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Autore: syontai    18/06/2013    3 recensioni
E se Camilla provasse qualcosa per Leon? Se il sentimento di amicizia provato si trasformasse in qualcosa di più? Che cosa fare? E se anche Violetta amasse Leon? Camilla metterà al primo posto l'amicizia o quello strano sentimento d'amore? (ispirazione tratta dall'episodio 11 della seconda stagione). Dedico questa piccola One Shot molto modesta a due persone che ho incontrato in questo fandom e che mi hanno fatto amare sempre di più questa sezione con la loro simpatia, disponibilità e passione. Questa OS è dedicata alla mia sorella di EFP, Ary_6400, e a Bellafifi1986; ringrazio entrambe di tutto cuore
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla, Leon, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Soffrire per amore
Camilla era davvero stufa di essere rimproverata continuamente da Jackie per i suoi errori nella danza; prese la sua bottiglietta d’acqua nervosamente mentre l’insegnante di ballo le stava facendo uno dei suoi soliti rimproveri: “Camilla, non va bene, non provi abbastanza, sei in ritardo con i passi, Devi esercitarti, altrimenti resterai indietro!”. Di nuovo con le solite minacce... Era stanca di essere quella che non aveva abbastanza talento, di essere colei che arrancava o comunque faceva più fatica degli altri. “Mi stai ascoltando?” disse Jackie, ponendo fine alle sue riflessioni. “Certo che la ascolto!” sbottò lei. “Bene, devi provare di più, altrimenti dovrò escluderti dalla coreografia” la rimproverò nuovamente per poi prendere il suo asciugamano lilla e dirigersi fuori dall’aula. Camilla pensò di essere sola, ma voltandosi vide che c’era anche Leon in un angoletto, alle travi che rifletteva in silenzio. “Si può?” chiese Camilla dopo che si fu avvicinata. “Non la ascoltare, secondo me dovresti solo provare un po’ di più, se vuoi ti do una mano” la tranquillizzò con un sorriso. “Davvero lo faresti? Grazie davvero” esclamò Camilla. Lo abbracciò di impulso, ma poi si rese conto di essere stata esagerata nella sua reazione, e si staccò di colpo. “Come vanno le cose con Violetta?” chiese infine la ragazza appoggiandosi alla sbarra vicino a lui. “Come sempre… Dice di voler stare con me, di volermi bene e poi la trovo sempre in compagnia di quel simpaticone di Diego” spiegò Leon, fissando la parete di fronte a loro. “Io penso che Violetta ti voglia bene davvero, dovreste parlarvi e chiarire tutto da soli” disse Camilla. Quegli occhi verdi che tanto avevano fatto emozionare Violetta, la sua migliore amica, si posarono su di lei, e all’improvviso sentì le gambe cedere. “Dai, proviamo, che è meglio” disse Leon tendendole la mano. Camilla l’afferrò e sentì un brivido: era la prima volta che le succedeva. E quella era la prima volta che lei e Leon erano da soli, di solito si vedevano solo quando erano in gruppo. Leon si mise al centro della stanza e cominciò a provare i primi passi della coreografia, mentre lei lo guardava incantata. Quello sguardo concentrato, quel fisico perfetto…si, perché solo ora vedeva Leon da quel punto di vista, e poteva benissimo comprendere come mai Violetta si fosse innamorata di lui, e come mai tutte le ragazze dello Studio gli venissero dietro. “Ok, ora prova a rifarli” disse Leon, passandosi il dorso della mano sulla fronte sudata. Camilla rimase di sasso: era stata così impegnata a contemplare il ragazzo da non aver seguito nemmeno un passo. Provò a ricordarsi come andassero fatti, ma poi nel tentativo di fare una piroetta, perse l’equilibrio. Sarebbe caduta piuttosto rovinosamente se Leon non l’avesse afferrata al volo. “Tutto bene?” chiese Leon preoccupato. “S-si” biascicò lei, ancora tra le sue braccia.
