Scrivere per ricordare
Scivere per dimenticare
Scrivere e basta
 

Day 23 Maggio.
Quella sera mi ero incontrata con dei miei amici all'oratorio per parlare del Grest che sarebbe iniziato il 13 Giugno. Era stata una bella giornata, niente voti insufficienti, nessuna litigata e così avevo deciso di andare, di andare con il sorriso. Quando ero arrivata aspettavo che arrivasse qualcuno insieme ad Alessandro, un mio amico conosciuto alle elementari. 
Erano arrivati tutte le persone attese quindi ci recammo al primo piano nella stanza rossa, una stanza enorme chiamata appunto con questo nome perchè le sedie di essa sono di quel colore. Non avevo idea di cosa sarebbe successo, eppure ero felice. Ero felice perchè avevo appena visto il ragazzo che mi piace e il solo pensiero di passare anche quel momento insieme a lui mi faceva venire un enorme sorriso sulla faccia e mi faceva iniziare a fare atti stupidi per attirare la sua attenzione. Lui a scuola mi guardava, mi guardava quando ero ferma e quando parlavo con dei miei amici, quando sorridevo e quando lo guardavo anche io. 
Dovevamo alzarci per ballare in modo tale da ricordare i balli del Grest. 
Oh si, lui ballava bene, benissimo. Era fantastico in ogni suo movimento e nel suo sguardo rivolto verso i miei occhi. Sì, mi guardava. Non mi aveva mai guardato così tanto a scuola, eppure quel giorno sembrava più felice e con meno preoccupazioni tanto da arrivare a girare il suo sguardo su di me ogni cinque secondi.
Tornata a casa avevo il cuore pieno di gioia, di quella gioia che sembra amore.