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Autore: Beapot    16/06/2013    4 recensioni
Walter Bishop è geniale, lo hanno sempre creduto tutti. Tutti, tranne gli unici che avrebbero dovuto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Walter Bishop
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia partecipante all'iniziativa “Prompts Day” per l'inaugurazione del Forum “Pseudopolis Yard

Fandom: Fringe
Personaggi: Walter Bishop
Prompt: Geniale
Parole: 415


Geniale


Geniale. Eri geniale, te lo hanno sempre detto tutti: i tuoi collaboratori, gli assistenti, gli studenti che smaniavano per assistere anche solo a cinque minuti di un tuo esperimento - che comunque non avrebbero potuto comprendere nemmeno in ore e ore di studio. Persino Belly ti definiva tale quando arrivavi per primo ad avere l'intuizione che concludeva mesi e mesi di tentativi e speculazioni.
Te lo diceva chiunque assistesse al tuo lavoro, e tu vedevi distrattamente l'ammirazione sui loro volti, troppo preso da quello che sarebbe stato il passo successivo, la nuova svolta per la scienza e forse per l'umanità stessa.

“È geniale, Dottor Bishop.”
E tu li ascoltavi a malapena, continuando ad appuntare ogni minima azione sul tuo taccuino.

“È geniale, Dottor Bishop.” dicevano, osservando i tuoi traguardi con una luce di sadica soddisfazione negli occhi.

“È geniale, Dottor Bishop.” e i giorni passavano sotto la luce al neon del tuo laboratorio, senza che tu te ne rendessi conto. Perché te lo dicevano tutti - sconosciuti, ruffiani, invidiosi - ma mai chi avresti voluto, mai loro. Per loro eri solo assente, troppo assente, e non vedevano nulla di geniale in te. Tua moglie era sempre più sola e più stanca quando tornavi a casa senza avere idea del tempo passato dall'ultima volta che l'avevi stretta a te per rassicurarla, e Peter stava sempre peggio mentre la tua dannata genialità riusciva a risolvere ogni tipo di problema tranne il suo.

Elizabeth non ti ha reputato geniale nemmeno quando hai trovato il modo di riavere vostro figlio.
“È sbagliato, Walter, lui non è il nostro Peter!”
E glielo leggevi ogni giorno negli occhi mentre gli preparava la colazione o lo accompagnava a scuola. Aveva paura di lui e non si fidava più di te, si chiedeva come fossi stato in grado di fare una cosa del genere, di rapire il figlio di qualcun altro e crescerlo nella menzogna.
Non eri geniale ai suoi occhi, eri solo un vigliacco egoista, ed è con quell'immagine di te nella mente che anche Peter è cresciuto. È con quell'idea nel cuore che lui, il figlio che hai salvato, è rimasto a guardarti mentre ti rinchiudevano in un manicomio, con quell'idea nel cuore che lui, il figlio che non sei riuscito ad amare come avrebbe meritato, ti ha lasciato tra quelle quattro mura per diciassette anni.
Là, dove la tua genialità non è mai esistita e tutto quello che eri è stato cancellato e ridotto a follia.
 


 




NdA: Non c'è gran che da dire, tranne che mi è piaciuto tantissimo provare a scrivere in questo fandom. Walter è uno dei personaggi più interessanti della serie e non potevo certo lasciarlo a se stesso :P
Grazie a chiunque sia arrivato fino alla fine di questo breve primo tentativo :)
Bea

   
 
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