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Autore: fanny3    31/12/2007    3 recensioni
La storia si centra su Hiei e Miki(nuovo personaggio),dopo le prime incomprensioni si uniranno per salvare i loro mondi e sconfiggere il potente demone Hyde.Leggete e recensite!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ancora mesi,tanti mesi che separavano Miki dalla data in cui Hiei era sparito per sempre

Ciao ragazzi e ragazze. Sono qui per inserire l’ultimo capitolo di questa mia cara storia. Ci ho messo un bel po’ di tempo lo so,spero che nessuno di voi mi voglia uccidere ihihih…ora però non voglio continuare inutili chiacchiere poiché il 14° e ultimo capitolo di questo racconto sta per iniziare.

Questa non è solo la mia storia ma è stata l’inizio della mia creatività in questo campo,con essa infatti ho scritto altre fanfiction a cui tengo molto. “Il ciondolo” è la mia favola,ciò che avrei veramente voluto che accadesse quindi vi prego di spegnere il vostro interruttore del ragionamento,e tutti quanti iniziate a sognare insieme a me.

Benvenuti nella mia fantasia.

 

Ancora mesi,tanti mesi che dividevano Miki dal giorno in cui Hiei era sparito per sempre.

Ormai l’Estate era quasi finita e per chiuderla in bellezza l’intero paese dava una festa lunga tre giorni,completa di punti dove mangiare i prodotti tipici del luogo e di banchi dove acquistare souvenir per se stessi o per gli amici.

Vi era poi un enorme banco dove si eseguiva l’estrazione di biglietti fortunati che avrebbero permesso a qualcheduno di portare a casa un premio.

Era un evento piuttosto atteso da tutti.

Una festa piena di sorrisi e abbracci,durante la quale spesso comparivano le nuove coppie del momento…una festa gioiosa come dovrebbe essere, ma con una sola persona profondamente triste e costretta ai sorrisi forzati…

“Vorrei fuggire. Non è questo il mio posto adesso…ma come potevo rifiutare l’invito dei miei migliori amici?”

Kiara-Ehi Miki!Compriamo un paio di biglietti e vediamo se riusciamo a vincere qualcosa?...Miki?Ci sei?-

Miki-Eh?Ah si,certo!- Sorrise deliziosamente all’amica.

Kiara-Miki tutto bene?-

I suoi amici la fissarono apprensivi come se la risposta della ragazza fosse già scontata. Miki però sapeva che li avrebbe resi tristi se solo gli avesse fatto sapere la verità:niente andava come aveva desiderato.

Miki-Assolutamente tutto ok. Voglio però comprare come minimo cinque biglietti!-

Kiara-Certo!Tanto te li paghi tu…muahah-

Hitoshi-Bene. Io ed Hige andiamo a mangiare.-

Hige-Si io ho già una gran fame.-

Kiara-Che strano…-

Hige-Che vuoi dire?-

Kiara-Che voi due abbiate fame. Era una battuta se non l’avete capita,io e Miki sappiamo benissimo che tutte le volte vi rimpinzate tanto da rischiare di scoppiare…-

Miki sorrise mentre i due ragazzi le lasciarono sole,indignati dal ciò che Kiara gli aveva detto.

La ragazza era sempre loro grata per averle continuamente riservato uno di quei momenti,nei quali una risata spazzava via la tristezza nostalgica che ormai l’accompagnava da molto,forse troppo tempo.

 

Incominciò di nuovo la scuola con la sua noiosa routine di compiti,lezioni e interrogazioni.

Almeno la ragazza non poteva assolutamente lamentarsi dei suoi voti scolastici perché sempre eccellenti.

Le insegnanti si congratulavano con lei perché al contrario dell’anno precedente,nel quale metteva poca voglia di fare in ogni cosa,quell’anno incredibilmente aveva deciso di dare il meglio di se stessa.