“Ti avevo detto che Marco non mi avrebbe chiamato e…” disse Francesca entrando nell’aula per prendere una canzone dallo stereo, accompagnata da Violetta. Le due rimasero senza parole di fronte a quella scena. Camilla si separò imbarazzata, mentre Leon la guardava confuso, poi si voltò e notò le due amiche. Violetta aveva gli occhi lucidi e li guardava come se avesse assistito a un vero e proprio tradimento, mentre l’italiana era rimasta con la bocca spalancata. “Io ho dimenticato una cosa nell’aula degli strumenti” sussurrò Violetta all’amica con la scusa di allontanarsi da Leon e da Camilla; non voleva vederli, non voleva ascoltare le loro scuse. Lei si fidava della sua amica, sapeva che provava qualcosa per Leon, e l’aveva colta lì a fargli gli occhi dolci. Come aveva potuto tradirla così? “Camilla, noi due dobbiamo parlare” sibilò Francesca, afferrandola per il braccio e trascinandola via di fronte a un Leon confuso e turbato. Violetta l’aveva visto con Camilla e ci era rimasta malissimo, e lui si sentiva uno schifo per questo. Avrebbe dovuto rincorrerla per spiegarle, ma qualcosa gli diceva che non sarebbe servito a nulla.
“Si può sapere che diamine stavi combinando con Leon?” la rimproverò Francesca torva. “Ma niente! Stavo per inciampare e Leon mi ha preso al volo” spiegò Camilla nel tentativo di tranquillizzare l’amica. “Camilla, non prendermi per scema, ho visto come lo guardavi. Quello era uno sguardo da innamorata!” esclamò con tono indagatorio. “Io…non volevo!” disse Camilla, presa dai sensi di colpa. “Ti piace Leon?” chiese direttamente l’italiano. “No…si…non lo so” rispose lei con incertezza. “E comunque Leon ha ragione… Violetta si lascia prendere troppo da quel Diego, e lui giustamente si è stufato, non vuole fare come l’anno scorso” aggiunse poi, incrociando le braccia. “Lo stai anche difendendo? Noi sappiamo che Violetta lo ama e cosa più importante è nostra amica” rispose Francesca sconvolta. “Io…non posso farci nulla” disse Camilla scoppiando poi a piangere. Non era giusto che proprio a lei capitasse di innamorarsi di Leon. Non voleva, non poteva accettarlo. Avrebbe dovuto soffocare quei sentimenti che sentiva nascere per conservare la sua amicizia con Violetta oppure avrebbe dovuto parlare con Leon e dirgli la verità?
“Tutto a posto?” chiese Leon da dietro il giorno dopo a Camilla, facendole prendere un colpo. “Certo, perché?” ribatté lei ancora un po’ scossa. “Sei strana, mi sembri…distratta. Ti va di parlarne?” chiese il ragazzo dolcemente. ‘Fidati, non vorresti saperlo davvero…’ pensò Camilla. “Non è nulla” rispose cercando di non lasciar intravedere alcun comportamento sospetto. “D’accordo. Allora, oggi pomeriggio dopo le prove ci andiamo a prendere un frullato? Così parliamo un po’…” propose Leon. “Ma certo! Che faccio, li chiamo io Francesca e Maxi?” ribatté nervosamente. “Veramente, pensavo solo noi due” disse Leon piano. ‘Noi due?! Ok, gli devo dire di no, altrimenti Violetta mi ammazza, se lo viene a sapere e poi…Panico!’ pensò Camilla prima di rispondere: “Va bene”. Va bene?! Come le erano uscite quelle parole? Non riusciva a capirci nulla. Violetta aveva ascoltato quella conversazione e si ritirò distrutta  nell’aula di ballo per riflettere su quello che stava accadendo. Non riusciva a capire… Forse Leon si voleva solo vendicare per come l’aveva trattato, o forse era davvero interessato a Camilla. Non riusciva ad accettarlo, non poteva sopportare l’idea di perdere Leon.
