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Autore: Shadow_chan    18/06/2013    4 recensioni
Uno strano incontro in un pub affollato e un mazzo di carte truccato.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'L'incubo'
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[Signore è stata una svista abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista.]

 

Il Pub La Lucciola era parecchio in voga, da quando aveva aperto nei pressi della Londra babbana, non c’era stato un solo mago, purosangue, mezzosangue o nato babbano che non ci sia entrato, anche solo per curiosare.
Malfoy era uno di questi, vi si era trovato per puro caso. In compagnia del fidato Goyle vi si recava quasi tutti i sabati per godere della bella musica, degli ottimi drink e delle belle donne che girovagavano per il locale, tutte ben vestite e affascinanti. Era così tutti i sabati.
Entrava, salutava il proprietario e si sedeva al tavolo riservato a lui, da quando era diventato un cliente generoso e abituale.
Le mance si sprecavano con Malfoy.
Lasciava grosse somme se riuscivi a interessarlo, le ragazze del locale impazzivano per lui e non c’era sera che lui tornasse a casa da solo.
Anche quel sabato Malfoy si recò al locale, si sedette al solito tavolo, poco dopo una giovane donna gli si sedette accanto, beandosi della compagnia della giovane Viviana, con la coda dell’occhio vide entrare lui insieme con lei e quasi gli si mozzò il fiato alla sua vista.
Jon Azbergher, un magipolitico di rilievo della società faceva l’ingresso nel locale con Hermione Granger, l’eroina del mondo magico, incantevole nel suo vestito rosso fuoco, che la fasciava mostrando le sue curve e lo spacco che partiva dalla coscia fino ai piedi lasciava intravedere le gambe morbide della donna.
Il vestito le si legava dietro al collo con uno scollo aperto ad intravedere il seno, ma ciò che attirò maggiormente il biondo mago, fu la schiena completamente esposta fino all’attaccatura delle natiche, dove la mano di Azbergher ciondolava.
Mentre l’uomo parlava con i commensali del locale, lei restava in disparte.
Con la schiena dritta, mani giunte davanti si guardava in torno curiosa, la luce nei suoi occhi era vivida e intensa, come quando era entrata il primo giorno a Hogwarts, Ogni tanto spostava i capelli dietro l’orecchio per mantenerli a bada ma nonostante la bella coda di cavallo, alcune ciocche erano scappate dalla presa del fermaglio.
-Hermione- la chiamò lui dolcemente e lei sorridendo tornò a concentrarsi su politico
-Jon- seducente come mai lo era stata, con quella voce sensuale che attirò definitivamente tutta l’attenzione del giovane Malfoy.

 

[Non so com'è ma è accaduto lui è entrato nel bar con lei e 
Si è seduto io ero li affascinato, 
La sua carica sessuale si spandeva
Nel locale ed io di desiderio stavo male]

 

La Granger così affascinante non l’aveva vista mai, così scoperta, sorridente e leggiadra camminava abbracciata ad Azbergher, sorrideva e salutava tutti con eleganza, il suo essere così sensuale attirava molti uomini lui compreso.
Così si è alzato, ignorando Viviana che si lamentava per le poche attenzioni ricevute, ma lui non vedeva altro che la riccia.
Si avvicinò all’uomo, prima di parlare lanciò un’occhiata a Hermione che lo guardava e sorseggiava sensualmente il suo drink, quasi sembrasse che lo invitasse a farsi avanti.
-Azbergher, è un piacere incontrarla- si strinsero la mano –le va di disputare una partita a poker?-
Il politico accettò.
A partita iniziata Hermione si fece avanti e si sedette tra i due uomini e li osservava.
Jon le sorrise e lei ricambiò, Draco la fissava solamente, ma lei percepiva il desiderio che lo divorava, quasi a fargli del male Hermione gli fece l’occhiolino e gli sorride. Per lui fu un tuffo al cuore e una fitta ai pantaloni.
Da quando la Granger era diventata così?
-Tesoro, conosci il signor Malfoy?- le chiese Azbergher lei gli si fece più vicina
-Si, abbiamo frequentato insieme Hogwarts- la sua voce era melodiosa e sensuale accarezzava il suo compagno,
È un uomo fortunato signor Azbergher-
-Chiamami pure Jon, Malfoy- sorrise alla sua compagna e prosegui –Tremendamente fortunato- rispose più a se stesso che a Draco che, infastidito dal loro comportamento decise di dedicarsi più al gioco che hai due, ma lei non glielo permetteva sempre.
Lo guardava, gli sorrideva, stringeva le braccia conserte così che Draco potesse vedere meglio il suo seno.
Decisamente era un invito e lui non se lo fece scappare.
Draco aveva un full e Azbergher due coppie
-Cosa rilanci? Non hai più niente tranne lei- e indicò la riccia, che stava bevendo tranquillamente il suo drink, non si fermò ma solamente alzò un sopracciglio verso il biondo che la fissava, quasi sconcertato.
Lei non aveva avuto nessuna reazione!

