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Autore: __Sabotage    16/06/2013    2 recensioni
"Sai Ryder, tornando al motivo per cui ho chiesto a Finn di mettermi in coppia per te, tu sei un mistero. Appena ti ho visto ho pensato che fossi il classico ragazzo popolare perché hai questo aspetto e questi muscoli e infatti suppongo che la popolarità non ti manchi, però hai anche tutta questa passione dentro di te che emerge quando canti o balli ed è in quel momento che sembra finalmente che il ‘vero Ryder’ esca allo scoperto. Sai una cosa? Anche a me succedeva la stessa cosa, ero me stessa solo quando cantavo. E lo sai perché facevo così? Perché avevo un segreto."
AU ambientata nella 4x08.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Finn Hudson, Marley Rose, Ryder Lynn, Ryder Lynn, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non mi ero mai posta troppi problemi, infatti c’era poche cose al mondo in grado di stupirmi. Qualcuno poteva pensare che fosse una cosa davvero negativa, perché se mancava lo stupore e la meraviglia tutto diventava più grigio, ma se per una volta, una sola, quella maledetta gente si fosse messa nei miei panni e avesse vissuto quello che avevo vissuto io avrebbe capito. Ma era inutile starne a parlare perché non sarebbe mai successo. La gente era troppo egoista per immaginarsi in una vita che non era la propria.
Eppure quella fredda mattina del 22 Novembre era successa una cosa che era riuscita a farmi rimanere a bocca aperta. Una telefonata da parte di Finn Hudson.
Io e Finn avevamo avuto un rapporto particolare al liceo, eravamo andati a letto insieme però non eravamo amici, ma nemmeno fidanzati e poi lui mi aveva costretta al coming out e avevo iniziato ad odiarlo, per poi ascoltare le sue ragioni e perdonarlo. In fondo, era l’ultimo anno, non volevo lasciarmi rancori alle spalle. Nonostante tutte queste vicende, Finn Hudson per me rimaneva ancora un mistero. Mi chiedevo come fosse riuscito a sopportare tutto quello che gli era successo tra l’esercito e il suo matrimonio finito ancora prima di cominciare.
Eppure me lo immaginavo ancora con il suo sorriso sghembo, pronto ad andare avanti. Era un guerriero, proprio come noi. Ogni tanto rimpiangevo di non averlo conosciuto meglio, penso sempre che al di là delle pressioni derivanti dall’essere una Cheerios e un giocatore di football, saremmo potuti essere buoni amici.
“Ciao Santana, volevo parlarti di una cosa. Come saprai, a breve abbiamo le Provinciali e sto notando che i ragazzi del Glee sono molti tesi e nervosi, alcuni hanno paura di non farcela, altri invece sono troppo sicuri di sé, un po’ come lo eravamo noi.” Si interruppe un attimo per fare una breve risatina. “So che avete le vostre vite e i vostri impegni con il college, però penso che sarebbe davvero grandioso se poteste tornare a casa per un paio di giorni e insegnare a quei ragazzi cos’avete imparato durante questi anni al Glee. Credo che sarebbe stato molto più facile per noi se avessimo avuto qualcuno che ci consigliasse su come stare calmi e dare il meglio di noi stessi. Senza togliere niente a Mr. Schue, ovvio lui è grandioso, però è un insegnante e un adulto.” Concluse, lasciandomi qualche secondo per riflettere. In effetti, aveva ragione. Mi ricordavo come se fosse ieri le nostre prime Provinciali. Le prove estenuanti, l’ansia, la sensazione di aver fatto qualcosa di grandioso, una volta che lo spettacolo terminò.
“Non potrò mai dimenticare le nostre Provinciali, congratulazioni hai toccato il tasto giusto.” Dissi ridacchiando, sentendo poco dopo la sua risata unirsi alla mia.
“Allora ci sarai?”
“Siamo una squadra.” Ripetetti le stesse parole che avevo pronunciato il giorno in cui Finn mi aveva chiamato per aiutare Unique che desiderava interpretare Rizzo nel musical della scuola. Ero stata contenta di aver potuto dare una mano, mi aveva fatta sentire cresciuta, adulta. E se potevo essere d’aiuto di nuovo, perché no? Sarei comunque tornata a casa per il Ringraziamento, anche perché desideravo staccare da un pezzo da quel college nel Kentucky.
Probabilmente mi sbagliavo, ma sentii Finn sorridere e la sua voce addolcirsi.
“Perfetto, grazie. Ci vediamo presto, allora.”
“A presto Hudson.”

