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Autore: smile more cry less    15/06/2013    4 recensioni
Liam e Zayn si rivedono dopo un po' di tempo passati lontani. Incontri programmati, senza ombra di sorpresa. Il rapporto tra Zayn e Liam si è fermato un po' dopo un momento di tenerezza tra i due. E Zayn vorrebbe davvero essere in grado di amare Liam, se avesse un altro modo...
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Pairing: Ziam (con accenni Larry)
Song: Avessi un altro modo, Marco Mengoni
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Colonna sonora



 

«Lí...sei qui?» - Zayn fa capolino dalla porta.
La stanza è invasa dal buio ma la luce del cellulare illumina il volto di Liam.
Liam con l'espressione corrucciata sul viso scorre la timeline di Twitter.
«Che vuoi Zayn?»  - apatico. Non si muove di un ciglio.
Lo sguardo ancora fisso sul cellulare, le dita sul touch screen.
Come se fossero la cosa più importante del mondo in quel momento.
«Sapere che hai...» - Zayn ci prova davvero ad essere felice.
A mostrarsi interessato perché lui lo è davvero.
«Fatti miei» - ma Liam non si apre, ancora immobile in quella posizione come se fosse una statua.
Zayn proprio non capisce. Sono giorni che Liam è strano.
Ha azzardato tutte le ipotesi possibili. Ma non ha trovato una spiegazione.
«Sei arrabbiato con me?» - domanda allora.
Silenzio. Fastidioso.
Forse il problema è proprio lui, come sospettava.
Chi tace acconsente?
«Liam.» - lo richiama.
«Sí. Ok?» - Liam finalmente lo guarda.
Chi tace, acconsente.
«Perchè?» - Zayn fa mente locale.
L'ultima volta che sono stati insieme erano sdraiati su quel letto.
Le braccia strette alla vita dell'altro.
Groviglio di corpi e lenzuola che l'hanno scosso dentro.
«Tu non vuoi saperlo Zayn» - un sorriso amaro accennato sul viso.
«Io devo saperlo Liam» - Il piccolo scuote la testa.
Sono io la causa, Liam?
Hai litigato con Danielle?
Ti sei pentito? L'hai tradita.
«Liam..cazzo» - stringe i pugni, finge un tono duro. 
Liam ancora lo guarda. Deglutisce.
Scende dal letto e si avvicina veloce. Stringe i pugni fino a farsi male.
E' faccia a faccia con Zayn adesso.
«Sono arrabbiato con te perchè ti amo. Va bene adesso?» - lo guarda e poi..cade.
Liam cade.
Lo sguardo cade.
Il cuore cade a terra.
Zayn spalanca gli occhi.
Non é possibile.
Vorrebbe fosse uno scherzo ma ha capito che non lo è.
Ti cade il mondo addosso ma non senti dolore o forse sí..