 

[Signore è stata una svista abbi un occhio 
di riguardo per il tuo chitarrista.]

 

-Se perdo tu l’avrai- rispose Jon che calando le sue carte si scoprì perdente. Aveva perso gran parte del suo denaro e la ragazza che quella sera l’aveva accompagnato.
Dispiaciuto si volse verso di lei che avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò –Tranquillo mela vedo io con lui- le fece l’occhiolino.
Malfoy irritato per essere stato ignorato, attirò Hermione verso di se e se la spinse a dosso stringendole la vita, possessivamente. Lei lo guardò negli occhi, si modello sul corpo di lui e sensuale gli disse –Dove andiamo?-
Draco, in preda al desiderio li smaterializzò direttamente al Manor nella sua camera.
Baci appassionati, carezze piene di desiderio convolsero i due.
Lui non pensò nemmeno per un attimo a chi lei fosse e tutte le domande che voleva porgli erano svanite nel momento esatto in cui le loro labbra si unirono in una danza sensuale.
Le mani percorrevano il corpo di lei, così caldo, morbido e profumato, i suoi baci lo facevano impazzire e poi quelle piccole mani che l’accarezzavano lo stavano per far venire nelle mutande.
Lui spogliò lei e rimase a guadarla affascinato con solo le mutandine a coprirla –Granger, ma dove nascondevi tutto questo ben di dio?- lei ridendo lo attirò a se e spogliandolo rispose –Potrei dire la stessa cosa di te, Malfoy-.
Stesi su quel letto, si unirono per ore, in preda ad una passione mai sazia. Non riuscivano a staccarsi, baci, carezze, spinte e affondi li portarono nel piacere assoluti, fin quando, esausti si crollarono e cedettero alla stanchezza.
Morfeo li accolse abbracciati.


La mattina seguente quando Draco si svegliò, aveva ancora lei tra le braccia che dormiva tranquillo.
Le domande che la sera prima aveva taciuto ora gli tornavano in mente. Lei così bella e sensuale lo aveva soggiogato tanto che per averla aveva sfidato un politico importante.
Non rimpiangeva la notte passata con lei, era stato magnifico. Al solo ricordo la verga si era fatta dura e svettante, voleva averla di nuovo, sentiva l’urgenza dentro di se, sicuro cominciò ad accarezzarla –Draco se continui a guardarmi così, mi farai un buco sulla faccia- aveva aperto gli occhi, gli sorrideva e lui era troppo confuso ed eccitato per pensare –Che ti è successo Granger?- le mani si cercarono e lei stretta a lui lenta si muoveva per ripetere l’esperienza della sera prima.
-Niente Malfoy, sono una donna che ama il buon sesso- e Draco andò in tilt, lei sopra di lui si muoveva così bene, affondava nelle sue carni umide e interessanti, non si era mai sentito così appagato ed eccitato con nessuna donna. La voleva per se e l’avrebbe avuta!
Non aveva però fatto i conti con lei, che una volta finito l’amplesso si rifugiò in bagno non prima di invitarlo a farsi un bagno con lei.
-Non mela racconti giusta Granger! Che vuoi da me?- era infastidito dal suo comportamento, era troppo diverso dall’ultima volta che l’aveva vista, eppure il suo corpo l’anelava, la voleva sempre appiccicata a se.
Nell’acqua calda della vasca si rilassò mentre lei con la spugna gli strofinava la schiena e poi il petto, così maledettamente eccitante per lui.
Lei a gambe aperte seduta con la schiena sulla vasca e lui con la schiena appoggiata lei si godeva quelle coccole. Il suo cervello continuava a chiedersi che cosa ci fosse sotto.
-Draco?- l’alito caldo nel suo orecchio gli procurò dei brividi pazzeschi, cercando di mantenere la calma rispose -che vuoi?- Hermione afferrò il suo viso e cominciò a baciarlo cercando un contatto sempre maggiore con lui, ma stavolta Draco la fermò –Eh no Granger dimmi che c’è sotto!-
Hermione lo guardò truce lo scansò, prese una asciugamano e recuperò la sua bacchetta, Draco usci dalla vasca e l’afferrò per un braccio –Dove scappi?-
Lei si liberò della sua stretta e rispose acida –Vado a casa mia, mi pare di non essere la benvenuta qui!
Prese le sue cose e sparì.

[Son scappato con le gambe intorpidite le scarpe ancora slacciate
e con il mio mazzo di carte truccate]












Song: Il chitarrista di Ivan Graziani
   
 
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