Rimasi a fissare quella vetrina per almeno 20 minuti. Tornai subito alla realtà quando squillò il cellulare, era Emma la mia migliore amica. -Dove stai?!- disse arrabbiata -Perchè?- le chiesi. -Avevi promesso che mi avresti accompagnata all'areoporto,Alice!- disse urlando. -Oh,giusto scusa! 5 minuti e sono da te!- dissi, entrando nel primo taxi che vidi. Emma era la mia migliore amica. Era inglese, e quel giorno, sarebbe dovuta ripartire per tornare dalla sua famiglia, a Manchester, per il periodo estivo, mentre io sarei rimasta nel college lì, a Parigi. Io, italiana, conobbi Emma proprio nel college, eravamo compagne di stanza. Vi starete chiedendo: Cosa ci fanno due ragazze in un college a Parigi? Beh, abbiamo deciso di partecipare ad un progetto chiamato "Intercultura". In pratica, mentre io sono in questo college parigino, un'altra ragazza francese è ospite nel mio college a Milano. Che sfigata. Ho sempre odiato quel college. Nel frattempo, arrivai da Emma. -Emma scusa, me ne sono proprio dimenticata!- dissi dispiaciuta. -Spero che tu sia in ritardo per un buon motivo!- disse, era arrabbiata con me. - Mentre stavo passeggiando ho vist..-  -non mi dire che hai visto qualche vetrina e ti sei imbambolata li!- disse impedendomi (fortunatamente) di finire la frase. -Pff! Scherzi? Ho visto un.. un.. cagnolino! Ea ferito e l'ho portato dal veterinario! Si si..-. Emma capì subito che si trattava di una bugia. Ci conoscevamo da quasi un anno ormai, e capiva quando dicevo una cavolata oppure no. -Oh, un cagnolino? Ma che dolce che sei!- disse con un tono dolce, e dopo qualche secondo mi pestò volontariamente il piede. -Mi hai deluso..- disse con le lacrime agli occhi ed entrando nell'auto che l'avrebbe portata all'aereoporto. -Aspetta Emma non volevo!- dissi, ma ormai era tardi, l'auto era già andata via. Perfetto. avevo litigato con la mia migliore amica, e non l'avrei più rivista per 3 mesi.