Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Maxximilian    16/06/2013    4 recensioni
In un continente sull'orlo della guerra oscure ombre si proiettano sul regno dell'Ovest. Alran, un giovane soldato del regno, ha l'incarico di indagare sulla malvagia Legione Nera in un viaggio tra la vendetta e il dovere.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo


Non c'era menzogna negli occhi impauriti dell'uomo davanti a lui, solo un folle si sarebbe permesso di mentire di fronte a morte certa.

Tutto era avvolto nel buio e solo un alito di vento muoveva le fronde degli alberi che circondavano minacciosi la radura.

Alran, avvolto nel mantello nero, era in piedi con la spada puntata a un soffio dalla gola del malcapitato, poteva vedere un liquido luccichio nei suoi occhi. Ripetè ancora una volta la domanda: «In che modo la Legione Nera colpirà la repubblica dell'Est?».

L'uomo, in ginocchio, tremava dalla paura e ancora una volta con un filo di voce rispose « I-io... non lo so... s-soltanto gli assegnati alla missione sanno i dettagli... io sono solo un semplice adepto... non so nulla dei piani dei miei compagni».

Diceva la verità, se lo aspettava che un semplice membro dell'organizzazione non fosse a conoscenza di un'operazione che probabilmente era segreta anche alla maggioranza della Legione stessa, ma sperava comunque di riuscire ad ottenere qualcosa di più.

Abbassò l'arma e rivolto alla figura ai suoi piedi gli fece segno di alzarsi. «G-Grazie infinite signor...»

Non aveva ancora finito di pronunciare la frase che il metallo gelido della lama tracciò un segno rosso sul suo collo e si accasciò a terra esanime.

Odiava uccidere a sangue freddo in quel modo, ma sapeva di non poter lasciare in vita quella serpe, era un individuo comunque pericoloso, solo chi amava l'omicidio e le stragi si univa a quella che chiamavano la Legione Nera.

I legionari si definivano eroi il cui compito era spazzare via ogni essere vivente che abitava il continente e per fare questo istigavano rivolte e sommosse. Non era raro che dietro lo scoppio di una guerra civile ci fosse il loro zampino.

Girava voce però che volessero scatenare la guerra tra le due più grandi potenze del mondo, la repubblica dell'Est e il regno dell'Ovest. Un conflitto del genere avrebbe coinvolto non solo tutto il continente ma anche il mondo intero visto che le due nazioni, da sempre rivali, potevano contare su un grosso numero di territori vassalli e del loro conseguente appoggio in caso di bisogno.


Soltanto tre giorni prima a Lisjask, la capitale dell'Ovest, la guardia reale aveva catturato un membro della Legione e, dopo un estenuante interrogatorio aveva confermato l'intenzione dell'organizzazione di mettere fine alla fragile pace tra l'Est e l'Ovest.

Come al resto della sua compagnia, anche ad Alran era stato affidato il compito di setacciare ogni centro abitato in cerca di altri membri della Legione e di scoprire qualcosa di più sui loro progetti.

E così quella sera si era trovato lontano da casa seduto al tavolo in una modesta locanda davanti ad una ciotola di zuppa e un tozzo di pane.

I riccioli castani scendevano ad incorniciare un viso da giovane ragazzo alle porte dell'età adulta, era diventato un militare molto presto ma nonostante questo era abile come qualsiasi altro soldato del regno.

Era intento a leggere alcuni rapporti reali sui movimenti della zona e nemmeno quando si aprì la porta alzo gli occhi dalle carte, si limitò ad osservare l'avventore con la coda dell'occhio.

L'uomo, avvolto in un mantello grigio con fare spavaldo ordinò un boccale di birra ma quando l'oste chiese se avesse i soldi per pagare lo straniero si tolse il guanto di pelle che copriva la mano sinistra. Alran capì subito chi fosse, aveva riconosciuto il tatuaggio sul palmo della mano che raffigurava un serpente rosso avvolto attorno ad una croce nera, segno inconfondibile della sua appartenenza alla Legione. Solitamente i membri della setta lo tenevano nascosto, non toglievano mai i guanti e usavano ogni precauzione possibile, ma questo doveva essere un novizio davvero ingenuo e poco furbo visto che stava mostrando il palmo all'oste sperando di intimorirlo: «Lo vedi questo, eh? Sai cosa significa vero? Tu chiudi un occhio sul mio conto e io non chiamo i miei compagni».

Solo quando ebbe la conferma, il giovane alzò lo sguardo, ripose con cura le carte e dopo aver indossato il mantello nero per coprire la vistosa armatura iniziò ad avvicinarsi al bancone. L'oste provò a protestare per un poco ma si arrese quasi subito, non poteva correre il rischio di perdere quell'attività così preziosa per lui. Proprio quando il legionario stava per voltarsi trionfante , Alran rapido gli immobilizzò le braccia dietro alla schiena. «Ma che diavolo?!» ebbe giusto il tempo di dire l'uomo.

« Per ordine di Sua Maestà, Re Angus III, siete in arresto per cospirazione contro la corona»

« Voi non potete! Sono innocente... non avete prove!»

«Il tatuaggio è una prova più che sufficiente» disse il cavaliere mentre scortava il prigioniero fuori dalla locanda verso gli alberi che si estendevano appena fuori il centro abitato. Arrivato in una radura nel folto del bosco e lontano da occhi indiscreti iniziò quell'inutile interrogatorio.


Pulì la spada sporca di sangue nel mantello della vittima, la rinfoderò e rimase per qualche secondo a contemplare il cadavere e la pozza di sangue che imbrattava il terreno attorno. L'avrebbe lasciato lì, dove quelli come lui meritano di marcire pregando che gli Dei avessero pietà della sua anima. Si chiedeva quanti ancora ne avrebbe dovuti uccidere, se davvero quel che aveva fatto era giusto e se quelli come lui non meritassero comunque un giusto processo. “Si... andava fatto, avrebbe ucciso degli innocenti in futuro se non l'avessi fermato” pensò mentre cancellava quel pensiero dalla mente.

Si girò e si incamminò a passi veloci verso il villaggio, la foresta inghiottì la sua figura mentre dietro le montagne il cielo andava rischiarandosi.


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Maxximilian