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Autore: persikka    17/09/2004    1 recensioni
Una songfic dei tempi malati in cui ascoltavo i cd di Saranno Famosi ù.u (vergogna da parte della sottoscritta...). Sappiate che di Cuori di Menta ho letto solo tre volumi e la storia è molto un'opinione per me... tuttavia grazie alla Dè ho scoperto che ci ho azzeccato! Ma che matta!!! Commentate, grazie.XD
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mandami una lettera se vuoi

Mandami una lettera se vuoi

E dimmi come stai,

Maria…

Chiusa in un giardino dove

Crescono le rose,

Maria…

 

È tanto che non ci sentiamo,

Maria…

È tanto che non ci vediamo,

Maria…

Quanto tempo è passato dall’ultima lettere che ti ho scritto?

Uno, due, tre mesi?

Forse di più?

Perché non mi rispondi,

Maria?

Ci sto male,

Maria…

Tu, chiusa tutti i giorni,

Tutto il giorno,

In quella scuola

Senza ch’io possa vederti…

Senza ch’io possa sentirti…

Se non fosse per le lettere che ci scriviamo

Come vivrei,

Maria?

Come?

 

Non aver paura d’invecchiare

Come puoi dimenticare?

Non hai più idea…

Non aver paura di guardare

Come faccio a ricordare

Non ho più idea…

Non ho più idea…

Di come sei adesso

Di come sei adesso…

 

Maria,

Quanto tempo è che non mi scrivi più?

Maria,

Pensi che il tuo nome me lo sia dimenticato?

No…

L’unica cosa che mi rimane di te è proprio il tuo nome,

Maria…

Perché piano piano sta scomparendo anche il ricordo di te

Del tuo viso,

Dei tuoi occhi,

Della tua bocca,

Della tua voce…

È straziante,

Maria…

Vorrei poterti portare per sempre nel mio cuore…

 

Mandami una lettera se vuoi

E dimmi dove sei,

Maria…

Maria…

Maria…

 

Ho sentito mio fratello

Gli ho chiesto di te…

Ti ricordi,

Maria?

Come facevo prima di conoscerti…

“Dov’è Maria?”

“Che ha fatto oggi Maria?”

“Sta bene Maria?”

Gli ho chiesto dove sei ora,

Come stai,

Come va con Sasa…

È triste poter sapere di te solo attraverso Kazuma…

Perché non mi chiami,

Maria?

Perché non mi scrivi?

 

Come è diverso il rumore del mare

Potresti sentirlo senza ascoltare

Annegare nel buio per poi respirare

Vedere l’effetto che fa…

 

Dovresti provare come mi sento

Dovresti provare ce significa stare senza la cosa che conta di più

Anche della tua stessa vita…

È come vivere senza uno scopo,

Vivere senza una ragione,

Vivere ma non essere vivi dentro…

Annaspare nella  disperazione più nera…

La disperazione di saperti vicino ad un altro

Di saperti vicino a Sasa…

 

Ma come è diverso il rumore del mare

Divide le onde in ultrasuoni

Che volano in alto per farsi sentire

Vedere e sentire da te…

 

Le mie urla le potresti sentire

Chiudi gli occhi,

Maria…

Lo senti,

Maria?

Un grido acuto e straziante

Il suono del mio cuore che si spezza

E ti penetra dentro,

E ti attanaglia le membra,

Ti rimbomba nella testa…

Senza lasciarti in pace nemmeno per un secondo…

Il suono del mio dolore…

 

Mandami una lettera se vuoi

E dimmi come stai,

Maria…

Chiusa in un giardino dove

Crescono le rose,

Maria…

Maria…

Maria…

 

Ma tu non lo senti, vero?!

Tu sei sorda al mio lamento!

Nemmeno mi scrivi

Perché non sai quanto è terribile stare senza di te

Stare senza poterti abbracciare,

Né vedere,

Né sentire…

Quella lettera era importante per me,

Maria!

Maria,

Perché non ci stiamo sentendo più?

Perché mi vuoi lasciare in questo stato di apatia?

Te ne stai rinchiusa a scuola e nemmeno esci

Per paura di incontrarmi e dovermi dare delle spiegazioni…

 

“Maria…

Se… sen… Maria scusa,

No… Non vorrei disturbare però…

Per cortesia,

Questa lettera mandamela!

Io… è già…

Sono degli anni che aspetto questa lettera

Per cortesia,

La lettera,

Maria…

Maria,

La lettera,

Per cortesia…

Maria…

Ciao Maria,

Ciao…

Almeno telefonami,

Maria…

Fai qualcosa non lo so…

Ciao Maria…

Ciao…”

 

Che scemo!

Altro che amore costante!

Ma che mi aspettavo da te,

Maria?

Ma che mi credevo?

Amore costante?

Non ne sei mai stata capace

Sei saltata da me a Sasa

Come avevi fatto con mio fratello

Ed è perfettamente inutile che ti giustifichi

Non dirmi che dispiace,

Maria…

Non essere ipocrita…

 

Mandami una lettera se vuoi

E dimmi come stai,

Maria…

 

E non so come mai ho creduto di potermi aspettare fedeltà da te

Forse ho sbagliato io

Forse abbiamo sbagliato entrambi

Come è potuta finire tra noi?

Senza che ce ne rendessimo conto

Abbiamo cominciato a dare tutto per scontato

È così che è finita,

Maria?

Forse,

Maria…

 

“Per cortesia,

La lettera,

Maria…

Telefonami,

Maria…”

 

 

 

 

 

 

  
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