Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Jane The Angel    18/06/2013    2 recensioni
"Faceva così freddo fuori, era contento di poter stare nel caldo accogliente del loro appartamento. Aveva sempre amato quella sensazione, fin da quand’era piccolo: essere al sicuro, avvolto al calore, mentre fuori tutto veniva ricoperto dal gelo." Kurt, la prima neve a New York e i suoi pensieri, forse sbagliati ma sinceri e innegabilmente reali.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Crawford, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Baby it’s coldinside

 

 

Kurt osservò i fiocchi di neve che danzavano lievi fuori dalla finestra, tingendo lentamente di bianco i tetti e le strade newyorkesi. Era uno spettacolo mozzafiato, che andava a far vibrare le corde più profonde di tutte le fantasie che avevano accompagnato la sua adolescenza.

New York coperta di neve. C’era qualcosa di più bello?

-Mi spiace aver rovinato i vostri piani.-

Kurt si voltò, quasi sobbalzando, e osservò prima la tazza fumante e poi il ragazzo che gliela stava porgendo –Come?-

-Ho detto che mi dispiace di aver rovinato i piani tuoi e di Rachel.- ripeté Adam mentre il padrone di casa accettava la cioccolata calda, cercando di non pensare a tutte le calorie che conteneva. Avrebbe preferito un non-fat moka, ma Adam non poteva saperlo e non gli andava di deluderlo rifiutandolo –Ma davvero, è meglio aspettare che nevichi di meno.-

-Sì, lo so, stai tranquillo. Hai ragione, sai che i nostri progetti non sono mai totalmente realistici. Quando eravamo a Lima ci sembrava fantastico pensare di passare la nostra prima nevicata a New York pattinando a Central Park.-

-Aspetteremo tempi migliori.- intervenne Rachel, spuntando dalla sua stanza col cellulare in mano –Non è che Brody ha lasciato un messaggio sulla tua segreteria, Kurt? Non capisco se è il mio telefono a non funzionare o se è lui che non è raggiungibile.-

-Posso azzardare una terza opzione?- proruppe Santana, accucciata sulla sua poltrona preferita sorseggiando la sua dose quotidiana di caffè e veleno.

-No, grazie Santana. Stiamo bene lo stesso.- intervenne Kurt: se erano costretti a rimanere bloccati in casa finché il tempo non fosse migliorato voleva evitare battibecchi, insulti e spargimenti di sangue vari –Comunque no, sulla mia segreteria non c’è nulla, ma stai tranquilla, con questo tempo ci saranno problemi di linea, è normale.-

-Infatti. Tranquilla. faccia da cavallo è abituato alla neve, forse non il genere di neve che vediamo dalla finestra, ma imbianca le superfici allo stesso modo finché...-

-Santana, per l’ultima volta. Brody non è uno spacciatore, ok?- sbottò Rachel, stanca.

Kurt scosse il capo, divertito, e mentre si voltava nuovamente verso la finestra pensò che erano fortunati a non avere lezione quel giorno. Faceva così freddo fuori, era contento di poter stare nel caldo accogliente del loro appartamento. Aveva sempre amato quella sensazione, fin da quand’era piccolo: essere al sicuro, avvolto al calore, mentre fuori tutto veniva ricoperto dal gelo. Le cose erano state ancora migliori l’inverno precedente.

Ricordava bene la prima nevicata a Lima. L’aveva colto di sorpresa mentre usciva da scuola e quando era arrivato alla sua macchina nel parcheggio aveva trovato Blaine ad aspettarlo, con il viso affondato nella sciarpa rossa e un sorriso più puro della neve che li circondava. Erano andati insieme a casa di Blaine ed erano rimasti abbracciati per ore, seduti davanti alla finestra, ammirando la neve e scambiandosi dolci baci pieni di calore.

Due braccia gli circondarono la vita, strappandolo ai suoi ricordi. Un brivido gli percorse la spina dorsale quando avvertì il profumo di Adam e non riuscì ad ignorare la spirale gelida che gli avvolse il cuore, perché le braccia che lo stringevano erano quelle di un ragazzo dolce e gentile, eppure…

-Stai ancora pensando a Central Park?- domandò Adam depositandogli un bacio sulla tempia.

-Sì.- mentì Kurt, mordendosi il labbro.

-Lo sapevo.- ridacchiò lui, per poi avvicinarsi ancora un po’ sussurrandogli in tono malizioso –But baby it’s cold outside.-

Fu difficile per Kurt trattenersi dal singhiozzare rumorosamente, mentre decine di immagini indesiderate, o forse troppo desiderate, esplodevano nel suo cuore. D’improvviso aveva freddo, così freddo che gli pareva di essere sotto la neve invece che nel suo appartamento, con i termosifoni al massimo e un ragazzo che cercava di scaldarlo con un abbraccio.

Lui e Blaine alla Dalton, prima che tutto avesse inizio, quando ancora quello sciocco cercava di convincersi di non provare nulla di più che una profonda amicizia per Kurt. Quella canzone, gli sguardi che si erano scambiati, lo sfiorarsi leggero e casuale delle loro mani…

Scosse il capo, trattenendo a fatica le lacrime che pungevano nei suoi occhi, perché… perché diavolo aveva così freddo, all’improvviso?

-Kurt, sei sicuro sicuro sicurissimo che non ti abbia lasciato un messaggio?-

Non accadeva spesso che le fisse petulanti di Rachel fossero d’aiuto, ma quello era uno di quei provvidenziali momenti e Kurt non se lo fece sfuggire –Ok, ok, controllo, contenta?- sbottò, fingendosi infastidito mentre sfuggiva alla stretta così sbagliata e fredda delle braccia di Adam con la scusa di cercare il cellulare.

Sospirò, fingendo di controllare i messaggi, e prima che se ne rendesse conto le sue dita scivolarono sullo schermo fino a che non raggiunse quel nome.

Blaine.

Un sorriso appena accennato nacque sul suo viso, lieve ma incancellabile. Aveva ancora freddo, sentiva ancora quel gelo dentro di sé, eppure mentre cliccava su “invia sms” sentiva che un lieve calore stava lentamente rompendo il ghiaccio che sembrava aver avvolto il suo cuore.

Ciao B, come stai?” digitò rapidamente, prima di riflettere su ciò che stava facendo “Qui nevica e New York sembra magica, ma anche così fredda…

Mentre posava il cellulare questo vibrò e, stupito dalla velocità di quella risposta, aprì il messaggio.

Vorrei essere lì e stringerti per far andare via il freddo. So che è sbagliato, ma lo vorrei davvero.

Sì, era sbagliato. Non stavano più insieme, c’era Adam e non avrebbe dovuto scrivergli una cosa simile. Non avrebbe dovuto, eppure non poteva fare a meno di stringere il cellulare contro il suo petto.

Non sentiva più così freddo, ora.

 

 

 

__________________________L’angolino di Jane

Buonaseeeeera!

Oooook, erano secoli che non scrivevo su Glee e questa è la mia prima Klaine, che sono ormai uno dei miei otp, quindi… beh, mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate, se avete tempo lasciate un segno del vostro passaggio!

Un bacio a tutti,

Jane

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Jane The Angel