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Autore: Nihal07    17/06/2013    1 recensioni
"Detto questo Sakura se ne andò all’istante.
Maledicendo Naruto e la sua stupidità.
Maledicendo quella donna, sempre più carina e sexy.
Maledicendo il suo maestro, ma senza sapere il perché."
1. Se amate la Kakasaku, siete i benvenuti!
2. Se amate la KakaKure, potreste rimanere delusi.
Grazie a chi passerà!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ed ecco l'ultimo capitolo!!! =D
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO QUESTA STORIA ^^
Spero davvero vi sia piaciuta. Alla prossima!






                                                                                                            Capitolo XV



Sakura si svegliò di soprassalto.
Guardò l’ora: le 16.00.
Cosa?! Si era solo addormentata un attimo!
Si alzò e andò a lavarsi il viso.
Si era ripromessa di dormire solo 10 minuti, ma a quanto pare, la missione l’aveva stancata fin troppo.
Erano tornati il giorno prima, e Sakura, distrutta da tutto quel camminare, era andata subito a letto.
Si era svegliata la mattina presto, aspettando il momento giusto per pranzare. Successivamente, davanti a un film horror era sprofondata in un sonno senza ritorno.
Davanti ad un film horror Sakura!
Sospirò.
Qualcuno suonò alla porta, e con tutta la calma del mondo, scese ad aprire.
“Ciao Ino… Senti, sono davvero stanca, non posso…”
Si bloccò di colpo, pensando: Perché prima di parlare non guardo chi c’è dietro alla porta?
“Diamine, credi di poter fare uno strappo per il sottoscritto?”
Kakashi si passò una mano dietro alla testa imbarazzato.
“Non faccio uno strappo per la mia migliore amica, e dovrei farlo per te?”
Le venne in mente ogni momento passato con lui il giorno prima.
Diamine!
Realizza Sakura. Ti ha baciata!
E ora? Cosa arrivava? La parte in cui dovevano frequentarsi?
O era troppo presto?
Magari lui è venuto a dirti che di te non vuole più saperne. Insomma, sei una ragazzina! In confronto, certo…
La voce di Kakashi la riportò alla realtà.
“Ecco, pensavo che dopo quello che è successo in missione, dovessi come minimo farmi vivo il giorno dopo. Verresti a fare un giro?”
Sakura contemplò ogni sua parola, per poi ripetere a bassa voce: “Verresti a fare un giro…”
“Sakura?”
“Ovvio che vengo a fare un giro! Dammi cinque minuti.”
Ce ne mise 10. Ma chi era lui infondo, per poter parlare di puntualità?
Sakura chiuse la porta e seguì Kakashi.
“È stato carino da parte tua.”
“Che cosa?”
“Bè, chiedermi di uscire.” Sakura sorrise, e Kakashi arrossì.
La ragazza infilò il suo braccio sotto quello dell’uomo.
“Credo inoltre che…”
Si fermò subito, notando il suo imbarazzo, e si pentì di quel gesto, ritirandosi subito e portando le mani dietro la schiena.
“Scusa…”
“No, davvero, non fa niente…”
Kakashi notò l’espressione delusa di Sakura.
“Mi dispiace, è che non sono il tipo che…”
“Si, capisco. Comunque…” Riprese Sakura. “Raccontami qualcosa di te. Sì, sei stato il mio maestro per molto tempo, ma infondo, non ti conosco così tanto come Naruto.”
“Cosa dovrei raccontarti?”
“Ecco…”
Sakura non voleva essere invadente. Sapeva quanto Kakashi tenesse alla privacy. Inoltre, chiedergli della sua infanzia, le sembrava del tutto inappropriato.
“So che vuoi chiedermi qualcosa, ma non ne hai il coraggio.”
Sakura fece segno di no con la testa.
“Semplicemente non so da dove iniziare. Qual è il tuo posto preferito? E il colore che ti piace di più di tutti?”
“Seriamente mi stai chiedendo il mio colore preferito?”
Sakura arrossì. “Dovrò pure iniziare da qualche parte.”
Kakashi rise.
Passarono tutto il pomeriggio insieme, e arrivata l’ora di cenare, si fermarono al Ramen Ichiraku.
Sakura rise.
“Ricordo la volta in cui io, Naruto e Sasuke abbiamo cercato di scoprire cosa si celava dietro quella maschera. Pensa che per convincere Sasuke a collaborare, abbiamo dovuto inventare le stranezze più assurde. Labbra gigantesche, denti da coniglio…”
“I ragazzini sono proprio strani a volte, specialmente se la questione non li riguarda.”
“È un rimprovero?”
“No, è solo una constatazione. Non posso più rimproverarti oramai.”
La ragazza sorrise. “E nemmeno darmi ordini.”
Kakashi distolse lo sguardo. “Mangia Sakura.”
“Hey!!”
 