La casa di Liam è sempre la stessa, il solito giardino per metà coltivato col solito nano con una mano in meno.
Zayn la osserva e solo allora si rende conto del tempo che è passato.
Bussa alla porta col cuore un po' pesate, ormai si è rassegnato a quella sensazione.
Quando Liam è nei paraggi va sempre così.
Incontri programmati. Non c'è aria di sorprese.
L'amico gli apre la porta. Nessuna emozione sul viso.
Solo un amaro sorriso perché mesi prima gli sarebbe saltato al collo senza pensarci.
Liam è bello, di una bellezza più unica che rara.
Si scosta di pochi millimetri, gli fa cenno di entrare.
Zayn muove i passi e sente i piedi pesanti quasi quanto il cuore.
Anche all'interno la casa è sempre la stessa, ancora profuma di lavanda anche se il disordine regna sovrano.
Strano. Liam Payne odia il disordine più di qualsiasi altra cosa al mondo.
La porta fa un tonfo alle sue spalle poi il silenzio scende tra di loro che ancora devono guardarsi negli occhi.
Insoliti inaspettati strani silenzi. Zayn e Liam nella realtà sono ormai l'opposto di quei due sul palco.
Maschere.
Quelle che portano tutti.
Harry e Louis.
Mezzo mondo.
Io e te.
"Da quanto tempo non venivo qui...sono passati cir..."
"Nove mesi Zayn. Nove." - Liam alza lo sguardo.
"Come passa in fretta il tempo." - si guarda attorno, la cornice con la loro foto è sul tavolino accanto alla parete attrezzata.
Sorridevano felici sul divano gigante del tourbus.
Belli. Eravamo belli.
Spensierati come due bambini.
Harry e Louis stretti l'uno nelle braccia dell'altro difronte a noi.
Li guardavi e capivi che era possibile tutto.
L'amore era ancora una cosa semplice.
E forse tu ci credevi ancora nell'amore, Liam.
"Come...come stai Lì?" - Zayn balbetta. Domanda inopportuna?
Liam lo guarda, non sa che dire.
Vorrebbe dirgli che sta bene, che gli è passata, che non lo ama più.
Ma le bugie non servono a niente, Zayn capirebbe comunque.
Tutto ciò che lo circonda non gli è d'aiuto a partire dal profumo sempre uguale di Zayn.
Cocco.
Liam ancora lo ricorda il profumo dei capelli di Zayn, appena lavati.
La sua mano che scivola lenta tra di essi mentre facevano l'amore.
Morbidi.
Profumo di te.
Profumo di me.
Eravamo perfetti, io e te.
"Vuoi sapere la verità? Tanto mentirti non avrebbe senso. Sto male, Zayn. Va tutto fottutamente male senza di te." - il fiato corto, le gambe molli.  Si siede, ha bisogno di sostegno.
Sto male, non lo vedi?
Sto urlando, non mi senti?
Io ti sento cosí tanto che a tratti mi spavento.
Sotto la pelle come un brivido.
Dentro le ossa come il freddo pungente di Dicembre.
Settembre.
Freddo tra di noi.
Gelo nei tuoi occhi.
Fredde le tue mani.
Ti sento dentro al cuore.
Scivolarmi lungo la schiena.
Nello stomaco.
Ce l'hai un po' d'indetticida?
Anche una coperta andrebbe bene. Forse queste farfalle volano cosí forte solo per trovare calore.
Blaterando.
Sto blaterando.
Colpa tua, Zayn.
"Ma non ti rimprovero nulla Zayn, hai seguito il tuo cuore ed è giusto così" - nella voce traspare una nota quasi di tristezza. 
Ma togli pure il quasi.
"E' il mio cuore ad essere stupido perché...guarda...vieni" - Liam si affretta ad alzarsi dalla vecchia poltrona rossa, ha l'istinto di afferrare la mano di Zayn per condurlo nel luogo desiderato ma si trattiene. 
Lui non può farlo, Zayn non è roba sua.
Si limita a salire in fretta le scale controllando con la coda dell'occhio che l'amico lo segue poi si ferma di botto davanti ad una porta che il moro conosce a memoria.
Gemiti sconnessi.
Respiro mozzato.
Sudore che scorre e brividi che percorrono la schiena.
Liam, Zayn, un letto e un amore a metà.
Settembre. Fa freddo.
Con te no.
La finestra da riparare sbatte a causa del vento.
Il letto si muove ma per le spinte.
Io e te.
Come mai prima.
Mai più come prima.
Zayn ha amato Liam lì dentro, in quella sera già fredda di settembre quando del tempo gli fregava poco e niente.
Aveva Liam tra le braccia. Un ragazzo da consolare come solo un buon amico può fare.
Avrebbe dovuto soltanto stringerlo tra le braccia, ripetendogli come una cantilena che tutto sarebbe andato per il verso giusto prima o poi, ma Zayn è un tipo di poche parole e qualche sbaglio forse per questo quella sera di settembre lui con Liam ci ha fatto l'amore. 
Il più piccolo apre la porta e a Zayn balza il cuore in gola. Liam lo guarda giusto per qualche secondo.
Le lenzuola blu sono arrotolate alla fine del letto insieme alla sua vecchia T-shirt nera.
Ecco dov'era finita, dispersa da tempo e chiusa da mesi in una stanza che sa ancora d'amore rubato, amore sbagliato.
"E' lì...il mio cuore è rimasto lì" - alza la mano e l'indice si ritrova ad essere puntato verso il letto ancora disfatto.
Mani che si rincorrono, fiato corto e un cuore strappato fuori dal petto e mai più tornato al posto suo. 
Ha il respiro affannato Zayn perché sono troppe le emozioni che lo stanno travolgendo.
"Non..hai rifatto il letto?" - il biondo scuote la testa.
Zayn fa un respiro profondo.
Liam fa un cenno col capo invitando, a modo suo, Zayn ad accomodarsi sul letto.
C'è ancora qualche suo capello sul cuscino, ricorda ancora la foga con cui Liam li aveva stretti tra le mani. 
Liam ha chiuso la porta a doppia mandata ed è andato via quella notte di settembre, come a voler intrappolare per sempre i ricordi lì dentro.
Ricordi aggrovigliati assieme alle lenzuola che giacciono ai piedi del letto e che adesso, inevitabilmente, stanno riaffiorando.
Era forse quello l'intento di Liam, riviverli con lui. Soffrire con lui. Farlo, forse, sentire in colpa ancora un po'.
Ma dentro di se spera fortemente di sbagliarsi. Zayn desidera sbagliarsi perché toccare ora con mano il dolore di Liam lo rende inerme.
Sente gli occhi pizzicare e tutto il corpo farsi più pesante, si tiene la testa tra le mani. 
Vorrebbe soltanto sprofondare o, magari, essere inghiottito dal blu di quelle lenzuola.
"Ho dormito a casa di Niall tutto questo tempo o a casa di Andy, alla fine faceva lo stesso" - Liam sul ciglio della porta fa spallucce poi abbassa la testa.
Non sa neppure perché ne sta parlando proprio con lui. Forse perché ne ha bisogno, di sicuro non vuole farlo sentire in colpa.
Ma Liam conosce Zayn meglio delle sue tasche. 
Zayn ci starà male ma lui ha bisogno di fargli sapere quanto insignificante sia la sua vita da quando lui ha abbandonato il suo letto.
"Perché Liam? Questa è casa tua." - è un insieme di domande stupide quel giorno Zayn e questo lo sa.
Ma non saprebbe fare altro. La risposta se l'aspetta, la conosce già ma vuole sentirselo dire perché Liam ha bisogno di dirlo.
"Questa casa è troppo grande Zayn. Mi sento perso" - Liam alza di poco gli occhi solo per osservare Zayn torturarsi i capelli e respirare a fatica.
E' troppo grande senza di te.
Non ci sto perché fino a qualche mesi fa c'eri anche tu.
Non ci sto perché mi ricorda di te. 
Non ci sto perché il letto è ancora sporco di noi, di quell'amore che forse non hai mai provato eppure io non ho il coraggio di pulirlo.
Non ci sto perché ogni angolo profuma di te.
E posso aprire anche tutte le dieci finestre di casa ma il tuo odore è incastrato tra le mura, Zayn assieme alle urla.
 
