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Autore: Silent_Warrior    19/06/2013    4 recensioni
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La irritava che nessuno riuscisse a vedere la verità.
GrimmTatsu
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arisawa Tatsuki, Jaggerjack Grimmjow
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Presentazioni


 

Tatsuki studiò con discrezione il maschio non-umano che aveva preso residenza nel negozio di Urahara. Ne aveva viste di cose strane prima, pensò, ma Grimmjow le pigliava tutte, le impastava e le ripresentava con tanto di pesanti e appiccicosi ' Santissimi Numi! ' al cioccolato.

 

Era di certo la punta di diamante di tutti i bizzarri conoscenti di Ichigo e Tatsuki aveva incluso anche Isshin e le sue novità nella frase.

C'era stata una guerra, Ichigo ne era stato coinvolto e in qualche modo un giorno questo muscoloso bulletto dai capelli color puffo, gli occhi fiammeggianti e l'espressione perennemente accigliata, era apparso a Karakura.

 

Tatsuki lo incontrò per la prima volta quando seguì Ichigo, Orihime e Chad al negozio di Urahara. Grimmjow era lì, da solo, in un angolo, semplicemente seduto tutto incurvato con le braccia sulle ginocchia. Ichigo lo aveva salutato, ma il ragazzo aveva risposto con un ringhio; la luce di Orihime sommersa dall'aura feroce; il gesto di Chad completamente ignorato.

 

Tatsuki non disse niente, ma stette seduta nella stanza con Grimmjow mentre gli altri tre si trascinarono dietro a Urahara per chiacchierare con gli altri amici della Soul Society nella sala. Lei rimase lì a fare i compiti, senza tener conto della presenza di Grimmjow.

 

Anche lui l'aveva ignorata, ma quando il trio riemerse dal salotto e richiamò Tatsuki, lei gli fece un cenno e un veloce sorriso. " Ciao " gli disse.

 

Il sopracciglio di Grimmjow si arcuò. " Ciao " le rispose, gli occhi stretti.

 

Era stato quello il loro primo dialogo.

 

 

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Tatsuki accompagnò Ichigo e Orihime al negozio ogni volta, a volte Chad, altre Ishida, e si limitava a sedersi nella stessa stanza di Grimmjow. Le loro conversazioni - se si possono considerare conversazioni - erano semplicemente un 'ciao' e dopo, alla fine, un 'alla prossima'.

 

Una sera dopo l'allenamento di karate, Tatsuki decise di deviare verso il negozio di Urahara. Per nessuna ragione in particolare, giusto per vedere se Grimmjow mangiasse cibo umano.

Comprò quattro scatole di gelato, tutte di gusti diversi.

 

Lui mangiava sul serio cibo umano, ma non aveva mai assaggiato il gelato.

 

Tatsuki se ne prese una cucchiaiata di ognuno: menta, cioccolato, fragola e vaniglia. All'inizio Grimmjow aveva fissato di sbieco il miscuglio, cauto, ma dopo aver visto come tutti si divorarono la propria porzione, aveva provato la prima piccola cucchiaiata.

 

" E'... freddo " disse, sorpreso. "E dolce. "

 

" Ti piace? "

 

" Sì... " ammise, quasi troppo piano, ma il suo sguardo era sfida quando alzò gli occhi dalla sua ciotola di gelato. " E' interessante. "

 

Tatsuki si strinse nelle spalle. " Piace anche a me. "

 

 

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Nel tempo, Tatsuki smise di seguire Ichigo e Orihime al negozio. Vi si dirigeva ogni volta che ne aveva voglia, non più solo quando aveva una ragione o una scusa.

 

Ci volle un po' di tempo, ma alla fine Tatsuki capì che Grimmjow una volta era dalla parte del nemico, ma aveva disertato. Non era molto umano all'inizio, ma ora con l'aiuto di un corpo finto che Urahara gli aveva costruito - Tatsuki non voleva sapere come il negoziante biondo avesse fatto - Grimmjow poteva sembrare vagamente umano.

 

E nessuno si preoccupò di insegnarli a vivere come tale.

 

Urahara lo abbandonò alla sua immaginazione, mentre Ichigo, Orihime, Chad e Ishida lo vedevano come qualcuno di potente capace di occuparsi di se stesso. Gli shinigami non vollero aver niente a che fare con lui. Tessai aveva seguito l'esempio del boss. Ururu e Jinta lo temevano.

