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Autore: magic girl    03/01/2008    14 recensioni
Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo. provate a leggerla e ditemi che ne pensate
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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hermione 4

"Vieni con me,ti porto in un posto."le porse una mano ma lei sembrava riluttante a prenderla,a fidarsi,a seguirlo...

Lui sembrò comprendere ciò che le passava per la testa,senza stavolta violarla.

"Non ti sto chiedendo di fidarti di me...lo ammetto,neanch'io lo farei,ma lo sai perchè solo uno stupido vorrebbe essere immortale o guardare nel futuro?"

perche' oggi non e' piu' ieri e non e' ancora domani: e' un giorno unico che non abbiamo mai vissuto e non vivremo piu'.
(Myriam)

Lei scosse la testa lentamente...non capiva dove volesse arrivare con il suo discorso...

"Perchè così si priverebbe della parte più bella...vivere!Si toglierebbe quel poco che quel deficiente circondato da tanti idioti come mio padre gli ha lasciato...la scelta!Niente,e te lo dice uno di cui la vita è sempre stata pianificata,è più bello che vivere ogni momento intensamente come se fosse l'ultimo,senza ragionare su cosa è giusto o cosa è sbagliato...pensa a cosa ti potrebbe rendere felice...

Vivere a lungo e' desiderio quasi di tutti, ma vivere bene e' l'ambizione di pochi.
(J. Hughes)

Poteva andare meglio,beh può darsi,capita...ma intanto tu,non la tua coscienza,non avrai lasciato niente intentato!"

Lei gli prese la mano"Non so se ne sono capace...mi insegni?"

Lui sorrise"OH,Io sono un maestro!"

"Dove mi stai portando?"

avevano attraversato tutto il terzo piano fino a scendere al piano terra per arrivare nelle cucine,camminavano a pochi centimetri di distanza senza mai sfiorarsi;lei avrebbe voluto che che lui le prendesse la mano,ma non era stata accontentata...

"Non lo immagini?"chiese quando ormai già stava facendo il solletico alla pera.

"Sei un bastardo Malfoy!"non voleva entrare lì dentro

"Non mi dirai che hai paura..."le sussurrò all'orecchio mettendosi dietro di lei.

"No!"disse lei che non voleva entrare.

"No,non ho paura o no,non voglio entrare?"chiese con un ghigno sulla faccia.

"Fai schifo Malfoy"
"Strano,nella Gazzetta di Hogwarts risulto al primo posto tra i più belli e sexy della scuola" "Ucciditi!"sbottò lei,non sapendo come rispondergli. "Però non puoi negarlo,non si può negare l'evidenza,così come non puoi negare che ti piaccio!" "Sei
troppo presuntuoso per i miei gusti Malfoy"esclamò lei tutta rossa in viso. "E non si può negare neanche che quando arrossisci sei bella!"

Oddio,le aveva fatto un complimento,un complimento vero...le aveva detto che quando arrossiva era bella...

"Beh,Grazie!"disse timidamente

"Non devi ringraziarmi,non era un complimento ma una semplice costatazione oggettiva"

Non sapeva se essere contenta o meno della sua ultima affermazione.Non tutti ti dicono che sei bella,costatazione o complimento che fosse,lui la trovava bella...questo era l'importante,la forma non contava.

"Beh grazie lo stesso!"concluse lei...le piaceva avere l'ultima parola.

"Hai intensione di rimanere qua fuori per tutta la notte?"domandò lui e lei finalmente si decise ad entrare.

La cucina era grande come la ricordava,pulita,ordinata...appena li videro entrare gli elfi domestici accorsero e quando videro Malfoy cominciarono una lunga sequela di inchini e reverenze.

"Signor Malfoy,siamo onorati che lei abbia deciso di farci nuovamente visita" "Signor Malfoy siamo lieti di averla qui con noi!" "Signor Malfoy siamo entusiasti di servire voi e la vostra gentile accompagnatrice"

Il timore e la reverenza che provavano nei confronti di Malfoy erano diversi dal rispetto che provavano per Harry e la simpatia che provavano per Ron.

