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Autore: Izanami efp    18/06/2013    3 recensioni
“Fossi in te starei attenta ai libri di trasfigurazione domani…Non sia mai che qualcuno te li rubi con la scusa di strapparti un bacio…”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Acqua e fuoco







Marciava furiosa, Lily, con il vento gelido che le graffiava la pelle arrossata delle guance e del naso e le faceva volare i capelli intorno al viso, rendendoli simili alle fiamme morenti di un falò.
Teneva la mano stretta intorno alla bacchetta, nella tasca destra del mantello, e si augurava che, perlomeno, non venisse a piovere.

O James avrebbe scontato anche quella.
Ancora non si capacitava di come avesse potuto lasciarsi sottrarre il manuale di pozioni sotto il naso. Era una studentessa attenta e diligente e raramente si distraeva, perdendo di vista il suo materiale.
Ma Peter Minus le aveva chiesto di ripetergli i compiti assegnatigli per il giorno dopo e lei non era capace di negare aiuto a chi le mostrava un sorriso debole e incerto, come quello esibito in modo stentato dal membro meno irritante dei Malandrini.

Se avesse avuto una giratempo, avrebbe impedito quella sua gentilezza.
James, approfittando del fatto che lei era di spalle, le aveva sottratto il manuale di Pozioni e, al suo posto, aveva lasciato un pezzo di pergamena sgualcito, che Lily aveva incenerito dopo aver letto.
Lago nero, dopo Trasfigurazione. Da sola.
E lei, per quanto tentata di denunciare l’accaduto ai professori e farsi restituire il libro senza abbassarsi ai livelli di Potter, suo malgrado ora si trovava a dieci passi dalla riva e si
guardava attorno, cercando di capire dove poteva essere lui.

Odiava i ritardatari. Odiava i presuntuosi. Odiava dover giocare al gatto con il topo per riavere ciò che era suo di diritto. Odiava non essere capace di passare per una spiona.
Ma, soprattutto, odiava James Potter.

“Hei, Evans!”
Si voltò verso la voce e vide la testa del ragazzo fluttuare a mezz’aria.

“Andiamo Potter, quando la smetterai con questo giochetto sciocco? Non fai più ridere sai? E poi non sei un po’ troppo cresciuto per quel vecchio mantello dell’invisibilità? ”
“Ah, che sciocchezze! Sto solo cercando di infastidirla ancor più di quanto non faccia la mia sola presenza, miss Evans. Mmh, ora che ci penso… come mai si trova da queste parti?”
Il sarcasmo di James le fece stringere ancor di più le dita attorno alla bacchetta.
Un’altra parola sbagliata e l’avrebbe schiantato.

“Non saprei, Potter, dimmelo tu.” sbuffò Lily, con gli occhi sollevati al cielo grigio.
“Oh Evans, come sarebbe a dire che non lo sai? Mi meraviglio. Non sei tu quella che alza la sempre la mano quando Lumacorno fa una domanda?” sogghignò lui, divertito dal lampo minaccioso che passò negli occhi smeraldini di lei.

“Arriva al dunque, cortesemente; non ho tempo da perdere dietro ai tuoi trucchetti! Ridammi il libro, sono qui solo per questo. ”
Lily tese una mano perentoria e il sorriso di lui si allargò.

“Come te la cavi a nascondino, Evans?”
“Pensavo lo trovassi un ridicolo gioco da bambini Babbani…” iniziò, mordendosi le labbra screpolate dal freddo.
Lo sguardo di James cadde sulla sua bocca in automatico.
“Potrei aver cambiato idea… Riavrai il tuo manuale se riuscirai a trovarmi.” asserì con una luce birichina nelle iridi di cioccolato dietro le spesse lenti, perennemente sporche, degli occhiali.

