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Autore: samhain    20/06/2013    3 recensioni
[...]-Soul, guarda! Sta nevicando!- esclamò Maka, tutta contenta.
Il ragazzo dagli occhi color cremisi arrossì leggermente. Doveva ammetterlo, la compagna quando presentava quell'espressione così gioiosa in viso, era uno spettacolo meraviglioso: ancor più splendido dei miscugli di colore arancio-rosa, che si estendevano nel cielo durante i tramonti estivi.
[SouMa]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Is This Love?

 

L'inverno era già arrivato da un po' a Death City.

Il cielo si era schiarito, dipingendosi di bianco, e gli alberi finirono di spogliarsi delle ultime foglie; il canto degli uccelli oramai non si udiva più, poiché erano stati costretti a migrare verso posti più caldi a causa del calo cospicuo delle temperature. Dopo l'insistente calura delle stagioni precedenti, il freddo non avrebbe fatto altro che giovare ai cittadini. C'è anche da dire che però fra non poco tempo molte persone si sarebbero stufate del gelo, e avrebbero pregato in ginocchio per riavere indietro il sole e l'estate. Soul Eater Evans era fra questi. Detestava l'inverno, e con esso il vento pungente che gli faceva lacrimare gli occhi e che gli congelava la punta del naso. Inoltre, odiava il fatto di doversi imbacuccare per uscire di casa; preferiva di gran lunga le comode t-shirts agli odiosi giacconi caldi e pesanti, e le sciarpe con cui aveva paura di impiccarsi per sbaglio.

-Ahhh, quanto amo l'inverno!- esclamò Maka, entusiasta.

Soul la guardò male, mentre stringeva a sé la più che amata borsa dell'acqua calda.

-Tu devi essere sicuramente l'unica persona al mondo ad amare questa stagione.-

-Mh? Perché dici questo?- domandò la ragazza.

-Non senti freddo? E poi guarda il cielo: è bianco! Non fa altro che infonderti tristezza.- spiegò l'albino. -Per non parlare delle strade vuote! Tutti sono tappati in casa per non morire assiderati! L'inverno è una noia!- proseguì.

-Morire assiderati?! Sei davvero esagerato. Io trovo l'inverno una stagione estremamente poetica.- disse la biondina, dirigendosi verso la finestra. Maka cominciò a fissare il paesaggio, con un lieve sorriso accennato sul volto.

-Bah, se lo dici tu...- esalò alla fine Evans.

Il ragazzo si incantò per un attimo a fissare la maestra d'armi. Era un po' di tempo a questa parte, che stare vicino all'amica lo faceva sentire strano. Strano, in senso buono però. Semplicemente standole accanto, o vederla ridere, lo rendeva felice. Da un'altra parte però avvertiva un misterioso senso di tristezza. Che fosse amore? Riguardo ciò, Soul ci aveva riflettuto molte volte, ma cercava sempre di scacciare quel pensiero così imbarazzante. Anche se fosse stato innamorato, non avrebbe mai rivelato a Maka l'affetto che provava per lei; l'albino infatti l'aveva sempre derisa a causa della sua mancanza di seno,del il fisico esile e delicato all'apparenza, e dell'aspetto bambinesco che la caratterizzava così particolarmente. Ma forse il ragazzo era attratto anche da questi singolari aspetti. Alla Shibusen vi erano moltissime ragazze belle e formose, e la Albarn era una delle poche a cui mancava un corpo florido e appariscente.
Soul sperava davvero di non essersi preso una cotta per la biondina, altrimenti non avrebbe saputo come comportarsi; ma si sa che le frecce dorate di cupido colpiscono tutti, prima o poi. L'amore è davvero imprevedibile e riserva sia cose belle, che amare delusioni.

Mentre Evans era in balia dei suoi pensieri, Maka era ancora davanti alla finestra. D'un tratto la ragazza aprì la bocca, ed esibì un radioso sorriso.

-Soul, guarda! Sta nevicando!- esclamò, tutta contenta.

Il ragazzo dagli occhi color cremisi arrossì leggermente. Doveva ammetterlo, la compagna quando presentava quell'espressione così gioiosa in viso era uno spettacolo meraviglioso: ancor più splendido dei miscugli di colore arancio-rosa che si estendevano nel cielo durante i tramonti estivi.

-Ah, che bello! Domani sarà tutto imbiancato!- disse felicemente la ragazza dai sottili codini.