Malfoy ed Harry erano due persone diametralemente opposte, eppure uguali come le due parti del cerchio divise dal diametro. Che fossero due tra i più bei ragazzi della scuola era un dato di fatto,ma c'era una differenza di fondo tra loro:non volere bene ad Harry era praticamente impossibile,lui sempre così gentile,dolce ,disponibile ,leale;così come invece era quasi impossibile volere bene a Malfoy così algido,freddo,arrogante,presuntuoso,sicurò di sè...forse c'era una sola persona ad Hogwarts che stava al suo fianco per reale amicizia e non per timore e questa era Blaise Zabini;il resto Tiger,Goyle era evidente che più che l'amicizia,a legarli a Malfoy era la paura:Malfoy era il loro capo di elezione,il principe dei Serpeverde, l'erede di una delle famiglie più ricche e potenti del mondo magico,era più conveniente stare con lui piuttosto che contro di lui.Tutte le ragazze che cadevano ai suoi piedi non erano innamorate di lui,come le ragazze che per Harry avrebbero pagato oro,erano attratte dalla sua bellezza,dal suo essere bello e dannato,il classico figo da paura che c'è in tutti le scuole,babbane e magiche che siano;per stare con lui anche solo una notte,sarebbero state disposte a tutto sole per raccontare in giro che il ragazzo più bello della scuola le aveva degnate di uno sguardo...di certo erano consapevoli,non si può essere così stupidi, che lui non avrebbe ricordato neanche il loro nome, ma evidentemente andava bene così.Ne valeva la pena.

Eppure Draco Malfoy l'aveva fatta sentire importante,più importante di come la faceva sentire Harry per un motivo molto semplice:Harry si occupava di tutti e cervava di aiutare chi ne aveva bisogno,il paladino della giustizia,il Robin Hood del XXI secolo. Molto più difficile era che Malfoy,Draco degnasse un essere vivente inferiore a lui,tutta la scuola per inciso,della sua considerazione. Era difficile ottenere da lui più di un insulto o uno sguardo schifato. Erano finiti i tempi in cui cercava guai,ora era l'algido serpeverde che con un solo sguardo era capace di mettere in soggezione,lui dallo sguardo freddo e impescrutabile,lui dai pensieri impenetrabili,l'indifferenza fatta persona,girava per i corridoi con i suoi schiavetti personali,con quell'aura di superiorità e con la sua solita faccia da schiaffi...quando camminava non prestava attenzione a chi incontrava: aveva l'innata capacità di girare tra la gente come se fosse solo in una stanza,di non preoccuparsi di chi travolgeva passando...chi gli stava intorno arretrava quando lo vedeva passare e se un povero malcapitato andava a sbattergli contro Malfoy lo scrutava dall'alto del suo metro e novanta per novanta chili di muscoli e prima che il poveretto arrivasse dal piano terra alla torre di astronomia per nascondersi,gli rifilava una punizione e non contento gli toglieva una bella manciata di punti per poi riprendere la sua strada.

Con lei invece si era comportato diversamente,infatti orano insieme in quella cucina e un secondo prima le aveva detto che era bella...molto probabilmente era una delle poche ragazze a poter affermare che lui le avesse fatto un complimento, no , una costatazione oggettiva che indicava che la trovava bella,non carina,bella.

Un elfo domestico la distrasse dai suoi pensieri,chissà cosa avevano detto fino ad allora.Malfoy la guardava con uno sguardo interrogativo!Lei sorrise di rimando per poi girarsi di lato.Gli aveva sorriso.Ma era completamente ammattita?

