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Autore: EmilyG66    18/06/2013    5 recensioni
Questa storia parla di come il perdono e la felicità possano giungere alla fine, dopo un inizio duro. Questo racconto è dedicato alla mia coppia preferita Tigre e Tai Lung. I personaggi tranne Max non appartengono a me ma a kung fu panda della Dreams works.
Dopo la sconfitta di Tai Lung passa un anno di tranquillità grazie ai cinque cicloni e al guerriero dragone, tranne quando ci sono dei banditi in città che vengono espulsi via a calci e malridotti dai famosi maestri di kung fu. Però un vecchio allievo, anche lui maestro decide di far ritorno, sarà guerra o diventerà un alleato? Fatto sta che sentimenti contraddittori si manifesteranno spesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tai Lung, Tigre, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo tutti i maestri sapevano della grande impresa di Tai Lung e si complimentarono con lui.
Po stava prendendo in giro il leopardo e disse:- Max credeva che voi due foste fidanzati, però non stareste male insieme.- ammise, anche Vipera faceva cenno di sì.
I due felini cercarono di smentire il più possibile e puntualmente intervenne Shifu.
- Non possono anche se lo vorrebbero, sono le regole.-
- Quali regole maestro?- chiese Po.
- Le cinque regole del palazzo di giada.-
Po guardò i maestri totalmente confuso.
- Ubbidire al maestro.- dissero Mantide e Scimmia in coro.
- Non lasciare il palazzo di giada senza il permesso del maestro.- disse la seconda Tai Lung.
– Non si possono bere alcolici nel palazzo di giada.- continuò Gru.
- Non si può uccidere tranne in alcune situazioni.- ammise Tigre probabilmente riferendosi alla prima volta che era venuto il panda e quando era ritornato Tai Lung.
- E per finire non si possono avere rapporti intimi poiché potrebbero portare alla regola sottointesa “non mettere incinta”- Finì Shifu guardando suo figlio, lui abbassò la testa.
- Wau.- disse stupito Po.
-E chi non le rispetta come viene punito?- aggiunse curioso.
- Con l’espulsione dal palazzo di giada.- rispose il maestro al suo rotondo allievo.
Calò il silenzio ma poi tutti andarono a fare allenamento. Tigre guardava Tai Lung con occhi tristi e lui non poteva vederla così anche se per gli altri sarebbe sembrata la solita tigre un seria. La sera finita la cena Tigre si mise a sedere sotto il pesco guardando il villaggio. Era disposta a rispettare qualunque regola pur di proteggerlo ed essere una maestra di Kung Fu, anche se pensava a come sarebbe stato essere un’abitante normale.
Sapeva che tra qualche secondo sarebbe arrivato Tai Lung a parlarle e così fu.
–Ti piace proprio venire qui.- disse il leopardo in piedi dietro di lei.
Tigre si alzò dicendo:- Sì, è qui che Oogway mi ha dato la notizia che forse tu eri vivo.- lui sorrise e incrociò le braccia.
- Bella notizia vero?- chiese ironico, lei non sorrise e disse sprezzante.
- Già.-
Tai Lung sogghignò, quanto gli piaceva Tigre quando faceva la maestra severa. Questo provocò in lui l’istinto irrefrenabile di baciarla.
Senza pensarci due volte la prese e la baciò, lei fu sorpresa ma come provò a dimenarsi lui la strinse di più.
Appena si separarono, e Tigre riprese fiato, Tai Lung ammise:- Tigre non voglio farti male ma…- le mise le zampe sui fianchi- …quanto pensi che io possa resistere? Potrò sembrare un depravato, ma ti amo anche.- finì mentre Tigre sbarrava gli occhi e il suo cuore cominciò a battere frenetico.
- Poi, per istinto o per lussuria non so, il tuo corpo mi attrae molto, sei così bella.- le premette le labbra sul collo e spostò la zampa dal fianco un po’ più su.
La tigre subito lo fermò guardandolo dritto negli occhi più normale possibile.
- Tai Lung fermati! Anche tu mi piaci e sei attraente. Anche io provo dei sentimenti per te e…ti amo, ma senza il permesso di Shifu io non farò assolutamente niente con te.– ammise e con stupore del leopardo si scrollò le zampe di dosso girandosi per andarsene.
Lui non si scoraggiò di certo, ora che sapeva che l’amava.
L’abbracciò da dietro e le sussurrò calmo in un orecchio:- So che la tua vita è qui al palazzo di giada e non vuoi essere allontanata per colpa di uno come me. Però ho intensione di vedere se posso fare qualcosa e ne parlerò domani con Shifu.-
Tigre si voltò meravigliata e ancora più spaventata di prima.
Tai Lung intuì la sua paura e disse mettendole una zampa sulla guancia:- Sta tranquilla parlerò solo di me e se lui non accetta me ne andrò dal palazzo di giada come se niente fosse.-
Tigre sembrò ritrovare la sua grinta e la sua autorità.