Miki confermava dichiarandosi desiderosa di dare il massimo,ma lei capiva benissimo che con il motivo che aveva inventato tentava solamente di mentire a se stessa.

In verità il suo era solo un modo per distarsi e pensare ad altro,qualsiasi cosa pur di non avere più nella testa il suo costante ricordo.

Forse la sua nostalgia si era persino tramutata in rancore,quel sentimento che aiuta ad affrontare meglio gli addii forzati.

Era in grado quel rancore di mutare in odio?

Se lo chiedeva più volte ma la risposta era senza eccezione negativa poiché se anche ciò fosse accaduto,il suo sarebbe pur sempre stato un odio pieno d’amore.

Non è possibile odiare realmente la persona che ami con tutta te stessa.

Se veramente c’è del disprezzo verso colei che ti ha ferito in un qual modo,quello che provi nei suoi confronti non sarà mai paragonabile al sentimento originale.

Si sentiva una debole e per questo in lei vi era molta rabbia. Una forte collera contro se stessa.

Di incarichi per il mondo spirituale ormai ne aveva eseguiti già parecchi ma ogni volta sperava di incrociarlo di nuovo.

Lo sconforto era forte come il primo giorno,ciò nonostante uno dei suoi tanti sorrisi nascondeva a chi incontrava ogni ferita ancora aperta dentro di lei.

 

Un pomeriggio come tanti tornò a casa,entrò nell’ingresso e si vide accolta calorosamente dai suoi genitori.

Notando che l’espressione della ragazza era piuttosto confusa,entrambi si dissero preoccupati.

Mamma-Miki ma non ricordi neanche che oggi è il tuo compleanno?-

Papà-Già…- Si commosse. –infatti oggi la mia bambina compie ben 17 anni. Che avvenimento straordinario.-

L’uomo tirò fuori dalla tasca della giacca un fazzoletto di carta e con i lacrimoni agli occhi si soffiò il naso rumorosamente.

La ragazza osservando la scena interpretata da suo padre si mise a ridere e così fece anche sua madre.

Miki-Come sei buffo papà!!Certo che mi ricordavo che era il mio compleanno…che domande!Solo non mi aspettavo questo saluto così vivace.- Sorrise felice.

Nel pomeriggio arrivarono parenti e amici vari che portarono i tradizionali auguri ma soprattutto…molti regali!

E lei che in realtà non si era nemmeno ricordata che quel giorno era il suo compleanno!

Passò così una delle poche giornate da tenere ben salde nei bellissimi ricordi.

A festa conclusa tutti tornarono nelle loro residenze mentre i genitori di Miki scivolarono nel sonno beato e profondo di persone stancate dal lavoro e dall’organizzazione di una festa impegnativa.

La ragazza sorrideva ancora felice dopo quella giornata,mise in ordine la sala,salì in camera,indossò il pigiama e poi fece una cosa mai fatta prima…

Si sistemò a sedere sul davanzale della finestra proprio come faceva spesso “lui”,fermandosi  così a contemplare il cielo stellato che poteva ammirare a quell’ora tarda della notte.

Miki-Hiei…tu sai dirmi…il perché?Perché non riesco a dimenticarti?-

Giunse improvvisamente una ventata piuttosto fresca che,facendola rabbrividire,la convinse ad andare a dormire sotto le calde coperte.

 

“Miki. Miki svegliati!!”

La ragazza si rigirò nel letto assonnata e si guardò intorno senza capire. Non c’era nessuno nella stanza eppure qualcuno la chiamava ripetutamente.

“Miki è un emergenza. Devi entrare in azione,hai una missione particolare.”

In un attimo la ragazza si alzò,si vestì e dichiarò a Thiberius di essere pronta per partire.

L’incarico non era di basso livello come le altre volte e richiedeva quindi maggiore attenzione.

Thiberius le fece vedere,attraverso un immagine proiettata nella sua mente,il luogo verso il quale avrebbe dovuto dirigersi.

