ENRICO TWIST
2 gennaio 1995, una data storicamente irrilevante, un giorno che nessuno in un futuro ricorderà né con orrore né con fierezza, 24 ore che si sono semplicemente susseguite, ma quel giorno, in quel incredibilmente consueto giorno, nacque uno strano bambino;
Un bambino che per aspetto e salute era uguale a milioni di altri, ma che a differenza loro,alla nascita anziché piangere rideva, il dottore che prima di allora non aveva mai assistito a nulla di simile si sentì in imbarazzo e, preso dalla paura del momento schiaffeggiò il bambino per farlo piangere come di routine. Lo colpì per circa 3 minuti ma il bambino non smetteva di ridere, una risata che stava diventando velocemente la colonna sonora della sua morte, una risata pericolosa, una risata che diventerà il riassunto della sua vita.
il bambino infatti sopravvisse a quello strano parto,fu chiamato Enrico, e dopo qualche tempo aveva già scordato, come tra l'altro il resto delle persone presenti in quel giorno d'inverno, il singolare evento. 
Passati sei anni era ormai un piccolo ometto molto intelligente e socievole; passava il più del suo tempo con quello che per lui era diventato un vero e proprio eroe suo fratello maggiore Cristiano. Tutto intorno a lui procedeva nel migliore dei modi, ma nonostante ciò, e nonostante tutti pensassero che vivesse nella felicità, egli non riusciva più , da quello stranissimo giorno, a trovare la strada della risata. 
IL piccolo Enrico soffriva molto di ciò,nonostante la sua giovane età, sapeva bene infatti che al mondo vi erano persone più in difficoltà di lui, ma sentiva comunque dentro di se quella necessità di ridere che alberga in ognuno di noi e che ci da la possibilità di esprimere tutto ciò che di buono abbiamo; fu così allora che decise di andare alla ricerca di ciò che egli stesso definì "la risata perfetta".