Finito di cenare, la ragazza si diresse verso il Palazzo dell’Hokage.
Mentre camminava insieme a Kakashi, vide una coppietta tenersi per mano.
Gonfiò le guance contrariata.
Arriverà il giorno in cui me lo potrò permettere anche io, pensò.
Kakashi notò subito il comportamento della ragazza, e sorrise tra sé e sé.
Infondo lei era ancora una ragazzina. O forse dipendeva semplicemente dal fatto che era una donna. Si insomma, una femmina. Le ragazze, per quanto possano sembrare forti ed indipendenti, sono sempre ragazze. Un uomo ha esigenze diverse. Non che questo non pensi alle storie di lunga durata, ma di certo dà meno peso ai piccoli gesti. Non tutti gli uomini, ma la maggior parte.
Kakashi posò un braccio sulle spalle di Sakura e questa arrossì di colpo.
“Che stai facendo?!”
“Dovevo avvisarti prima?”
“Ehm… Io… No, certo che no…”
Un paio di persone si girarono a guardarli e Kakashi sospirò.
“Ecco cosa mi da fastidio. Certa gente non si fa mai gli affari suoi.”
“Non devi sentirti obbligato Kakashi.”
Kakashi rise. “Sakura, ti sto frequentando. Ho tutto il diritto, sotto tuo consenso, di mostrare ai vari pretendenti che sei già occupata.”
“Pretendenti?? Mi stai sopravvalutando Kakashi…”
Come se a voi ragazze non facesse piacere, pensò l’uomo.
Il braccio dell’Hatake scese, insieme alla sua mano.
“Kakashi, non ci provare, altrimenti quel braccio te lo spezzo. Così poi ti toccherà stare per un bel po’ all’ospedale, e lì, ti potrò controllare giorno e notte.”
Kakashi ritirò il braccio. “Non mi piace come prospettiva.”
“Sei un pervertito.”
“Sono solo un uomo innamorato e bisognoso di coccole.”
Sakura lo guardò scettica.
“Dici che non è credibile?”
“No Kakashi, no.” La ragazza rise.
Arrivati davanti al Palazzo, Sakura si fermò.
“Perché ti fermi?”
“Questo punto è circa a metà tra casa mia e casa tua, di conseguenza…”
“Frena un attimo. Mi sembrava logico che la mia intenzione fosse di accompagnarti a casa.”
“Davvero?”
“Ovvio. Ma che ragazzi hai avuto fino ad ora?”
“Nessuno sui 30 anni.”
“La cavalleria non dovrebbe essere un optional. Come ai 20, esiste anche a 30 o ai 40 anni. Su, andiamo.”
Kakashi prese Sakura per mano.
“Cosa fai?!”
“Ti accompagno a casa.”
Sakura sorrise leggermente.
Non ci misero molto ad arrivare a casa della ragazza.
“Grazie per oggi.”
Kakashi sorrise. “Per così poco.”
“Ti chiederei di entrare, ma questa sera devo andare in ospedale. Ho scambiato uno dei miei turni con quelli Shizune. Domani mattina finisco sulle 9.00.”
“Ti passo a prendere se vuoi.”
Gli occhi si Sakura si illuminarono.
“Allora a domani.”
Kakashi annuì e Sakura rimase a guardarlo.
“Kakashi.”
“Si?”
La ragazza si alzò sulle punte dei piedi e lo abbracciò. Abbassò la sua maschera e lo baciò dolcemente.
Sentì le mani dell’uomo sui suoi fianchi e lo allontanò di colpo.
“Ora puoi andare. Prima che io arrivi in ritardo a lavoro.” Sakura sorrise.
“Ma… Ma…”
L’Haruno chiuse la porta dietro di sé e si portò le mani al viso.
Lei stava con lui. Lui stava con lei. Si era appena conquistata il diritto di poter fare qualsiasi cosa.
Non avrebbe più dovuto chiedere se poteva abbracciarlo, o semplicemente prenderlo per mano.
Non sapeva quanto, o se sarebbe durata.
Non sapeva nemmeno se ogni giorno sarebbe stato così. Probabilmente no.
Ma era innamorata.
E questo bastava, più di ogni altra cosa.
Vivi come fosse il tuo ultimo giorno di vita, e fai tutto quello che vorresti fare prima di chiudere per sempre gli occhi, le avevano detto.
Fai quello che vorresti raccontare di aver fatto, e sii quello che vorresti poter essere un giorno.
Doveva chiamare Ino.
Non avrebbe mai rifatto niente di quello che aveva fatto fino a quel momento.
Perché infondo, era meglio farle le cose.
E non torturarsi con quel giochetto crudele del “se”.
“Se avessi fatto…”
“Se invece di essere…”
“Se io fossi stata una rana gigante con otto zampe…?!”

 
“E se non funziona? E se invece funzionasse?”


 
  
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