Miki-Questi demoni non hanno fantasia…non è la prima volta che si nascondono nel parco pubblico.-

Raggiunse il posto e si fermò ad ascoltare ogni minimo rumore. Non trovando niente decise di entrare nel cuore del parco e lì,un fruscio la fece allertare.

Subito attaccò nella direzione sospetta con un colpo di luce astrale piuttosto contenuto. Dopo tutto quel tempo infatti,aveva perfettamente imparato a dosare la quantità di luce da far scaturire dalla sua mano.

Il colpo sembrò andare a vuoto e così si rimise alla ricerca del demone.

Il buio penetrante non l’aiutava per nulla ad avvalersi della sua vista.

Dopo poco si sentì un veloce movimento alle spalle e di colpo si ritrovò buttata a terra con una ferita già piuttosto intrisa di sangue sul braccio sinistro.

Le sfuggì un urlo di dolore e all’istante udì la gelida risata del demone che l’aveva colpita slealmente.

Miki-Ridi pure. Tra poco morirai..-

Cercò di sollevarsi ma due occhi gialli in compagnia di una stretta poderosa,le fecero capire che la sfida non sarebbe stata facile come le altre volte.

 -Ne sei così sicura?Io direi piuttosto che sarai tu quella che stanotte morirà…morirai prima che lui possa raggiungerti...o forse non lo farà comunque?Chi lo sa.-

La sua risata raggelò tutto l’ambiente circostante.

Alla ragazza gli si fermò il cuore a quelle parole e per un lungo istante indugiò nel parlare.

Miki-…lui chi?-

Lo chiese anche se sapeva perfettamente di chi parlava.

La missione svolta insieme a Hiei infatti era nota in ogni luogo del mondo degli spiriti e di conseguenza anche l’intera terra dei demoni ne era a conoscenza.

 -Non fare la finta tonta,sai di chi parlo. Nel mio mondo si dice che il tuo dolore si sia tramutato nell’odio con cui uccidi brutalmente le vittime,che ti sono designate.-

Miki-Così mi fai sembrare un killer.- Sorrise –Al contrario io uccido i demoni che passano il confine,prima trasgressione,per prendersela con degli umani indifesi,seconda trasgressione. Faccio il mio dovere. Sia ben chiaro però che io non voglio proprio niente da lui…tantomeno il suo aiuto!-

 -Meglio così allora.- Rise fragorosamente. –Sono certo che non tornerà più da te,rassegnati,sei solo una stupida umana dopotutto e questo l’ha finalmente capito anche lui.-

Miki si alzò di scatto con tutta la forza del suo corpo e prendendolo in contropiede gli sferrò la luce astrale sul volto.

Il demone cercò di liberarsi saldando i suoi artigli sul braccio destro che lo stava attaccando.

Morì quasi subito poiché troppo debole per ricevere un tipo di energia così potente da quella breve distanza.

Anche se la ragazza aveva vinto,si accorse subito di star perdendo parecchio sangue da entrambe le braccia.

Ormai i suoi malesseri causati dal sangue erano cessati da tempo ma faticò comunque ad alzarsi e durante il cammino cadde a terra sfinita…

 

Il mattino dopo Miki si svegliò e come se fosse appena uscita da uno strano sogno,si alzò di fretta dal letto andando ad indossare la divisa scolastica.

Fece tutto di fretta uscendo di casa con una mela ancora intatta in bocca come colazione.

Sulla strada incontrò Kiara che le rubò un morso di mela iniziando a procedere verso la scuola con lei.

Kiara-Allora Miki?Com’è andata ieri?Io purtroppo avevo quella visita medica…scusa!!!-

Miki-Non preoccuparti. Mi sono molto divertita con tutta la gente che è venuta. Piuttosto…adesso mi allarma il dolore che ho alle braccia…è strano.-

“Quello di stanotte è forse stato solo un sogno o era tutto reale?”

Tirando su le maniche della divisa si guardò per la prima volta con vera attenzione entrambe le braccia,diventando bianca.

