Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Ricorda la storia  |       
Autore: Kaleidoscope_    21/06/2013    2 recensioni
Il mio nome è Skye Everly e frequento l'ultimo anno della Rancho Bernardo High School di Poway.
La mia vita si basa principalmente sullo studio, voglio diplomarmi per poi laurearmi per avere un buon futuro. Purtroppo questo implica che la mia reputazione a scuola non sia delle migliori. Diciamo che sono la sfigata della mia classe, la secchiona, quella di cui tutti si prendono gioco.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alzarsi dal letto con un brutto presentimento non è la miglior cosa che possa capitare, vero?
A quanto pare questa mattina va così, mi sono svegliata alle 7 del mattino con una brutta sensazione.
Il mio nome è Skye Everly e frequento l'ultimo anno della Rancho Bernardo High School di Poway.
La mia vita si basa principalmente sullo studio, voglio diplomarmi per poi laurearmi per avere un buon futuro. Purtroppo questo implica che la mia reputazione a scuola non sia delle migliori. Diciamo che sono la sfigata della mia classe, la secchiona, quella di cui tutti si prendono gioco.
In particolare c'è un ragazzo che mi tormenta da quattro anni: Mark Hoppus. Ha solamente un anno in più di me, ma si diverte a farmi scherzi principalmente infantili e stupidi, solo una volta riuscì a farmi imbestialire alla grande. Mi rinchiuse nel ripostiglio della scuola, pieno di topi e ragni, e per un'intera mattinata rimasi lì dentro, finché finalmente un bidello si accorse di me. Ricordo che appena lo vidi nei corridoi, gli mollai uno schiaffo talmente forte che gli rimase il segno per cinque giorni. Alla fine mi chiese pure scusa, cosa che un ragazzo come lui non avrebbe mai fatto. Nonostante tutto, per me rimane insopportabile. Pensa che con i suoi occhi azzurri e il fantastico sorriso che si ritrova – che così tutti descrivono – tutte le ragazze gli cadano ai piedi senza dire una parola, vuole sempre stare al centro dell'attenzione. Naturalmente appena ha trovato una che non gli dava corda – la sottoscritta - ha iniziato a infastidirmi e a prendermi in giro davanti a tutti. Certe volte maledico mia madre per avermi mandata a scuola un anno in anticipo.
Per fortuna oggi è l'ultimo giorno di scuola e tra due giorni partirò per Londra, per uno stage linguistico. Non vedo l'ora, dato che non rivedrò più per un mese intero quell'idiota di Mark.
Mi alzo per andarmi a fare una doccia fredda e dopo essermi cambiata scendo in cucina, vedendo sul tavolo un piatto di frittelle che intuisco abbia preparato mia madre. Mangio con calma, guardando il telegiornale che ovviamente portava due notizie cattive su tre.
Esco di casa verso le otto meno dieci – la fortuna di abitare a fianco alla propria scuola – e passo a prendere la mia compagna di classe Jennifer. Come ogni giorno, mi aspetta sul portico, ma oggi è particolarmente felice. Forse perché è l'ultimo giorno di scuola, o forse perché stasera andrà al ballo con il ragazzo di terza per cui ha una cotta stratosferica. Non so cosa ci trovi in lui, infondo ha tre anni in meno di noi ed è un cretino, forse sarà il soprannome HotPants ad annebbiarle la vista.
“Hey Jen, pronta per l'ultimo giorno?” gli chiedo sorridendo, iniziando a camminare con lei di fianco.
“Certo! Però sono in ansia per stasera! Tu hai deciso con chi andare?”
In realtà no, mi hanno invitata un paio di ragazzi ma non sono interessata a loro, così ho deciso di andarci da sola.
“Non so neanche se verrò...”
“Verrai eccome, anche perché ho una sorpresa per te! Ti ho trovato un accompagnatore, alle otto passerà a prenderti a casa”
Non so cos'abbia in mente Jen, ma a questi punti accetto. Sempre meglio che andare da soli.
Entriamo nei corridoi della scuola e naturalmente trovo Mark che mi si piazza davanti per non farmi passare.
“Stamattina mi sono svegliata con la luna storta. Spostati.”
Lui per tutta risposta continua a bloccarmi la strada.
“Scommetto che stasera sarai sola”
“Invece no!”
Lo vedo alzare un sopracciglio per poi guardarmi interrogativo.
“Vorrei proprio vedere chi sarà lo sfigato che ti accompagnerà”
Il suo intervento mi fa innervosire a tal punto che lo spingo via e proseguo verso la mia classe.
La mattinata passa velocemente e, mentre gli altri cazzeggiano. leggo un libro. L'ultima ora arriva, quella d'inglese. La professoressa inizia a parlare del viaggio e mi sento esaltatissima.
