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Autore: bic    17/06/2013    1 recensioni
Ho deciso di creare una vera e propria storia a capitoli, perché dopo hands mi sono venute in mente idee da utilizzare prendendo spunto da altri "pezzi di corpo".
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EYES

Verde e arancio erano due colori che abbinati sembravano un pugno in un occhio, l’unica cosa che le dava la sensazione che invece fossero un’accoppiata vincente erano i suoi adorati mandarini. E, ancora una volta, il buzzurro era stravaccato a dormire sotto le sue adorate piantine.
Certo doveva ammetterlo, era un passatempo stuzzicante osservare lo spadaccino addormentato: i muscoli rilassati, una mano a sorreggere la zazzera scarmigliata ed un’altra appoggiata mollemente sullo sterno a poca distanza dal cuore, una gamba piegata e l’altra distesa. Era da qualche tempo che ci pensava e non le sarebbe affatto dispiaciuto che quel lavativo fosse un po’ meno scorbutico e più attento nei suoi confronti, certo non arrivando alle melensaggini di Sanji, però il distacco e la ruvidezza con cui la trattava certe volte non solo la disturbavano, ma le causavano un vero e proprio malessere.
La navigatrice si infilò i guanti, prese cestino e cesoie e si diresse a raccogliere qualcuno dei suoi frutti maturi.
Ma cosa sta facendo? Se si avvicina non riesco più a vedere le sue mani delicate, che poi quando ci caricano di mazzate tanto delicate non sono; i capelli che oggi porta raccolti in due piccole code, devo farle qualche battutina velenosa tipo che conciata così sembra una scolaretta al primo giorno di scuola, certo che Nami vestita da scolaretta … ma che razza di idee mi stanno venendo in mente? Sembro già quel depravato tabagista del cuoco. Perché viene da questa parte? Oh, certo i suoi mandarini. figurarsi se non venia a raccoglierli proprio ora che ci sono qua io tanto per …  Ma cosa fa?
Nami, del tutto ignara del fatto che Zoro fosse sveglio e vigile, si era avvicinata ed aveva cominciato a raccogliere i mandarini proprio dalla pianta sotto la quale lui si era riparato. Prima aveva raccolto quelli alla sua destra, poi quelli alla sua sinistra ed infine aveva appoggiato i tacchi uno alla destra e l’altro alla sinistra della vita di Zoro per raccogliere i futti che si trovavano proprio sulla sua testa. Ovviamente, pensandolo addormentato e, sapendo che lo spadaccino quando era nel mondo dei sogni aveva praticamente un encefalogramma piatto, non si era posta il problema che in quella posizione da sotto la gonnellina gialla non lasciava nulla all’immaginazione del ragazzo circa colore, forma e dimensioni della sua biancheria intima (per inciso quel giorno indossava un completino a quadretti rosa che avrebbe destato l’invidia di una collegiale). Zoro, benché onesto e serio era pur sempre un ragazzo di diciotto anni con gli ormoni a palla e non poté fare a meno di ammirare tutto ciò che si trovava a portata di vista.
Quando ebbe finito con quella pianta la navigatrice passò alla successiva e, fu proprio in quel momento, che Zoro, con gesti quanto mai eclatanti, finse di svegliarsi ed annunciò: - Vado in palestra.
- Tanto per cambiare o dormi o ti alleni, sei piuttosto noioso come nakama. – Buttò lì Nami tanto per infastidirlo un po’
- Potrei stupirti con la mia capacità di essere tutt’altro che noioso. – Rispose piccato lo spadaccino.
- Ma davvero? Allora dimostramelo. – Il sorriso di sfida di Nami gli fece venire un’irrefrenabile voglia di chiuderle la bocca in senso tutt’altro che figurato, ma si trattenne.
- Le scolarette con i codini dovrebbero aspettare di essere un po’ cresciute prima di fare certe proposte.
Rispose lo spadaccino con un sorriso sghembo convinto di aver avuto l’ultima parola.
- Ah si? E lo sai che i grandi Samurai dovrebbero fare un po’ più di attenzione a certe spade prima di far finta di non essere colpiti dall’avvenenza delle scolarette con i codini?
Zoro appoggiò una mano sulle Katane che teneva appoggiate al fianco: non avevano nulla di diverso dal solito.
- Non mi riferivo a quelle spade, buzzurro.
Il ragazzo sollevò lo sguardo verso la navigatrice e, a quel punto, localizzò il punto che la fanciulla stava scrutando. Il viso gli divenne completamente paonazzo e si voltò verso la palestra sibilando un: - Piccola  strega pervertita.
Che fu sentito solo da Robin la quale, alzando il capo in direzione di Nami, la vide sogghignare: sicuramente aveva in mente qualcosa.

  
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