La casa sembra un po' più grande
e la notte mi fa un  po' più effetto.*
"E poi avevo bisogno di qualcuno che mi rassicurasse...sopratutto di notte" - alza lo sguardo.
Zayn sospira e gli ricorda Harry, quando Louis canta quel pezzo che gli fa così male fino a scuoterlo dentro, e allora Harry sospira.
E Liam lo sa cosa significano quei sospiri.
Male profondo.
Buco dentro.
Libertà negata.
Voglia di stringersi ma messa a tacere. Legata con doppi nodi.
Mani che si cercano.
Seguono minuti di silenzio fin troppo imbarazzanti fino a quando Liam ricorda.


«Vado in Irlanda questi giorni, Liam. Non lo saprà nessuno, vado con Perrie. Ho bisogno di stare un po' solo con lei» - il volto che prende una curva strepitosa. Sorriso.
Sorriso innamorato.
Voglia di stringerla libera di vagare.
Felicità.
Contro consapevolezza.
Verità bastarda sputata in faccia.
Liam aveva capito. Il cuore di Zayn era pieno di due occhi azzurro cielo e di una chioma bionda.
Bellezza rara. Bellezza unica.
Il cuore di Zayn era pieno un po' come il treno per l'Irlanda.
E per lui non c'era posto.
«Perché non resti un po' con me?» 
Magari per tutta la vita, Zayn.
Ma gli occhi carichi d'amore, di pietà patetica non sono bastati mai.
Zayn sorride sincero, gli passa una mano sul viso in una leggera carezza sulla pelle.
Zayn all'oscuro di tutto.
«Ho promesso a Perrie di aiutarla con le valige. Non ci vediamo mai, Leeyum»
Persi.
Gli uomini innamorati sono persi.
Rincoglioniti.
Sorrisi da ebeti sempre stampati in faccia.
Come Zayn.
Liam annuisce mentre dentro cade a pezzi.
Distrutti.
Spesso gli uomini innamorati sono distrutti.
Uomini soli.
Come Liam.
«Allenati Lee, quando torno mega partita a Fifa. Ti straccerò.» - gli avvolge il braccio attorno alle spalle.
E Liam si sente già meglio. Sente qualche minuscolo pezzo ricomporsi.
Il cuore più leggero e qualche battito regolarizzarsi.
Calma apparente. 

