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Autore: CharlotteisnotReal__    21/06/2013    1 recensioni
«Bene – Esclamò d’un tratto- Abbiamo ventiquattro per uscirne fuori, da adesso». Puntualizzò, scoccando una veloce ed ultima occhiata all'orologio. «Ho altra scelta?». Sbuffò rassegnato il ragazzo, sempre più convito della scarsa sanità mentale di lei. «Allora è andata!». Concordò Nala ardente.
~
Louis non sapeva chi fosse quella ragazza, né come fosse finito in quel enorme pasticcio con lei, sapeva solo che doveva uscirne ed il più velocemente possibile e l’unico modo per riuscirci era assecondarla.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I

 


You're on a different road, I'm in the Milky way
You want me down on earth, but I'm up in space.
You're so damn hard to please, we gotta kill this switch.
You're from the 70's but I'm a 90's bitch! 


 

12:03
 

I due ragazzi camminava da poco per le strade di un'affollata Londra, fianco a fianco, nella speranza che nessuno notasse ciò che li legava, quando raggiunsero la loro meta. «Eccoci!» Esclamò solare Nala, prendendo il ragazzo per mano e correndo dentro alla caserma dei pompieri che si trovava proprio di fronte a loro.  «Credi che ci aiuteranno?». Domandò speranzoso Louis, nascondendo ancor di più le loro mani intrecciate dietro la schiena. La bionda l'osservò interrogativa, prima di rassicurare il ragazzo con un caloroso sorriso. «Vedrai, in meno di un'ora torneremo entrambi alla nostra quotidianità». Disse infine, per poi scoppiare in un'allegra risata e cominciare a saltellare qua e là per lo stabile, trascinando goffamente con sè il povero Louis, che fra tutti saltelli di quella ragazza per poco non ci rimetteva la pelle. «I got this feeling on the summer day when you were gone. I crashed my car into the bridge. I watched, I let it burn. I threw your shit into a bag and pushed it down the stairs. I crashed my car into the bridge. I don’t care, I love it. I don’t care...». Nala aveva iniziato a saltellare intorno a Louis e nel mentre canticchiava le parole di una canzone pop, che riportarono alla mente del ragazzo immagini della sera prima.

Nala ballava, ballava come non mai sulle note di quella canzone che in quel momento canticchiava, e Louis le si avvicinava, come se già si conoscessero, lei lo prese per mano e cominciarono a girare in tondo, e a ballare, e a ridere come bambini. A quel ricordo un senso di felicità nacque il Louis, che nel frattempo cominciava a ricordare altro.

Nala ora circondava con le braccia il collo di Louis ed in un si scambiavano sorrisi, degli indecifrabili sorrisi. «Sono felice di averti conosciuto stasera, Louis». Aveva urlato lei, nel tentativo di sovrastare la musica.

«Scusate, posso esservi d'aiuto?». Aveva domandato un uomo in divisa, che avrà avuto una trentina dei anni circa, riscuotendo il ragazzo dai propri pensieri e riportando Nala alla realtà. «Sì, la ringrazio.». Aveva sussurrato educato Louis, prima che Nala prendesse in mano la conversazione. «Ecco, vede... - Aveva titubato- Riuscirebbe a liberarci?». Domandò poi, portando con uno scatto i polsi di entrambi sotto lo sconcertato volto del vigile del fuoco.
L'uomo prese in mano il polso della ragazza, ed esaminò attentamente le manette, quando un cipiglio si formò sulla sua fronte. 
«Ragazzi, siete sicuri di essere puliti?». Aveva domandato scetticamente, lanciando una penetrante occhiata Louis, tanto da fargli venir i brividi. «Beh, io credo di sì». Aveva sussurrato Nala, attirando così quelle severe occhiate su di lei. L'uomo si rabbonì, ridacchiando appena, per poi lasciare il polso della bionda. «Allora io vi consiglierei di rivedere quel "credo" perché queste manette appartengono ad un poliziotto. Vedi l'incisione?».
A quelle parole Louis quasi non rischiò di svenire, ma per sua fortuna si fece coraggio ed osservando attentamente quel malefico aggeggio poté constatare che ciò che il pompiere aveva detto era vero. Quelle manette appartenevano alle forze dell'ordine. 
«Mi spiace ragazzi, non so come abbiate fatto a finire ammanettati, ma non posso proprio liberarvi, rischierei il posto». Continuò l'uomo, accompagnando i due verso l'uscita.

