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Autore: edward bella    15/06/2013    1 recensioni
Questa storia parla di una storia d’amore tra un attore (Kellan Lutz) e una modella appassionata di fotografica (Veronica Kay) i due si incontreranno in un servizio fotografico. Li i due si conoscono e… cosa succederà? Scopritelo leggendo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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              INCONTRANDO L'AMORE
scusatemi per il ritardo ho avuto problemi, spero che il capitolo vi piaccia.

                                       NON MI MERITO QUESTO

POV KELLAN
“Cosa c’è?”chiesi.
“Come fai a guardarmi sono orrenda”
“Per me sei bellissima e come hai detto tu i lividi scompariranno”dissi.
“Certo”sussurrò.
Si rimise a letto e dopo un po’ arrivò il dottore. La visitò e cambiò la garza sulla fronte.
“Allora la ferita sulla fronte non lascerà nessuna cicatrice evidente, ma per i lividi dovrai aspettare un paio di settimane e scompariranno”disse il dottore.
“Vorrei uscire dall’ospedale”disse Veronica.
“Preferirei che restasse qua almeno fino a stasera”disse il dottore.
“No, vorrei tornare a casa mia… mi sento bene”disse Veronica guardando il dottore.
“Va bene, le porto i moduli da firmare”disse il dottore uscendo.
“Sai, non dovremmo stare male per una cosa che non volevamo nemmeno”disse appena il dottore uscì dalla camera.
Prima che potessi dire qualcosa entrarono gli altri.
Iniziarono a parlare, io me ne rimasi seduto in silenzio, guardavo Veronica che fingeva di stare bene. Non riuscivo a capire questo suo comportamento. Poi la frase che aveva detto prima ‘Sai, non dovremmo stare male per una cosa che non volevamo nemmeno’ che significava che non voleva il bambino? Che non dovevamo stare male? Com’era possibile che dicesse una cosa del genere? Il bambino sarebbe stato l’inizio della nostra vita insieme, sarebbe stato l’inizio delle nostre vite, l’inizio della nostra famiglia.
Ma forse lei non voleva una famiglia, forse non voleva crearla con me la famiglia.
Ero confuso da questo suo comportamento, com’era possibile che non gliene importasse niente?
Arrivò il dottore che le fece firmare i moduli poi tutti uscimmo, dentro rimasero solo Ashley e la madre di Ash per aiutarla a vestire.
Mi sedetti su una sedia e continuavo a pensare a quella frase. Forse non mi amava, ma prima me lo aveva detto, mi aveva detto che mi ama ancora, forse mentiva.
“Ehi Kellan”disse Jack.
Lo guardai senza dire niente, non avevo voglia di parlare.
“Non sei felice che torna a casa?”
“Si, sono felice”dissi.
“Cosa è successo dentro? Cosa vi siete detti?”chiese.
“Niente di importante”dissi.
“Va bene, quando vuoi parlare sai dove trovarmi”disse andando verso gli altri.
Venti minuti dopo la porta si aprì e Veronica era vestita, aveva pianto lo capivo dagli occhi arrossati. Mi alzai e la presi per mano e ci avviammo all’uscita.
Ashley e sua madre andarono con Joe e il padre all’entrata principale. Noi uscimmo da dietro per via dei numerosi paparazzi che si trovavano fuori.
Aprimmo la porta e iniziarono a esserci urla e gli scatti delle macchine fotografiche, Veronica si staccò da me e andò tra le braccia di Jason, cercammo di coprirla il più possibile.
La macchina fortunatamente era con i vetri oscurati. Entrai subito e mi tolsi la giacca e la misi tra il sedile del guidatore e del passeggiero così che i paparazzi non potessero fotografarla.
L’autista non riuscì ad uscire, arrivò la polizia che li fece allontanare e, dopo quasi 10 minuti, riuscimmo ad andarcene.
Per tutto il viaggio verso casa nessuno parlò, tenevo stretta Veronica tra le mie braccia, avrei voluto dirle qualcosa, ma non sapevo cosa e anche se lo avessi saputo forse sarei stato zitto per paura di dire qualcosa di sbagliato.
Arrivammo davanti casa e, anche li, trovammo paparazzi. L’autista entrò nel garage, aspettammo che la porta del garage fosse chiusa prima di scendere.
Presi la roba di Veronica ed entrammo.
La casa era a posto, sembrava che non fosse successo mai niente.
Guardai Veronica che fissò il salotto per poi salire in silenzio su per le scale, io la seguii in silenzio.
