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Autore: telesette    19/06/2013    2 recensioni
[Notte prima degli Esami]
Martinelli si allontanò nel corridoio, con la finta borsa di pelle sottobraccio, e Luca rimase a guardarlo in silenzio. Se prima lo aveva chiamato "carogna", per una serie di motivi che adesso gli parevano ingiusti e infantili, adesso invece era un altro il termine che Luca preferiva usare per definire ciò che il professore era realmente...
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Notte prima degli Esami è un film italiano diretto da Fausto Brizzi, inteso come commedia adolescenziale sulla generazione degli anni '80, uscito nelle sale cinematografiche nel 2006.
La storia ha come protagonista il diciottenne Luca Molinari che, dopo aver sfogato in modo diretto ed esplicito cinque anni di frustrazione in faccia all'odiato professore Antonio Martinelli ( detto "la carogna" ), scopre sgomento che Martinelli sarà membro della commissione d'esame che Luca si troverà davanti alla Maturità. Durante una festa, cercando invano di dimenticare i suoi problemi, Luca incontra Claudia e se ne innamora perdutamente a prima vista. Caso vuole che, essendo stato derubato della propria macchina, Martinelli si imbatte nuovamente in Luca e il ragazzo coglie al volo l'occasione nel tentativo di ingraziarselo. Sorprendentemente Martinelli offre a Luca la possibilità di svolgere assieme a lui un ripasso. Durante questo periodo di preparazione e di studio, Luca e Martinelli hanno modo di parlare, conoscersi e stupirsi l'un l'altro di quante cose hanno in comune. Sotto questo aspetto, professore e studente allacciano un dialogo e uno scambio di opinioni reciproche che li porta ad intendersi malgrado le differenze generazionali. La svolta avviene quando, a seguito di una serie di eventi catastrofici, Luca scopre che Claudia altri non è che la figlia dello stesso Martinelli. La storia, che sembrava sul punto di chiudersi con il classico lieto fine romantico, in realtà ci riporta bruscamente con i piedi per terra, sottolineando la bellissima frase citata da Martinelli: "L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre corri"...
Giunto finalmente il giorno della prova orale, Luca sostiene tentennando le domande della commissione e, proprio quando Martinelli sembra essere sul punto di stroncarlo definitivamente, il ragazzo si riscatta alla grande. Martinelli sorride orgoglioso, perché il ragazzo è maturato in tutti i sensi, e il film si chiude rivelandoci che Luca diventerà ( guarda caso ) proprio un professore di Lettere.

 

clicca qui sotto per vedere la scena finale del film:
https://www.youtube.com/watch?v=oCBnkHhl5OU

Grazie professore! 
( immagini tratte da internet )

 

- E bravo Molinari...

Luca sussultò, non appena sentì quella mano pesante sulla propria spalla, ma si rasserenò non appena vide il volto allegro e sorridente di Martinelli dietro di lui. La prova orale era finita, la commissione era uscita per andare a pranzo, e lui era rimasto nel corridoio un po' per riprendere fiato.

- Stavolta non si può nemmeno dire che hai avuto "culo" - sottolineò il professore con evidente sarcasmo. - Nessuno ti ha regalato niente, lo sai anche tu!
- Non me lo avrebbe mai chiesto Leopardi - osservò Luca tranquillo.

Martinelli ridacchiò leggermente.

- Volevo essere sicuro che avessi capito la lezione!
- Ha fatto bene - ammise il ragazzo. - Dopotutto la cazzata l'ho fatta io...
- Nooo, tranquillo, che vuoi che sia!

