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Autore: Pammss    17/06/2013    3 recensioni
"La sentii indugiare sul mio collo, provocandomi inaspettati brividi di passione bruciante"
Premetto che questa storia non è della Sesta Luna, ma è un sequel della trilogia di Geno, scritta da Moony Witcher. Ho scritto qua perchè non ho trovato il libro che mi ha ispirato nella categoria Libri (aggiungeere please! T_T). Aggiungo anche che è la mia prima Lemon e la mia prima FF, quindi siate misericordiosi .-.
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Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage
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Erano ormai passati tre anni da quando Yatto Von Zantar era stato scagliato nel vuoto dalla Adularia Infinia, e Geno viveva serenamente la sua vita di Extra Sapiens con i genitori, nella villetta rosa un tempo appartenuta a Madame Crikken. Solo un'ombra macchiava la sua apparente e serafica serenità: Suomi. Suomi, che non vedeva ormai da anni. La vita senza di lei si stava pian piano prosciugando, e stava perdendo la sua funzione. La solitudine continuava, finché... - Era una calorosa giornata di Luglio, e Geno tornava stanco dal suo lavoro di Extra Sapiens. Rimase un po nel giardinetto a meditare e a riposare la mente, quando la madre Corinna annunciò che era in tavola: Geno era affamatissimo, e si gettò letteralmente sulle pietanze finendo la cena in pochi minuti. La madre lo guardò orgogliosa, e chiese se desiderava altro. Geno rispose che aveva bisogno di riposare, così si avviò in camera da letto senza sapere cosa sarebbe successo pochi minuti dopo... - La finestra era aperta, così potei entrare con facilità in casa sua grazie al mio corpo di colomba. Da quasi tre anni lo bramavo intensamente, facevo sogni strani e mi risvegliavo con una sensazione strana al cavallo dei pantaloni del pigiama. Dopo un po capii che avevo bisogno non di affetto, ma di passione bruciante. Geno. Geno. Geno. Fra poco verrò da te, e saranno... scintille... - Mi avviai caracollante nella mia schricchiolante camera da letto, avevo bisogno di dormire parecchio per recuperare le energie necessarie per assolvere al mio importante compito. Aprii la porta e... Santo Cielo! Questa era sicuro un'allucinazione. Suomi, i capelli biondi un po selvaggi, sedeva sul letto, con addosso... Un completino di pizzo nero che mi fece tremare le ginocchia e...anche qualcos'altro. "Suomi... Suomi... Sei te?" Chiesi io con voce quasi assente "Si sono io sciocchino..." Rispose con una punta di malizia, e ancora una volta tremai sotto al suo sguardo quasi famelico - Sentii il cuore battere in un mormorio confuso, ma non dovevo perdere il controllo, sapevo fin troppo bene come giocare le mie carte. Un'alchimia creata da Madame Crikken mi permise di vedere come Geno, il mio Geno, tremava sotto al mio sguardo. Mi avvicinai a lui con lentezza esasperante e posai una mano sul suo petto, all'altezza del cuore, e come mi aspettavo il suo cuore batteva a ritmo irregolare. La sua me te non era pronta, ma il suo corpo, lo sentivo, mi bramava, voleva impossessarsi di me...per sempre. Cominciai a giocherellare con il bottone della sua camicia, mentre lui mi fissava negli occhi, sconcertato, sapendo perfettamente cosa volevo. Prima che potesse reagire, la camicia sbottonata volò nella stanza, mostrando il suo petto scolpito. - Pazzesco. Un istante prima ero senza nessuna ragazza e adesso mi trovavo con la mia amata, che per giunta aveva intenzione di... non so se voleva semplicemente scopare o fare l'amore, anche se capii che voleva amarmi dai suoi occhi verdi accesi di passione. La mia camicia era volata via, e sentii l'inevitabile erezione pian piano gonfiarsi. Non volevo apparire un porco, ma era come tenere il mare in una fiaschetta: impossibile. La sentii indugiare con la bocca sul mio collo, provocandomi inaspettati brividi di passione bruciante. Iniziò una scia di baci che partivano dal collo fino a soffermarsi...lì, al cavallo dei jeans, dove il mio "coso" premeva sempre di più sulle cuciture. Sospirai quando Suomi me lo liberò, accarezzando l'erezione e provocando in me scariche di piacere mai provate. Mi lasciai sfuggire un gemito, ma non ebbi neanche il tempo di un respiro prima che mi scagliasse sul letto traballante, lei sopra di me. In quell'istante , seppi cosa fare - Gli stavo sopra, ma riuscì ad afferrare la situazione. Mi baciò, un bacio intenso che si approfondì, arrivando alle parti più celate della mia anima, che vibrò, eccitata. Sentivo la sua erezione premere irruente contro il mio basso ventre, e ciò mi fece, se possibile, eccitare di più. Cominciò con malcelata maestria a stuzzicarmi i capezzoli, uno con bocca e l'altro con le dita. In quel momento non vidi più, e rischiai di venire troppo presto. Ma lui fermò la dolce tortura, e cominciò a baciare ed esplorare con la lingua il mio corpo. Scese giù, sempre più giù, si soffermó nell'ombelico e raggiunse l'apice del mio piacere. Decisi di ribaltare la situazione, cominciava a prendere il controllo - Sentivo il suo corpo diafano fremere d'elettricità e d'eccitazione sotto le mie labbra, mi sentivo in Paradiso nel raggiungere le cosce ma lei, con un'aria languida, scivoló sulle mie ginocchia e, lentamente, sfilò i boxer liberando il mio povero "coso" che era stato per tanto represso dalla stoffa. Lei chinò la testa, e mi sentii fremere, ben sapendo ciò che stava per fare. Baciò la punta, scendendo sempre più giù, lo infilò completamente in bocca facendomi fremere dal fuoco di passione che ci legava. Sentivo il piacere diffondersi nel corpo e rischiai di venire sulle sue labbra. L'amore era veramente grande per lei, le accarezzai i capelli biondi e sussurrai un "Ti Amo" sfiorando il suo orecchio. La guardai nei suoi stupefacenti occhi verdi, e in quell'istante seppi cosa fare. Sudata e pregna di ormoni tale e quale a me, la misi sotto, e le divaricai le gambe con delicatezza per facilitare l'accesso. Entrai con un colpo secco, e le sue mani affondarono nella mia schiena per reprimere i gridolini che avrebbero insospettito i miei. La vidi bellissima, col volto bollente e in preda all'eccitazione. - Entrò in me, e non avvertii alcun dolore. Mi sentii piena di lui, e cercai di non gridare affondando le unghie nella sua schiena muscolosa. L'eccitazione saliva a ritmi pericolosi...mentre un bacio saldava ciò che stava per succedere. "Geno... Geno..." "Suomi..." Andava a un ritmo sempre più veloce, cambiavamo posizione, baci roventi, carezze infiammate, i corpi sudati e tesi. "GENO!" Venimmo in contemporanea, e sentii la sua essenza entrare dentro di me, così come il suo amore perso nel tempo e ritrovato facendo l'amore come non lo avevamo mai fatto. Mi baciò un'ultima volta, prima che le braccia di Morfeo mi accogliessero - Me lo sento, sono l'uomo più felice del mondo. Anzi dell'universo. Ho fatto l'amore con colei che sarà capace di colorare la mia vita solo con la sua presenza. Suomi, la donna che amo, si è addormentata sul mio petto. Adesso più che mai sembra un angelo caduto, i capelli biondi selvaggi, il corpo sudato e diafano al tempo stesso. Mi addormentai, con Suomi fra le braccia e la sua perfezione ancora incastrata tra le palpebre.
  
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