***

“Quelli che avete di fronte a voi sono leggende. Hanno sconfitto umiliazioni, pugnalate alle spalle, granitate in faccia e sono arrivati in cima. Ed è proprio lì che vi stanno aspettando perché presto, anche voi li raggiungerete.” Esclamò Finn, indicandoci i ragazzi che avevano vinto le Nazionali l’anno, nonché suoi ex-compagni di scuola. Li conoscevamo già perché a scuola tutti parlavano di loro, il che mi sembrava un po’ ipocrita, dato che fino a poco tempo prima li prendevano in giro, esattamente come prendono in giro noi. Ma era sempre stato così, la popolarità cambia tutto.
“Vi chiederete cosa ci fanno qui. Beh, ho ripensato a quando eravamo noi al vostro posto e a come ci avrebbe fatto comodo un consiglio, una mano amica e così ho chiamato questi ragazzi che saranno per oggi i vostri mentori. Qualsiasi tipo di domanda che avete potete chiedere a loro.” Concluse, prima di formare le coppie. Io finii insieme a Santana, non potevo chiedere di meglio. Non perché fosse una bellissima ragazza, quella aiutava ovvio, però la sua storia circolava ancora per scuola e pensavo fosse davvero coraggiosa. Doveva essere orribile nascondere il proprio orientamento sessuale, ma anche io avevo un segreto che non avevo mai confessato a nessuno, quindi non ero esattamente la persona giusta con cui parlare di queste cose.
“Bene, ora che tutti avete il vostro partner potete andare, buon lavoro!” Finn ci congedò e tutti uscimmo dalla stanza, insieme al nostro mentore.
“Posso svelarti un segreto?” Mi domandò Santana, affiancandomi mentre camminavamo lungo il corridoio della scuola. Oddio, mi aveva letto nel pensiero? Cavolo, proprio un secondo fa avevo pensato proprio a quello. Smettila Ryder, non essere stupido.
“Uhm, certo.”
“Sono stata io a chiedere a Finn di mettermi in coppia con te.”
Wow, ero decisamente sorpreso. Avevo intravisto Santana allo spettacolo di Grease, ma comunque non ci eravamo conosciuti personalmente.
“E perché?” Stavo cercando disperatamente di dirlo in un modo che sembrasse carino, ma il mio cervello sembrava essersi spento, così mi arresi e sperai nella sua interpretazione.
“Tranquillo, non voglio sedurti, penso tu sappia la mia storia.” Santana ridacchiò leggermente e iniziai ad avvampare, non era stato il mio primo pensiero, però dovevo ammettere che molto velocemente era passato nella mia mente. “Ti ho visto allo spettacolo, tu e Marley siete stati davvero fenomenali. A proposito, perché non eri seduto vicino a lei?” Ahia, tasto dolente. Era sempre difficile parlare di Marley. Avevo accettato il fatto che lei fosse innamorata di Jake ed ero andato avanti, non era quello che tutti dicevano sempre di fare?
“Perché lei si siede sempre vicino a Jake e non ci tengo a fare il terzo incomodo.”
“Ma lei ti piace.”
“Ovvio che mi piace, però rispetto la sua decisione e poi Jake è un mio amico.” Ribattei, alzando leggermente il tono di voce. Mi alteravo sempre quando parlavo di queste cose, perché era inutile fare grandi discorsi, ormai le cose stavano in quel modo.
“Okay, so di essere una perfetta estranea perché non vi conosco, o meglio so solo quello che Finn mi ha raccontato di voi e so anche cosa vuol dire recitare, però io vi ho visti allo spettacolo, c’era una connessione profonda tra di voi e queste cose non si possono fingere. E’ questo il genere di cose che fa emozionare il pubblico. Sai Ryder, tornando al motivo per cui ho chiesto a Finn di mettermi in coppia per te, tu sei un mistero. Appena ti ho visto ho pensato che fossi il classico ragazzo popolare perché hai questo aspetto e questi muscoli e infatti suppongo che la popolarità non ti manchi, però hai anche tutta questa passione dentro di te che emerge quando canti o balli ed è in quel momento che sembra finalmente che il ‘vero Ryder’ esca allo scoperto. Sai una cosa? Anche a me succedeva la stessa cosa, ero me stessa solo quando cantavo. E lo sai perché facevo così? Perché avevo un segreto.” Ascoltai minuziosamente le sue parole e sussultai alla fine. Com’era possibile che quella ragazza in due minuti fosse riuscita a capirmi? E poi perché si era interessata tanto a me? Non riuscivo davvero a capire.