-Mpf, mi spieghi come mai ti piace così tanto? È un clima davvero insopportabile.- affermò l'albino.

-Scemo, non ricordi?- ridacchiò Maka.

-Cosa dovrei ricordare, scusa?- domandò Soul, evidentemente perplesso.

-Nevicava quel giorno.- si limitò a dire la biondina.

-Quale giorno?- il ragazzo continuava a non capire.

-Sei davvero smemorato! Avresti bisogno di prendere qualcosa per fortificare il cervello.- lo canzonò la Albarn.

Il rossore di Evans cominciò ad evidenziarsi maggiormente, ma dopo aver completamente metabolizzato ciò che la ragazza aveva appena detto controbatté: -Ma che stai dicendo, sei tu casomai che devi spiegarti meglio quando parli, senza tette!-

Maka Chop!”

La ragazza lo colpì con un dizionario, con molta veemenza.

-Ahia! Per poco non mi deformavi il cranio!- le urlò contro Soul.

-Così impari.- asserì Maka, con tono offeso.

Ecco, aveva ripreso a prenderla in giro. Non si sarebbe stupito se l'artigiana non avesse contraccambiato i suoi sentimenti.

Maka si sedette a terra, prese un libro e iniziò a leggerlo. Soul ricominciò a fissarla, sorridendo.

La sera intanto non tardò ad arrivare. Erano circa le 19.00, e la neve non voleva smettere di scendere. L'oscurità si era già riversata sopra i tetti e le strade di Death City, poiché, come si sa, durante la stagione fredda le giornate tendono ad accorciarsi.

Ci furono lunghi istanti di silenzio nell'abitazione di Evans e Albarn.

-Hey Maka- esordì il ragazzo.

-Dimmi- rispose la compagna.

-Ti va di fare una passeggiata?- le chiese.

-Sotto la neve? Ma non avevi detto che ti dava fastidio?-

-Beh, visto che l'inverno ti piace così tanto, ho pensato che non sarebbe stato male girare per la città. Tutto qui.- spiegò l'albino, mentre guardava in un'altra direzione.

Maka sorrise, di nuovo. Stavolta però le sue guance si tinsero un leggero rossore.

-Va bene, vado a prepararmi e andiamo- annunciò la giovane maestra d'armi.


Soul era da più di un quarto d'ora che stava aspettando che l'amica finisse di prepararsi.

-Hey, vuoi farmi attendere ancora per molto?- brontolò, seccato.

-No, eccomi!- esclamò la ragazza.

All'albino si mozzò il fiato in petto quando la vide. Maka portava un cappotto bianco stile gotico, decorato con deliziosi fiocchi, un basco del medesimo colore, e dei paraorecchie di un rosa molto chiaro. L'artigiana inoltre, si era sciolta i capelli. A Soul piaceva un sacco quando si slegava questi ultimi: dava lei un tocco più signorile e maturo. Le gote del ragazzo si imporporarono di nuovo.

-Hey, perché mi guardi in quel modo?- gli chiese la compagna.

-Eh? No, niente.-

-Bene, allora usciamo.- disse la Albarn, avviandosi verso la porta.

-Ehm, Maka!- gridò Evans.

-Si?- si voltò la giovane.

-Stai molto bene vestita così- affermò, completamente imbarazzato.

Maka rimase di stucco. Soul le aveva fatto talmente pochi complimenti nella sua vita, che udire quelle parole le pareva alquanto strano.

-Tsk, mi stai prendendo in giro. Come al solito!- esclamò la biondina, un po' irritata.

-Hey, io cerco di essere carino, e tu mi dici così ? La prossima volta sto zitto! - si offese.

La ragazza chiuse gli occhi e rise, portandosi la mano, chiusa in un pugno, davanti alla bocca.

 

I due amici uscirono di casa, e cominciarono a percorrere una retta di strada.

Il biancore candido e soffice della neve, intanto, aveva già sovrastato i tetti delle case e delle vie.

I fiocchi continuavano a scendere su di loro, senza un ordine preciso e una simmetria, cosa che a Death The Kid non sarebbe mai andata a genio. Quella dei batuffoli ghiacciati, sembrava una sorta di romantica danza. Maka alitò, e del vapore le uscì dalla bocca. Era una cosa che le piaceva da matti.

Per Soul era una situazione strana. Credeva di trovarsi in una specie di film d'amore.

Camminarono ancora per un po', e giunsero davanti ai cancelli della Shibusen.

