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Autore: telesette    15/06/2013    1 recensioni
[Ispettore Gadget]
Il conduttore voltò pagina e passò ad una serie di domande ben più intime e riservate: ricordi di scuola, questioni sentimentali, esperienze investigative di genere un po' audace e anche parecchio "spinto"...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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L'Ispettore Gadget ( The Inspector Gadget ) è una serie televisiva a cartoni animati del 1983, creato dalla collaborazione internazionale di ben quattro studi di animazione: France3, DIC Entertainment, Nelvana e LBS Communications. Dalla serie animata, a partire dal 1999, sono state tratte due versioni cinematografiche, entrambe da ritenersi prequel della serie animata originale.
Il protagonista detective Ispettore Gadget è una sorta di cyborg umano, dotato dei più svariati "gadget" tecnologici innestati in tutto il suo corpo. Simpatico e maldestro quanto ingenuo e imbranato oltre l'inverosimile, Gadget commette una sfilza di errori divertentissimi per ogni caso che gli viene assegnato, riuscendo tuttavia sempre a cavarsela grazie all'aiuto ( altrimenti evidente per chiunque ma, ovviamente, non per lui ) dell'astuta nipotina Penny e soprattutto del coraggiosissimo e fedelissimo cane semi-umanizzato Bravo. La serie vede Gadget ricevere costantemente informazioni segretissime dal Commissario Quimby, circa la natura delle indagini da svolgere per ogni caso, e puntualmente tali messaggi auto-distruggenti finiscono per esplodere in faccia al malcapitato commissario per via della distrazione con cui Gadget è solito accartocciarli e rovesciarglieli inevitabilmente addosso. L'avversario principale di Gadget è il temibile Boss Artiglio, capo indiscusso dell'organizzazione criminale meglio nota come MAD, il quale è sempre visto seduto di spalle dinanzi ad un monitor in compagnia del suo robotico micio sghignazzante Satanasso.

 

clicca qui sotto per vedere la sigla del cartone animato:
http://www.youtube.com/watch?v=JhX2v4erDwM

Domande indiscrete per Penny Gadget 
( immagini tratte da internet )

 

Sia Penny che Bravo non si aspettavano certo tutto quella folla in studio.
Dopo anni e anni che erano rimasti in ombra, lasciando generosamente a zio Gadget il merito dei loro sforzi, i fanwriters parevano ora voler loro assegnare il giusto e ben meritato riconoscimento. Cane e padroncina furono accolti da un boato di applausi, segno che anche a distanza di anni il pubblico non si era affatto dimenticato di loro, e ringraziarono ambedue timidamente con lievi cenni di saluto.

- Signorina Penny - esclamò il conduttore del programma, invitandola a prendere posto assieme a Bravo. - Vuole gentilmente rispondere alle domande imbarazzanti del nostro pubblico qui riunito?
- Beh - sorrise la ragazzina, visibilmente imbarazzata. - Volentieri, purché non sia nulla di "troppo" imbarazzante!

Gli occhi dell'uomo brillarono sinistramente, quasi come quelli di un agente del MAD, tuttavia riuscì abilmente a celarlo e a sorridere affabilmente alla ragazzina senza destare sospetti.

- Dunque, le imprese di suo zio le conosciamo tutti in questo studio - esclamò costui, proiettando su un grosso schermo alle sue spalle le immagini prelevate dai vari episodi della serie. - E' possibile che un simile imbranato possa diventare ispettore di polizia, se non avesse potuto indirettamente contare sul vostro aiuto?
- Questa non mi sembra una domanda molto corretta - osservò Penny, chiaramente offesa. - Tuttavia, se in Italia attribuiscono perennemente il Premio-Imbranataggine a carabinieri e poliziotti, non vedo dove sia il problema!
- E' giusto - ammise il conduttore. - Dunque non le secca il fatto che a lei e Bravo non venga riconosciuto alcun merito... se non agli occhi del pubblico a casa?
- Non penso sia così difficile da capire: io e Bravo vogliamo bene a zio Gadget, e la sua sicurezza è certo più importante di qualsiasi medaglia!
- Ne è sicura?