"A cosa pensavi mezzosangue?So di essere un argomento interessante,ma potresti pure evitare di fare pensieri sconci sul sottoscritto mentre sei con me in una cucina.Potrei pensare che non ti dispiacerebbe tanto tradire il tuo amore platonico per Lenticchia.D'accordo che dovrebbe essere normale ma sai,con una come te non si sa mai..."

"Finiscila di dire stronzate Malfoy o il tuo ego potrebbe risucchiarti!"

"Perchè,vuoi negare che stavi pensando a me?"chiese in tono malizioso
"Infatti,perchè mai dovrei pensare a te?"esclamò sfidandolo con lo sguardo

"Hai stile Granger,ma anche senza Legimazia capisco che stai mentendo!"

"Stronzate!"

"Non mi piacciono le parolacce addosso a te,Granger!"

"A me non piace la tua presunzione,siamo pari!"
"No invece:la presunzione è una cosa che mi appartiene,so di essere un pensiero fisso per le ragazze,e anche se ti vesti da monaca di clausura non vuol dire che non appartieni all'universo femminile-dicendo questo la guardo per bene soffermandosi sul maglione della divisa facendola arrossire-e questo mi sembra innegabile,ma le parolacce non sono una cosa che caratterizzano il tuo carattere. Non devi cambiare per integrarti Granger!"

"Non osare..."

"non sto usando la Legimazia,ma con questo ho capito di aver colpito nel segno"

"Vaffanculo"

"Ok qua ci sta!"e le sorrise,un sorriso sincero a cui lei non seppe trattenersi dal rispondere...

"Cosa hai ordinato?"chiese per cambiare discorso...errore tattico

"allora è vero che stavi con la testa tra le nuvole!"sorrise di nuovo,questa volta con il suo ghigno caratteristico e lei rispose con una linguaccia.

se qualcuno le avesse detto tre mesi fa che un giorno lei avrebbe passato una PIACEVOLE serata in compagnia di Malfoy a fargli le linguacce,beh,lo avrebbe mandato al San Mungo in pochi minuti.

Arrivò un elfo domestico con in mano una tazza di cioccolata calda e un caffè nero e due fettine di una torta che sembrava squisita.Migliaia di calorie...Panico...

"Mi dispiace ma proprio non posso"indietreggiò fino a sbattere vicino al mobile della cucina.Lui tranquillo si sedette e senza alcuna galanteria prese la sua fetta di torta e cominciò a mangiarla.

"Mangia!"le disse semplicemente.Lei non si muoveva.

"Ti assicuro,è buona.l'ha cucinata Dobby,il mio vecchio elfo domestico!"affermò

"Come fai a sapere che l'ha cucinata lui?"domandò lei curiosa.Sapeva così poco di Malfoy e non sapeva perchè ma sentiva che quella risposta sarebbe stata importante.

"Era una specialità della mia bambinaia e l'ha trasmessa a lui...non l'hai mai assaggiata qui a scuola.Provala!"disse lui neutro.I suoi occhi avevano perso quella scintilla di ironia che c'era sempre stata nel suo sguardo da quando avevano messo piede in quella cucina.Non sapeva perchè,ma si avvicinò al tavolo fino ad appoggiare le mani sulla sedia libera,di fronte alla torta.

"se è così buona,perchè non l'ha mai fatta per gli studenti?"voleva che parlasse,che gli raccontasse qualcosa di lui

"L'ho vietato!"ora la sua voce era gelida e il suo corpo aveva assunto quella posa rigida che gli era caratteristica.

"Perchè?"chiese dolcemente...troppo avventata non si aspettava una risposta.Lui infatti continuò a mangiare e lei si era arressa a non poter soddisfare la sua curiosità.

"Era un dolce che io e la mia bambinaia mangiavamo insieme quando ero piccolo!"spiegò

Lei gli sorrise incoraggiante"Le sei affezionato?"domandò

"E' morta."disse freddo

"Mi dispiace"non voleva toccare argomenti così delicati.Malfoy era una persona chiusa e lei sapeva quanto era difficile aprirsi.

