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Autore: HeijiHattori7HP    17/06/2013    7 recensioni
l'ultima era Rin, aprì la bocca per dire ''Piacere Rin'', ma non usciva alcun suono, non riusciva a proferir parola, l'unica cosa che riuscì a dire fu uno ''scusate''soffocato, poi corse via. All'istante Gumi la rincorse.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gumi, Kaito Shion, Len Kagamine, Miku Hatsune, Rin Kagamine
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella sera tirava vento, il suo candido viso giaceva sul cuscino bianco, poi girò la testa verso destra, tirò fuori la mano da sotto le lenzuola, nella quale stringeva il telefonino, lo guardò un'ultima volta e sorrise vedendo la data segnata, poi lo spense, lo posò sul comodino di fianco, tirò le coperte alla testa e si addormentò.

 

L'INDOMANI

La ragazza si svegliò giusto qualche secondo prima del suono della sveglia . Aveva: capelli biondi lunghi fino alle spalle, due grandi occhi azzurri come il cielo e un viso che sembrava delicato proprio come quello di una bambola di porcellana. Era così eccitata all'idea di dover uscire con i suoi amici, tra i quali c'era anche ''lui'', che aveva dormito solo per far passare il tempo in qualche modo. Si alzò dal letto, andò in bagno, fece colazione e poi tornò in camera per vestirsi. Si mise dei vestiti che aveva preparato la sera prima i quali erano adagiati sulla scrivania. La ragazza si guardò nello specchio e fece un bel sorriso, con quell'espressione sembrava un angelo. Poi prese le chiavi, chiuse la porta ed uscì. Il treno passo in orario, lei ci salì sopra e, con la musica nelle orecchie, aspettava impaziente di arrivare. Finalmente! Era arrivata. Scesa dal treno entrò nella stazione per poi uscirne e trovare alcuni dei suoi amici.

Ciao!” disse abbracciandolo uno ad uno.

Ciao Rin!” risposero abbracciando a loro volta.

Rin non smetteva di sorridere e Gumi le bisbigliò nell'orecchio: “Len sta arrivando!” a quelle parole Rin si fece rossa in viso e diede uno schiaffo leggero sulla spalla di Gumi.

Che ti ha detto?” chiese Kaito incuriosito.

N-niente!” rispose Rin mentre Gumi soffocava la sua risata nella mano. Mancava solo ''lui''. Poi all'improvviso apparve. Lo si vedeva correre da lontano, arrivò con l'affanno.

Scu.....sate il ritardo.” disse affannosamente.

Meno male che tu abiti qui vicino!” disse Kaito ridendo, Len rispose con un sorriso.

Le prime due ore passarono allegramente, tra scherzi e divertimento, intanto Rin appena poteva girava lo sguardo verso Len. Arrivati a metà giornata, Len ricevette una chiamata, rispose in disparte e appena posò ritornò e disse:

R-ragazzi... ho una cosa da mostrarvi... b-beh... un po' mi imbarazza... comunque dovrà arrivare a breve...” a quelle parole tutti si incuriosirono, Rin soprattutto.

Cos'è? Ti sta arrivando il ciclo?” disse Kaito ridendo come un matto e correndo perché Len lo inseguiva ridendo e minacciandolo di morte.

Rin si sentiva molto nervosa e spaventata, non sapeva cosa pensare....

Salve” da lontano arrivò una ragazza dai lunghi capelli azzurri raccolti in due codini alti, portava una gonna, era abbastanza alta e slanciata, sembrava una modella, aveva due gambe stupende e un seno ben formato ed in fine sfoggiava un bellissimo sorriso. Si avvicinò a loro e si fermò vicino a Len.

L-lei si chiama Miku ed...ehm... è la mia RAGAZZA!”