Kiara seguì il suo sguardo.

Kiara-Oh no!Miki ma che hai combinato?!- Guardò le bende in parte rosse di sangue sulle braccia dell’amica.

Con estremo stupore vide Miki riprendersi dallo shock iniziale diventando all’improvviso pensierosa.

Se ho queste ferite vuol dire che quello non era un sogno ed io ricordo di essere svenuta a metà strada. Chi mi ha riportato a casa curandomi le ferite?...Hiei…sei forse tornato a salvarmi la vita per l’ennesima volta?”

Kiara-Miki per favore vuoi dirmi quello che ti è successo?-

Miki le raccontò ogni cosa di quello che aveva fatto quella notte,riportandogli anche le parole proferite dal demone che aveva ucciso.

Kiara-Non ci capisco più niente,comunque sia dobbiamo andare subito in infermeria!-

Miki-Non credi che vorranno indagare su i miei tagli alle braccia se li vedono?-

Kiara-Forse…al massimo dico che sono stata io…per sbaglio ovviamente.-

Miki-Mah…se questa è la miglior scusa che ti viene in mente…-

Kiara-Yessss e funzionerà!- Le fece raggiante un occhiolino.

Miki-Ahhh povera me.- Schioccò un bacio sulla guancia della tenera amica ed insieme si volsero verso la scuola.

Anche quella volta la passarono liscia senza ricevere domande troppo curiose o allarmate da adulti e compagni di scuola.

I tagli divennero poi graffi che alla fine si rimarginarono del tutto in circa cinque giorni.

 

Tre settimane dopo,un lunedì,girò in tutta la scuola la notizia dell’arrivo di un nuovo studente.

Si sapeva solo che era straniero perché arrivato da una terra lontana di cui nessuno sapeva il nome.

La cosa che però  interessava maggiormente alle ragazze era il fatto che il nuovo arrivato sembrava essere molto carino.

Al sentire questa notizia Kiara non pensò minimamente al fatto di parlarne con Miki,sapeva che non avrebbe fatto differenza per lei l’arrivo o meno di un altro ragazzo.

Entrarono a scuola come di consuetudine e appena si furono sedute ai banchi la più chiacchierona della classe venne loro incontro.

Kaoru-Buongiorno ragazze. Sapete l’ultima?-

Miki-No…dimmi pure.- Sorrise

Kaoru-Proprio oggi è arrivato un nuovo studente nella nostra scuola e pare che sia molto carino!!Andiamo a cercarlo insieme a ricreazione?-

Kiara-Io passo,sono impegnata ancora con il mio bel Hige per fortuna.- Sorrise apertamente diventando rossa.

Miki-Lasciami indovinare…sei stracotta di lui vero?-

Kiara-Ebbene siiii!-

Entrambe sorrisero alla felicità di Kiara.

Kaoru-..tu Miki?-

Smisero di ridere e la ragazza si fece seria,iniziando a guardare dritto verso la lavagna.

Miki-Non mi interessa la cosa,ti consiglio di chiedere a qualcun altro.-

Kaoru iniziò a fissarla,confusa dal suo particolare atteggiamento.

Kaoru-Accidenti Miki ho notato che è da un po’ che ignori tutti i ragazzi che ti girano intorno. Hai di sicuro qualcun altro a cui dedicare i tuoi pensieri,dì la verità.-

Kiara-Lascia stare Kaoru. Penso che Ayimi sarà felice di seguirti nella tua caccia durante la ricreazione.-

Kaoru guardò nella direzione indicatagli e senza perdere un solo minuto si fiondò dalla compagna di classe proposta da Kiara.

Kiara-Pazienta. Passerà anche questa novità degli ultimi cinque minuti.-

Miki-Tranquilla non ho problemi a riguardo. Non capisco solo il perché Kaoru tenti sempre di sapere cose che non la riguardano…-

Kiara-Sai bene che è fatta così.-

Miki-Già…-

 

A fine lezioni le due giovani incominciarono a percorrere il cortile senza dirsi niente di particolare.