"Com'è andata poi in Irlanda?" - Liam Payne era forse l'essere più masochista al mondo.
Zayn questo lo sapeva.
Cerca lo sguardo di Liam e subito lo trova. È da quando gli ha detto di amarlo che Zayn sente sempre il suo sguardo puntato addosso.
Liam lo guarda, lo fa per davvero. Dritto negli occhi con quel marrone che sembra essere diventato fuoco.
Sguardi che bruciano.
Amore incondizionato.
Amore malato.
Amore a senso unico come una delle strade dell'incrocio sotto casa.
Vicolo cieco.
Puoi entrarci. Non puoi uscirci.
"Bene Liam. È andata bene" - sincero, come sempre.
E Liam lo odia un po'.
‘Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.’  **
Abbassa lo sguardo e stringe forte i pugni fino a sentire le unghie conficcarsi nella carne.
Si maledice da solo.
Zayn si alza dal divano, forse per andare via perché lui il coraggio per consolare Liam non ce l'ha più.
Non servirebbe a niente corrergli tra le braccia, consolarlo, ricomporlo e poi lasciarlo sgretolare di nuovo.
La causa del male di Liam è solo lui.
A Liam non è passata e, forse, non passerà mai.
 
 
«Non mi servono le tue scuse Zayn, io ti amo. Le tue fottute scuse non aggiusteranno niente» - urla Liam e non gli importa se gli altri sono di sotto e all'oscuro di tutto.
È ora di sapere. Liam deve liberarsi, ne ha bisogno.
«Ti sei divertito, vero Zayn? Io no. Io ti amo, io ci ho fatto l'amore con te. Era amore, capito?» - le urla del biondo sono implacabili.
Dolore. Amore. Amore. Dolore
«Anche io, Liam!» - Zayn lo corregge, quasi lo rimprovera.
Anche per lui è stato amore, forse in una forma diversa ma lo è stato.
Liam lo fulmina con lo sguardo, semplicemente non crede sia possibile.
Zayn non lo ama e ha appena definito il tutto come "un errore".
«Era amore anche quello, Lee e mi dispiace che tu stia male. Meriti di essere felice, Liam. Di trovare qualc...» - è impossibile portare a termine un discorso quando hai difronte un Liam Payne incazzato nero.
Nero di rabbia.
Nero come il male. 
Il male del dolore.
«Zitto. Sta zitto.» - ha gli occhi rossi Liam e urla come non mai.
Se qualcuno lo vedesse in quel momento potrebbe prenderlo per pazzo.
Si muove velocemente qualche secondo in cerca di qualcosa e quando lo afferra lo porge a Zayn.
Le mani fredde, bianche, inespressive. Zayn quasi non le riconosce.
«Tieni» - Liam gli porge il bicchiere di cristallo vuoto e Zayn non capisce.
Lo afferra comunque.
«Buttalo a terra, Zayn. Avanti...» - il più piccolo lo incita.
Ora è Zayn che quasi lo prende per pazzo. Ma poi obbedisce.
Il bicchiere si schianta al suolo, ridotto in mille pezzi.
Ovunque.
Come te, Liam?
Era questo che volevi farmi capire?
Che ti ho fatto a pezzi?
Distrutto?
«Ora chiedigli scusa. Fallo.» - Zayn forse un po' ha capito.
Mormora delle scuse poco convinte e «Vedi. È tornato come prima?»
Il pakistano abbassa lo sguardo anche se conosce già la risposta.
Poi scuote la testa e gli pare quasi di sentirla più pesante. Ha capito dove voleva arrivare.
Le lacrime che minacciano di uscire.
Bastarde. 
Tornate dentro.
Fissa i cocci di vetro sparsi sul pavimento liscio.
Rivede Liam.