- No! Questa è una faccenda che riguarda tutti e due, devo dirglielo anche io. Devo farlo! Sono sempre la leader dei cinque cicloni ed è un mio dovere prendere voce in capitolo, semmai Shifu dovesse accettare dovranno saperlo anche gli altri, io non ho nessun segreto da tenere nascosto ai miei amici.-
Tai Lung la guardò negli occhi arancioni e vide che si stavano infiammando di grinta, era proprio quella che faceva accendere di più il desiderio del leopardo. Fece cenno di si con la testa e poi sorrise.
- Se Shifu dovesse accettare la situazione meglio che fuggi, ti posso dare un po’ di vantaggio, ma poi ti troverei e ti divorerei- ammise malizioso intrecciando la sua coda con quella della tigre- E chi dice che io scapperò?- chiese sorridendo furbamente.
Tai Lung rise e poi disse:- Ma tu non mi odiavi prima?- risero entrambi e si augurarono la buona notte.
Al sorgere del sole non si sentì il gong. Era domenica, quindi il giorno libero di ogni maestro, salvo eccezioni come banditi e altro.
I due maestri felini prepararono tutto il giorno il discorso da fare al loro “padre”. Come l’avrebbe presa a scoprire che tutti e due i suoi figli prediletti si erano innamorati l’uno dell’atra e volevano soddisfare i loro istinti di lussuria?
Sarebbe stato difficile.
Ad ogni modo decisero di confidarsi con qualcuno. Tigre ovviamente con Vipera e Tai Lung anche se non molto sicuro, con Po.
Le due ragazze si trovavano nella camera di Tigre e i ragazzi erano sotto il pesco sacro. Appena i due confidenti seppero la notizia e della situazione ingarbugliata ebbero la stessa reazione si misero a saltellare eccitati e felici come due bambini mentre i due felini erano disperati.
Forse non era stata una buona idea ma dovevano confidarsi per forza. Vipera chiese a Tigre un bicchiere d’acqua e lei pazientemente lo andò a prendere. Quando entrò in cucina quasi le prese un colpo, Tai Lung era davanti a lei cercando di prendere i biscotti dalla mensola in alto.
Probabilmente Po aveva fame e voleva fare uno spuntino mentre lui raccontava il tutto. Si guardarono per qualche secondo Tigre arrossì non aspettandosi trovarlo lì.
–Siamo come due calamite, dove ci sono io c’è anche lui.- pensò.
Il leopardo sorrise.
- Siamo come due calamite destinate ad attrarsi.- pensò lui.
Tigre fece marcia indietro ma fu fermata dalle parole di Tai Lung.
- Che cosa ti serve?-
- M…un bicchiere d’acqua.- gli disse, poi girandosi verso di lui si toccò la testa dolorante.
- Anzi fai due.- lui ridacchiò all’espressione dolorante della sua adorata tigre.
Lei prese i due bicchieri, ringraziò e si allontanò in fretta. Entrò poi in camera sua e subito Vipera gli fece delle domande.
- Perché due bicchieri? E perché quella faccia?-
Tigre si mise nella posizione del loto chiuse gli occhi e pensò:- Tigre calmati,…sei assolutamente calma…-
Aprì gli occhi e rispose all’incuriosita Vipera.
- L’altro bicchiere d’acqua è per me. Ho questa espressione perché…indovina chi ho incontrato in cucina.- la sua amica sgranò gli occhi e sorrise.
- Ah che bello! Hai incontrato Tai Lung in cucina! È segno del destino, e che ti ha detto dai racconta!-
Tigre fece fare silenzio alla sua amica, Shifu era nei paraggi. In realtà era a meditare ma chissà fin dove poteva arrivare a sentire con il suo udito.
Tai Lung tornò da Po con i biscotti mentre il panda già pregustava il sapore delizioso del dolcetto. Il leopardo gli diede una botta e mangiò la sua parte.
- Ah perché mi hai dato una botta?-
- Perché sei un’idiota! Per colpa della tua pigrizia ho incontrato Tigre in cucina e mi guardava come se fossi Shifu in persona!-
Po rise ma Tai Lung al contrario era preoccupato, non per se stesso ma per Tigre. Aveva tanta paura che Shifu potesse prendere una decisione severa e del tutto diversa da quella in cui speravano loro due.
Ma non era colpa sua, se il loro maestro l’avesse predetto avrebbe cercato di evitare tutto questo (infatti ci aveva provato, ma aveva fallito miseramente).
Finalmente il sole stava quasi per cominciare a tramontare. Tai Lung e Tigre si diressero nella sala in cui Shifu stava meditando tenendosi per zampa.
Erano tesissimi come corde di chitarra. Il loro maestro aprì la porta e loro cominciarono a parlare, più che altro suo figlio parlò.
