Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Tenru Dragon    15/06/2013    1 recensioni
"Iniziò tutto tre giorni fa, il giorno del mio diciottesimo compleanno"
Questa storia parla di una ragazza di nome Clarissa che perde la madre e va a vivere con il padre e la sua famiglia...
Tra nuovi amici e una numerosa nuova famiglia, Clarissa conoscerà anche l'amore...
Spero che recensiate numerosi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CLARISSA
Iniziò tutto tre giorni fa, il giorno del mio diciottesimo compleanno.
Mio padre e mia madre avevano divorziato quando sono nata io perché mio padre aveva una nuova famiglia e il suo primo figlio è nato nel mio stesso anno, con precisione due mesi prima di me, lui tradiva mia madre con quella che ora è sua moglie.
Ora lui ha dieci figli, un maschio che è il primogenito e si chiama Jai, e altre nove figlie tra le quali sto simpatica solo a due a Mira (16) e a Katy (8).
Mira si pettina in ogni istante della giornata mentre Katy adora fare il bagno ed è la prima che si è affezionata a me, naturalmente dopo che mi sono trasferita da mio padre, il motivo?? Beh mia madre è morta tre giorni fa e io sono stata affidata a mio padre e alla sua famiglia e poi sono appena stata rimessa dall’ospedale.
 
Appena esco dall’ospedale vedo la macchina di mio padre da cui escono lui e Katy, mio padre corre verso di me e mi conduce all’auto, mi apre la portiera e mi fa salire, mentre andiamo verso casa sua metto le cuffie dell’Ipod nelle orecchie e accendo la musica e, mentre guardo fuori dal finestrino, delle lacrime mi scendono dagli occhi color cielo come la pioggia ripensando all’incidente, non ricordo come è successo ma ricordo che, come ogni anno, mio padre si era dimenticato di venirmi a prendere e siccome ci rimanevo sempre così male mia madre decise che, per farmi tornare il buon umore, mi avrebbe portata ogni anno al mare per qualche giorno, quest’anno non andò esattamente così perché al mare non ci arrivammo mai.
Appena fummo a casa lui mi presentò tutta la sua nuova famiglia e per ultimo mi presentò Jai ma appena lo vidi corsi via e mi nascosi in giardino.
Nessuno capì il motivo e mandarono Jai a cercarmi, quando mi trovò stavo piangendo
-Dai vieni con me- mi porse una mano
-No!- gli scostai la mano in modo brusco
Lui arrabbiato mi chiese: -Come mai ce l’hai con me, mi dici cosa ti ho fatto!!!-
Io gli urlai contro: -Per colpa tua mio padre mi ha abbandonato, lui tradiva mia madre con la tua e quando mia madre aspettava me lui ci ha lasciate per venire a crescere te e se non fosse andato via magari mia madre non sarebbe morta!!- detto questo mi misi a piangere
-Non è colpa mia se tuo padre vi ha lasciato ma è stata una sua scelta per cui non devi arrabbiarti con me e non è colpa sua se tua madre è morta è lei che doveva stare attenta mentre guidava-
Io mi incazzai ancora di più, mi alzai, gli diedi uno schiaffo e gli urlai: -Non ti azzardare a parlare così di mia madre, tu non sai cos’è successo quel giorno hai capito!!!- dopodiché corsi via e uscii dal cancello dirigendomi al parco.
 
JAI
Quello schiaffo mi fece restare molto male e per farmi perdonare per quello che le avevo detto sulla madre andai a cercarla, quando la trovai era seduta che si dondolava sull’altalena, io mi avvicinai ma lei fece finta di niente anche quando mi sedetti sull’altalena accanto alla sua.
Lei iniziò a parlare per prima: -Scusa per lo schiaffo mi sarei dovuta trattenere-
-No, tu avevi ragione, non avrei dovuto parlare male di tua madre… Io non so cosa è successo non ti devi scusare, perdonami-
Lei capì che ero davvero dispiaciuto e sorrise incerta -Non ti preoccupare non dovevo dare a te la colpa di tutto, ora torniamo a casa?-
Annuii e ci dirigemmo verso casa.
Appena arrivati nostro padre ci venne incontro e mi guardò arrabbiato -Dove eravate?-
Prima che iniziassi a parlare, Clarissa disse: -È stata tutta colpa mia, Jai ha cercato di parlarmi e io non l’ho ascoltato e sono andata al parco, lui mi ha seguita e mi ha convinta a farmi tornare a casa, scusa papà- detto questo mio padre mi disse:- bravo figliolo- dopodiché ci fece entrare in casa e mi chiese di condurre Clarissa in camera sua.
La accompagnai e dopo che si era seduta sul letto le dissi: -Grazie- lei mi guardò in modo dolcissimo e, non so come, la vidi brillare come se ci fosse una pioggia di stelle dopodiché me ne andai ripensando al suo volto sorridente di poco prima.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Tenru Dragon