Questa storia è dedicata
ad un amico.
È dedicata a Tia (Mattia), il mio angelo che è
tornato in paradiso.
Volevo pubblicarla l'anniversario della sua morte (22/12/2007) ma non ci sono riuscita.
Voglio dire Grazie a chiunque la leggerà e non sifaccia scrupoli a commentare.
Questa è tutta per te Tia, un piccolo ringraziamento per le ore passate a chiaccherare, per le risate, le litigate, i pettegolezzi. Grazie per non avermi abbandonato nemmeno quando ti sono state portate via le ali, angelo mio, e scusa, scusa e scusa per non esserti stata a finaco concretamente ma solo attraverso le parole. Mi machi, talmente tanto che a volte, quando ti penso, mi si blocca il respiro e il cuore fa male.
Continua a proteggermi dal tuo bellissimo Paradiso e aspettami, perchè prima o poi ci rivedremo e io potrò abbracciarti finalemte.
Ti voglio bene.
La
Mort Des Amants
Nous aurons des lits pleins d’odeurs
légères,
Des divans profonds comme des tombeaux
Et d’étranges fleurs sur des
étargrères
Ecloses pour nous sous des cieux plus beaux.
Avremo
letti pieni di profumi leggeri
E
divani profondi come tombe
E
strani fiori sopra dei ripiani
Fioriti
per noi sotto dei cieli più
belli.
Le lenzuola
di seta sono fastidiose; bellissime, ma fastidiose.
Per ogni
movimento c’è un fruscio.
Movimento
Fruscio
Movimento
Fruscio
Movimento
Fruscio.
Le odio.
Preferisco il
silenzio.
O meglio:
preferisco tu che gemi nel silenzio della mia stanza.
- Dobbiamo
cambiare le lenzuola-
mormoro
mentre continui a torturarmi il collo con morsetti che mi mandano
brividi caldi
per tutto il corpo.
-
Mmm….ma a
me piacciono!-
ti lamenti
come un bambino e continui a scendere con la bocca, dimostrandomi che
un
bambino non lo sei più da tempo.
- E
poi….-
continui, intrecciando le dita con le mie e portandomi le mani sopra la
testa,
appoggiandole sul cuscino morbido - …si intonano
perfettamente ai miei occhi!-
ridacchi
mentre inverto le posizioni e annego nei tuoi occhi verde mare.
Hai occhi più
belli di quelli degli Angeli.
- Piccola
peste narcisista-
sbuffo
ammonendoti, e poi ti bacio, per salvarmi da quel mare in cui sto
dolcemente
affogando.
E le lenzuola
continuano a frusciare.
Maledette
lenzuola!
- Ah!-
ti separi da
me a forza, maledicendo la necessità di respirare, quando ti
solletico con le
unghie la pelle sensibile dei fianchi sottili.
Getti la
testa all’indietro, gemendo forte il mio nome, ed esponi il
collo alla mia
bocca.
Usant à l’envie leurs
chaleurs dernières
Nos deux coeurs seront deux vastes flambeaux
Qui reffechiront leurs doubles lumières
Dans nos deux esprits, ces miroirs jumeaux.
Coi
loro ultimi ardori, a gara,
bruceranno
I
nostri due cuori come grandi torce
La
cui duplice luce imiteranno,
Dentro
i nostri due spiriti, come
specchi gemelli.
-
Ti…ti
prego! Ho…ho bisogno di…di essere tuo!-
Lascio che la
mia bocca smetta di tormentarti, per abbracciarti stretto.
Portami in
Paradiso, angelo mio; mostramelo ancora una volta.
Nou échangerons un éclair
inique,
Comme un long sanglot, tout chargé
d’adieux.
In
una sera colorata di rosa e azzurro
mistico,
ci
scambieremo un unico bagliore,
come
un lungo singhiozzo, pieno d’addio.
Mi sveglio
con lentezza, pigro e svogliato, lasciandomi cullare dal tepore del tuo
abbraccio.
Apro piano
gli occhi e mi sollevo un poco per poterti guardare: mi chiami
“angelo”, ma
quando dormi sei più bello di Lucifero stesso mon
cher.
Ti sveglio a
malincuore, godendomi lo spettacolo dei tuoi occhi assonnati e luminosi
e del
tuo sorriso splendido.
Ti sollevi a sedere, lasciando che il lenzuolo scivoli attorno ai fianchi; ti imito mentre cerco tenerezza in un tuo abbraccio caldo, provando a scacciare l’ansia che mi opprime il cuore.
Non devo
essere stato molto bravo perché te ne accorgi, i tuoi occhi
si fanno
preoccupati ed attenti, e….
mi sussurri
in un orecchio.
Sollevo il
capo e ti guardo deciso.
- La prima notte
ti ho fatto una promessa: “Ensemble
pour
l’Eternité ” ed io mantengo
le mie promesse-
Mi rubi un
bacio, un po’rovinato dal sorriso che entrambi abbiamo sulle
labbra, e ti alzi
dal letto per poi tornare portando due calici di vino e un piccola
fiala di vetro
blu.
Mi porgi uno
dei calici e stappi la piccola fiala dividendo il contenuto in entrambi
-
Cos’è?-
Sorridi e
l’appoggi sul piccolo comò prima di rispondere.
- Lo chiamano
“ Le poison des amants”. Indicato,
non trovi?-
Non riesco a
trattenere un sorriso e nemmeno l’ansia che allaga i miei
occhi.
Te ne
accorgi, ti sei sempre accorto di tutto, e mi prendi la mano libera,
cominciando ad accarezzarla.
- Mon
petit, non….-
Sollevo lo
sguardo nel tuo, il terrore nella voce.
- E…e
se
non…se non fosse nello stesso momento? Se…Io non
voglio lasciarti!
Mi stringo a te,
affondando il viso nella curva del tuo collo; cercando forza e calore,
trovandoli, rubandoli.
- Non ci
lasceremo, amore. Sarà solo un momento, un battito di
ciglia, e non dovremo
lasciarci più-
Me lo
sussurri all’orecchio, calmo e tranquillo e dolce, ed io non
posso fare altro
che crederti.
- Lo
prometti?-
Bambino
spaventato
- Lo
prometto-
Uomo sicuro.
Dopo questo
un bacio, l’ultimo.
Il più
bello
Il più
dolce
Il più
desiderato
Il più
appassionato
La
dichiarazione d’amore più vera che esista-
Il vino
è
dolce sulla lingua e il tempo si ferma per darci il piacere di uno
sguardo
completo.
Ti amo, amore
mio.
Tintinnio dei
calici
Fruscio delle
lenzuola
Dolce
silenzio
Dita pallide
unite nel loro ultimo abbraccio
Immobile,
dolcissimo silenzio.
Et plus tard un Ange, entrouvrant le portes,
Viendra ranimer, fidèle et joyeux,
Le miroirs ternis et les flammes mortes.
E
più tardi un Angelo, dalle dischiuse
porte,
verrà
a ravvivare, fedele e gioioso,
gli specchi opachi e le fiamme morte.