“Quindi…” cercò di dire Camilla con un frullato in mano mentre camminavo in silenzio. “Sei migliorata molto, Cami. Ti posso chiamare Cami, vero?” chiese premuroso Leon. La ragazza annuì arrossendo. Quell’appuntamento con Leon le stava facendo venire i brividi. “Leon, posso farti una domanda un po’ delicata?” disse Camilla prendendo coraggio. “Certo, puoi chiedermi tutto” la incoraggiò il giovane messicano con il suo splendido sorriso. “Tu provi ancora qualcosa per Violetta?” chiese con lo sguardo basso. “Io…non lo so. Si, penso di si. Non dirle nulla però, io non…voglio che si ripeta la storia dell’anno scorso” rispose Leon passandosi una mano tra i capelli piuttosto nervoso. “Si, certo, anzi scusa per la domanda” disse Camilla. “Lì c’è una panchina, ci sediamo?” propose con fare galante Leon. I due si avvicinarono alla panchina bianca e si sedettero. In quel momento Camilla non sapeva cosa fare, non sapeva cosa dire, era nel bel mezzo di un attacco di panico. “Se ti dico un segreto, giuri di non dirlo a nessuno?” disse lui all’improvviso. Camilla annuì incoraggiante. “Prima di conoscere Violetta e prima ancora di mettermi con Ludmilla avevo una cotta per te” le rivelò molto semplicemente. ‘Questo non lo dovevi dire, Leon’ pensò lei,  ma se ne uscì con un semplice e imbarazzante: “Davvero?”. No guarda, per scherzo…era ovvio che le aveva detto la verità, però era completamente imbambolata e nel cervello risuonava solo una strana canzoncina da salotto. “Ebbene si” scherzò lui scoppiando a ridere. Le piaceva il suono della risata di Leon, le dava la sensazione che tutto acquisisse un’armonia incredibile. In quel preciso istante si avvicinò al ragazzo, come se fosse irrimediabilmente attratta dal suo fascino, se non fosse che… “Leon! Camilla!” esclamò qualcuno facendoli allontanare di scatto. Francesca stava tenendo le mani sui fianchi, battendo il piede destro con un certo nervosismo. Prese il braccio dell’amica: “Devo un attimo parlarti!”. Quando furono in disparte e abbastanza lontani Francesca le fece una vera e propria sfuriata: “Ma ti rendi conto di quello che stai facendo? Stai tradendo una tua amica, che soffre per Leon, e tu ci esci! Sono davvero senza parole”. “Eh, no, adesso basta far passare Violetta per la santarellina, lei la sua occasione con Leon l’ha avuta. Ti devo ricordare che è stata lei a rifiutarlo. Anch’io mi merito una possibilità!” esclamò Camilla, infuriandosi a sua volta. Non ce la faceva più a sentirsi colpevole… Francesca però la zittì e indicò la panchina dove si era seduta Violetta, appena arrivata, mentre Leon cercava di darle le spalle e ignorarla. Le due si nascosero dietro un cespuglio lì vicino per ascoltare la conversazione. “Leon, ascoltami, io non sento nulla per Diego. Fidati di me, ti scongiuro” disse Violetta. “E perché dovrei crederti?” chiese lui fissandola dritta negli occhi. ‘Perché ti amo e non posso stare senza di te. Perché sono stata una sciocca ma se c’è una cosa di cui sono sicura è quello che sento per te. Ed è amore, Leon, è amore’ pensò la ragazza, ma non aveva il coraggio di dire quelle parole, non aveva il coraggio di sostenere quello sguardo indagatore che la faceva sentire così vulnerabile. “Vedi, nemmeno tu sai cosa dire… Lasciamo stare questo discorso che è meglio. Inoltre io sono qui con un’altra persona” esclamò Leon con il suo orgoglio ferito. “Ah, si? Con una ragazza?” chiese lei con una punta di gelosia. “Già, sono qui con Camilla” sentenziò lui. “Bene, allora ti lascio proseguire in santa pace il tuo appuntamento romantico con Camilla” disse lei infuriata, alzandosi di scatto e allontanandosi. Leon la vide allontanarsi nostalgicamente, mentre avrebbe voluto fermarla e abbracciarla, baciarla per poterle dimostrare il suo amore. Ma tra loro ormai non c’era più nulla, avrebbe dovuto mettersi l'anima in pace. “Vedi come la sta guardando? Camilla, lui non guarderà mai te allo stesso modo” sentenziò Francesca. Camilla rimase in silenzio: aveva ragione, loro due si amavano. E lei che c’entrava con tutto questo? Doveva forse farsi da parte? Una parte di lei avrebbe voluto, ma dentro sentiva anche di avere ragione a non voler lasciare andare via Leon in quel modo. “Che devo fare?” chiese infine impaurita all’amica. “Devi decidere da te, ma io so che farai la cosa giusta perché ti conosco” rispose Francesca con un sorriso enigmatico. Camilla annuì e dopo un abbraccio tornò da Leon. “Stasera fai qualcosa Leon?” chiese lei allegramente. “Ehm…in verità ti dovrei svelare un altro segreto. La sera vado alla piscina di casa mia e mi faccio qualche nuotata per non pensare a nulla, è qualcosa che mi rilassa” spiegò Leon, declinando quindi l’invito. “Mhhh…che ne dici di venire a casa mia, allora? Anche io ho una piscina in giardino” disse Camilla. “D’accordo, anche se non capisco come mai… Allora ci si vede stasera” affermò tranquillamente prima di alzarsi e andare a casa sua.