“Ho una novità per i ragazzi che andranno allo stage”
Mentre aspetto che vada avanti penso a quale potrebbe essere la notizia. Forse un cambio di college?
“I dormitori saranno misti, perciò dormirete tutti e quattro insieme”
“Quattro?” dico guardandola interrogativa.
“Certo Skye! Tu, Caroline, Mark e James”
Al suono del nome di Hoppus spalanco gli occhi voltandomi verso di lui, che mi guarda con un ghigno per il quale vorrei tirargli un pugno dritto in faccia.
Ho finalmente capito perché mi sono svegliata con un brutto presentimento. Mark mi rovinerà la vacanza studio e le mie aspettative di stare lontana da lui per un mese sono andate a farsi fottere.
Finisce l'ora e mi dirigo verso l'uscita della scuola, ma naturalmente vengo bloccata da lui.
“Piaciuta la sorpresa?”
“Mark, vaffanculo.”
Il nervoso mi sta salendo fino alla testa e il mio livello di sopportazione è al limite.
“Stai attenta mentre dormi”
Non gli rispondo e vado avanti, per fortuna non mi segue così riesco ad arrivare a casa tranquilla.
A pranzo c'è mia madre che mi ha preparato degli spaghetti ma, essendo nervosa, ripongo le posate sul tavolo e allontano il piatto.
“Qualcosa non va, piccola?” mi chiede preoccupata.
“Mark verrà a Londra con me” rispondo sbuffando.
“Beh, è un bravo ragazzo anche se ogni tanto fa lo stupido...magari vi conoscerete meglio e andrete d'accordo!”
“Mamma, tu non capisci. Rovinerà tutto! Sono anni che si ostina a irritarmi, riuscendoci perfettamente.”
“E tu gli hai sempre tenuto testa! Non sarà di certo un mese a buttarti giù. Secondo me lo fa per attirare la tua attenzione, magari gli piaci e non te ne sei accorta!”
Quella frase mi fa arrossire senza un motivo esatto, probabilmente perché pensare che un ragazzo si possa interessare a me sarebbe una grande novità.
“E' alquanto impossibile e comunque è troppo stupido per andare d'accordo con una come me”
Concludo così, sentendo una risata di mia mamma come sottofondo mentre vado in camera per riposarmi un paio d'ore.
Mi risveglio verso le quattro di pomeriggio e mi preparo.
Oggi mi toglierò l'apparecchio dopo cinque anni di sofferenza e non vedo l'ora di poter ammirare i miei denti finalmente dritti. Arrivata dal dentista sono tremendamente felice e lo sono ancora di più quando il dottore mi libera da quella ferraglia.
Durante il tragitto verso casa non faccio altro che sorridere, la giornata si era rivoluzionata ed ero finalmente pronta a prepararmi per il ballo.
Mia mamma mi ha comprato un vestito troppo corto per i miei gusti ma a parer suo, mette in risalto le mie gambe. E' viola, in chiffon e ha una rosa sulla fascia che mi cinge la vita. Inizio a truccarmi – sempre con l'aiuto di mia mamma – e alla fine mi ritrovo con due fanali al posto degli occhi. Mi fido di lei, è come la mia migliore amica e quando si tratta di consigli li ascolto sempre volentieri.
I miei occhi grigio-verdi sono messi in risalto da una linea di eyeliner, ombretto argento e matita viola sotto. In realtà la parte più scandalosa del momento è quando mi ritrovo davanti due trampoli – chiamati anche scarpe col tacco – alti 12 centimetri, neri e con qualche rifinitura argentata.
“E io dovrei camminare su questi cosi?” chiedo sconcertata.
“Suvvia, è il tuo ultimo anno!” continua mamma incitandomi.
Dopo qualche mio tentennamento, mi infilo quelle trappole mortali. Non mi ci trovo tanto male, dopo qualche passo inizio persino ad abituarmi.
Quando sento il campanello suonare, sobbalzo e mando mamma ad aprire.
Mi sento tremendamente nervosa perché non pensavo più alla sorpresa di Jennifer e al pensiero di potermi trovare davanti un brutto tipo, mi sale in testa l'idea di non andare più.
“Tesoro, è per te” dice lei ridacchiando.
Quella risata non è per niente rassicurante, ma decido comunque di andare in cucina per scoprire chi mi accompagnerà al benedetto ballo. Giro l'angolo e quasi non cado in terra dallo stupore.
“Tu?!” esclamiamo insieme io e lui.
Ebbene, colui che adesso si trova in smoking, gel nei capelli e un sorriso mozzafiato – ugh, paragone inappropriato, forse – è anche la peggior persona che poteva capitarmi davanti.
Mark Allan Hoppus.





Kaleidoscope's space :
Non c'è cosa migliore di una Skye/Mark quando ci si sente pieni d'amore :°D
Hope u like it! 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: Kaleidoscope_