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Autore: MajoWriter    20/06/2013    2 recensioni
La storia parla di un re goloso, talmente goloso che è pronto a sacrificare tutto pur di poter assaggiare un pasto prelibato... ignorando ciò che lo circonda
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Re Gustavo IV era un re molto goloso. Voleva mangiare sempre nuove pietanze ed assaporare nuovi sapori. Così inviava le sue truppe in tutto il mondo, alla ricerca di nuove leccornie per soddisfare la sua fame. Un giorno, un forestiero in fin di vita chiese udienza alla sua corte. "UN DRAGO! NELL'ANTICO E LONTANO REGNO DI YALA" urlò con il fiato che gli rimaneva in corpo, prima di passare a miglior vita. "Oh un drago! Bene, non l'ho mai assaggiato... voglio quel drago! Preparate una spedizione, inviate pure tutti gli uomini di cui dispongo, voglio a tutti i costi assaggiare quel drago!". L'esercito imperiale composto da guerrieri, maghi e chierici. Al castello era rimasta solo la poca servitù.


Dopo svariati mesi fece ritorno un solo soldato, con una sacca contenente della carne di drago. "Signore abbiamo sconfitto il drago, ma l'esercito è stato completamente annientato... io sono l'unico superstite. Questo è un cuore di drago, il resto del corpo si è decomposto rapidamente dopo la morte della bestia. Spero che ora sia soddisfatto...". Il re non stava più nella pelle. Ordinò ai suoi cuochi di cucinare il cuore di drago ed alle domestiche di preparare la tavola per lui solo. Voleva gustarsi quella prelibatezza in completa solitudine.


"Ecco a lei, cuore di drago. Con il suo permesso noi ci ritireremmo nei nostri alloggi. Buon appetito mio Signore", disse la domestica che servì il piatto a re Gustavo. Il re era da solo nella sala da pranzo. Aveva davanti a se il cuore di drago. Prima di addentarlo però, sentì degli schiamazzi, Si avvicinò alla finestra e vide che in paese era in corso una festa: urla, balli, tante risate. Il tutto accompagnato da delle semplici cosce di pollo con delle patate. Il re non riusciva a capire cosa ci fosse di buono in delle banali cosce di pollo con patate. Tornò al suo posto, pronto ad assaggiare il cuore di drago. Completamente solo. Così solo da non poter venir soccorso in tempo dopo aver addentato la pietanza, terribilmente velenosa.


Morale: il pasto più appetitoso è quello consumato in compagnia

   
 
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