In quel momento Rin si soffermò sulla bocca di Len, su quello che aveva appena sentito uscire da quest'ultima. Sentiva gli occhi inumidirsi, il cuore fermarsi in una morsa, le labbra seccarsi, il respiro farsi pesante, le tremavano le gambe e le mani, allora le tirò dietro la schiena, voleva piangere ma si trattenne, in quel momento le sembrava l'ultima cosa da fare, già immaginava la scena; una stupida che corre via in lacrime facendo capire a tutti il motivo di tale atto e finendo col fare una figuraccia. Gumi guardò di colpo Rin, ma, rimase bloccata quando la vide sorridere.

Piacere, mi chiamo Miku Hatsune, ho 18 anni, sono molto vivace e spero di diventare vostra amica.” disse facendo un altro candido sorriso.

A quelle parole Gumi si preoccupò perché vide che Rin stava facendo una risata soffocata, credeva sarebbe esplosa facendone una isterica. Non poteva immaginare che Rin rideva perché le suo orecchie invece di sentire ciò che realmente Miku aveva detto sentirono: '' Piacere mi chiamo RAGAZZA DI LEN, RAGAZZA DI LEN, RAGAZZA DI LEN E RAGAZZA DI LEN.''

Tutti si presentarono: “Piacere Kaito!” “Piacere Gakupo!” “Piacere Luka!” “P-piacere Gumi.” l'ultima era Rin, aprì la bocca per dire ''Piacere Rin'', ma non usciva alcun suono, non riusciva a proferir parola, l'unica cosa che riuscì a dire fu uno ''scusate''soffocato, poi corse via. All'istante Gumi la rincorse.

Cos'è successo?” chiese Kaito.

Non lo so...” rispose Len cercando di allungare lo sguardo “Scusatemi un momento!” disse Len prima di fare uno scatto per rincorrere anche lui Rin.

Rin stava correndo senza sapere dove stesse andando, non riusciva a vedere niente perché aveva gli occhi stracolmi di lacrime, fortunatamente correva su di un marciapiede. Cercava di strofinare gli occhi ma appena li riapriva erano nuovamente allagati. Continuò a correre finché non inciampò, cercò di rialzarsi ma era senza forza ne volontà, l'unica cosa che voleva fare era sparire, ma era impossibile. Fissava in terra sentendo la mano posta in corrispondenza del volto bagnarsi, in quel momento arrivò Gumi correndo e si buttò in ginocchio di fianco a Rin. L'abbracciò, sentì che stava tremando, l'abbracciò più forte. In quel momento Rin ricordò tutti i momenti passati con Len, quando si conobbero, quando lui l'abbracciava, quando lui poggiò la testa sulla sua spalla, quando lui le faceva i dispetti e poi finivano col ridere insieme. Appena le passarono d'avanti agli occhi tutti questi flashback fece un urlo disperato e incominciò a piangere e singhiozzare più forte che mai. Intanto Gumi poggiava la testa sulla sua, l'abbracciava fortissimo e l'abbracciava fortissimo e le carezzava la spalla. Le raggiunse Len e da lontano vide questa scena.

E' la sua ragazza!La sua ragazza, la sua ragazza!” diceva Rin urlando, ridendo, singhiozzando, piangendo e stringendo forte Gumi che aveva iniziato a piangere anche lei.

In quel momento Len poggiò la mano sul muro e man mano scese fino a sedersi in terra.

In quella strada deserta si sentivano solo parole incomprensibili perché singhiozzate, l'unica cosa che si capiva era ''SUA RAGAZZA''.

Gumi cercava di calmare Rin e Rin cercava di calmare lei. Appena si calmarono si alzarono da terra, si voltarono in dietro per ritornare dove stavano prima e videro Len (che si era appena alzato). Rin non lo guardò nemmeno, camminò in avanti tirandosi Gumi, che teneva per mano, Len le seguì e ritrovarono gli altri.

Cos'è successo?” chiese Kaito, ma Gumi fece cenno di non chiederlo e Kaito si azzittì. Rin staccò delicatamente la presa dalla mano di Gumi, si avvicinò a Miku, aprì la bocca e disse:

Piacere, io mi chiamo Rin, congratulazioni!” sorrideva, ma mentre lo diceva due lacrime le bagnavano le guance.

  
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