 

«Bene, ed ora che si fa?». Domandò Louis, ormai del tutto scoraggiato. «Non ne ho idea». Rispose   la bionda, seguendo il ragazzo verso una panchina, sulla quale si sedettero. «Devo scrivere a mia madre che sto bene, sarà preoccupata. -Disse digitando velocemente i tasti del suo Blackberry- Tu, non avvisi la tua?». Le sorrise gentile, per poi mutare espressione all'incupirsi del viso di lei. «Io, io non ho nessuno». Aveva ammesso, a mal in cuore, fissando l'erba sotto le sue scarpe. «Nessuno, nessuno?». Aveva domandato il ragazzo, nella speranza che quella della ragazza fosse solo drammatizzare, ma no, Nala non stava mentendo. Lei era veramente sola.
«Non ho mai conosciuto i miei genitori, mia madre pare fosse una delle tante adolescenti rimaste incinta al ballo della scuola e di mio padre non mi hanno mai saputo dire nulla. Sono stata cresciuta da un'anziana coppia del Tennessee, che in gioventù non aveva potuto avere figli, ma purtroppo se ne sono andanti un anno fa». Nala represse lacrime amare, e subito cercò di ritrovare il sorriso, facendosi forza grazie a quello di Louis, che la fissava intensamente. «Beh, per adesso hai me». Le sorrise, avendo così un deja-vu. Quelle parole erano già uscite dalla sua bocca, la  sera precedente, quando si era ritrovato sopra la ragazza, sul suo letto e mentre si apprestava a baciarla.
No, Louis non poteva aver risposto a certe azioni, non era da lui l'infedeltà perché Louis era innamorato perso di Eleanor e mai le avrebbe fatto un torto simile, ma, a conti fatti Louis l'aveva tradita. Sebbene non ci fossero certezze, le prove c'erano e pian piano riaffioravano alla sua memoria.
Il ragazzo era scioccato, se prima non poteva sapere cosa era accaduto fra lui e Nala, adesso ne era consapevole e questo gli fece male, perché si senti in colpa nei confronti della sua ragazza, che nonostante la distanza gli aveva dato fiducia. Louis non volle render partecipe la ragazza dei suoi ricordi, perché ciò li avrebbe resi ancor più vivi e non l'avrebbe potuto sopportare, così, senza dar troppo nell'occhio, la fece alzare e si diressero verso la prima fontanella vicina, dove il ragazzo si sciacquò il viso, nel tentativo di schiarirsi le idee.

Nala aveva capito ci fosse qualcosa che turbava il biondo e, senza dire una parola, gli strinse la mano sperando che lui apprezzasse il tentativo di conforto, ma così non fu, o meglio, Louis non si accorse neanche del gentile gesto di lei perché era troppo occupato a guardarsi intorno.
Quel parco non gli era nuovo, da piccolo spesso aveva giocato con i suoi fedeli compagni di avventura, era il parco dove la nonna di Liam li portava nelle belle giornate di sole...

«Ma certo, Liam!». Esclamò allora il ragazzo, lasciando nello sconcerto Nala che non ebbe neanche il tempo di pronunciare la sua domanda, che Louis l'aveva presa per mano, e correndo, la stava trascinando a casa dei signori Payne, i nonni di Liam, dove era certo avrebbe trovato l'amico.



 

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Nala ballava, ballava come non mai.



Ciao!
Sì, lo so, sono sempre eterna, ma scommetto che data la mia tempistica non mi aspettavate così presto, vero? :D

Va beh, tralasciando il mio perenne stato di ritardo, cosa ne pensate di questo primo capitolo?
Lo so, forse è tutto un po' troppo concentrato, ma credo che anche questa sarà una mini-fic di pochi capitoli -prevedibile dato il titolo- e devo trovare un modo sintetico per renderla il più completa possibile! :)
Ah, e prima che mi dimentichi come è successo nel capitolo precedente, l'idea delle manette non è tutta farina del mio sacco, ma bensì la storia mi è stata ispirata dalla fanfiction "Ammanettata a Zayn Malik" di NuvolaBlu, ed anche se differenti per quanto riguarda la trama, ecco qui i dovuti credits! :) (Grazie ancora, cara!)
Sempre riguardo alla storia si inizia a capire un po' cosa è successo fra questi due ragazzi, ed anche il carattere dei personaggi comincia a venir fuori, il che riempie la storia! 
Fatemi sapere, un bacio!
Carlotta. 



 

Per chi fosse interessato queste sono le mie storie in pubblicazione:


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Sovrannaturare :)

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Sentimentale :)



P.S.: Chiedo scusa, ma non ho riletto il capitolo, spero di trovare il tempo per poterlo fare! :)

  
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