciance e via con il primo capitolo! ^^

 

CAPPY 1 - " PROLOGO "  -

 

1899

Tra le grandi Nazioni Europee

Regna una pace precaria.

Per secoli le guerre si sono combattute con le stesse armi:

fucili, cavalleria e cannoni trainati da cavalli.

Ma ora il vecchio secolo sta per finire.

Sorge una nuova era...

 

Berlino, Maggio 1899

 

- Li avete presi? - chiese una misteriosa figura in nero con il volto coperto da una maschera a uno dei suoi tirapiedi

- Sì signore! - rispose quello porgendogli una busta con dei fogli

- Perfetto! - disse sfogliando i fogli , lanciando ogni tanto un'occhiata al tirapiedi dall'alto del suo trono

- Ora possiamo dare via al piano! - sentenziò l'uomo in nero esplodendo in una risata malvagia

 

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Londra, Giugno 1899

 

Due figure incappucciate e avvolte nel mantello procedevano a passo veloce verso il luogo del loro appuntamento. Quella sera faceva particolarmente freddo per essere Giugno e l'aria era umida.

- Questa maledetta pioggerellina non la sopporto! - si lamentò il più alto dei due

- Tu non sopporti niente, Pierre! - rispose l'altro

- Cavoli Apollo! Sta sera sei proprio noioso! E' da quando il Comandante Fudo ci ha convocati per questa missione che sei stranamente serio e taciturno! - Infatti Pierre si stupiva del cambiamento dell'amico; di solito lui era molto allegro e solare nel tempo libero! E a volte anche durante il lavoro, anche se questo non voleva dire che non lo prendesse seriamente....Perchè Apollo Angels era buono e gentile finchè vuoi, ma quando si tratta di cacciare è tutta un'altra cosa! Già il loro lavoro: erano Cacciatori di mostri e vampiri! Apollo era nato in quel mondo, abbandonato in fasce davanti alla porta di Gen Fudo con solo una lettera con su il suo nome e con scritto di prendersene cura. Fin da piccolo addestrato a combattere. Aveva frequentato l'accademia e a soli tredici anni era stato mandato sul campo a combattere sul serio. Era ancora un bambino, ma era il più dotato di tutti. Apollo si portò una mano alla guancia destra dove c'era una grossa cicatrice a forma di X. Accidenti a quel maledetto! Gli aveva rovinato la vita e procurato quella ferita a soli tredici anni. Ma ora non era il momento di pensarci: erano arrivati al luogo dell'appuntamento.

- Bene eccoci quì davanti a questa chiesa! - disse Pierre - Speriamo che questi com'è che si chiamano?...Ah si De Alisia non ci mettano troppo! uff...-

Pierre in quel momento stava parlando al vento, infatti Apollo stava ripensando al colloquio avuto quella mattina con Fudo.

Flashback

Due ragazzi entrarono in una grande stanza. In fondo ad essa, dietro una scrivania, stava il comandante Fudo.

Il primo ragazzo, ventidue anni, era alto con la carnagione scura, i capelli castani come gli occhi e la faccia da maniaco. Vestiva con pantaloni marroni, stivali neri, una camicia bianca con sopra un gillet marrone come i pantaloni.

Il secondo, diciotto anni, era più basso, ma con i muscoli ben piazzati al loro posto. I capelli tra il corto e il lungo erano rossi e ribelli, gli occhi del colore del sole e una cicatrice a X sulla guancia destra. Indossava pantaloni neri attillati con stivali dello stesso colore, una camicia bianca a maniche lunghe e un mantello nero; al fianco sinistro la sua fedelissima spada.

Pierre Vieira e Apollo Angels!

- Ben' arrivati! -

Il comandante era una persona particolare. Parlava sempre per enigmi e solo la sua assistente, la dottoressa Sophia Bellin, pareva capirlo. Era un uomo sulla cinquantina con capelli castano scuro, occhi scuri e una cicatrice sull'occhio destro; era un tipo un pò lugubre per chi lo vedeva la prima volta, anche perchè vestiva sempre di nero.

- Vecchio, come mai ci hai fatto chiamare? - chiese Apollo annoiato

- Stupido animale! Lo devi chiamare Comandante! Quante volte te lo devo dire! - fece Pierre dando un pugno in testa all'altro

- Aihaaa! ç__ç -

- Ahahaha! Non preoccuparti! Non mi da fastidio! - rise il comandante

- Passando alle cose serie, vi ho convocati quì per una missione importante. Ci è giunta voce che dietro i recenti attacchi alle Nazioni Europee ci sia un uomo che si fa chiamare ' Il Fantasma'. - e mostrò ai due la foto di un uomo in nero con una maschera dello stesso colore - Partirete questa sera stessa per cercare gli altri membri della squadra. -

- Quale squadra? - chiese Apollo

- Quella che dovrete formare per sconfiggere Il Fantasma e salvare il mondo. Ecco tenete. - disse porgendo ad Apollo la lista delle persone da ricercare, ma appena lesse i primi due nomi si irrigidì diventando improvvisamente nervoso

- No! - disse secco

- Come no? -

- Comandante, io non accetto la missione! - lo sguardo di Apollo era fermo e deciso. Non aveva mai in vita sua chiamato Fudo in un altro modo che non fosse ' Vecchio', e sia Gen che Pierre si preoccuparono a vederlo così. Il primo capiva perfettamente il motivo per cui il rosso si stava alterando, ma Pierre non sapeva Quella storia...

- Apollo, so che non vuoi rivedere lui, ma...non vuoi rivedere nemmeno Lei? -

Apollo rimase un attimo senza parole. Rivedere Lei? Certo che voleva, cavoli! Non aveva pensato ad altro in quei cinque anni! Ma il modo in cui si erano salutati, se così si può dire lo fece esitare. Rivederla avrebbe voluto dire riaprire una vecchia ferita che stava invano cercando di chiudere.

- Apollo, se non interveniamo il mondo potrebbe andare incontro alla fine. Tu vuoi questo? -

- ...No. -

- E allora? -

- Va bene! Accetto la missione! - disse in fine anche se non era ancora molto convinto.

Fine Flashback

Dopo il colloquio con Fudo Apollo si era chiuso nella sua stanza a prepararsi e ne era uscito solo la sera. E per tutto il tragitto non aveva quasi parlato.

Pierre davvero non sapeva che pensare.

- Oh ha smesso di piovigginare. - esclamò togliendosi il cappuccio e facendo lo stesso con quello del compagno.

- Ufff...Vorrei sapere che hai...Ho capito che conosci questi De Alisia e che non sei in buoni rapporti, ma..-

- Solo con Sirius non sono in buoni rapporti! Con Lei...- e si bloccò, non se la sentiva di raccontare all'amico tutta la storia e non era nemmeno il luogo più adatto

- Che palle!!!! - riprese Pierre - Quanto hanno intenzione di farci aspettare??-

- La vostra attesa è finita. -

I due si voltarono stupiti verso la melodiosa voce che aveva parlato. Gli occhi ambrati di Apollo incontrarono quelli azzurro cielo di Silvia De Alisia.

 

Fine 1° cappy

  
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