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Autore: manubibi    19/06/2013    3 recensioni
"Quando Rick lo guarda stupefatto, verosimilmente pensando che la sua decisione è frutto di pura follia e sentimentalismo che non si aspettava da lui, Daryl ha già capito che non riuscirà a spiegarglielo con le parole, non ci è mai riuscito. «È mio fratello», ha tentato, ma quella frase non ha lo stesso significato per tutto il resto del mondo a quanto pare."
Breve fic su Merle e Daryl scritta prima della fine della terza stagione, rimane comunque spoiler per chi non ha recuperato almeno fino a dopo la prima stagione. E si basa su un mio headcanon sul passato di Daryl e Merle.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daryl Dixon, Merle Dixon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Quando Rick lo guarda stupefatto, verosimilmente pensando che la sua decisione è frutto di pura follia e sentimentalismo che non si aspettava da lui, Daryl ha già capito che non riuscirà a spiegarglielo con le parole, non ci è mai riuscito. «È mio fratello», ha tentato, ma quella frase non ha lo stesso significato per tutto il resto del mondo a quanto pare. Nessuno di loro c'era, quando Merle c'è stato ed è stato l'unica persona ad esserci, quando ha pensato di essere stato abbandonato alla legge del bastone e Merle l'ha assaggiata al posto suo. Gli altri pensano che sia una questione di "famiglia"? Se fosse per "la famiglia", Daryl avrebbe già gettato suo fratello in una orda di walkers alla prima occasione in cui la cosa si sarebbe rivelata utile, perché per lui la parola "famiglia" ha iniziato ad avere contorni vagamente definiti solo ultimamente. Per anni sono stati solo lui e Merle, anche a casa.
Tutti i bambini nel paese sapevano dei Dixon, tutti i loro genitori avevano detto loro di tenersi alla larga dai loro figli, ché erano cresciuti con un papà cattivo. Un papà che era cresciuto con la promessa di una brava moglie, di bravi figli, e una volta ottenute entrambe le cose aveva scoperto che per lui non era abbastanza, anzi che non li voleva davvero, ma se li era presi per la vaga idea che 'felicità' sia un concetto fisso per ogni uomo, e di conseguenza nella sua infelicità aveva preso a disprezzare chiunque non avesse preso moglie. E Daryl lo sapeva - non poteva articolarlo in parole -, sapeva che il contributo di suo padre alla propria esistenza erano stati solo sperma e rabbia ed una vaga fede religiosa da sua madre, tutto il resto era stato malmenato dentro di lui da Merle, il fratello più grande che si vantava in giro del suo lil' brother come fosse suo.
Merle, d'altro canto, oltre che allo sperma doveva a suo padre solo la paura, così tanta che persino la scuola era un bel posto, e intendiamoci, non per imparare - Merle è ed è sempre stato testardo come un mulo - ma perché la paura che aveva imparato dal padre aveva avuto un interessante risvolto sugli altri ragazzi, fino alla fine della scuola elementare e quindi dei suoi studi. E finita la scuola, il posto più rassicurante per lui era l'azienda di muratura, poi la falegnameria, infine il bar dove aveva iniziato pericolosamente a comportarsi come il suo maledettissimo vecchio. Merle ha odiato suo padre dal momento in cui è venuto al mondo, ma più di tutti ha odiato sua madre, una donna che per lui ha stabilito lo standard di tipo di madre peggiore al mondo. Sua madre, un essere umano fatto a pezzi dalla paura; quando suo padre lo picchiava sulla schiena, lei prendeva in mano la vecchia Bibbia polverosa, mettendosi a recitare il Pater Noster senza sicuramente sapere un cazzo di una qualsiasi sillaba di quelle preghiere vuote. E Merle lo ha sempre saputo che una madre, una mamma, dovrebbe mettere i propri figli al di sopra di qualsiasi cosa. Persino la cagna dei Cox, piccola e rachitica com'era, ha lottato fino alla morte contro un gruppetto di bulli per difendere i cuccioli. Lo sa, lo ha visto con i propri occhi. Sua madre non aveva nemmeno la decenza di comportarsi come istinto animale suggerirebbe. No, lo lasciava picchiare suo figlio (e poi i figli) affidandosi ad un libro che da solo vale meno una scoreggia ed è lei la persona che odia di più al mondo.
La vigliacca non ha mai mosso un dito neanche quando l'uomo ha preso un Daryl urlante per i capelli, sbraitando che gli avrebbe insegnato a onorare il padre e la madre, prendendo in mano il bastone e trascinandolo fuori. Tutto quello che aveva fatto allora era stato prendere la Bibbia, alzare gli occhi al soffitto che le avrebbe sempre impedito di vedere il cielo ed aveva iniziato con la sua cazzo di preghiera in latino, mentre Merle correva fuori sperando di poter fare qualcosa.
Sed libera nos a malo.
Quella volta Merle si era guadagnato delle costole rotte e dello sputo rancido, mentre il piccolo Daryl lo fissava stupefatto e tremante. Merle, gli occhi iniettati di rabbia, gli aveva lanciato contro una manciata di polvere ed era strisciato nel boschetto dietro casa, troppo pieno di vergogna, umiliazione e dolore. Daryl era rimasto seduto a terra, senza la forza di piangere, rendendosi conto che la batosta presa da Merle avrebbe potuto ucciderlo.
Quando i morti hanno cominciato a riprendere vita, Merle e Daryl non si sono chiesti per quale motivo, hanno solo spinto i genitori alla porta aperta per guadagnare tempo, ed il loro padre era talmente ubriaco che ha iniziato a urlare solo quando gli hanno aperto la pancia enorme, la madre talmente spaventata che è rimasta impalata a farsi divorare. E mentre le loro urla morivano, Merle e Daryl sono corsi nella direzione opposta, entrambi con la stessa frase nella testa e lo stesso marcio senso di giustizia ad infiammare loro le vene.
Sed libera nos a malo, amen.
   
 
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