“Sì, è vero, mi espongo completamente quando canto, è la mia passione. Ma non per questo ho un segreto e poi cosa c’entrerebbe Marley?”
“Ti dico la mia opinione, secondo me è proprio questa cosa a bloccarti. Ti sconfiggi ancora prima di provarci, pensando che tanto non ce la farai. Non è così Ryder, devi provare ancora, ancora e ancora e bruciarti, farti male, per poi provare ancora e farti meno male. E’ così che funziona. E funziona così anche con Marley, ti sei ritirato ancora prima di averci provato davvero. Se lei davvero ti piace, e penso sia proprio così, lotta. Come un guerriero.” Era estremamente seria quando diceva quelle parole e i suoi occhi erano fissi su di me e indagavano nel mio animo. Mi sentii colpito, in un certo senso sconfitto, perché non avevo più argomenti a mio favore e sapevo che tutto quello che aveva detto era vero. Ma dove la trovavo tutta quella forza? Dove l’aveva trovata lei? Senza sapere come, ci eravamo trovati in auditorium, per fortuna le luci erano basse, così non poteva leggere il turbamento sul mio viso.
“Non è così facile, lei… E’ chiaro che voglia stare con Jake! Poi la fiducia… Io mi fido di lei, per carità, però se non sono certo che una persona non mi ferirà, non posso lasciarla entrare come se niente fosse…” Risposi titubante, cercando di spiegarmi nel migliore dei modi. Mi sentivo davvero stupido in quel momento, però non potevo farci nulla, avevo vissuto per tutta la vita in quel modo.
“Non potrai mai essere certo che una persona non ti ferirà. Però puoi amarla e rispettarla e in questo modo lei si legherà a te e sarà meno propensa a farti del male. Dio, la pensavo esattamente come te! Infatti, non mi fidavo di nessuno e guardami ora, ho perso Brittany, vado in uno schifo di college e non ho mai legato veramente con Finn, nonostante tutto quello che abbiamo passato. Però non è mai troppo tardi e parlare aiuta tanto, te lo dice una che si è sempre chiusa in sé stessa e ha iniziato a vivere davvero solo quando è stata onesta con sé stessa e con gli altri.”
Mi domandavo come fosse possibile sentirsi vicini ad una persona, nonostante non si sapesse molto di lei. Sembrava così simile a me e così forte che decisi di prendere un pochino della sua determinazione per poter iniziare a vivere serenamente anche io.
“This is a story that I've never told, I gotta get this off my chest to let it go. I need to take back the light inside you stole, you're a criminal and you steal like you're a pro.” Mi alzai e mi incamminai verso il palco, intonando i primi versi di Warrior. Santana aveva detto che si vedeva il ‘vero Ryder’ quando cantavo e quindi quello era sicuramente il modo migliore per raccontarle di me stesso.
Santana mi seguì sul palco e poco dopo si unì a me e cantammo insieme quella canzone della Lovato, che avevo sentito per tante volte mia.
“Avevo undici anni e i miei erano fuori a cena, così avevano chiamato una babysitter, una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi. Alle dieci mi accompagnò a letto, solo che invece che rimboccarmi le coperte e andarsene si è sdraiata sopra di me e ha iniziato a…toccarmi.” Mi sedetti sul palco, tirando fuori quelle parole a fatica. Potevo già sentire le mie guance colorarsi di rosso e l’umiliazione che mi arrivava fino alle punte dei piedi. Quella scena era fissa nella mia mente da anni ormai, non si era mai sbiadita e non c’era modo di cancellarla.
“Non l’ho mai detto a nessuno perché mi sento così stupido a raccontare questa vicenda, insomma era una bella ragazza, qualsiasi altro ragazzo avrebbe pagato per una scena del genere, però io non mi sono sentito più lo stesso.” Lo shock di Santana era visibile sul suo volto, però non c’era alcun segno di pietà o di pregiudizio. Si sporse verso di me per regalarmi un lungo abbraccio.
“Non sei stupido Ryder, non lo sei per niente. Hai tutte le ragioni per essere sconvolto, quella ragazza è fuori di testa, ma non puoi permettere che si prenda il tuo futuro. Non sei più da solo a lottare.” Il fatto che un fiume di lacrime incominciò a scendermi dagli occhi contribuì a farmi sentire ancora di più uno stupido, ma Santana aveva ragione. Dovevo riprendermi in mano la mia vita, avevo vissuto da troppo tempo nel completo oblio.