Quella sera Camilla era agitatissima…doveva agire assolutamente secondo i piani da lei prefissati. Il campanello suonò facendole prendere un colpo. Aprì la porta e si sciolse nuovamente alla vista di Leon. “Allora, buonasera. Dove mi posso cambiare?” chiese lui entrando con una sacca sportiva. ‘Oddio vedrò Leon in costume! Oddio vedrò Leon in costume!’ pensò Camilla ripetutamente, senza smettere di fare ovazioni mentali. Si riscosse solo per dargli una risposta sensata: “Si, in fondo al corridoio c’è il bagno, ti puoi cambiare lì”. “Grazie mille” le disse lui schioccandole un bacio sulla guancia, che al solo contatto divenne scarlatta. Dopo qualche minuto Leon la avvertì che aveva finito e Camilla si era preparata psicologicamente a tutto, ma a quello, a quello proprio no. In costume Leon era la perfezione, e lei si dovette sedere visto che non si sentiva più le gambe. Il desiderio anche solo di toccare quel petto e quegli addominali invase la sua testa, ma poi cacciò via quei pensieri con tutta la forza di volontà che riuscì a trovare dentro di sé. Il ragazzo fece per uscire in giardino, ma poi vide che lei non si era cambiata: “Tu non vieni?”. “Magari dopo” rispose con un po’ di fatica, mettendosi una mano davanti gli occhi per non dover ricominciare a sbavare. Rimase nel suo salotto mentre sentì il suono di un tuffo. Immaginò per un secondo Leon con i capelli bagnati che nuotava, mentre quei muscoli si tendevano ad ogni bracciata. Ma che cosa andava a pensare?! Doveva resistere, doveva resistere. Non riuscì a contenersi e diede un’occhiata dalla finestra, per poi nascondersi nuovamente con il cuore che batteva all’impazzata. Che cosa stava facendo? Quella era davvero la cosa giusta? Sentì il campanello suonare di nuovo. “Violetta ciao!” disse l’amica correndo ad abbracciarla. “Entrando ho visto che c’è un ragazzo in piscina, è buio e non si vede bene chi è…” disse Violetta curiosa. “Si, è… mio cugino. Anzi forse dovremmo dirgli di uscire dall’acqua così te lo presento" disse l'amica con finto disinteresse. Violetta annuì contenta: che bello! Avrebbe fatto la conoscenza di un nuovo ragazzo, così magari avrebbe potuto dimenticare Leon una volta per tutte, anche se al momento le sembrava davvero impossibile. Le due ragazze si avvicinarono al bordo piscina con cautela. Camilla sapeva bene che Violetta non sapeva nuotare quasi per niente, e quel fatto era un punto indispensabile per attuare il suo piano. Fu questione di un attimo: Violetta sentì due mani spingerla per farla finire in acqua. Nel silenzio rotto solo dalle bracciate di Leon si sentì un tonfo. “Ragazza in acqua. Non sa nuotare!” strillò più forte Camilla, gesticolando e indicando Violetta che stava annaspando per poi rientrare dentro casa e osservare la scena.