 

Grimmjow non aiutò di certo, reagendo violentemente alla minima provocazione. Una volta Ichigo aveva menzionato la mancanza della sua maschera o qualcosa di simile e dopo Urahara dovette fisicamente separarli dall'ammazzarsi l'un l'altro.

 

A Tatsuki seccava proprio che nessuno vedesse la verità.

 

 

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" Vieni con me " disse un giorno.

 

Grimmjow alzò lo sguardo, dal suo abituale angolo.

 

" Vieni con me " quasi sorrise. " Fidati di me. Andrà bene. "

 

L'alto ragazzo scrutò la brunetta, cercando di capire il suo scopo. Infine, si alzò dal pavimento e ficcò la mano nella tasca dei jeans. " Ok. Fa' strada. "

 

 

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Lei lo portò sulla cima della collina. C'era un piccolo tempietto vicino, ma Tatsuki lo ignorò preferendone lo spiazzo sul retro. Da lì si poteva vedere tutta la città.

 

Grimmjow perse l'aspetto curvo che aveva nel negozio. Quando si tese in tutta la sua altezza, Tatsuki vide l'ombra di un sorriso arrogante. Sorrise pure lei.

 

" Che c'è di divertente? " scattò lui.

 

" Nulla. Mi sto solo godendo il venticello " rispose lei, notando che l'uscita era stata meno aggressiva e aspra dei suoi soliti commenti.

 

Lanciandole occhiate sospettose, Grimmjow si sbottonò la camicia. chiuse gli occhi e lasciò cadere indietro la testa, con un sospiro rilassato che sorprese Tatsuki. Lo guardò crogiolarsi nel vento fresco e nel tiepido sole al tramonto, l'azzurro dei suoi capelli che diventava curiosamente smeraldo luminoso nella luce rossa-oro.

 

Lui aprì un occhio. " Grazie. "

 

" Di nulla " chiuse anche lei le palpebre, lasciando che il vento giocasse con i suoi capelli. E forse, solo forse, stava ripensando al piccolo sorriso che Grimmjow le aveva mostrato prima.

 

 

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" Stai passando davvero tanto tempo con Grimmjow, Tatsuki-chan " disse Orihime un pomeriggio.

 

Tatsuki si strinse nelle spalle. " Ogni tanto. "

 

" Chi sta passando tanto tempo con chi? " s'intromise Chizuru, lasciandosi cadere vicino a Orihime. Le sue mani strisciarono sulle spalle di Orihime e giù al suo petto, ma per la sorpresa di Chizuru non fu Tatsuki a fermare le sue dita palpeggiatrici: fu Ishida, che si era unito a loro senza una parola.

 

" Nessuno che tu conosca " rispose Tatsuki e con calma di allontanò. Non stava passando tanto tempo con Grimmjow, solo i pomeriggi, e la maggior parte erano usati per insegnarli a scrivere e leggere il giapponese. Qualche volta si prendevano un gelato, o guardavano un film, scelto da Tatsuki poiché Grimmjow non aveva la minima idea di che generi ci fossero o che attori esistessero. E nemmeno del concetto di biglietto, prima che Tatsuki glielo spiegasse.

 

Sospirò debolmente. Non avevano proprio idea di cosa avevano fatto trascinandolo lì.

 

 

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Grimmjow si immobilizzò. " Quindi tutto quello che devo fare è schiacciare i pulsanti in questo ordine? "

 

" Già, e avvicinartelo all'orecchio, così. "

 

" E tu sarai in grado di parlare con me. "

 

" Uh-uh " Tatsuki annuì e si risedette sui talloni. " Quando inizierò il mio lavoro part-time, dovrei riuscire a risparmiare abbastanza da comprarti un cellulare. "

 

Grimmjow sembrava sorpreso. " Un cellulare? "

 

" Telefono cellulare " chiarì Tatsuki " E' un telefono portatile e puoi anche mandarci messaggi. In questo modo puoi continuare a esercitarti con la lingua. "

 

Il labbro di Grimmjow si arricciò, ma presto espirò rassegnato. " Questa roba del lavoro part-time... sarai impegnata, giusto? "

 

" Sì... "

 

Lui fece un suono profondo con la gola. " Sai, voglio solo dire, uh, grazie. Hai fatto un bel po' per aiutarmi a capire e uhm. Sì. "

 

" Ti stai rammollendo con me? " lo prese in giro Tatsuki.