A Miki sembrò di sentirsi chiamata ma temendo che fosse di nuovo Kaoru in cerca di altri pettegolezzi,finse di non sentire.

 

Tuttavia…

 

…nel trambusto della folla,quella stessa voce,resa più intensa delle altre raggiunse il suo orecchio…

 

 -Ehi angelo guerriero che ti prende?Non riconosci più la mia voce?-

Miki si immobilizzò sul posto.

 

“Questa voce…

…quelle parole…

…no ti prego non prendermi in giro testa…

Perché adesso ho anche le allucinazioni?!

Nemmeno la mia salute mentale ce la fa più?”

 

Guardò sotto shock Kiara che era la suo fianco,voltata per vedere chi aveva pronunciato quelle parole.

La biondina sorrideva incredula.

Kiara-Coraggio voltati perché qui,c’è qualcuno per te.-

Miki si voltò lentamente e…

…lo vide.

Iniziò a versare lacrime silenziose.

Miki-Sei tu?-

Mentre le veniva incontro,si delineavano i tratti dell’affascinante demone dagli occhi rossi che le sorrideva tenero.

La fascia sempre al solito posto ma in lui v’era qualcosa di differente e dopo poco Miki vide meglio i suoi vestiti.

Non indossava più i suoi abituali vestiari ma bensì la divisa scolastica. Si fermò dopo poco attendendo il passo deciso verso di lui della ragazza.

Miki capì subito e dopo una prima incertezza,iniziò ad camminare lentamente pregando solo che quello non fosse solo un’immagine della sua testa.

Quando lo raggiunse si guardarono dritti negli occhi senza sapere cosa dire.

Hiei però fece un gesto improvviso…la strinse in un forte abbraccio,nel quale Miki si lasciò cullare.

Hiei-Miki. Mi sei mancata.-

La fanciulla si tolse lentamente dalla dolce stretta cercando con lo sguardo gli occhi del demone.

Non le sembrò vero di poterlo vedere lì davanti a lei e incredula,scorse qualcosa di strano in lui. Dai suoi occhi infatti traspariva tutta la sofferenza patita durante la sua lunga assenza insieme a lacrime trattenute per un orgoglio ancora troppo forte per essere scacciato.

Miki-Sei tornato da me… perché?Io non capisco.-

Hiei-Grazie a te sono cambiato. Sono tornato per restare,se me lo permetti.- Non aggiunse altro ed attese che la ragazza parlasse.

Miki rivisse tutti i momenti passati insieme a lui in un secondo,a cominciare dal primo incontro sino alla fine della missione.

Miki-Non voglio…essere lasciata una seconda volta.-

Le lacrime le percorsero più veloci le guance e ritrovò la debolezza che per tutto quel tempo aveva cercato di soffocare.

Hiei la guardò dolce proprio come non gli era mai riuscito di fare e ancora una volta l’abbracciò.

Hiei-Non succederà. Io ho fatto una richiesta a Thiberius…e lui l’ha accolta felice di farmi quel favore.-

Miki-E che cosa gli hai chiesto?-

Hiei-Di avere l’autorizzazione dei 3 mondi per poter restare insieme a te anche sulla Terra. Posso farmi vedere dagli umani e frequentare i posti che desidero senza dover sottostare alla regola del mio mondo secondo la quale non possiamo frequentarvi in alcun modo.-

La ragazza non credette alle sue orecchie e il suo cuore per un attimo si fermò per la gioia sentita.

Miki-D-dici sul serio?-

Lui annuì deciso.

Hiei-Ma ti avviso che continuerò a visitare il mio mondo di tanto in tanto,e parteciperò ai tornei di arti marziali nere. Inoltre…ti assisterò nelle tue missioni più difficili.-

Sorrise diventando ancora più bello agli occhi della ragazza,che arrossì.