Entrai nella sua stanza e mi chiusi la porta alle spalle, appoggiai il borsone a terra mentre lei si andò a chiudere in bagno, poi sentii il rumore della doccia.
Decisi di uscire e lasciarla sola, era meglio che non le ronzassi attorno, per com’era lei si sarebbe solo infastidita.
Scesi in cucina dove trovai tutti seduti intorno al tavolo in silenzio.
“Dov’è Veronica?”chiese Jason.
“Si sta facendo la doccia, ha bisogno di stare da sola”dissi.
“Sto preparando qualcosa per pranzo, tu vuoi mangiare?”chiese Ashley.
“No, non ho fame grazie Ash”dissi.
Mi presi un bicchiere d’acqua e mi andai a sedere in salotto. Rimasi a fissare il punto in cui ieri prendevo a pugni qual bastardo.
Dovevo picchiarlo più forte. Ma almeno la mia Principessa stava bene.
“Kellan come stai?”chiese mia madre.
“Bene”
“Ehi non è colpa tua lo sai questo vero?”
“Si, lo so”dissi. “Ma però non faccio altro che incolparmi. Penso che se avessi fatto più veloce lei non starebbe così”
“Ma tu non ti puoi teletrasportare e lei lo sa, ormai le cose sono successe non si può mandare indietro il tempo”
“Ma…”
“Niente ma”disse mia madre decisa. “Adesso basta incolparvi, non serve a niente, dovete smetterla sia tu che lei, non è colpa di nessuno”
“Non penso che lei si incolpi penso che lei non voleva questo bambino”dissi.
“Perché dici così?”
“Lascia stare”dissi alzandomi e andando di sopra.
Entrai nella stanza e mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi, la testa iniziava a farmi male.
Passò quasi una mezz’ora e Veronica non era ancora uscita, allora decisi di bussare alla porta.
“Veronica tutto ok?” non arrivò nessuna risposta. “Veronica entro”dissi, ma la porta era chiusa a chiave.
“VERONICA APRI”urlai.
Non sentivo niente solo i rumori della doccia. Mi stavo preoccupando. Bussai più forte.
“Veronica apri o sfondo sta cazzo di porta”urlai.
Non mi rispose e iniziavo a preoccuparmi e il cuore iniziò a battere più forte dalla paura che avesse fatto qualche cazzata.
 Iniziai a colpire la porta che non si aprì.
 Colpì più forte e riuscii ad aprirla. Quando entrai la trovai tutta bagnata seduta nella doccia in una crisi di pianto.
Mi fiondai subito su di lei e chiusi la doccia.
“Cos’hai?”chiesi preoccupato.
Continuava a piangere senza rispondermi. Decisi di prenderla in braccio e la portai sul letto.
“ASHLEY”urlai. “ASHLEY MUOVITI”urlai.
La porta si aprì ed entrò Ashley.
“NON ENTRATE SOLO  ASHLEY”urlai capendo dai passi che c’erano anche gli altri.
“Che succede?”chiese correndo vicino a noi.
“Prendi l’asciugamano e dei vestiti”dissi.
Fece quello che le dissi e portò subito l’asciugamano e la coprimmo. Continuò a piangere.
“Shhh tranquilla ci sono io con te”dissi baciandole la testa e cullandola fra le mie braccia.
Con queste parole cercò di calmarsi.
“Che è successo?”chiese guardando la porta Ashley.
“Si era chiusa dentro e non rispondeva”spiegai.
“Possiamo entrare?”chiese Jason.
“No”disse Ash andando verso la porta e chiudendola.
“Ehi Piccola perché piangi”le chiesi.
“Mi sento le sue mai addosso, guarda come mi ha ridotta”disse liberandosi dalla mia presa e alzandosi. “Guarda”disse togliendo l’asciugamano.
La guardai nuda difronte a me, con il suo corpo pieno di segni viola. Non sapevo cosa pensare, ero solo arrabbiato perché quello l’aveva ridotta così.
Ashley guardava Veronica con sguardo triste.
“Dimmi perché?”chiese urlando. “Perché a me? non mi merito questo! Io non mi merito questo, non ho fatto niente perché devo meritarmi tutto questo? Perché non riesco a essere felice? Perché a me!”urlò.
Lo sguardo che aveva mi fece sentire male, mi spezzò il cuore. Aveva uno sguardo triste, disperato in cerca di risposte.
“Non lo so”dissi alzandomi e abbracciandola a me.
La lasciai piangere tra le mie braccia. Sentirla piangere e tremare tra le mie braccia mi faceva sentir male, cercai di trattenere le lacrime, dovevo essere forte per lei.