 

Lui denudò i denti e ringhiò " Taci. "

 

Grimmjow era tenero quasi quanto Orihime in certi aspetti, secondo Tatsuki, nonostante non glielo avrebbe mai detto. Era come se fosse... era un grosso gattone, tutto spavalderia, orgoglio e indipendenza. E a causa della spavalderia, dell'orgoglio e dell'indipendenza, nessuno aveva visto la verità dietro.

 

Grimmjow era stato strappato dalla sua zona comoda, dal suo territorio, e lanciato in un mondo completamente nuovo, confuso e caotico, dominato non dalla forza, ma dalla tecnologia. Non aveva avuto un periodo di regolazione, un tempo per adattarsi; tutti si aspettavano che atterrasse in piedi e cominciasse subito a correre.

 

Questo era quello che era successo, quando Tatsuki lo vide per la prima volta al negozio di Urahara. Grimmjow, stretto in un angolo, sulla difensiva e con una sensazione di claustrofobia tutto in un colpo, bisognoso d'aiuto e troppo orgoglioso per chiederlo. Come una bestia messa all'angolo, ferita e smarrita.

 

Tatsuki si ridestò dai suoi pensieri e fissò di nuovo Grimmjow. Aveva il profilo più bello, pensò tra sé e sé, altezzoso come un principe e il doppio più carismatico. C'era un non so che di perdita nei suoi occhi, come se qualcosa gli fosse stato tolto con la forza. Non aveva idea di cosa: Grimmjow non era tipo da condividere.

 

" Ammiri la vista? "

 

Tatsuki sbatté le palpebre al tono compiaciuto di Grimmjow. Poi fece un ghigno sbilenco. " Sì, è proprio quello che sto facendo. Ed è alquanto notevole. "

 

Lui piegò la testa e la esaminò. " Sei una ragazza strana " concluse alla fine.

 

" Un poco fuori luogo se detto da te " lo punzecchiò.

 

Lui ridacchiò. Quindi le mise una mano dietro la testa e si abbassò per premere la bocca sulla sua.

 

Sapeva di piccante e dolce, pensò Tatsuki, prima che le sue mani gli scivolassero lungo la schiena muscolosa e lo tirassero più vicino.

 

 

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Ichigo sputò tutta l'acqua che aveva in bocca dall'altra parte del tavolo su uno sventurato Keigo. Mentre si puliva la bocca con il dorso della mano, ignorando i lamenti di Keigo sul dover trovare vestiti asciutti, tirò una gomitata a Chad.

 

L'alto giappo-messicano incredibilmente tossì dalla sorpresa. Diede un colpetto a Orihime, che fissò apertamente, esortando Ishida a voltarsi per vedere lui stesso perché tutti avevano reagito. Per poco non si strozzò.

 

Tatsuki passeggiò avanti, mèche azzurre nei capelli, mano nella mano con un ex Espada.

 

" Hei, ragazzi " disse " Fatti in là Ishida. "

 

" Hei. "

 

Grimmjow spostò di lato Tatsuki e agguantò due mele, lanciandone una alla ragazza che la acchiappò abilmente. " Cosa, non volete accettarmi nel vostro bel gruppetto? " appoggiò un braccio intorno a Tatsuki " Che peccato, io non vado da nessuna parte. "

 

Tatsuki si liberò dal suo pesante braccio. "Zitto, Grimm. Mangiati quella mela. "

 

Gli altri si limitarono a scambiarsi degli sguardi.

 

Tatsuki si guardò intorno e ghignò. " Cosa c'è? "

 

" Che ci fa lui qui? " chiese Ichigo.

 

" Che sei, cieco? " Grimmjow fece un sorrisetto.

 

Tatsuki alzò gli occhi al cielo. " Di' semplicemente ciao, Grimm. "









Angolo della Traduttrice

Tremate fedeli, me medesima ha preso a cuore codesto carck-paring ed è pronta a diffonderlo nel mondo come un virus! TADADADAAA*tuoni e fulmini*

Mi sono innamorata di quasti due, stanno così bene insieme. Lasciatemi sognare...
Come al solito ribadisco che questa è una traduzione e sotto vi metterò il link dell'originale. Spero vi sia piaciuta. grazie e RECENSITE :D

link originale: http://www.fanfiction.net/s/5430538/1/Introduction
  
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