Luca guardò Martinelli, con un misto di gratitudine e soddisfazione.
Meno di un mese prima era andato direttamente a dirgli in faccia ciò che pensava di lui: ossìa "una merda"...
Ora invece, avendo avuto entrambi modo di parlare e conoscersi, sia Luca che Martinelli erano in grado di comprendere molte cose con maggiore chiarezza.
Le differenze di generazioni non erano da intendersi come una barriera.
Quello che aveva provato Luca come studente, durante cinque anni di liceo infernale, era lo stesso che a suo tempo aveva provato anche Martinelli. Seppure in epoche diverse, con professori diversi e soprattutto con situazioni diverse, i problemi erano pressapoco gli stessi.
Delusioni.
Contrasti.
Incomprensioni.
Un ex-ragazzo, "incarognìtosi" col tempo, e un ragazzo attuale a confronto.
Che cosa poteva trasmettere Martinelli ad uno come Molinari, all'infuori di un odio pazzesco per la scuola e le istituzioni in generale?
Per Luca, Martinelli era apparso, in quei cinque anni di liceo, più o meno come un T-REX sul punto di sbranarlo vivo.
Poi invece, chiacchierando con lui e rispecchiandosi nelle memorie dette con nostalgia e rammarico, Luca smise per un attimo di vedere il "professore" e iniziò invece a comprendere l'uomo.
Martinelli era come lui, solo con anni di vita ed esperienza in più sulle spalle.
Non erano i professori a fare della scuola una merda, non sempre almeno.
Era la scuola ad essere essenzialmente una merda!
Il modo in cui potresti amare qualcosa, mentre le istituzioni invece trovano sempre il modo di fartela odiare, e poi finisci per diventare parte dello sterco senza neppure accorgertene.
Ed è inutile negare.
Già Caterina Caselli, in quegli anni ormai lontani e quasi dimenticati, cantava appunto come la verità facesse male.
E la verità fa male, fa terribilmente male, specie quando si sa perché fa male.
Martinelli era tornato su molte delle sue supposizioni, proprio grazie a Luca e alle sue parole.
Aveva finito per mettere, tra lui e i suoi studenti, le stesse barriere che tanto in gioventù aveva odiato con tutto sé stesso.
Come adulto e come professore, era più facile tenere le distanze dall'entusiasmo e dalla gioventù.
La vita è una brutta bestia: spezza l'amore e la poesia della gioventù, prosciugandone felicità e desiderio fino all'ultima goccia, e quando si è presa tutta la parte migliore... finisce per ridurti alla stregua di un burattino nelle mani di una società corrotta, priva di umanità e di amor proprio.
La pretesa di cambiare il mondo, il sistema e tutto ciò che ci circonda, è un sogno che possono fare solo i giovani.
Solo i ragazzi ancora in possesso di sogni e speranze, non "inquinati" dal cinismo e dall'ottusità, guardano con chiarezza in ciò che vogliono e che vorrebbero vedere.
Per un professore invece è diverso.
Un professore rappresenta la logica, l'infallibilità assoluta, la pretesa di ciò che NON può essere assolutamente cambiato a prescindere...
In altre parole, un grandissimo mucchio di stronzate!
Senza dubbio, anche Martinelli aveva tratto a sua volta una preziosa lezione, dal cuore e dalla schiettezza di Molinari.

- Cerca di rigare dritto, Molinari - esclamò sorridendo. - Il primo passo lo hai fatto, l'esame lo hai superato, ma non è che il primo!
- Non è importante quello che trovi alla fine, giusto?

Martinelli annuì.

- Grazie professore!
- Grazie a te... Luca!

Ciò detto, i due si salutarono.
Martinelli si allontanò nel corridoio, con la finta borsa di pelle sottobraccio, e Luca rimase a guardarlo in silenzio. Se prima lo aveva chiamato "carogna", per una serie di motivi che adesso gli parevano ingiusti e infantili, adesso invece era un altro il termine che Luca preferiva usare per definire ciò che il professore era realmente ai suoi occhi...
Un vero amico!

FINE

NOTA:
A tutti i maturandi di quest'anno...
"In bocca al lupo e fate un buon esame" !!!
^__^

DADO

   
 
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