"Non dispiacerti,ero bambino.Non me la ricordo neppure."

Le disgrazie della fanciullezza si ripercuotono sulla vita intera e lasciano al cuore dell'uomo una fonte inesauribile di malinconia.
(P. Brulat)

le sorrise"Mangia ora!"Non un ordine,non un invito...

Prendendo il coraggio a due mani prese la torta e diede un morso:era buonissima

"E' buonissima!"

"Lo so,e adoro che certi privilegi rimangano solo miei"ammiccò lui,ghignava di nuovo e lei fu felice di essere riuscita a riportarlo al buon umore.

Non la mangiò tutta,ma evidentemente lui riteneva che già metà di quella fetta enorme andava bene.Anche la cioccolata era buona,specialmente se assaggiata dopo tanto tempo.

"Non ti piace la cioccolata?"domando indicando il caffè nero.

"Preferisco il caffè!"

"non sai che ti perdi!"

"Sono dello stesso parere,ma io mi sarei rivolto a te!"lei abbassò gli occhi.

"Non era mia intenzione giudicarti!"precisò lui"Era solo un consiglio:avanti una vita senza mangiare è come una vita senza donne!Impossibile"Lui stava dando al discorso una piega ironica,e gliene era grata.Non era sicura di riuscire a tollerare ordini e rimproveri.

"sempre il solito porco!"dichiarò lei.Lui scoppiò a ridere e lei gli fece una smorfia.Poi le venne un'idea.Prese un pezzetto di torta con la forchetta e cogliendolo di sorpresa mirò alla sua faccia.Da bravo cercatore esperto,però lui riuscì ad evitarla per un pelo.

"Questo non dovevi farlo Granger!"dicendo questo si stava alzando lentamente,prese il piatto con la torta e gliela buttò addosso.

Lei non riuscì ad evitarlo e fu colpita in pieno sul maglione."Maledetta serpe.Questa me la paghi!"prese con le mani la crema sulla torta e cercò di raggiungerlo.

"Prima devi prendermi!"ammiccò lui cominciando a girare intorno al lungo tavolo mettendosi giusto al centro di fronte a lei.Dopo un paio di finte Hermione cominciò a correre verso di lui che la evitava ridendo.Poi Draco cominciò a camminare per il tavolo e lei gli fu dietro.Senza preavviso lui si girò e approfittando del momento di smarrimento con un braccio le immobilizzò le mani evitando di sporcarsi e con l'altro la mise seduta sopra il tavolo.Lui ghignava e rideva divertito,cercando di immobilizzare quella furia che aveva tra le braccia,non l'avava mai sentito ridere così:non per prendere in giro o ghignando. Era una risata semplice,sincera e lei non credeva che Draco Malfoy potesse ridere così.Un po' per la sorpresa,un po' per la sua prestanza fisica finalmente Malfoy riuscì ad immobilizzarla.Ridevano entrambi come bambini,incuranti della guerra fuori, delle diverse case a cui appartenevano,all'odio che li aveva accomunati per sette anni.Ridevano per il piacere di farlo,perchè all'uno faceva piacere la compagnia dell'altro.

Tra le risate lei cercò di pulirsi le mani vicino ad un tovagliolo e poi andò ad osservare il suo maglione rovinato.

"Mi hai sporcato il maglione!"si lamentò per finta lei.

"Posso ricomprartene dieci,cento,mille volte più belli di questo."

"Non occorre,ti ringrazio!"l'atmosfera si era raffreddata.Niente da fare era sempre il solito Malfoy,non perdeva occasione per mostrare al mondo quanto fosse ricco.

"Non volevo rinfacciarti i miei soldi!"affermò lui allontanandosi.

"Però l'hai fatto!"sentenziò lei,non scendendo dal tavolo.

Lui a guardò,non le avrebbe mai chiesto scusa.

