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Autore: Nanek    19/06/2013    16 recensioni
Tratto dalla storia:
-Mi spieghi chi stai fissando?- continua lui, ma io continuo per la mia strada, fino ad arrivare al mio intento, riavere gli occhi di Luke Hemmings verso i miei.
Lo vedo sorridere di nuovo, abbassa lo sguardo solo un secondo, poi lo rialza.
Solleva la mano e mi saluta.
Mi sento arrossire, distolgo lo sguardo, ricomincio a pulire il bancone.
Altri occhi mi stanno fulminando: Ashton.
-Ma dimmi un po’, da quando in qua tu vai dietro ai minorenni?- ammicca, io non rispondo: idiota.
-June Irwin, per l’amor del cielo, Luke Hemmings ha tre anni in meno di te, ha solo diciassette anni, non ti sembra di essere un tantino nonna per lui?-
-Ashton Irwin, perché invece di rompermi le palle su cose che non esistono, non vai a dormire?-
che scocciatura di fratello.
-June, lo stavi spogliando con lo sguardo-
-Tu invece dovresti guardare meno siti porno e più libri di scuola, va a casa ora, mi stai scocciando, io sto lavorando.-
rispondo nuovamente, dando le spalle a mio fratello, sistemando le bottiglie.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Teenage Life



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*ASHTON'S POV*

-Ash! Muovi quel culo, siamo già in ritardo!-

Quella voce mi fa sobbalzare, perfetto insomma: sporcarsi di dentifricio la maglia rossa era proprio quello che mi ci voleva, il buongiorno si vede dal mattino.
Sposto lo sguardo verso l’orologio appeso sopra la porta: le 7:40, che cosa vuole quell’altra da me? Non sono in ritardo! Mai stato più in anticipo di così!
Raccolgo le mie cose al volo, per precipitarmi dentro la macchina.

-Buongiorno anche a te, sorellona- dico acido, accennando una smorfia.
-Era ora! Cos’è? Lo specchio ti parla e devi avere una conversazione con lui ogni mattina? Mi sto rompendo le palle Ashton, quando ti fai questa cazzo di patente?!- mi risponde lei, con la sua solita grazia di un camionista.

Sbuffo, e mi limito a stare zitto, non la sopporto quando fa così, non è mica colpa mia se mamma non mi stipendia la patente perché ho accidentalmente sfondato macchina, cercando di tirarla fuori dal garage: c’era la mia bici da tirar fuori!
-Sei sempre così carina June, santo quell’uomo che deciderà di portarti lontana da me- sputo nervoso, mentre mia sorella, vent’anni, uno in più di me, universitaria e barista da quattro soldi, mette in moto e parte alla velocità della luce verso scuola.
Maledetto quel giorno che ho deciso di farmi bocciare e ripetere un anno.
A quest’ora sarei già a lavorare, magari come modello per qualche ditta importante, girare con la mia bella macchina modesta, e prendere a super velocità una pozzanghera, in modo tale da lavare mia sorella, che sarebbe sul ciglio della strada a implorarmi per un passaggio: illusa.
E illuso io, che sono ancora un liceale sfigato, all’ultimo anno, e che si fa accompagnare ogni mattina dalla sorella maggiore, che si diverte a sbatterti in faccia la sua bellissima vita da universitaria perfetta, che ha un lavoro abbastanza figo, visto che lavora in una discoteca fin troppo frequentata, e che ogni mattina si diverte a spaccarti le palle se arrivi in ritardo o in anticipo.
Perché i miei dovevano farmi un torto simile? Una sorella più grande di un anno, è una tragedia, è un incubo.
Inchioda davanti al cancello, e prima che io possa scendere, la vedo spegnere la macchina.

-Che fai June? Il liceo ti manca?- domando accennandole un sorriso.
-Devo ritirare delle carte. E devo mettere un annuncio- mi spiega lei, chiudendo la macchina e incamminandosi verso il portone con passo veloce.

La guardo camminare, sotto gli occhi di tutti: l’unica ragazza con i pantaloncini corti, la canottiera e le infradito, dato che nella mia scuola si usa la divisa; i capelli castani, come i miei, sciolti e al vento, tra le mani dei fogli: ecco, mia sorella, June Julie Irwin, la mia rovina, chiamata da tutti “JuJu”, ma da me è “la strega”, “il rospo”, “il mio incubo”.
Spalanca il portone e sparisce dentro.
Sento la campanella suonare, mi avvio anche io.

-Ciao Ash!-
-Ehy Irwin!-

Sento voci che mi salutano: ragazze che mi fissano, e mi fanno cenno con la mano, o con lo sguardo.
Il problema è.. ma chi le conosce?
Sembrano tutti conoscere me, ma io non conosco nessuno, tranne qualcuna.
Avanzo verso il mio armadietto, prendo i libri che mi servono, sento ancora qualcuno che mi saluta, e mi giro, noto la ragazza, arrossisco, sorrido appena, -Ehy bellissima- la saluto, e lei sorride, avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Ciao amore- mi risponde, la mia lei, la mia adorata Sue: i capelli biondi raccolti in una coda questa mattina, gli occhi marroni che mi sorridono con le labbra, la mia piccola Sue, incontrata cinque mesi fa a una festa, ed ora, la mia ragazza, nella squadra di danza della scuola, all’ultimo anno anche lei, ma lei non è una ripetente come me, lei è brava a scuola, è brava e bella, non potevo trovarne una migliore di così.