“Vieni”dissi prendendola in braccio e facendola sdraiare sul letto.
La coprii con le coperte e poi mi sdraiai vicino a lei stringendola.
 “Stai tranquilla ora ci sono io”
“Lo so”disse stringendo la mia mano.
Passò un po’di tempo e capii che si era addormentata solo quando la sua presa sulla mia mano diminuì. Passarono altri minuti dove cercai di capire ancora la frase che mi aveva detto all’ospedale, ma era meglio che avessimo parlato di questo più avanti. Ora doveva solo capire che tutto questo lo avremmo affrontato insieme, l’avrei aiutata a superare tutto.
La porta si aprì e vidi sbucare la testa di Ashley che non mi accorsi che era uscita.
“Ehi”sussurrò. “Sta dormendo?”chiese.
Annuii.
“Cos’è successo?”chiese.
Mi staccai da Veronica e mi alzai piano senza svegliarla e uscii.
“Allora cos’è successo?”
“Non ce la fa, non riesce a capire perché è successo a lei”dissi.
“Abbiamo sentito mentre urlava”disse Jason.
“Non so che fare per farle capire che non è colpa sua”dissi.
“L’unica cosa da fare secondo me e lasciarla tranquilla, lasciarla piangere e continuare a dirle che non è colpa sua. Continuiamo a starle vicino e farle capire che non sarà mai sola”disse Joe.
“Infatti, vedrete che se si circonderà di persone che la fanno stare bene e che non la incolpano riuscirà a capire che non è colpa sua e che è una cosa che dovrà affrontare per essere più forte”disse la madre di Ash.
“L’unica cosa che spero e che tutto questo passi in fretta e che quello finisca in carcere”dissi.
“Sicuramente altrimenti lo vado a prendere”disse Jason.
“No, tu non vai a prendere nessuno”disse la madre di Ash.
“Infatti non vai da solo vengo anche io con te”disse Joe il padre di Ash.
“Vado da Veronica”dissi.
“Ok, sua madre dovrebbe arrivare fra un paio d’ore”disse Ashley.
“Va bene”
“Cerca di riposare”disse mia madre.
Annuii ed entrai.
Mi sdraiai vicino a Veronica e l’abbracciai.
“Ti amo Principessa”dissi prima di addormentarmi.
Mi svegliai con un urlo di Veronica che si svegliò di soprassalto. La strinsi subito tra le mie braccia.
“Amore tranquilla ci sono io”dissi abbracciandola.
La lasciai calmare cullandola tra le mie braccia.
“Cos’hai sognato?”chiesi dopo che si fu lamata.
Fece un sospiro e dopo qualche altro secondo mi guardò.
“E’ stato solo un brutto sogno”disse sorridendomi.
“Se me ne vuoi parlare…”
“Si, tranquillo lo so”disse per poi alzarsi e vestirsi.
Guardai mentre prendeva i vestiti e se li metteva addosso coprendo i segni sul suo corpo. Quando si a abbassava faceva delle smorfie di dolore, forse per via delle costole. Mi faceva male vederla così, avrei voluto avere io tutti i suoi dolori. Perché proprio alla mia principessa?
“Ti volevo chiedere scusa”disse Veronica avvicinandosi.
“Per cosa?”
“Per prima”disse. “Non dovevo urlarti contro in quel modo, non è colpa tua”
“Ehi”dissi interrompendola. “Non scusarti, puoi sfogarti con me tutte le volte che vuoi”dissi abbracciandola.
“Ti amo Kellan”disse guardandomi negli occhi.
“Anche io ti amo Veronica”dissi avvicinando il mio viso al suo per poi unire le nostre labbra.
Lei ricambiò il bacio, cercai di trattenermi senza esagerare.
Forse la frase che mi ha detto in ospedale non erano vero. Decisi che ne avremmo parlato più avanti, sicuramente non pensava le cose che ha detto.
L’abbracciai e poi venimmo interrotti da Jason che entrò nella stanza per avvertirci che stava arrivando loro madre.
Scendemmo e nessuno parlò.
“Ehi vuoi mangiare qualcosa?”chiese poi Michelle.
“No, non ho fame”rispose Veronica.
Ci sedemmo sul divano e Veronica accese la tv.
Dopo una mezzoretta arrivò la madre di Veronica che appena la vide l’abbracciò e Veronica pianse insieme a lei.
Tutti decidemmo di lasciarle da sole così che potessero parlare tranquillamente.


spero vi piaccia e che mi lasciate tanti commenti

  
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