"Io va.." - è quasi vicino alla porta, vorrebbe andarsene ma la voce quasi dolce di Liam lo immobbilizza.
"Resta Zayn, resta ancora un po'..." - Zayn alza la testa, guarda Liam e con un silenzio colmo di parole si risiede sul divano.
Liam sparisce dietro la porta che dirige in cucina per poi tornare qualche minuto piú tardi con due tazze di caffè fumanti.
Zayn nel frattempo ha ricevuto un messaggio da Perrie e sorride felice.
Si sente fuori luogo in casa di Liam, quasi a disagio.
Non sa come comportarsi.
Ancora si chiede come siano arrivati fin lí.
Spesso pensa che forse è stato uno sbaglio fare l'amore con Liam ma poi si pente.
Lo rifarebbe altre mille volte, probabilmente anche adesso su quel divano..se solo Liam non fosse innamorato di lui.
Se solo lui non fosse innamorato di Perrie.
Combattuto.
Zayn è combattuto.
In bilico.
La mente gioca brutti scherzi forse anche più del cuore, ha ancora in mente il bicchiere rotto contro il pavimento di casa sua in quel giorno che doveva essere di festa.
Harry e Louis avevano annunciato loro un cosa importante: si sarebbero sposati poco dopo il coming out.
Promesse.
Zayn non ricorda come siano poi finiti lui e Liam chiusi in camera del maggiore a discutere, ma sa che ci sono finiti.
E da quel giorno è nata in lui una consapevolezza: Liam era innamorato. Ma innamorato davvero.
Liam si accomoda nel posto difronte al suo.
Così vicini, così lontani. 
Appoggia la tazza fumante di caffè sul tavolino prima di udire la domanda che suona un po' scontata e fuori luogo di Zayn.
"Perché non mi dimentichi, Lee? Cerca qualcuno, qualcuno che ti ami, che..." - ma Liam lo interrompe proprio come quella volta.
"E dagliela tu una ragione valida per scordarti" - si porta una mano sul petto, l'indice puntato sul cuore.
Richiesta.
Aiutami tu Zayn. 
Ce l'hai un modo per non amarti più?
Zayn capisce che no, Liam non ne uscirà mai. Scuote la testa, rassegnato.
Liam si alza di scatto, non lo sa cosa gli è preso, forse il troppo amore gli ha dato alla testa.
La troppa mancanza.
La puzza di chiuso di camera sua che quasi fa a cazzotti con l'odore del sesso impregnato tra le lenzuola e quello di Zayn sulla sua pelle scura.
Gli sfiora la mano.
Non guardarmi così.
Ti volevo toccare.
Lasciati andare.
Non andare.
Ti va di sbagliare?
Facciamo l'amore?
Giuro che poi dopo il letto lo rifaccio cosí non mi guardi più male.
Le labbra di Zayn sono sempre piú vicine.
Liam le sfiora.
Un bacio leggero di pochi secondi e Zayn sembra si bruci.
"L...Liam fermati" - lo allontana di scatto, quasi imbarazzato e gli stringe i polsi.
Liam ha lo sguardo duro, gli occhi marroni, che sembrano essere diventati più scuri, fissi in quelli color miele di Zayn.
"Dimmelo Zayn. Dimmi che non mi ami ma guardami." - sfida.
Aria di sfida.
Affronto.
Dimmelo che non mi ami, già lo so.
Ma dillo ancora.
"É da matti volersi cosí male." - il moro alza le mani al cielo.
Proprio non capisce perché Liam si voglia così male.
"Tu dimmelo."  il tono di voce è fermo. 
Zayn, probabilmente, non l'ha mai sentito cosí.
Non vorrebbe ferire Liam ma forse la veritá oltre che farlo a pezzi lo aiuterá.
"Liam smettila"
"Dimmelo cazzo. Dimmelo." - E urla Liam, urla tutta la rabbia e tutto il dolore che é giá tanto ma non abbastanza.
"Io...non ti amo Liam." - gli occhi fissi nei suoi, la voce che non trema.
Verità. Nuda e cruda.
Amara.
Come le medicine che prendevo da bambino.
Occhi che sembrano dire: "L'hai voluto tu, io almeno questo volevo evitartelo."
Il biondo annuisce con tristezza. Lo sapeva ma sentirselo dire è ogni volta peggio. 
L'hai voluto tu.
"Solo una cosa....non allontanarti da me ti prego" - trova appena il coraggio di dire. 
E alza finalmente gli occhi per una manciata di secondi. 
Anche Zayn lo guarda tristemente e davvero vorrebbe poter amare anche Liam pur di vederlo felice ma sa che non puó. Scuote la testa e
"Non farti del male Liam" - ed é sincero. 
Non vuole allontanarsi da Liam ma non vuole neppure vederlo soffrire.
"Non farmi del male Zayn" - Liam intraprende una lotta contro se stesso. 
Cerca di guardare Zayn, di parlare ancora e di non crollare - "se ti allontani da me è finita" - poi inevitabilmente crolla perchè gli è bastato un pensiero.
"Io...lo faccio per te." - ha le lacrime che minacciano di uscire forti ma lui questo non lo permetterà.
"No Zayn, non puoi. Io ho bisogno di te anche se da quel giorno in cui hai fatto l'amore con me non fai altro che farmi del male." - si getta tra le braccia del moro perchè quelle sono la sua casa. 
Ha bisogno di essere accolto dal petto caldo dell'amico e di sentire il suo respiro irregolare sulla pelle.
Una lacrima solitaria gli riga il volto ma subito la scosta via a differenza di Liam che, invece, gli sta inzuppando la maglietta.
Zayn lo scosta piano alcuni minuti dopo e 
"Mi dispiace Liam" - gli lascia un bacio tra i capelli ancora un po' corti mentre Liam gli lascia il cuore tra le mani ancora una volta e qualche lacrima sul petto.
Zayn gli sfiora la mano, davvero non vorrebbe lasciarlo ma sa che deve farlo. 
Non gli sta facendo altro che male.
Si volta nell'esatto momento in cui quella lacrima bastarda ha deciso di abbandonare il suo occhio.
E lo sente Liam piangere piú forte. 
Sembra persino sentirsi piú pesante quando varca la porta.
Si ferma un po' forse per riprendere fiato o forse per ascoltare la reazione di Liam perchè lo conosce e lo sa, arriverà. 
E non deve aspettare molto.
Un vaso, o forse la cornice in vetro con la loro foto piú bella, scaraventato contro la porta. Zayn lo sente e in lui si fa strada ancora una volta la consapevolezza di non poter far nulla.
Avessi un altro modo per guardarti lo farei.

