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Autore: manubibi    19/06/2013    4 recensioni
[Hannibal (NBC)]
[Hannibal (NBC)]"Il motivo per cui Hannabelle non ha mai toccato davvero Will - a parte i pochi contatti di cortese circuizione - è che la sua pelle è stata scalfita troppe volte, troppo imprudentemente, e la ragione per cui non c'è nessun ricordo cosciente del dolore è il palazzo della memoria che si è sapientemente costruita nel corso degli anni."
Fem!Hannibal e fem!Will. Dub-con, accenni di vampirismo e bloodplay.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Gender Bender, Non-con, Violenza
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Il motivo per cui Hannabelle non ha mai toccato davvero Will - a parte i pochi contatti di cortese circuizione - è che la sua pelle è stata scalfita troppe volte, troppo imprudentemente, e la ragione per cui non c'è nessun ricordo cosciente del dolore è il palazzo della memoria che si è sapientemente costruita nel corso degli anni. Un palazzo dove i mostri sono rinchiusi e battono i pugni sulle porte blindate, ammutoliti nella loro rabbia disperata. Quei mostri sono dentro di lei, nascosti agli occhi anche del più attento osservatore, ma stridono sotto la sua pelle. La barriera che lei ha creato col mondo in modo che i mostri non la divorino è diventata talmente spessa che è l'unica ragione per cui si è creata un posto nella città, fino a diventare un blocco di cemento, fino a dissezionare corpi con una cura tutta artistica ed un concetto di bellezza riflesso nel sangue, nel silenzio, nella paura. La paura è compagna ed amante, il dolore solo un'altra sensazione provocata dalla presenza di un tessuto nervoso, la depressione e le emozioni in generale solo una questione di chimica.

Ma la paura ha un fattore affascinante che Hannabelle non ha ancora indagato a fondo nonostante sia così abituata ad ispirare disagio attorno a sé. Se non fosse lei ad abitare il proprio corpo potrebbe passare benissimo inosservata, ma il suo sguardo… è come se fosse ovunque.

Ed è la stessa sensazione che Willow prova in ogni istante, fin dal primo momento. Quando l'ha vista la prima volta credeva si sarebbe accasciata al suolo per la quantità di informazioni nascoste che percepiva alla presenza di Hanna. Inesplicabili e tanto terribili ed intense che si era sentita come un impianto elettrico in sovraccarico. La donna si è accorta immediatamente della diversità di quest'altra, dalle reazioni che aveva notato alla sua presenza. Ed è diventata presto un oggetto di studio più interessante di qualsiasi mente con cui le fosse capitato di giocare prima di nutrirsi di esse. Il contatto fra le loro pelli è diventato un silenzioso divieto, rotto solo in stanze piene di persone. Anche quello è diventato uno strano conforto per Will.

Quando Hannabelle ha iniziato a sperimentare davvero la sua mente, a stuzzicarla, a mentirle per continuare a spingersi oltre e vedere quando Will si sarebbe rotta, non ha mai pensato che tutti i dettagli incastrati con cura sul suo cammino sarebbero arrivati qui. È stata solo una serie casuale di eventi a farle ipotizzare azioni simili come un passo logico. Il fatto che Willow sia un nervo completamente scoperto tutto il tempo, il fatto che scatti così facilmente ormai è diventato un divertente particolare del carattere che mostra al mondo.

Inoltre, Hannabelle ha fame. Non si è nutrita per giorni così lunghi che la noia e le urla da dentro di lei venivano sopraffatte solo dalla presenza di Willow. E se lei può catturare così tanto la sua attenzione ed il suo interesse, probabilmente dovrebbe prendersela tutta, tutta per lei.

 

Mentre Willow esterna i suoi pensieri, parla e balbetta mangiando parole e saltandone altre fino a non dare più loro alcun senso, con l'obbiettivo futile di liberarsi delle emozioni che la rendono un costante fremito e scatto, Hanna si è alzata dalla sedia, scandendo i propri passi con il suono secco dei tacchi fino a passare dietro di lei. Will trema come sempre per la presenza costantemente minacciosa ma allo stesso tempo affascinante della psichiatra dietro di lei. E le parole scadono, si perdono nella curiosità o nella paura di ciò che stia passando nella sua testa. Quando Hannabelle capisce di aver sortito un effetto con il suo solo movimento, le sue labbra rosee si piegano e scoprono una fila di denti perfettamente bianchi fra i quali spiccano i canini affilati come coltelli.

Willow si alza in piedi, con aria intimidita, si volta e la guarda in silenzio, comprende che ciò che aveva ipotizzato dall'inizio è lì fra loro, basta solo confermarlo con le parole, ma Hannabelle non lo fa. Invece si avvicina, accarezza la sua guancia con freddezza, scende lungo il suo collo e lo circonda da un lato, il pollice poggiato su una vena che ora pulsa, pulsa e Willow sente il sangue correre alle orecchie ma non ha improvvisamente né forze né volontà per opporsi ad un contatto così convinto e ad una dimostrazione di sicurezza che lei sente di aver perduto negli ultimi mesi.

Le labbra di Hannabelle toccano a malapena la sua pelle, sono soprattutto i denti a lasciare piccoli morsi come punture sulla sua guancia, Hannibal succhia come per gioco giù per la mandibola, si avvicina e prende la testa di Will fra le mani come se dovesse cadere; mentre scende giù sul suo collo caldo, una curva dolce, non emette alcun suono ma le tracce dei suoi denti diventano più dolorose man mano che si avvicinano al punto più succulento per lei. Willow emette un suono soffocato perché la paura è cresciuta fino ad annullare ogni pensiero, nonostante il fatto che Hanna sia l'unica cosa reale rimasta nel suo mondo.

Poi la realtà esplode e Willow vede chiaro come il sole un fiume rosso sangue, accolto dalle labbra di Hannabelle che afferra con sicurezza il suo corpo, le impedisce di cadere ma anche di muoversi, cinge i loro corpi assieme fino a sentire tutte le sue forme sotto i vestiti. Non c'è più nulla di certo nel campo visivo di Will, non c'è suono che sia certa di sentire, e non ci sono parole per descrivere la confusione, e non c'è modo per misurare il tempo o per ricordare.

 

Così, quando si ritrova nuda fra le gambe di Hannabelle, la schiena piena di ferite sanguinanti e la vista fuori fuoco per la debolezza, apre gli occhi e non si sa spiegare cosa sia accaduto. Gli occhi di Hanna la scrutano mentre le sue dita si spingono dentro di lei, come stesse sperimentando, e Will si contrae attorno a lei lasciandosi scappare un singulto seguito da un gemito di vergogna. Non sa cosa sia accaduto e perché tutto il suo corpo sia indolenzito, ma in fondo ha persino dimenticato la propria identità ed il luogo in cui si trova, ed è mentre Hanna si spinge in lei toccandola da dentro che poi si ricorda.

«Va tutto bene, Will» la canzona l'altra in tono perfettamente serio e incolore, bacia le sue labbra e la sua bocca sa di sangue. Quando perde di nuovo contatto con la realtà, è la mano stretta attorno al braccio di Hannabelle a permetterle di non perdersi di nuovo, ma questa volta il fatto non è rassicurante: la paura è entrata in lei, e tutto ciò che la tiene ancorata a se stessa è ciò che ora la spaventa di più. Ogni impulso però cessa quando chiude gli occhi e si lascia andare, dimenticando ancora.


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NdA: profilo in hiatus, ma voglio aiutare la causa del creare una sezione apposta per Hannibal :)

   
 
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