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Autore: liamismypeeta    17/06/2013    0 recensioni
Allie è una ragazza diversa dalle altre, è chiusa in se stessa e il suo unico di riferimento è suo fratello Louis. Tutto quello che vuole è essere accettata per quello che è.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14. birra/e.

Faith.

-“sono passate tre ore. Non mi sorprendo che non sia qui e non mi abbia chiamato ma è possibile che non ha nemmeno provato a chiamare te o Liam?”
-“Lou stai calmo. Allie non è una stupida. Non finirà nei guai, probabilmente vuole stare da sola” cercai di convincerlo nuovamente.
-“forse hai ragione…” disse sedendosi su una sedia della cucina appoggiando la fronte sulle mani “Liam dov’è? Dovrei scusarmi con lui più tardi…”
-“la sta cercando in giro”
-“non avrei dovuto dirle quelle cose. Non sono nemmeno vere… Ho paura che cercherà di fare qualcosa di stupido…”
-“calmati Louis! Eri arrabbiato è normale dire cose che non si pensano. Non dire così, sicuramente chiamerà Liam vedrai... ti faccio un thè?” gli chiesi poggiandogli una mano sulla spalla.
-“sì grazie” alzò il viso verso di me e accennò un sorriso.
-“non c’è problema” risposi.
-“intendevo anche grazie di essere qui con me ora” si girò completamente verso di me e mi cinse con le braccia.
-“sono qui perché tengo sia a te che a Allie” dissi accarezzandogli i capelli.
Si avvicinò e mi baciò dolcemente.
-“siediti ti preparo il thé” dissi dopo che le nostre labbra si staccarono.

Allie.

La birra faceva abbastanza schifo. Ma la mia vita non era sicuramente migliore, perciò continuai a bere la bottiglia che mi aveva offerto Zayn.
-“hai mangiato qualcosa?” mi chiese mentre posava la sua sul bancone.
-“non ho molta fame…” risposi mandando giù un altro sorso.
-“non puoi bere a stomaco vuoto, non ho voglia di portarti in ospedale” disse deciso “mi scusi può portarci due hamburger?”
Il cellulare vibrò di nuovo.
Tredici chiamate perse di Liam.
Otto di Faith.
Dieci di Louis.

Liam, sono sana e salva. Ho solo bisogno di stare da sola. Ti chiamo più tardi.

Inviai il messaggio e ficcai il telefono nella borsa.
-“stai scrivendo a Liam?” mi chiese Zayn.
-“sì almeno sta tranquillo”
-“gli hai detto dove sei?”
-“no. Voglio stare da sola”
Arrivarono gli hamburger.
-“ma non è passata l’ora di pranzo?” chiesi.
-“sì, sono le tre del pomeriggio ma tu non hai mangiato e io ho fame perciò mangia tutto” disse.
Finii la mia birra.
-“puoi ordinarmene un’altra?”
-“ci hai preso gusto?” rise.
-“non posso mangiare senza bere nulla” accennai un sorriso.

Faith.

Qualcuno bussò alla porta.
-“vado io” dissi a Louis mentre si alzava di scatto. Corsi alla porta e la aprii “Liam, che succede?”
-“Allie mi ha mandato un messaggio. Ha detto che sta bene e che chiamerà più tardi”
-“ma dov’è?” chiese Louis.
-“non me l’ha detto”
-“bene, l’importante è che sta bene no? Almeno non ha intenzione di fare nulla di stupido. Sei più tranquillo?” chiesi a Louis.
-“un po…” disse sospirando “Liam mi dispiace. Non avrei dovuto parlare di te in quel modo. Sei un amico e un bravo ragazzo. È solo che per me mia sorella è ancora una bambina e quando vi ho visto… Non so, ho avuto un istinto paterno…”
-“non preoccuparti. Posso capirlo, spero solo che torni presto a casa”
Louis accennò un sorriso.
-“amici come prima?”
-“certo” Liam si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla.

Allie.

