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Autore: Lonely soul    13/06/2013    1 recensioni
Alla fine arriva sempre la resa dei conti. Bugie, scuse, e tattiche usate in un rapporto vengono a galla.
O affondano come i corpi, rimanendo silenti per l'eternità?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Arriverà la fine... E sarà la fine.

 

-Sei ancora arrabbiata con me?- Mi chiese, senza guardarmi, eravamo ancora schiena contro schiena.
-Avrebbe senso, adesso?
- Perché?
-Non ha senso arrabbiarsi, odiare, farsi rodere il fegato… Il segreto è fottersene. Ma non fottersene nel senso di ignorare tutto. Questo sarebbe ancora più sbagliato- Mentre parlavo, sentivo l’acqua salire, adesso mi arrivava al petto, ma rimanevamo comunque seduti, schiena contro schiena. – Bisogna accettare ciò che ci succede, analizzarlo, capirlo, crescere dai nostri errori. L’ho fatto.
-Forse è come dici tu…
-E poi pensaci, adesso a cosa servirebbe averti odiato? Stiamo qui, non voglio morire avendoti odiato, infondo quando stavamo insieme, prima che le cose prendessero la piega che hanno preso, io stavo bene….
 

-Quando sono con te è tutto diverso, lui… lui mi aveva fatta soffrire davvero tanto.
-Non siamo tutti uguali. Lui è stato uno stronzo. Io a te ci tengo davvero.
-Davvero, dici? E come dovrei fare a fidarmi?- Alzai la testa dalle sue gambe e lo guardai.
-Guardami, è chiaro che stia dicendo la verità.
-Anche lui sembrava dicesse la verità, sai?
-Non dire baggianate, in cuor tuo lo sapevi cosa voleva. Ascoltati un attimo adesso, cosa ti suggerisce adesso il tuo istinto?
Era vero? In cuor mio sapevo che lui mi avrebbe fatta soffrire? Probabile, ma ci ero comunque rimasta male… I suoi ricordi ancora bruciavano dentro di me, ma non lo amavo, non l’avevo mai amato. Stavolta era diverso?
Mi abbracciò.
Si, stavolta era diverso.

 
-…si, stavo bene.
- Io non ti ho presa in giro, sappilo.
-Non dire idiozie, l’hai fatto tu, come l’aveva fatto lui prima di te.
-No, non te lo permetto.
-Ti prego, smettila con questa scenata. Sapevi benissimo in che condizioni ero e te ne sei approfittato. Non te ne faccio una colpa, hai preso al volo l’occasione, ma almeno riconoscilo, cazzo, riconosci di avermi usata, riconosci che per te non era importante come lo era per me, riconosci di avermi riempito la testa di stronzate. Non andartene prima di avermi detto la verità, non andartene da bugiardo…
-Sai che non è così. Ti ho aiutata perché ne avevi bisogno. Eri rimasta scottata dal coglione prima di me, ma io non sono stato come lui. Lui ti ha raccolta solò perché gli hai fatto pena o forse gli facevi sangue, io volevo aiutarti.
-Sta di fatto che alla fine il tuo risultato è stato più disastroso del suo.
Ormai l’acqua ci era arrivata al collo, lui aveva cominciato ad alzarsi, quasi come se quell’atto avesse potuto salvarlo davvero. Ancora una volta, stava prendendo tempo….
 
-Ti amo-
-Ti amo anche io-
I miei occhi brillavano di una luce nuova, e il mio cuore batteva all’impazzata. Sapevo cosa volevo, e sapevo che lui voleva lo stesso. Stavolta ero pronta, davvero pronta.
La cosa più bella mai provata. C’era dolcezza nei suoi movimenti, ma al contempo la passione, il desiderio.
-Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, stare con te è diverso…
Quando finimmo rimasi abbracciata a lui, al suo petto, era confortante saperlo accanto a me.
-Davvero sono diversa?
-Si, non te ne accorgi? Ti amo davvero, non so come dirtelo. E questo… questo è stato il miglior sesso mai fatto. Tu sei bellissima, e sei bravissima e… e.. stavolta so che non è sesso, stavolta è amore.
Mi strinsi ancora di più a lui, ero fortunata, la mia prima volta era stato amore, non sesso.
 

-Alzati idiota.
-A cosa servirebbe? Siamo morti ormai.
-Non puoi morire finché non abbiamo chiarito questa cosa! Io non ti ho presa in giro, io ti ho amata davvero, io ti amo ancora davvero…
-Continui a mentire, ma come ci riesci?
-Sai che non sto mentendo. Cazzo, ma che devo fare per fartelo capire?!
-Nulla. Non puoi fare nulla e non devi fare nulla. Ho sbagliato a fidarmi di te una volta.
-Ma tu lo sapevi che non stavo mentendo, te lo sentivi, mi avevi confermato che il tuo istinto ti diceva di fidarti di me. Credi troppo in te stessa per pensare di esserti sbagliata.
- E’ così che la vedi, adesso? Ti stai contraddicendo. Mi hai sempre definita come una persona insicura. Smettila di riempirti la bocca di parole che servono solo chiudermi nella tua ragnatela di frottole….

 
-Devo lasciarti.
-Perché?!-  Me lo aspettavo, sentivo che era cambiato qualcosa.
-Non possiamo più stare insieme, non ci riesco. Ma non è cambiato ciò che provo per te.
-Allora perché? Perché se mi ami devi lasciarmi?
- Mi dispiace, davvero.
-E’ per questo che non ti sei fatto sentire tutto questo tempo? E’ per questo che mi hai ignorata da quando abbiamo scopato? E’ perché volevi lasciarmi? Davvero? Davvero sono stata solo una bambola per te?
Le lacrime scendevano copiose dai miei occhi e il dolore che mi attanagliava era inferiore solo alla mia vergogna. Non poteva essere successo, avevo fatto un errore di percorso. Possibile che l’ultima volta che ci eravamo visti avevo toccato il cielo, e adesso venivo violentemente sbattuta nell’inferno?

 
-Non ti sto riempiendo di frottole… Ho dovuto farlo…
-Tu hai continuato a ripetermi che mi amavi ancora, ma non era vero! Tu stai continuando a ripetermi che mi ami, ma non è vero nemmeno adesso! Non è mai stato vero! Mi hai abbandonata non appena ti ho dato quello che cercavi, cos’altro vuoi dalla mia vita?
-Voglio che tu mi creda…
Ormai l’alta marea aveva fatto arrivare l’acqua al punto massimo. La grotta era allagata e noi eravamo spacciati.
Non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe finita così. Chiusa in una grotta insieme alla persona che più di tutte mi aveva fatta soffrire. Come avevamo fatto a rimanere lì, bloccati dalla corrente? Come avevamo fatto a rimanere proprio io e lui? Perché continuava a mentirmi ancora?
Dicono che quando muori tutte le tue domande ricevono una risposta.
Mi hai davvero mai amata?
 
 
 
  
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