- Shifu, papà, maestro…io devo dirti e chiederti una cosa…- il piccolo panda fece cenno di fermarsi a Tai Lung e sorrise.
- Tai Lung rilassati, anche tu Tigre, so per quale motivo siete qui e so che cosa mi volete chiedere. Ma vorrei che a chiedermelo sia Tigre e non tu Tai Lung.-
Tutti e due rimasero a bocca aperta mentre Shifu fece cenno a Tigre di entrare nella sala. All’inizio non si mosse ma poi eseguì l’ordine.
Appena si chiuse la porta Tai Lung andò sul tetto del palazzo di giada, perché sapeva che se sarebbe rimasto lì avrebbe sentito tutto. Dentro la stanza la maestra era in totale imbarazzo e in preda al panico.
Vece quindi come le aveva insegnato il maestro Oogway e provò a rilassarsi, sembrò funzionare.
- Tigre come ti ho già detto so cosa mi vuoi chiedere, so che tu e Tai Lung vi siete avvicinato molto, anche se ne sono sorpreso. Avete sempre agito in maniera adeguata anche se io sono per voi due più che un maestro.-
Fece un respiro e disse:- Tigre chiedimi ciò che mi vuoi chiedere.-
Lei sospirò e raccogliendo tutto il suo coraggio cominciò a parlare. Dopo qualche minuto Tai Lung vide Tigre con un’espressione indecifrabile per lui sul viso e scese.
-Che cosa ti ha detto Shifu? Che cosa ti ha risposto?-
Lei sospirò e lo prese per la zampa mentre il sole stava tramontando.
- Vieni con me.- gli disse portandolo sotto il pesco sacro.
- Che cosa ti ha risposto?-
Tigre sorrise e gli mise le zampe al collo baciandolo.
Lui rimase di sasso ma continuò.
- Tigre che ti ha detto?- lei ridacchiò per l’espressione smarrita che il leopardo fece.
Lo strinse di più, gli fece le fusa e mentre le loro code si intrecciavano gli chiese con la testa vicino alla sua e su un orecchio:- Non ci arrivi da solo?-
Tai Lung sembrò aver scoperto i mille misteri della vita e felicissimo cominciò a baciare come si deve Tigre, come lui solo sapeva fare. Dopo qualche ora erano seduti sull’erba (vestiti) e si scambiavano carezze.
- Credi che durerà? Insomma è destino?- chiese Tigre ma prima che il suo amato potesse rispondere apparve Oogway.
–Ehi maestro tutto bene?- chiese Tai Lung rispettoso come sempre.
La tartaruga sorrise.
- Vedo che vi siete ritrovati, complimenti. Non preoccuparti giovane Tigre il vostro destino è ancora tutto da decidere, ma non sarà orribile di certo.- finì svanendo.
Tigre e Tai Lung si guardarono ancora un po’ poi tornarono al palazzo, diedero la notizia e la settimana dopo, sempre di domenica Tai Lung chiese il permesso, prima a Tigre, poi a Shifu di legarsi completamente con lei.
Il maestro accettò ma li mise in guardia “se mai avessero dovuto farlo, prima dovevano essere d’accordo, poi dovevano stare molto attenti, in fine dovevano stare lontani dal palazzo”.
Accettarono le condizioni e Tai Lung portò Tigre in una grotta dove aveva dormito e mangiato prima di tornare al palazzo di giada.
Era ben nascosta e una volta arrivati dovevano solo spostare un masso lì davanti e accendere delle luci all’interno. Era molto grande, e il leopardo era anche riuscito ad arredarla c’era una cucina, un bagno, una sala dove fare allenamento e ovviamente la camera da letto.
C’erano anche alcuni graffi sulla parete, come Tai Lung baciò profondamente Tigre lei ne fece altri sul muro. Quella sera tutti e due si portarono i vestiti di ricambio, perché sapevano che se li sarebbero strappati via e stettero insieme.
La mattina seguente la camera era intera, ma le coperte e i loro corpi non tanto. Tigre aveva dei segni sui bracci di graffi e Tai Lung sentiva ancora gli artigli della sua compagnia conficcarsi nella sua schiena.
Per il resto dei giorni i due chiesero a Shifu se potevano dormire insieme, lui accettò ma loro dovevano salutarlo normalmente, anche se uscivano dalla stessa porta e dovevano evitare di fare le fusa, sennò avrebbero disturbato tutti quanti.
Durante gli allenamenti poi sembrava che non fossero innamorati, si concentravano e si allenavano come sempre. Una mattina, come tutte le altre da allora, Tai Lung si svegliò così.
- Buon giorno Tigre- disse il leopardo alla sua anima gemella che dormiva vestita accanto a lui.
Lei aprì gli occhi arancioni e guardò quelli dorati del maestro delle mille pergamene.
- Buon giorno Tai.- sorrisero e poi si scambiarono un bacio.
  
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