Questione di attimi

Il respiro si strozza in un singhiozzo, la paura schiude le fauci chiodate più dolorosa del dolore stesso. Spalanca la porta, in un attimo scorre sulla parete sino a sbattere.
Il volto si deforma, lacerato dall’orrore di un incubo realizzato.
Morti
Sulle dure pietre del lastricato
Anni
Cancellati da un guizzo di follia
Vite
Infrante da una lama usata a freddo.
La vista dei rami di un grande albero, che pochi attimi prima era stato una famiglia, giacere stroncati a terra.
La vista dei suoi cari sterminati, in pochi attimi di immagini surreali messe a fuoco.

[Questione di attimi,
vividi]

Il sospetto, dotato di volto e di nome, illumina la sua mente.
Non c’è tempo.
Per reagire, per proteggere, per rimarginare.
Itachi ha mente rapida e calcola veloce.
Itachi lo sbatte con violenza all’interno della stanza, lasciandolo inghiottire dall’oscurità.
Il terrore gli schianta il cuore contro i confini della sopportazione, facendolo affogare per quegli attimi in una soluzione di acqua gelida e paura.

[Questione di attimi,
stordenti]

Brutalmente, senza scampo, combatte per suo figlio e sua moglie contro un demonio partorito dal suo stesso ventre.
Lascia all’imminenza dell’istinto la guida dei suoi gesti.
Itachi uccide rapido
Itachi colpisce alla gola.
Pochi attimi per tentare di finirlo prima che ciò accada.

[Questione di attimi,
disperati]

Occhio a occhio
Due frecce infuocate che sibilano vicine;
Lama a lama
Due coltelli mortali che si scontrano inferociti:
Una danza rapida e furiosa estesa in un tempo scandito da attimi.

[Questione di attimi,
ritmici]

Azzardo a azzardo
Rapide sequenze di attacchi
Ritirata a ritirata
Disperati passi indietro nel buio:
Un gioco pericoloso condotto nel clangore di attimi.

[Questione di attimi,
rischiosi]

Le posizioni si invertono, volta la schiena alla porta.
La luce della luna filtra dall’ingresso scolpendo a colpi brutali i lineamenti sul volto di Itachi.
Itachi ringhia assassino.
Itachi è suo figlio.
Vede gli occhi di un neonato urlante, di un figlio addormentato fra le sue braccia, la risata di un bambino ancora candido.
La compassione frena il suo braccio, per un attimo.
L’attimo sbagliato, l’attimo che sarà l’ultimo.

[Questione di attimi,
giocati male]

Quando un attimo determina chi vince o chi perde, l’esitazione corrisponde al suicidio.
Un attimo per provare amore per un figlio, un attimo come la caduta di un fulmine, un battito di ciglia; una frazione di secondo, minuscola, ma di rilevanza determinante.
Un colpo fracassa la sua cassa toracica
Una frazione di secondo che porta via i milioni di minuti di una vita trascorsa e ora finita.
Sente il dolore finale, il dolore della morte
In un’agonia di terrore che sbrana da dentro e martirio che dilania da fuori, ma è solo questione di attimi prima che la luce si spenga.

[Questione di attimi, rapidi, taglienti, mortali]

Si spegne via via più fioca sulla figura di Itachi.
Itachi che porta le dita alle labbra, assaporando nell’effimero gusto metallico il sangue che le impregna, sangue di un corpo paterno, pulsante di anni di vita.
Portata via giocando in pochi attimi.

[Attimi fuggenti, di gloria e di follia]

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Angolo dell’autrice