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Autore: The_Ruthless    13/06/2013    11 recensioni
Tamara, la nostra campionessa di finezza e tatto è tornata! E con lei tornano Gaia, i ragazzi, le Little e tanti nuovi e vecchi personaggi...avete voglia, ragazze, di intraprendere questa avventura(?) con loro?
Oddio mi sembra di essere Dora l'esploratrice....
Genere: Demenziale, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vera famiglia'
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Ghosts from the past


Prologo: vecchie conoscenze




Tamara's pov

Mi svegliai sulle note di “Moments”, aprii gli occhi e lo vidi, nella penombra, steso accanto a me: la bocca socchiusa, il respiro pesante e gli occhi serrati. Il mio Zayn. Erano passati più o meno tre mesi, ora abitavamo insieme in un appartamento a Milano, dove lui stava registrando con i ragazzi il suo nuovo album. Erano riusciti a convincere la casa discografica a farli restare qui per registrarlo, cosicché Harry potesse rimanere con Gaia e Zayn con me. Ma sapevo che, una volta messo in vendita, sarebbero dovuti partire per un altro tour mondiale. Cercavo solo di non pensarci e di godermi il momento.
Mi accostai di più a lui e lo cinsi con un braccio, socchiuse gli occhi e mi fece il sorriso sghembo che tanto adoravo. Si mise supino e io gli poggiai la testa sul petto, passando una mano sui suoi addominali, mentre lui lasciava un leggero bacio fra i miei capelli. Mi leccai le labbra, facendo scivolare la mano in basso, si fece sfuggire un grugnito. «Forse è meglio alzarsi.»commentò, scostandosi.
Ridacchiai, divertita. «Cos'è, sei diventato improvvisamente impotente?»chiesi, ironica.
Fece una smorfia, dandomi un buffetto su una guancia. «No, bambina
, sono in formissima. Ma tu oggi hai un esame, piccola, e io devo andare al lavoro, non c'è tempo per le distrazioni.»
Annuii di malavoglia, mi alzai e indossai un paio di shorts e la prima maglia che mi capitò sottomano; eravamo a luglio e si moriva letteralmente di caldo. Lui scoppiò a ridere, guardandomi. Io gli lanciai un'occhiata stupita, ma lui continuò imperterrito. Schioccai la lingua: «Si può sapere cosa c'è?!»sbottai, scocciata.
«Hai...hai...»ansimò, senza riuscire a fermarsi. «Ma ti sei vista?! Sei ridicola, hai una mia maglietta! E per di più al contrario!»
Mi fiondai davanti allo specchio, aveva ragione: era una delle sue magliette, nera, semplice ma mi stava talmente lunga che mi copriva i pantaloncini e sembrava avessi addosso una camicia da notte improvvisata. Mi cambiai all'istante, indossando una canottiera nera della taglia giusta. «Va meglio così?»domandai, irritata.
Scosse la testa, con espressione seria. «No, non va bene. Nessuno dovrebe essere così sexy e provocante. Protesto!»esclamò, cingendomi la vita.
Sbuffai. «Mi devo mettere una camicia? Non voglio che il docente si infuri.»chiesi, leggermente preoccupata.
Rise. «Tamara sei un'idiota.»commentò con affetto.
Gli lanciai un'occhiata in tralice. «Ha parlato il coglione...» Ridemmo insieme e ci dirigemmo in cucina, pronti per una bella colazione.

Sospirai, mettendo l'ultimo punto alla frase, finalmente avevo finito quel cavolo di esame. Una traduzione dall'inglese allo spagnolo, mi era parsa infinita. Giusto in tempo, le quattro ore si erano appena concluse, uscii dall'aula e mi diressi verso il bagno. La porta del bagno delle donne era accanto a quella degli uomini, dal quale sbucarono di colpo due ragazzi. Mi scontrai con loro finendo quasi a gambe all'aria. «Ops, scusate...»cominciai, ma non finii la frase. Mi sorridevano in maniera familiare, mi bastò un istante per capire chi erano. Il mio cuore sprofondò. Ero tornata all'inferno. Il mio piccolo inferno personale.


Harry's pov

Ero in un ristorante con Gaia, avevo da poco finito di lavorare ed ero in pausa pranzo. Ridevamo insieme, sorridendoci a vicenda quando mi squillò il telefono. Guardai il numero chiamante: Zayn. Strano, ci eravamo salutati solo quindici minuti prima.
«Sì?»risposi, stupito.
«Harry, chiedi a Gaia se oggi all'università ha visto Tamara, per favore.»disse, parlando in fretta. Confuso, lo chiesi ma lei parve sorpresa quanto me e scosse la testa. «No»risposi a Zayn. «Non l'ha vista.» Sentii il suo respiro accelerare dall'altro capo del telefono. «Malik? Che succede?»domandai, preoccupato.
«Dovevamo vederci per pranzare insieme ma non si è fatta viva, l'esame è finito da un pezzo, nessuno l'ha vista e il suo cellulare non è raggiungibile.»mi spiegò, sempre più nervoso.
«Strano.»commentai. «Forse è meglio andare all'università per cercarla, non credi?»proposi, titubante.
«Sì, hai ragione.»concordò lui, un po' più tranquillo. «Speriamo solo che stia bene.»


 

Angolo della follia

Uellà ragazze!!!
Sono tornata MOOOLTO prima del previsto con la serie! Contente? Diciamo che questo capitolo è una intro...per ora accontentatevi! ;)
A presto con il prossimo! Un abbraccio, Tea

   
 
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