Miki-Non credo ne avrò bisogno,sono già molto brava.-

Il demone si avvicinò lentamente al suo viso e le diede buffetto sulla fronte.

Hiei-Principiante…saresti morta dissanguata quella sera se non ti avessi riportata a casa curandoti.- Rise ironico.

Miki-Quindi sei stato tu?-

Non ci poteva credere…allora la sua deduzione era stata esatta. Quindi lui l’aveva tenuta sempre sotto sorveglianza nonostante non si fosse fatto vedere per tutto quel tempo.

Hiei-Certo. E chi sennò si sarebbe preso la briga di fare tutta quella strada con il tuo peso addosso?!- Vide la ragazza imbronciarsi a quel commento. -Senza poi contare che ti ho salvato quando quel demone ti stava attaccando alle spalle poco prima di perire sotto il tuo attacco.-

Assunse un’aria fiera di se stesso mentre Miki passò dall’espressione offesa a quella confusa.

Miki-Mi hai sempre vegliata?In ogni momento?-

Hiei-Diciamo di si…ma soprattutto durante le missioni…-

Nelle sue parole le fece intendere di aver visto come lei aveva reagito alla sua partenza,senza contare le lacrime che aveva versato per lui.

Miki-Perché adesso?-

Hiei-Miki.-

La folla ormai era finita. C’erano solo loro nel cortile della scuola e Hiei la fece avvicinare ad una grande panchina di pietra.

Si sedettero e lui respirò a fondo prima di iniziare il suo discorso.

Hiei-All’inizio io non ero convinto di voler stare con te,anzi diciamo che non lo volevo affatto. Tu sai quali erano le mie precedenti opinioni riguardo la tua razza. Così ho iniziato a fare ciò che più mi rilassava e divertiva,combattere. Passarono molti giorni ma io sentivo che mi mancava qualcosa. Nonostante controllassi sempre che tu stessi fisicamente bene,vedevo il tuo dolore e di riflesso stavo male anch’io. Non volevo ammetterlo ma sapevo che tu avevi lasciato un marchio dentro me.-

Miki-Un marchio?- Lo guardò confusa.

Hiei-Si,è come se il tuo nome fosse marcato a fuoco nel mio cuore. Tu sei presente in me Miki. Finalmente ho capito che senza te non posso stare. Ho visto quanto hai sofferto però ed io capirò se deciderai di farmi uscire dalla tua vita. Lo accetterò perché ne avresti tutte le ragioni.-

Si guardarono in silenzio a lungo.

Lui era molto serio e Miki sapeva perfettamente che se l’avesse scacciato,il demone non avrebbe posto resistenze.

Sarebbe sparito ancora nel nulla e stavolta,per sempre.

Miki-Hiei come potrei cacciarti?Tu sei tutto ciò che voglio. Resterai con me?-

Hiei-Certo per tutto il tempo che desideri.- Rise dolce.

Miki-Attento perché ti vorrò molto,molto a lungo. Si parla di un “per tutta la vita”.-

Hiei-Mhhh…resisterò.- Entrambi risero.

Il demone la baciò e la ragazza non ci mise molto a corrispondere il suo gesto,nonostante fosse ancora incredula di quel fatto.

Mai si sarebbe immaginata che un giorno sarebbe stato lui ad avvicinarsi a lei per baciarla.

Miki-Potrò venire a vederti quando combatterai?-

Hiei-Certamente. Ora però voglio togliermi questi vestiti troppo umani,in questa scuola sono solo un visitatore straniero che frequenterà i corsi per un tempo limitato,giusto per conoscervi un po’.-

Le fece l’occhiolino.

Miki-Andiamo allora.-

Cominciarono a camminare,felici della ritrovata felicità. Miki lo strinse forte  e osservandolo ebbe la certezza che quello sarebbe stato il bellissimo inizio della favola d’amore che aveva sempre sognato.

  
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