-Che hai fatto alla maglietta? Sbrodolone- mi deride, notando la macchia bianca sulla maglia.
-Mia sorella aveva, come sempre, le palle girate, e mi è caduto il dentifricio- ammetto, e lei ride divertita.
-Povera June, sarà nervosa per gli esami- la giustifica, e io mi limito a fulminarla con lo sguardo: possibile che sia sempre povera June e mai povero Ash?
-Sue, dovresti imparare la regola “dai sempre ragione ad Ashton”- la riprendo, e lei ride ancora.
-Magari un altro giorno amore- mi risponde, per poi avvicinarsi alle mie labbra, lasciarmi un bacio veloce e scappare verso la palestra per l’allenamento.
-Ti aspetto all’uscita- le urlo, lei si gira verso di me, e mima con la bocca un “a dopo”, per poi riprendere la sua corsa per il corridoio.

Richiudo l’armadietto dietro di me e mi incammino verso l’aula di matematica.
Mi guardo in giro e la mia attenzione cade su un tipo dalla maglia color evidenziatore, che quasi mi acceca: il solito tipo, imbambolato davanti alla bacheca della scuola: Luke Hemmings, il nanetto del 96 più popolare di tutto il liceo, cantante di una band dal nome insopportabile, composta da lui, Michael Clifford e Calum Hood, e io, loro tre, semplicemente li odio, e odio tutte le ochette che strillano come pazze alle loro messe in scena fuori da scuola: patetici.
Lo guardo, mentre lui continua a fissare la parete, con gli occhi spalancati e la bocca aperta per metà.
Mi avvicino, sono un tipo curioso: chissà che guarda.
Sta fissando un foglio giallo, la scritta in blu è quasi impossibile da non notare “MI OFFRO”, continuo a leggere per scoprire chi possa essere l’idiota che scrive “mi offro”, a caratteri cubitali, in un annuncio: la tipa, sì perché scrive che è studentessa, “si offre” di dare ripetizioni di.. tipo una lista infinita di materie, a prezzi economici, e a risultati “stellari”.
Rido dentro di me, e giuro che se la incontro le rido in faccia: colei che scrive tale scemenze merita la derisione.
Arrivo alla parte finale dell’annuncio, dove la tipa rilascia numero di telefono e il suo nome.
E qui sbianco.
Perché l’idiota in questione è “June Irwin”, e quel numero in questione è sia il suo numero di cellulare, sia quello di casa: credo di vergognarmi di lei, mia sorella è un’autentica cretina.
Sospiro rumorosamente, e Luke Hemmings, notandomi, si gira verso di me.

-Cosa intende tua sorella per “prezzo economico”?- mi domanda.
Alzo lo sguardo verso di lui, sto per rispondere, come fa a sapere che è mia sorella?!, ma lui mi precede –Intendo, quanti soldi vuole? Più o meno..- si corregge.
Noto un lieve rossore sulle sue guance, e un leggero sorrisetto gli sta marcando le fossette.
-Boh- mi limito a rispondere, facendo spallucce –non sapevo neanche di questa sua idea, mi spiace- concludo, notando nello sguardo di lui una strana delusione.
Sento una mano toccarmi la spalla, sento la presa stringere, mi sta facendo male, e non sto neanche a indovinare chi sia la bestia, perché la sua voce stridula mi distrugge un timpano.

-Ash! Fratellino, ma cosa dici bugie ai tuoi amici- ecco, ciao a te June, di nuovo.
Mia sorella mi rivolge uno sguardo glaciale, per poi passare a Luke, porgendogli la mano.
-Piacere, io sono June, se hai bisogno lì c’è il mio numero- annuncia entusiasta, mentre il biondino passa dal color latte al rosso acceso, mentre avvicina con timidezza la mano e stringe appena quella di mia sorella.
-Sono L-Luke.. sì, avrei bisogno.. di una mano- riesce a dire, arrossendo ancora.
Decido di intervenire –Sicuro Hemmings? Non hai paura di questa bestia?- e mia sorella mi pesta il piede.
-Ahia! Vedi? È brutale mia sorella- continuo io, ma Luke non sembra farci troppo caso, come se io non avessi parlato, rimane imbambolato a fissarla.
-Posso sapere quanto vorresti.. più o meno.. solo per sapere- continua lui, rivolgendosi a June, che spiega fin troppo precisamente ogni singolo dettaglio.

Luke pende dalle sue parole, ha un’espressione seria, attenta, come se lei stesse dicendo qualcosa di importante: sono solo ripetizioni insomma.
Lei conclude, lui sembra interessato, si annota il suo numero di telefono, la saluta, saluta me, e ci lascia.
-Ma, è in classe tua?- mi chiede June, fissandomi.
-No, anzi, non ci ho mai parlato prima di adesso, mi sta in culo da morire-
-Che ti stia in culo o meno, mi paga, e io ho bisogno di soldi- conclude lei, salutandomi con un bacio sulla testa, che io odio, e avviandosi fuori: complimenti sorellona, pure un cretino del genere dovevi far venire in casa nostra.

 



Note di Nanek
Ehy there!
Avevo detto che sarei tornata con una long no? XD ed eccomi infatti, a proporre questa storia!
Che cos’abbiamo qui? Beh, prima di tutto, è chiaro che siamo abbastanza fuori dai personaggi, Ash non è stato insieme a una certa Sue (o almeno credo lol ), e non ha una sorella più grande, ma io sono fatta così, e mi diverto a contorcere la vita a tutti lol
Che ve ne pare di questa June? Spacca palle eh? E Luke? Eheh, Ashton lo “odia”, o forse è solo gelosia del loro gruppetto? ;) beh lo scopriremo più avanti insomma!
So che è corto come primo capitolo, ma spero basti a invogliarvi a continuare a leggere =)
Se riuscite a lasciare due paroline.. un commentino, mi farebbe davvero piacere =)
A presto! E grazie sin d’ora per aver letto <3
Nanek
  
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