The Avengers, 'Amore era avere le vertigini quando non sei tu a sporgerti.' di pandamito su EFP Fanfiction

« Natasha, Burton è stato compromesso. »

Gli avevano detto che amare era un atto di coraggioso egoismo. Ma in quel momento non vedeva né egoismo, né coraggio. L'amore era una cosa diversa. In quel momento preciso, amore era avere le vertigini quando non sei tu a sporgerti.

Ed era esattamente così che si sentiva.

La Vedova Nera, l'assassina russa, colei che non doveva provare sentimenti ma solo eseguire gli ordini.

Beh, forse qualcuno aveva fatto male i suoi calcoli, perché Natasha Romanoff non era mai stata addestrata ai sentimenti, né all'amore e tanto meno a reagire contro questo nemico quando arriva ed attacca senza nemmeno darti il tempo di respingerlo o rendertene conto, che ti risucchia via l'anima e si insinua nelle tue vene, scorrendoti in corpo e non dandoti alcuna via di scampo.

Questo era l'amore per quello che ne aveva capito, o almeno era ciò che provava in quel preciso istante, perché l'aveva mandata letteralmente in confusione.

Quando conobbe Clint Burton, lei era ancora a Mosca ed avevano mandato lui ad ucciderla. Non si sa per quale assurdo motivo lui aveva deciso di risparmiarla e Natasha era dannatamente consapevole di non avere possibilità nell'eventuale caso in cui una freccia del Falco si fosse conficcata nel suo petto; eppure eccola lì, viva e vegeta, che pagava il prezzo dei suoi peccati. Aveva ingannato Clint tempo addietro, l'aveva indotto a rubare per lei, dopo che lui le aveva dato fiducia, aveva macchiato il registro dell'unica persona che aveva creduto in lei, oltre al suo. Ed ora avevano portato via lui, per punirla.

Natasha era convinta che quello fosse un segno del destino che le sussurrava in maniera sadica che doveva sbrigarsi a togliere quella nota rossa dal registro dello S.H.I.E.L.D.; eppure dovevano sapere che le macchie di sangue non si tolgono, possono solo sbiadire pian piano.

Si sentì morire, per un attimo smise di respirare ed il suo cuore si fermò.

Si sentiva in colpa, come se fosse sua la causa di quell'azione, e per la prima volta in vita sua la Vedova Nera aveva paura. Veramente paura.

Il suo unico pensiero ora era Clint. Al diavolo lo S.H.I.E.L.D., al diavolo la Russia, al diavolo pure lei stessa, non gliene importava nulla.

Doveva salvare Clint.

Se gli avessero fatto del male non se lo sarebbe mai potuta perdonare, doveva fargli capire che aveva fatto bene a lasciarla in vita, così avrebbe potuto aiutarlo, lei doveva tirarlo fuori da quel guaio e dimostrare che non l'avrebbe deluso mai per nessuna ragione al mondo.

Era arrivato il suo momento di riscattarsi.

Perché senza Clint non c'era più alcuna ragione.

« Resta un attimo in linea. »

pandabitch.
Premetto che:
1. Non era assolutamente ciò che volevo scrivere.
2. O almeno, in teoria non doveva uscire così.
3. Doveva essere molto più corto, tipo drabble.
4. Alla fine mi sono espressa pure male e on sono riuscita a dire ciò che volevo far trapelare.
5. Mi piacciono gli elenchi puntati e numerati.
Non ho voglia di scrivere, so:
followate @pandamito e mipiacizzate Come una bestemmia.
Questo pairing è l'unica coppia su cui riesco a scrivere in questo fandom. Eppure...
C'è da dire che la citazione iniziale appartiene al libro L'inganno della morte di Guglielmo Scilla. Baci e panda, Mito.