Bravo rispose al posto di Penny, abbaiando seccamente, al che il conduttore passò subito con un'altra domanda.

- Bene, passiamo ad altro: ultimamente molti giovani intellettuali hanno obiettato che la vostra serie non è altro che una "squallida" trovata commerciale, estremamente puerile e diseducativa, che non regge assolutamente il confronto con nuove e più recenti animazioni di livello nettamente superiore... Lei come risponde a questa osservazione?
- Direi che è un'osservazione alquanto sciocca - ribatté Penny tranquillamente. - La nostra serie nasce in un contesto di puro e semplice intrattenimento, mischiando azione ed umorismo senza alcuna pretesa, ed è proprio questa la formula che ha reso famoso zio Gadget; se oggi il pubblico si è fatto più esigente in materia di cartoni animati, dimenticando come sia facile divertirsi con poco, il problema è da attribuirsi ad una questione di mentalità... non certo alla natura del cartone animato in sé!
- Dunque, secondo lei, il pubblico di oggi sarebbe in malafede?
- Non ho detto questo - si affrettò a sottolineare Penny. - Semplicemente ritengo che, giudicando le cose dal punto di vista sbagliato, è facile cadere nell'equivoco e criticare un po' troppo duramente con una conoscenza parziale dell'opera!
- In che senso?
- Nel senso che, indubbiamente, oggigiorno l'animazione ha fatto passi da gigante: qualità tecnica, grafica superiore, colorazione vivace eccetera... Ma non si può pretendere di giudicare troppo i cartoni, quando questi appaiono smarcatamente senza pretese o altro; sarebbe come mettere a confronto un computer ultimo modello con una macchina da scrivere "giocattolo"; ogni cosa ha il suo contesto, sul quale occorre applicare il giusto e più logico criterio di valutazione, altrimenti non ha senso sputare sentenze per il gusto di farlo!
- Dunque, sempre secondo lei, cartoni animati di ieri e di oggi possono coesistere?
- Non vedo dove sia il problema - rispose Penny convinta. - In fondo, se si tratta di divertirsi e basta, non c'è nulla di male; sinceramente non capisco proprio il motivo di tante polemiche!
- Bene, bene, passiamo ad altro!

Il conduttore voltò pagina e passò ad una serie di domande ben più intime e riservate: ricordi di scuola, questioni sentimentali, esperienze investigative di genere un po' audace e anche parecchio "spinto"...
Malgrado il suo proverbiale autocontrollo, Penny non poteva certo sopportare simili e volgari allusioni.

- Le ricordo che io frequento ancora le scuole medie - replicò stizzita la ragazzina. - Potrei querelare chi ha scritto questo genere di domande!
- Suvvìa, non c'è motivo di scandalizzarsi tanto - sorrise il conduttore con noncuranza. - In fin dei conti, oggigiorno, le adolescenti sono note appunto per una certa precocità... Inoltre molte fanart sul web la ritraggono in atteggiamenti che definire "equivoci" è un eufemismo!

Bravo si indignò talmente che, prendendo tosto le difese della sua padroncina, cominciò a ringhiare allorché il conduttore ritrattasse subito le sue sporche e volgari allusioni.
La fantasia malata di certa gente non aveva limiti.
Pur di vedere sconcezze dappertutto, erano pronti ad associare "realmente" certe cose ai personaggi di una serie senza il minimo ritegno. Sentirsi dare indirettamente della piccola ninfòmane era davvero troppo: Penny si alzò indignata e, facendo cenno a Bravo di seguirla, si accinse a lasciare immediatamente lo studio.

- A... Aspetti un momento, non abbiamo ancora finito, c'è ancora un'ultima domanda!
- D'accordo - fece Penny tagliente, voltandosi a guardarlo. - Sentiamo anche questa!
- Dunque - fece l'altro, schiarendosi la voce con un colpetto di tosse. - E' vera quella voce, secondo la quale Bravo sarebbe il suo... fidanzato?
- EEEHHH ?!?

FINE

   
 
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