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Autore: EmmaStarr    15/06/2013    7 recensioni
I Malandrini non si annoiavano mai
Nessuno di loro. Non si annoiava James, e nemmeno Sirius, che trovavano sempre qualcosa da fare per ingannare il tempo. Non si annoiava Remus, che anche se ogni tanto avrebbe voluto farlo (con tutto il cuore) era puntualmente coinvolto in qualche scherzo organizzato dagli amici.
E non si annoiava neanche Peter, anche se... Anche se forse avrebbe fatto meglio a farlo.
***
Scritta per il mio anniversario su Efp - grazie a tutti, davvero.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I Malandrini non si annoiavano mai.

 

James, ad esempio, se non sapeva cosa fare e nessuno aveva voglia di fare scherzi con lui era solito prendere la sua scopa e volare, volare sempre più in alto, toccando il cielo.

Era sempre divertente, e lui non si annoiava.

Quando tutti stavano facendo i compiti e lui non ne poteva più, cominciava a Trasfigurare il libro di Sirius facendo sì che dicesse quello che voleva lui.

Spesso l'amico si trovava a leggere di come James il Grande avesse sconfitto un intero esercito di Troll utilizzando solo la mano sinistra – al che, complice la terribile battaglia che puntualmente si scatenava tra i due, i compiti venivano allegramente dimenticati.

 

 


I Malandrini non si annoiavano mai.

 

Anche Sirius non avrebbe mai permesso alla noia di prendere il sopravvento.

Quando era stufo di qualcosa, andava subito a cercare James, proponendogli l'ennesimo scherzo ai Serpeverde. E se lo scherzo prevedeva una lunga attesa, Sirius non si disperava: far cambiare colore ai capelli di James era quanto di più divertente riuscisse ad immaginare.

Inizialmente James non se ne accorgeva nemmeno, ma prima o poi si passava immancabilmente una mano tra i capelli.

E quando anche le sue mani diventavano arancioni – o verdi, o rosse, o gialle a pois marroni – allora sì che Sirius cominciava a divertirsi sul serio.

Insomma, trovava sempre il modo di ingannare la noia.

 

 


I Malandrini non si annoiavano mai.

 

Remus avrebbe davvero voluto annoiarsi, ogni tanto.

E invece no, da quando aveva dei ricordi non ne aveva mai avuto l'occasione.

Perché se sei amico di James e Sirius la parola noia deve scomparire dal tuo vocabolario, e in fretta.

Quando sei amico di quei due pazzi scatenati non hai il tempo di prendere fiato che sei già coinvolto in uno scherzo ai professori, o stai pitturando di fucsia la cravatta del nuovo spasimante di Lily Evans, o stai creando una nuova specie di pianta che stritola soltanto chi indossa colori verde e argento.

Insomma, Remus non si annoiava mai.

E, in fondo, non se la sentiva proprio di lamentarsi.

 



I Malandrini non si annoiavano mai.

 

Peter non si annoiava mai, ma non perché non ne avesse voglia.

Ogni volta che non sapeva cosa fare, la sua mente correva in direzioni che nessuno poteva neanche immaginare.

Ogni volta Peter pensava a cose diverse: Quidditch, ragazze, amici...

Ultimamente, però, ogni volta che Peter non sapeva cosa fare finiva col pensare alla guerra. A quella guerra che rischiava di portarsi via la cosa più importante che aveva: la sua vita.

E più ci pensava, più si convinceva di essere dalla parte sbagliata.

E così fece quello che fece, e se ne pentì, perché ebbe dodici anni per pensarci.

Decisamente, avrebbe fatto meglio ad annoiarsi un po' di più.







Angolo autrice:
E va bene. Non so come è venuta fuori questa cosa.
Spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un po', io no nce la faccio proprio ad immaginarmi i Malandrini che si annoiano, qualcosa dovevano pur inventarsi! xD
Soltanto... Dovevo pubblicare qualcosa, oggi: qualunque cosa. Perché è stato esattamente un anno fa che sono entrata per la prima volta su Efp, che ho messo il nick, la password e ho letto la mia prima fanfiction. Che non ricordo minimamente, ma non è questo il punto.
Ormai Efp è parte integrante della mia vita, ed è tutto merito vostro. Sì, di voi che leggete e scrivete, voi che rendete Efp reale. Efp è persone, non una serie di dati. Efp siamo noi.
Quindi grazie di cuore a tutti, perché ognuno di voi, leggendo e recensendo, scrivendo e postando, contribuisce a dare un volto a questo sito. Qualsiasi cosa leggiate e qualsiasi cosa scriviate, Efp siete voi, e io vi adoro tutti.
Tutto qua, quindi grazie.
Un bacione, vostra
Emma ^^

  
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