Si fermarono improvvisamente, e si misero a guardare l'enorme edificio, anch'esso coperto di bianco.

-Quanto tempo è passato...- esalò Maka.

-Già- affermò Evans - quante ne abbiamo dovute subire....e quante ne subiremo ancora!- finì.

-Qui abbiamo incontrato tutti i nostri amici: quel pazzo di Black Star, la cara Tsubaki, quel nevrotico di Kid, le sorelle Liz e Patty...mi sembra ieri che abbiamo iniziato questa magnifica avventura.- disse la ragazza.

L'espressione della giovane Albarn si rattristò tutta d'un tratto. Soul, accortosi di ciò, le mise una mano sulla spalla.

-Soul...- mormorò -Io ho paura che tutto quanto finisca troppo presto...- le lacrime le solcarono il viso.

Oh, Maka” pensò il ragazzo dai capelli bianchi. Quest'ultimo l'abbracciò da dietro e la strinse a sé.

La ragazza dagli occhi verdi si girò verso di lui, ed inserì il viso nell'incavo della sua spalla.

Soul l'allontanò di qualche centimetro per prenderle il mento fra le dita.

Dopo circa qualche secondo, Maka sentì le labbra dell'amico poggiarsi delicatamente sulle proprie. Rimase interdetta all'inizio, ma non si oppose. Quel contatto le piaceva, e non avrebbe fatto nulla per interromperlo. Quel bacio, leggero e casto, aveva un sapore stranamente dolce.

Era come se in quel momento ci fossero stati solamente loro due nell'intero universo.

Si separarono e cominciarono a guardarsi negli occhi. Maka si specchiava nelle iridi color cremisi dell'amico e viceversa.

-Io non permetterò che finisca tutto- disse l'albino – Vivrò con te ogni singolo istante, anche se dovesse essere l'ultimo.-

La maestra d'armi sbarrò gli occhi.

-Maka, io ti amo.- epilogò, lasciando la ragazza completamente spiazzata. Il ragazzo aveva vuotato il sacco, e non sarebbe potuto più tornare indietro. Soul la strinse nuovamente a sé, stavolta aumentando la presa; era come se avesse paura che potesse sfuggirgli. Sentiva il petto della concupita contro il suo, e poté percepire indistintamente il battito del suo cuore. Soul aveva bisogno di quel calore, di quella luce nel buio della sua vita.

Albarn cominciò a emettere singhiozzi soffocati. Evans aveva paura di aver detto qualcosa di sbagliato, o fuori luogo, e la sua espressione si fece disagiata e preoccupata.

-Che succede?- chiese.

-S-scusa, mi sento davvero una stupida...perché sto piangendo se in realtà sto morendo di felicità!- disse l'artigiana, allontanandosi di pochi centimetri dal petto della sua arma.

Soul spalancò gli occhi rubicondi, ed arrossì dall'imbarazzo.

-Anch'io ti amo, Soul. Sin dal momento in cui ho ascoltato quella soave melodia al piano. Il giorno in cui ci siamo conosciuti-

Adesso il ragazzo si sentiva un perfetto idiota. Era quello famoso giorno di neve di cui stava parlando qualche ora prima l'amica. Lei lo aveva bramato sin dagli albori della loro amicizia, e lui si era accorto solamente poco tempo fa di quanto la desiderasse al suo fianco.

Ripresero ad abbracciarsi, ancora sotto i fiocchi bianchi.

La luce dei lampioni si riverberava sulla strada, creando dei giochi con la coltre bianca su cui si riflettevano anche i colori della notte.

-Anch'io non permetterò che finisca tutto prima del tempo. Voglio stringere la tua mano e camminare piano con te.- sussurrò la ragazza.

I due si scambiarono un altro bacio e tornarono, mano nella mano, a casa, finalmente al caldo. Anche se il calore lo avevano già avuto prima stando lì, sotto al freddo.

Soul cominciò ad apprezzare il calore di quell'inverno.

 

Angolo dell'autrice

Salve a tutti, sono nuova del fandom di Soul Eater e spero che questa mia prima fiction vi sia piaciuta, anche se a me non soddisfa tanto. Di solito non scrivo sulle coppie het, ma non riesco ad immaginare Soul con qualcun altro che non sia Maka <3 Li adoro! SouMa for the win!

Grazie per aver letto! Spero che recensirete, commenti e critiche costruttive sono ben accetti.

  
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