“Che cos…? Non ti ci azzarda…!” allungò una mano per acciuffare il mantello dell’invisibilità, ma James era già scomparso e Lily si aggrappò all’aria.
Sospirò infastidita e si mise le mani sui fianchi, guardandosi intorno alla ricerca di James.
“Non sono così le regole, Potter! Questa sembra mosca cieca, piuttosto! E io non ho assolutamente voglia di assecondarti!”
Gridò e le rispose solo lo sciabordio delle increspature del lago.
Ripromettendosi di affatturarlo non appena l’avesse acciuffato, cominciò a camminare a mani protese, muovendo l’aria intorno a sé in modo circolare, e tese le orecchie nella speranza di cogliere qualche suono compromettente.

“Acqua!” gridò James in lontananza, alle sue spalle.
Lily si voltò e corse verso la voce, decisa a fargli ingoiare il manuale quando l’avesse riavuto, ma non vide il grosso sasso che spuntava fra gli altri e così cadde.
La risata scrosciante di lui riecheggiò sul lago.
“Ti diverti, Potter? Non credo riderai ancora quando ti troverò!”
James rise ancor più forte e lei vide nella testa quel sorriso pur non trovandoselo davanti.
Lo conosceva meglio di quanto avrebbe voluto. Lo aveva osservato spesso, quando era al tavolo in Sala Grande con Sirius, Peter e Remus. Anche troppo spesso.
“Di nuovo acqua, Evans. Sforzati di più!”
Lily girò su se stessa velocemente e s’incamminò verso gli alberi.
“Non avevo mai fatto caso a che gran bel culo avessi, sai?”
Lei sfoderò la bacchetta e si riabbassò il mantello che il vento –o James?- le aveva alzato, tornando lentamente sui propri passi.
Aveva il fiatone e non sentiva più freddo, forse a causa della rabbia che le circolava nel corpo.
James era bravissimo a irritarla: solo lui riusciva a infiammarla a quel modo.
“Fuoco.” mormorò suadente lui e Lily ghignò soddisfatta, riuscendo a percepire il fiato di James poco distante.
Sapeva di succo di zucca, che lei adorava.

Era arrivata sulla battigia e le acque del Lago Nero le sfioravano la punta delle scarpe; dietro di lei qualcosa si mosse.
“Buh.” sussurrò James al suo orecchio, mentre le intrecciava le mani sull’addome e la trascinava giù con sé.

Successe tutto così velocemente che Lily non poté nemmeno né ribellarsi né puntare i piedi per non cadere.
L’acqua gelida l’accolse in un abbraccio sgradevole e lei atterrò sul fondale molle malamente.
Scosse la testa e i capelli schizzarono gocce tutt’attorno come se piovesse.
Alzò le maniche del mantello completamente zuppo e rabbrividì.

Era Febbraio. FEBBRAIO. E quel celebroleso l’aveva buttata nel lago.

NEL LAGO NERO.

Aprì gli occhi di scatto e si ritrovò di fronte quelli furbi e ridenti di James; senza occhiali a nasconderli erano di un caldo color cioccolata fondente, quella che le piaceva sorbire in sala Comune mentre fuori si scatenava una tempesta.
Lui le sorrise con malizia e le scostò una ciocca bagnata dalla fronte e Lily si alzò goffamente, incespicando nell’uniforme gocciolante.

Si chinò, cercando a tastoni la bacchetta persa nella caduta, e James la schernì di nuovo.
“Sembri un pulcino bagnato, Evans. Certo, un pulcino con un bel cul…”
Lei non gli diede modo di concludere la frase.

“Stupeficium!”

Una luce rossa si sprigionò dalla punta della sua bacchetta e folgorò James, che venne scaraventato su una roccia sporgente con un tonfo sordo.
Lily sogghignò soddisfatta; così imparava Potter a sfidarla!
Si asciugò i vestiti con un incantesimo rapido e poi gettò un’occhiata al ragazzo, che giaceva inerte sulla battigia del lago.
Si morse il labbro inferiore con titubanza, poi sbuffando si avvicinò a lui di qualche passo.
Gli aveva fatto un volo di un paio di metri; forse, pensò Lily, aveva esagerato.