La terza birra aveva un buon sapore. O forse il mio gusto si era abituato o forse mi sentivo la testa più leggera e quindi non mi importava di cosa entrava nel mio stomaco. Avevo mangiato un quarto dell’hamburger e il resto l’avevo fatto portare via quando Zayn si era allontanato per parlare con i suoi amici.
Mi alzai con la birra in mano e lo raggiunsi al tavolo.
-“hai deciso di aggiungerti a noi?” mi chiese uno dei suoi amici.
-“sì, mi dispiace di avervi sottratto la compagnia di Zayn” risposi e mi buttai di peso su una delle sedie.
-“ti senti bene?” mi chiese un altro “forse hai bevuto troppo”
-“no, mi gira solo un po la testa. Non ho mai bevuto nulla di alcolico” risi lievemente.
-“hai finito di mangiare almeno?” mi chiese Zayn.
-“no, ti avevo detto che non avevo fame” risi.
-“e io ti avevo detto che dovevi mangiare comunque” sbuffò.
-“devo andare in bagno” annunciai. Finii la birra e mi alzai un po barcollando e Zayn mi prese un braccio “ce la faccio da sola”
Entrai nel bagno. Avevo un urgente bisogno di fare la pipì.
Mi guardai allo specchio dopo essermi riallacciata i pantaloni.
Scoppiai in lacrime. Mi crollò tutto addosso.
Perché? Perché a me? Perché aveva dovuto dirmi proprio quello che sapeva mi faceva più male? Perché questa maglietta mi faceva sembrare ancora più grassa di quello che ero?
La porta si spalancò e entrò Zayn.
-“cazzo… lo sapevo che non era una buona idea” si avvicinò cautamente “stai bene?”
-“ti sembro una che sta bene?! Il tuo intuito fa davvero schifo, lasciatelo dire” risposi tra i singhiozzi.
-“scusa, hai ragione…” mi appoggiò le mani sulle spalle.
-“sono le tre del pomeriggio e io sono mezza ubriaca che piango in un bagno! Senza contare che con questi pantaloni sembro una balena! Come ha fatto Liam a baciarmi non lo so…”
Zayn scoppiò a ridere.
-“che cazzo ti ridi?”
-“niente, è l’effetto che l’acool ha avuto su di te. Vuoi che ti porto da qualche parte?”
-“puoi portarmi da Liam? Non credo di essere in grado di arrivarci da sola…”
-“va bene, vieni” pagammo, recuperai il mio zaino e salii nella sua macchina.
-“sai dove abita?” chiesi.
-“sì” rispose guardando fisso la strada.
Avrei voluto sapere di più del suo rapporto con Liam ma i miei occhi si rifiutavano di stare aperti nonostante fosse pieno pomeriggio e il sole splendeva alto nel cielo.

-“Allie? Stai bene?” qualcuno mi scosse le braccia con prepotenza “Allie?”
-“Liam… Sei tu?” chiesi assonnata aprendo gli occhi. Ero ancora sul sedile della macchina di Zayn.
-“sì, sono io. Come ti senti? Credevo fossi svenuta” mi chiese preoccupato.
-“no, ero solo stanca…”
-“vieni, andiamo dentro” mi aiutò a scendere dalla macchina. Mi girava ancora un po la testa ma ero sobria “grazie Zayn”
Zayn rispose con un gesto del capo, ci guardammo per un secondo e rientrò in macchina.
-“vuoi un po d’acqua?” mi chiese Liam dopo avermi fatto sedere in salotto.
-“sì, grazie” dissi con le mani sulle tempie “mi dispiace” aggiunsi una volta tornato dalla cucina.
-“non devi scusarti. Ero a casa tua, meno male che Zayn mi ha mandato un messaggio” mi porse l’acqua “sta fuori di testa… era preoccupato e lo ero anche io”
-“non volevo farvi preoccupare, ma avevo solo bisogno di non pensare”
-“e ci sei riuscita?” disse piano, sedendosi vicino a me.
-“no…” ammisi.
-“l’alcool non sempre aiuta a dimenticare, vero?” mi guardò.
-“no, anzi…”
-“vuoi chiamare Louis?”
-“no… posso rimanere qui per oggi?”
-“certo che puoi” sorrise “devo avvertirlo però, non voglio che collassi prima dei settant’anni”
-“va bene” accennai un sorriso.
Prese il telefono dalla tasca e compose il numero di Louis.
-“Lou, è qui. Rimane qui stasera, stai tranquillo” aggiunse altre due cose e concluse la chiamata.
   
 
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