Liam un po' se l'aspettava. Ma vederselo capitare davanti agli occhi ancora una volta è stato orribile.
Un orribile dejavú che ora vorrebbe cancellare per sempre.
Scivola a terra tra i pezzi di vetro e la fotografia ancora intatta.
Avrebbe voluto soltanto fermare Zayn. 
Era troppo tardi.
Era troppo sbagliato.
Avessi una ragione per fermati proverei.
 
 
 
 


Note:

* Marco Mengoni, Avessi un altro modo
** Odi et amo, Catullo
*** Quel pezzo del bicchiere era, in realtà, un link trovato su Facebook
che ho deciso di ampliare e mettere come scena nella shot.
 
 


*appare*
Ciiiiao gente! Ebbene sì, sono ancora qui.
Con una nuova Ziam stavolta, sempre angst è ovvio!
Sono curiosa di sapere se vi è piaciuta ^_^
Ho descritto un po' il mio pensiero sul rapporto tra Zayn e Liam.
No, non sono una loro shipper ma credo che tra i due ci sia stato qualcosa
finito male, diciamo...credo. E sì, insomma...mi ispirano l'angst.

Mi scuso, come sempre, per gli eventuali errori ma per chi non lo sapesse
io ho il vizio di scrivere le shot nelle note del cellulare lol per cui questa
l'ho scritta a lavoro...sul cellulare. Quindi scusate. u_u
Detto ciò vi lascio, alla prossima.
xx

 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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