Non aveva avuto intenzione di fargli del male, solo di vendicarsi per quel bagno indesiderato e di cancellargli il sorrisino idiota dal viso…
Si chinò alla sua altezza ed era così vicina che i loro nasi quasi si sfioravano.
Le piaceva James svenuto:  trasudava calma, senza la sua solita frecciatina pronta sulla punta della lingua, e lo trovava insolitamente rilassante non dover tenere le difese perennemente alzate.
Senza la sua arroganza e il suo egocentrismo, lui sembrava docile, quasi dolce, con le labbra socchiuse e i capelli corvini spettinati e imperlati d’acqua trasparente.
Era quasi…quasi bello.

Gli sbavava dietro la stragrande maggioranza delle Grifondoro e anche qualche Tassorosso, ma lei si sforzava sempre di non pensarci, di non darci troppo peso.
James Potter era troppo pieno di sì, non le piaceva.
Non le piaceva nemmeno un po’.
Eppure in sua presenza sentiva sempre una specie di ronzio nelle orecchie e lo stomaco annodato.
E non c’entrava alcuna magia nel mezzo.

Sospirò e decise di svegliare James, per quanto le costasse dover rinunciare alla sua espressione serena per sostituirla con quella sbruffona.
Si sporse sul volto del ragazzo e sfiorò i suoi capelli umidi sulla fronte.
“In…In-ner…” iniziò, ma prima di riuscire a concludere l’incantesimo, Lily si ritrovò a fissare di nuovo le iridi scure di James.

Lui sorrise senza malizia, ma con sincerità; poi le sue dita si chiusero sulla cravatta di Lily e, con un unico movimento repentino, la trasse a sé posando la bocca sulla sua.

Lei rimase imbambolata ad occhi aperti a guardare le palpebre chiuse di James; le sue labbra calde sapevano vagamente di alghe, di caramello e Lily si sorprese a pensare che
aveva un buon sapore e che quel bacio non le dispiaceva poi troppo.

“Un po’ di partecipazione, Evans…” la incoraggiò lui, parlando senza staccarsi troppo da lei.

Lily accolse la lingua di James e si lasciò baciare con trasporto, tanto che lui tirò di più la cravatta per trascinarla sopra di sé.

E d’improvviso lei gli morse la lingua.

“Ma che ca… ?!”

“La prossima volta che decidi di voler fare un tuffo…sappi che nel bagno dei prefetti c’è addirittura l’acqua calda. Ti saluto, Potter.”

Lily si alzò baldanzosa, stringendo al petto il Manuale di Pozioni fradicio che si era ripresa dalla tasca del mantello di James, e si incamminò di nuovo verso il castello.

“Evans!” la richiamò lui, rimettendosi in piedi galvanizzato.

Lily si girò con un sorriso traditore sulle labbra e lui le fece l’occhiolino.

“Fossi in te starei attenta ai libri di trasfigurazione domani…Non sia mai che qualcuno te li rubi con la scusa di strapparti un bacio…”







Eccoci qui... Dunque... Questa è una piccola follia scritta da me ed Ellie... Siamo entrambe fan di Harry, anche se lavoriamo di più nel fandom di Twilight, così abbiamo deciso di unire le forze per creare questa One Shot su Lily e James... Noi li vediamo così. Lily, seria, studiosa, razionale. James, giocherellone, sbruffone ed un po'arrogante... Ringrazio Ellie, perché prima di tutto mi sono divertita molto a scrivere questa storia, ma sopratutto perché mi aiuta, ed ogni volta che gli chiedo una mano me ne da due.
Perché mi sporna a scrivere e mi da sempre nuovi spunti, talvolta usati anche nei miei temi scolastici (XD).  
Perché mi ha aperto e fatto da Cicerone in questo bellissimo e per me nuovo mondo delle fan fiction.
Perché con le sue storie mi regala emozioni immense.
Perché in lei ho trovato un'amica con cui condividere un po'tutto.
Grazie Ellie, ti voglio bene
                        la vostra J.

  
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