***

Il giorno successivo tutti i ragazzi del Glee cantarono una canzone che avevano preparato con il proprio mentore. Fui davvero orgogliosa di Ryder che cantò Warrior e confessò la propria storia anche agli altri ragazzi che si strinsero intorno a lui e mi ritornò alla mente l’anno precedente quando ero nella sua situazione e tutti mi avevano aiutato. Ero contenta che avesse potuto trovare nel Glee una famiglia, esattamente come l’avevo trovata io.
“Brittany, ti posso parlare?” Alla fine della lezione mi avvicinai a lei, doveva smetterla di scappare. Non potevo permettere che la paura mi impedisse di stare con la ragazza dei miei sogni solo perché tra di noi c’era qualche chilometro di distanza.
“Certo, dimmi.”
“Ti va di andare da Breadstix stasera?” Quanti ricordi erano legati a quel posto ed era il luogo dove volevo ricominciare, o per lo meno ci speravo.
“Mi passi a prendere alle sette?” Il fatto che avesse accettato il mio invito mi fece aprire in un sorriso smagliante e annuii entusiasta, salutandola mentre usciva dall’aula.
Finn aveva osservato tutta la scena da lontano e alla fine mi si avvicinò con il sorrisetto sghembo. “Parla sempre di te, sono sicuro che sarà una serata fantastica.”
“Se stai cercando di rimediare un invito da Breadstix, sappi che non sei invitato.” Esclamai ironicamente, osservando il suo viso distendersi in un sorriso.
“Cavolo! Comunque credo che tutti noi dovremmo ringraziarti per aver aiutato Ryder. Non avrei mai immaginato una situazione del genere però non avevo dubbi che Santana Lopez ce l’avrebbe fatta.” Le sue parole così pure e sincere mi toccarono il cuore, evidentemente non era così stupido come lo definivano - io in primis - al liceo.
“Non me lo aspettavo nemmeno io, però quel ragazzo mi ha ricordato molto me stessa e i suoi compagni mi ricordano noi del Glee. Stategli accanto, mi raccomando.”
“Assolutamente. E se mai volessi ricostituire questa squadra un giorno fammi sapere, credo che Mr. Shue troverebbe un posto anche per te.” Di fronte ad una proposta del genere qualche anno fa sarei scoppiata a ridere e avrei scosso la testa, ma avevo promesso a Ryder che saremmo cambiati insieme.
“Ti chiamerò, non vedo l’ora.” Esclamai sorridendo, sentendo dopo tanto tempo di aver ritrovato il mio piccolo posto nel mondo.

sabotage.


E’ passato davvero tanto tempo dall’ultima volta che ho postato su EFP, whoa.
In realtà stavo lavorando ad un nuovo progetto, ma poi lo studio e impegni vari mi hanno bloccata ed ora è tutto in pausa. 
Poi in due giorni, mentre ero sommersa dai libri, è nata questa OS. Avere l’esame di maturità non è per niente uno dei problemi più gravi al mondo, anzi, però quando hai diciannove anni ti sembra una cosa insormontabile e l’unica cosa di cui hai bisogno è la speranza (e anche studiare, ma tsk).
Di conseguenza, mi sono presa varie piccole pause per scrivere questa cosa ed è la prima volta che scrivo su Ryder, quindi non ho idea di come sia venuta, ma io me lo immagino così. Mi sono innamorata di questo personaggio, ask Marti, poverina quante volte mi ha sopportato.
Ovviamente non ero io se non mettevo un minimo di Finntana, ma li amo da impazzire. Sono convinta che i RIB avrebbero dovuto sviluppare meglio la loro amicizia.
Ho messo la Brittana solo per esigenze di verosimiglianza, volevo mantenere il carattere di Santana il più possibile simile alla realtà.

Dedico questa OS a tutte le persone che hanno bisogno di speranza perché come dice Santana “le cose andranno meglio”. Guardate lei, si sta riprendendo la sua ragazza e sta cambiando le cose!
In particolare a Marti, non solo per avermi betata e aver sopportato i miei orrori, ma per questi due anni e mezzo (vero? Ho perso il conto.) in cui è la mia forza e mi vuole bene nonostante io sia una rompiscatole. Non ti abbattere mai perché sei una guerriera e supererai tutto.


Un abbraccio, __Sabotage

   
 
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