Violetta muoveva le braccia inutilmente, creando solo schiuma e schizzi d’acqua. Vide qualcuno avvicinarsi a nuoto velocemente, poi sentì due braccia afferrarla e farla riemergere. Due occhi verdi e una faccia preoccupata colpirono subito la sua attenzione. No…non era possibile. Che scherzo le aveva combinato Camilla? “Tutto bene?” chiese Leon cingendo la sua vita con le braccia, mentre cercava di rimanere a galla insieme a lei. “Che ci fai qui, Leon?” chiese lei timorosa. “Potrei farti la stessa domanda” rispose con una risata cristallina che le entrò nel cuore. “Io…beh, ecco…” provò a parlare Violetta, ma non gli usciva fuori nulla. Quegli occhi che la fissavano come se cercassero di leggere dentro la sua anima, quel sorriso così dolce e rassicurante la mandavano in confusione. “Allora?” chiese lui divertito. ‘O adesso o mai più’ pensò Violetta, prima di avvicinarsi ancora di più. Sentiva il suo fiato caldo sulla sua bocca, sentiva il cuore accelerare i battiti, ma non si sarebbe fermata, non questa volta. Di botto azzerò le distanze e lo baciò, un bacio a fior di labbra che divenne sempre più appassionato. Leon inizialmente rimase paralizzato, poi chiuse gli occhi e rispose al bacio con sempre più ardore, fino a quando lei non dischiuse la bocca e non permise alle loro lingue di entrare in contatto, un contatto che gli fece venire i brividi. Violetta poggiò la mano sinistra sulla sua guancia, mentre la destra dal collo scese lentamente sul suo petto nudo all’altezza del cuore, mentre le braccia forti di Leon continuavano a sorreggerla, portando i loro corpi a sfiorarsi. Si separarono che forse era passato solo qualche minuto, ma a loro parve una vita intera. “Io…ti amo, Leon” disse Violetta. Parole che avrebbe dovuto dire tanto tempo fa, ma che solo ora si erano decise a venire fuori. “Anch’io ti amo” rispose Leon con un sorriso, tornando a baciarla lentamente, mentre Violetta, lasciandosi trascinare, portò le mani ai suoi capelli bagnati, accarezzandoli dolcemente. Già, tutto era andato per il meglio… Camilla si buttò sul divano: era felice di aver riunito Leon e Violetta. Si amavano e meritavano di stare insieme. Ma quel dolore al petto era inevitabile, e non avrebbe mai potuto negare quell’improvviso senso di infelicità che l’aveva pervasa. Guardò dalla finestra verso le stelle e una lacrima scese piano… Un giorno forse l’amore avrebbe bussato anche alla sua porta, ma quel giorno non era ancora arrivato. 

NOTA AUTORE: allora come ho detto in quest'introduzione questa OS mi è venuta in mente guardando l'episodio 11, dove ho notato un certo debole per Camilla nei confronti di Leon (forse l'ho solo immaginato, ma boh...). Comunque che ve ne pare? A me piace abbastanza *-* Camilla alla fine ha scelto di fare la cosa giusta, avrebbe potuto benissimo cercare di conquistare Leon, e invece ha preferito riunirli (tra parentesi alla scena in piscina SBAVO). Come ho già detto questa OS è dedicata a 2 persone speciali di questo fandom, due persone che ho avuto il piacere di conoscere attraverso le loro recensioni e messaggi privati, e che ho trovato persone fantastiche, in grado di aiutarmi a tirare fuori il meglio di me, forse anche fonte di ispirazione (*-*). Dedico questa OS a Ary_6400, la mia sorella di EFP, che mi è sempre stata accanto in ogni storia con le sue magnifiche recensioni e che mi ha dato l'idea di essere una persona spiritosa e dolcissima, e a Bellafifi1986, grazie a cui mi sono appassionato a questo fandom e con cui mi sono ritrovato a scambiare opinioni sulle storie e sul modo di comportarsi dei personaggi. Vi ringrazio di cuore ragazze, questa OS è tutta per voi (e se fa schifo, vi chiedo scusa in anticipo, ma io mi ci sono impegnato davvero ç.ç). Grazie anche a tutti colo che leggono e che danno vita a storie in questo fandom, è bellissimo poter leggere storie tanto diverse quanto affascinanti, ognuna in modo diverso. Buona lettura a tutti (stasera sono in fase vogliamoci bene, appoggiatemela xD)
  
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