"Ma non era tua intenzione ed è già un passo avanti."Gli sorrise,non poteva pretendere che lui cambiasse e forse non voleva neanche che lo facesse.

"Avevi ragione sai,era buona la torta!"Era stata lei ad allortanarlo con quel tono freddo e accusatorio,ma ora voleva che le si avvicinasse di nuovo.

"Avevo ragione anche sul fatto che una vita senza il cibo è come una vita senza donne?"domandò riavvicinandosi...

"Niente da fare il tuo è un chiodo fisso!"Scherzò lei

"Ti dispiace?"

"Perchè dovrebbe dispiacermi,fatti tuoi!"

"sempre sulla difensiva eh,Granger!"

"No sei tu che provochi!"esclamò esasperata lee,possibile che dovessero sempre litigare;doveva ammettere però che le piaceva litigare con lui...era divertente,un continuo mettersi alla prova,una continua sfida...chissà se anche a lui piaceva così tanto!

"Ti piace litigare Malferret?"

"Si.Con te in particolare!"

"Perchè?"

"Perchè mi sai tenere testa,almeno per un po',giusto il tempo di farmi divertire..."

"Si,si come no.Ti piacerebbe furetto"

"E poi perchè quando ti arrabbi sei ancora più bella!"lei gli sorrise timidamente e quel sorriso mandò a quel paese tutto l'autocontrollo che l'aveva trattenuto dal baciarla da quando l'aveva vista spaurita in quel corridoio.

Si avvicinò senza darle il tempo di decidere se ritrarsi o meno e poggiò le sue labbra sulle sue.Lei sorpresa non rispose,ma chiuse gli occhi mentre lui le poggiava una mano sulla schiena e l'altra sul tavolo vicino alla ragazza.Era un bacio dolce, non esigente a fior di labbra senza chiederle di più.Piano si staccò da lei e aspettò che aprisse gli occhi.

"Se vuoi che non accada più devi solo dirmelo!"domandò piano,con voce incolore guardadola in quegli occhi stupendi...Hermione abbassò lo sguardo.Quando lo guardò di nuovo i suoi occhi erano più decisi e fermi.

"Non mi chiamo Pensy Parkinson,Draco!"

L'aveva chiamato per nome...

"Se ti fossi chiamata Pensy Parkinson non ti avrei mai baciata,ma a quest'ora staresti già nel mio letto." affermò lui convinto.

"Che vuoi dire con questo?"

"Che so che ti chiami Hermione Granger e mi sta bene così"

un sorriso le illuminò il viso,si avvicinò a lui e con un dito gli accarezzò la guancia leggermente ispida.

"Hermione Granger non avrebbe mai mangiato una fetta di torta insieme a Draco Malfoy,nè tanto meno avrebbe iniziato con lui una guerra con la crema e Draco Malfoy non avrebbe mai accettato di farsi toccare da una mezzosangue,avrebbe avuto paura di prendersi una qualche malattia."scherzò Hermione

"Ma tu prima non mi hai chiamato Malfoy,mi hai chiamato Draco"constatò il rampollo di casa Malfoy

"Sono due persone diverse?"

"No,sono la stessa persona che si comporta diversamente diversamente a seconda di cosa il contesto chiede!" i

Ci piaccia o no, accettiamo la storia di cui facciamo parte.
(Elio Vittorini)

"Io come devo chiamarti?"
"In tutte e due i modi!"

"Non sono molte le persone ad avere questo privilegio!"

"Si possono contare sulla punta delle dita"

"E allora cosa aspetti a baciarmi?"

"Che tu me lo chiedessi!"
Dicendo questo si avventurò di nuovo su quelle labbra di cui ,n
e era consapevole,sarebbe presto diventato dipendente.

Scusate per il clamoroso ritardo,ma secondo voi che devo fare:finire qui la storia o continuarla un altro paio di capitoli?

rispondete x favore

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